Informazioni sulla privacy

Strumenti Utente

Strumenti Sito


monumenti:stilitrieste

Questa è una vecchia versione del documento!


Gli stili architettonici e Trieste

Pagina in costruzione

Le immagini possono essere ingrandite facendo clic su di esse con il pulsante sinistro del mouse.

Nel testo sono stati inseriti dei rimandi ad un lungo post del forum dedicato agli stili architettonici e il loro riconoscimento nei monumento triestini e dove si possono trovare altre immagini ed altre informazioni. Spesso le discussioni nel forum sono fatte in dialetto triestino.

Vorrei far un cenno agli stili più rappresentati nell'architettura triestina, almeno relativamente agli edifici più noti, ma per alcuni stili particolarmente caratteristici di Trieste, quali il neoclassico e l'eclettico, che hanno dominato l'architettura dell'Ottocento, devo far riferimento a stili anteriori, non sempre presenti a Trieste, ma che hanno influenzato gli architetti che hanno operato qui.

Per cominciare, con buona pace di chi esprime dubbi sull'eurocentrismo al riguardo, buona parte dello stile decorativo neoclassico ed eclettico si rifà o direttamente o indirettamente, tramite il rinascimento italiano, all'arte classica greco-romana. Pertanto è da qua che si può partire. Certo, l'arte grecoromana deve anche all'arte egiziana, ma di stile egizio qui a Trieste non mi sembra di vedere molto. Altre civiltà come la cinese e l'indiana hanno avuto meravigliose architetture e stili, ma i loro influssi qua sono marginali, per non parlare di stili africani o indoamericani. Anche la grande arte islamica qui ha assai pochi riferimenti..

Dorico, ionico, corinzio

Gli edifici greci ( e romani) che sono maggiormente conservati sono i templi, per loro non luogo di riunione come le chiese cristiane, ma luogo di dimora del dio, o meglio della sua statua. Il tempio, forse in origine di legno, verrà ricostruito in pietra e, almeno nella facciata, i tronchi d'albero presumibilmente hanno dato luogo alle colone. E di colonne (e lesene o paraste, cioè rilievi sulle facciate simili a colonne) ne troviamo a Trieste in quantità. I Greci non conoscevano l'uso di arco, volta e cupola, ma avevano le colonne che sostenevano un architrave: la parte che univa la colonna con l'architrave era ed è tuttora il capitello, precisiamo che il capitello a sua volta sosteneva un altra pietra l'abaco, e dallo stile dei capitelli si passa a generalizzare lo stile della decorazione.

Le colonne greche erano quasi sempre scanalate per dare una sensazione di maggior slancio (come le signore che mettono i vestiti a righe verticali per dimagrire) ed erano costituite da diversi pezzi sovrapposti.

I romani , e prima di loro gli etruschi, costruirono templi abbastanza simili, solo che preferirono colonne lisce, spesso monolitiche , e aggiunsero archi e cupole.

Le classificazioni degli stili architettonici son antiche, e risalgono già all'architetto e scrittore romano Vitruvio. altro autore di architettura classica è Leon Battista Alberti, rinascimentale.

Poiché non c'erano archi e cupole, il tetto dei templi greci era a spiovente, a due falde, e la parte triangolare sulla facciata era il frontone, dove si trovavano spesso decorazioni importanti. Fra architrave e tetto, passava una striscia spesso decorata a bassorilievi.

Lo stile più antico era lo stile detto dorico: eccovi un esempio di foto di tempi dorico greco, è il tempio di Apollo a Corinto

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_corinto.jpg

Le colonne poggiano direttamente sulla base di pietra, il capitello dorico è un tronco di cono rovesciato rigonfio (più rigonfio è e più arcaico) come se si piegasse sotto so sforzo di sostenere il tetto. l'abaco è un parallelepipedo.

Simile, più completo e più tardo il tesoro degli Ateniesi a Delfi.

