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I Cantieri triestini
la piccola cittadina di Trieste fino al Settecento si accontentava di piccoli squeri, dove costruire o riparare piccole navi e barche.
Il più vecchio noto era lo Squero di san Nicolò ( patrono dei marinai) sulle Rive poco a fianco del Mandracchio, ricordato anche come Squero Vecio
Nel Settecento
Si aggiunse uno squero nel 1719, nella zona dove iniziarono a interrare le Saline al principio del Borgo Teresiano, a nord del Canal grande; il cui scopo era dapprima costruire navi per la futura Compagnia Orientale ( di commercio) e poi per la futura prima flotta di guerra imperiale, un primo Arsenale militare, dismesso nel 1740, lasciando ancora lo squero di san Nicolò. Vi iniziarono a lavorare i primi Panfilli.
E' ricordato dal nome di via dell'Arsenale presso il Teatro Verdi.
Nel 1770, abbandonato lo squero vecchio, che chiuse nel 1879, a Odorico Panfilli venne assegnato un nuovo squero detto Squero Panfilli o Squero Nuovo in corrispondenza a quello che è ora Largo Panfilli che durerà fino al 1851, quando chiuderà per la sua vicinanza con la nuova ferrovia meridionale. Venne demolito nel 1853
Nel frattempo nel 1787 si creò un ulteriore squero presso il lazzaretto san Carlo futuro Arsenale militare.
nell'Ottocento
Al Cantieri Panfilli lavorava dal 1819 o 1810 Gaspare Tonello, da Venezia, pure insegnante presso l'Accademia di Commercio e Nautica
Il cantiere san Rocco degli Strudhoff
Giorgio Strudhoff nato a Brema nel 1785, giunse a Trieste nel 1815 e si sposò con una triestina e is imaprentò con gli Angeli che avevano una corderia. Nel 1835 a acquistò un terreno per una fonderia; morto il padre nel 1847, la proprietà passò ai figli e con altri soci prese il nome di Stabilimento tecnico triestino
1840 il Cantiere san Marco di Gaspare Tonello
Tonello chiese dei terreni in località Isella già Dersella inaugurandolo il 12 agosto 1830 denominandolo san Marco in onore del patrono della sua città natale Venezia. La prima nave venne varata nel 1840 la goletta Primogenita.
Ne 1842 il Lloyd Austriaco ne affittò uan parte per 6 anni.
Alla morte di Tonello1869 gli eredi non riuscirono agestirlo bene e dovettetro venderlo nel 1880, Nle 1897 venne acqsuitato dallo Stabilimento tecnico triestino che lo utilizzò per navi civili emilitari
Nel 1930 dalla fusione dello Stabilimento tecnico triestino Canteier Navale triesino di Monfalcone e cantiere san rocco nacqueiro i Cantieri riuniti dell'Adriatico
1853 l'Arsenale del Lloyd
Dopo la guerra del 1848 l'Austria diffidava della sede veneziana e pertanto espropriò il san Marco nel 1851 fino a alla costruzione dle prorio Arsenale a s Andrea fra il cantiere san Marco e la fonderia Strudhoff.I lavori iniziarono nel 1853
nel maggio 1910 lo Stabilimento tecnico triestino proprietario del san rocco di Muggia e i Lloyd austriaco si dusero nella società Cantiere navale san rocco. che ospità pure durante la guerra la base idrovolanti comandata dla barone de Banfield.
Passato al demanio italiano, nel 1922 passò ai Magazzini Generali che lo affiittarono in parte al san Marco e in parte al san rocco; nel 1940 si creò una societò anonima Arsenale Triestino che durò fino al 1970, quando col piano CIPE prese il nome di Arsenale Triestino san Marco.
Lo Squero Cadetti di Muggia poi nel Novecento Cantiere Felszegy
nel Novecento
1907 Il Cantiere navale triestino del Cosulich
webgrafia
https://it.wikipedia.org/wiki/Cantiere_navale_di_Trieste
http://www.retecivica.trieste.it/new/Default.asp?tipo=-&pagina=cstampa_leggi.asp&comunicato=2188