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_tesoroateniesi.jpg

e simile sarà il Partenone…

i Romani riprenderanno lo stile, ma con colonne lisce e sarà detto (già da Vitruvio) tuscanico. E per confronto, guardatevi la Chiesa anglicana di via san Michele.

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_anglican1.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_anglicasn2.jpg

La decorazione dorica della trabeazione prevede dei bassorilievi (metope) alternati a tre righe verticali, i triglifi; guardare questa decorazione dietro il Municipio

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_bucrani.jpg

Le immagini, fra i tre listelli, fanno riferimento ad una decorazione romana, ossa di teste di animali, dette perciò bucrani ( crani di bove). ovviamente la nostra decorazione è neoclassica. Anche il vecchio ricreatorio Giglio Padovan in via Settefontane fa riferimento al tuscanico:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_ricreatorio.jpg

e sempre del medesimo stile, i vecchi ingressi del cimitero e la vecchia cappella del Cimitero

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_4047cimitero.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_4048cappcim.jpg

Lo stile ionico greco cambia il capitello, che avrà le sue volute attorcigliate, e le colonne hanno una scanalatura diversa (vedere Atena Nike ad Atene, sull'Acropoli notare il fregio continuo, a differenza delle metope e triglifi del dorico).

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_atenanikepart.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_atenanike.jpg

Colonne ioniche, a Trieste non ne mancano, anche se in genere il neoclassico si rifarà alla versione liscia e non scanalata:

i capitelli di S Antonio nuovo e palazzo Carciotti
www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_ionicosanton.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_carciotti.jpg

e anche le colonne del tribunale
www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_tribunal.jpg

lo stile ionico sarà amatissimo nel neoclassico triestino e troveremo varianti tarde sul capitello ionico, come questo, sul palazzo del Monte di pietà: siamo già nel Novecento, con l'inserimento dell'alabarda!
www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_ionicoalabarda.jpg

o addirittura di questa rielaborazione del capitello ionico nel palazzo Secession della banca cecoslovacca.
www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_ionicosecession.jpg

Templi greci particolari, sull'Acropoli, sono il Partenone e l'Eretteo, costruiti entrambi dopo le guerre persiane, ai tempi del periodo del massimo splendore ateniese: il Partenone è principalmente di stile dorico, ma inserisce all'interno un fregio continuo di stile ionico (che si trova soprattutto nei musei europei), mentre l'Eretteo, con un porticato ionico a sinistra nella foto, inserisce a destra la famosa loggetta delle Cariatidi, fanciulle di Caria, usate come colonne.
www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_partenon.jpg
www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_image8_2.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_eretteo62.jpg

dalle Cariatidi verrà l'uso di chiamare cariatidi le statue femminili che sostengono un portico o una trabeazione come quelle del'ex Armonia (ognuno ha le cariatidi che può, a casa sua…).
www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_cariatidinoghere.jpg

Gli uomini che sostengono la trabeazione sono detti Atlanti (dal mitico gigante che sosteneva il mondo o Telamoni ( immagino da Aiace Telamonio, ma non so perchè): ce ne sono di bellissimi al Teatro Verdi, telamoni al piepiano e cariatidi al prim'ordine. Eccone alcuni Palazzo Modello (ma ce ne sono anche di belli in alto del Viale)

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_telamoni1.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_telamoni2.jpg

il terzo stile greco è quello corinzio, il più tardo ed il più amato dai Romani, nonché dal rinascimento italiano: il capitello rappresenta foglie di acanto, se l'acanthus mollis o quello spinosus non sono certa, eccovi l'acanto in Giardin Pubblico

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_acanthus.jpg

un tempio corinzio ad Atene, il mai finito tempio di Zeus

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_image4_2.jpg

abbiamo anche noi dei capitelli corinzi originali romani, e sono quelli inseriti nel Campanile di san Giusto

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_corinziosangiu.jpg

il capitello corinzio si conclude spesso con una piccola voluta simile a quella dello ionico ed è detto composito allora

capitelli corinzi riciclati se ne trovano nella basilica di Aquileia

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_corinzioaquileia.jpg

Il capitello dell'arco di Riccardo, romano, è un capitello già misto romano, che oltre alle foglie d'acanto inserisce un festoncino.

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_riccardo2.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_capitelloriccardo.jpg

I templi greci, alle estremità del tetto, avevano delle decorazioni dette acroteri, e ne vediamo di simili alla Stazione ferroviaria (la palmetta in cima al frontoncino laterale)

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_stazion10192macroteri.jpg

e non dimentichiamo il frontone, o timpano, che, attraverso i palazzi rinascimentali, verrà messo sopra le finestre, e che troviamo nella maggior parte delle finestre ottocentesche triestine

Stili romani e bizantini

Lo stile romano sarà più o meno simile, con un maggior senso plastico e maggiori chiaroscuri dati da maggiori sporgenze. Inoltre, la possibilità di usare archi e cupole darà loro una capacità e una varietà architettonica molto più varia di quella greca. E gli imitatori neoclassici ne terranno conto Certo che s Antonio Nuovo deve molto la sua facciata al ricordo del Pantheon di Roma

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_santonio.jpg

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_panteon.jpg

Una regola già romana e forse anche ellenistica, era di costruire edifici con i capitelli delle colonne in ordine di leggerezza: al primo piano dorico, al secondo ionico, al terzo corinzio. ( lo si trova mi sembra pure in Vitruvio)

Qualcosa di simile abbiamo nella nostra Basilica romana a san Giusto, dove sembra che i capitelli del primo piano fossero ionici, e corinzi al secondo piano: nella prima ricostruzione misero un capitello corinzio, poi sostituito con quello ionico ( Spagnoli)

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_ionicobasilica.jpg

Esempio classico, il Colosseo a Roma.

La sovrapposizione degli ordini si ritroverà pure nei palazzo rinascimentali fiorentini ( Palazzo Rucellai) non sono colonne, ma lesene appena accennate, ma troviamo le tuscaniche al pianoterra, e ionico o corinzie ( o composite, un mix delle due) nei piani superiori

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_rucellai.jpg

Il capitello bizantino si differenzierà da quello romano per una maggior geometricità, un maggior traforo come un merletto e soprattutto per un tronco di piramide rovesciata, il pulvino, spesso con una croce Non verrà ripreso in genere dagli stili rinascimentali e neoclassici, solo in qualche edificio eclettico si ritroverà qualcosa di simile senza andare ai capitelli di santa Sofia a Costantinopoli o san Vitale a Ravenna, un bel capitello bizantino l'ho trovato a s Sofia a Padova.ad Aquileia, ma anche a san Giusto

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_bizantpadova.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_bizantsangiu.jpg

Il Rinascimento italiano riprenderà lo stile romano, rilanciando colonne, lesene, paraste.. e inserendo decorazioni a trofei floreali riprese da monumenti romani: ecco un capitello rinascimentale a Pienza ( e c'entra pure con Trieste, perchè è del palazzo Piccolomini!)assomiglia ai precedenti, ma è più elaborato..

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_capitellopienza.jpg

per ritornare ad un motivo decorativo desunto dal mondo classico, dai bassorilievi romani e dagli affreschi romani ritrovati a Roma nel rinascimento, detto “grottesche”, i decoratori rinascimentali crearono un motivo molto caratteristico, su pannelli, portali, detto “a candelabra” in quanto raffigura una specie di candelabro centrale attorniato da immagini o mitologiche o naturali, fiori, frutta: eccone alcune quattrocentesche, una a Urbino ed una su una porta della cattedrale di Spoleto:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_rinascimaurbin.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_rinascimspoleto.jpg

questi pannelli avranno molto successo nel rinascimento, li ritroveremo nel Rinascimento francese del cinquecento,A Trieste non ci sono sufficienti monumenti rinascimentali, nel Cinquecento la città era in periodo critico. e verranno ripresi nelle decorazioni eclettiche ispirate al Cinquecento nei palazzi triestini, eccole sul Municipio

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_candelabra1.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_municipio3.jpg

credo però che questi pannelli ottocenteschi siano fatti in maniera industriale, e spesso in pietra ricostituita, per far prima, e mi sembra che siano uguali fra di loro, a differenza del lavoro artigiano scolpito nel marmo Bisognerebbe guardarli bene da vicino. O forse è solo la diversa qualità della pietra. Eccoli nel palazzo della RAS, molto anneriti dallo smog

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_rascandelabra.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_ras2.jpg

Una cosa da notare, per l'architettura di un luogo, è il tipo di materiale che si trova a disposizione. certo, si possono far venire materiali da lontano, ma di solito il grosso dell'architettura è condizionata da quanto si trova nelle vicinanze. Per cui, fino alla creazione del cemento armato, dove c'erano nelle vicinanze cave di pietra, si avrà architettura in pietra, in luoghi più lontani dalle cava, gli edifici saranno più probabilmente in mattoni. Se poi il tutto viene verniciato, non si noterà tanto la differenza, ma dove la pittura sparisce, avremo le case come le nostre di arenaria, beige-grigio, oppure di pietra bianca carsica, in altri luoghi avremo pietre che diventano nere col tempo, in pianura avremo le città rosse di mattoni come Bologna, Ferrara e anche più vicino, Padova. Venezia farà portare , per le sue costruzioni, la bellissima pietra bianca istriana, specie quella d'Orsera, che darà i palazzi , i moli, e perfino le vere da pozzo

Arte cristiana medievale

L'arte romana continuerà a influenzare l'architettura, ma nel frattempo incomincia a crearsi un'arte cristiana, uscita allo scoperto e riconosciuta da Costantino in poi, che si noterà soprattutto nelle chiese, in origine sia riunione dei credenti- e degli aspiranti- i catecumeni- sia spesso venerato luogo di sepoltura dei martiri locali. Al di là delle forme a pianta centrale, di cui non abbiamo esempi veri e propri a Trieste, la forma delle chiese paleocristiane, che poi verrà in linea generale mantenuta fono al XX secolo, è la pianta rettangolare, o nella variante a croce latina, che inizia con la pianta basilicale. La basilica cristiana ( basilikòs è un aggettivo greco che vuol dire reale) si ispira non al tempio pagano, ma alla basilica civile romana, luogo di riunione. A Trieste è emersa la basilica romana a san Giusto, a tre navate,separate da colonne, con abside terminale la zona dell'abside semicircolare sopraelevata di alcuni scalini:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1997.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1996.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1999.jpg

sembra che ce ne fosse una seconda dove ora c'è la strada. L'ingresso era presumibilmente nel lato longitudinale. La prima basilica triestina dovrebbe essere quella dei SS Martiri e della Madonna del Mare, di cui sono rimasti solo i mosaici sotto il Carducci, troppo scuri per postarli e abbastanza simili a quelli di Aquileia.

Lo stile basilicale si trova nelle chiese ravennati, in tante chiese romane, e riprende la forma della basilica romana : ingresso su un lato lungo, orientazione verso est (verso Gerusalemme?), tre navate divise da colonne, che sostengono archi a tutto sesto (semicircolari) abside semicircolare con catino absidale spesso a mosaici, una sorta di arco che immette nella zona dell'abside - il presbiterio- detto arco trionfale, spesso anch'esso decorato, e che vuole forse richiamarsi agli archi trionfali romani. Il tetto è di legno, a capriate. Le due basilichette dedicate all'Assunta e a san Giusto, che verranno fuse per la costruzione dela basilica di san Giusto ( e che dovrebbero nascondere pure tracce di una precedente basilica paleocristiana) sono gli esempi locali di basiliche cristiane medievali a Trieste: questo è il lato della chiesa dell'Assunta

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sangiulateral.jpg

le colonne venivano molto spesso recuperate da edifici romani preesistenti la chiesa di Muggia Vecchia ( Assunta) è più tarda, ma ha ancora un classico soffitto a capriate

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_muggiavesoff.jpg

si ispirerà a questo stile la chiesa della Madonna del Mare a Piazzale Rosmini, anni Cinquanta del secolo scorso, nel costruire le sue tre navate su colonne monolitiche anche se il resto è ispirato allo stile romanico

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_rosminiinternobasil.jpg

a questo stile, in parte, si richiameranno altre chiese triestine ottocentesche e novecentesche: san Giacomo tre navate divise da colonne ( in realtà sono pilastri rivestiti di marmo, con capitelli floreali standard, archi, doppio arco trionfale e abside decorata, soffitto piatto.

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_008internotz3.jpg

la chiesa di via S Anastasio in cui ecletticamente abbiamo le navate divise da colonnette ad archi basilicali a tutto sesto ed un'abside invece ad archi acuti gotici. Però è conservato l'arco trionfale con la scritta laudativa

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_141chiesaimmacolatocuoredimari.jpg

ricordi di archi e colonne basilicali li troviamo pure nel romanico san Silvestro:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sansilve.jpg

della chiesa del sacro Cuore in via del Ronco, primi del Novecento, per la sua caratteristica abside, molto simile a certe absidi di basiliche ravennati, almeno per il tipo di decorazione nel catino absidale, qua semplicemente dipinto. Anche le finestrelle aperte sotto l'abside fanno riferimento a quelle sotto le cupole delle basiliche giustinianee, in primis la grandiosa s Sofia di Costantinopoli. Ovviamente le pitture sotto e l'altare sono un misto far art déco e neobizantino..

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_b049dy.jpg

per un confronto con una classica basilica romana, ecco san Giorgio in Velabro a Roma

e una classica basilica ravennate, s Apollinare in Classe a Ravenna

upload.wikimedia.org_wikipedia_commons_thumb_f_fd_sant_27apollinare_in_classe_2c_ravenna.jpg_1024px-sant_27apollinare_in_classe_2c_ravenna.jpg

è difficile a volte attribuire un preciso stile ad un edificio, soprattutto a tante chiese medievali, perchè la loro costruzione durava decenni, per non dire secoli ( il Duomo di Milano) per cui la chiesa poteva avere parti in un certo stile ed altre in un altro, penso a tante cattedrali iniziate come romaniche e finite come gotiche..

Romanico e gotico

pian pianino lo stile basilicale si evolve nel romanico: rimane l'arco a tutto sesto, ma secondo teorie di tipo tecnico per evitare incendi ai tetti di legno, secondo altri “era nell'aria” , il soffitto si fa di pietra. Il soffitto di pietra si ottiene incrociando due archi a tutto sesto , gli estremi dei quali poggiano non più su una colonna, ma su un pilastro per sostenere di più il peso: i soffitti, aumentando di peso, scaricano il proprio peso sulle pareti, che si fanno più massicce e possono consentire solo finestre più piccole. Una volta si diceva che il tutto era poco luminoso, in realtà con delle buone ripulite ai fumi e alle pietre molte chiese romaniche risultano luminose a sufficienza. per capirci, ecco l'interno di S Ambrogio a Milano: ogni due archetti c'è un pilastro, reso più decorativo da un fascio di colonne, che sostiene gli archi della volta del soffitto

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_ambrogiovolte.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_ambrogiobis.jpg

gli archi di sostegno sono spesso evidenziati in pietra rossa ( qualcosa simile lo fanno anche gli arabi- a Cordova- oltre che al Vézélay) prima dell'altare, la chiesa si “allarga” con due bracci laterali, il transetto, in modo da avere la pianta di una croce ( latina) all'incrocio fra navata e transetto si costruiranno delle coperture a cupola ( o tribune, prima) : per passare dal quadrato di base al cercgio della base della cupola, ci sono i pennacchi semicircolari ( es classico s Sofia di Costantinopoli) che spesso saranno decorati con le figure dei 4 evangelisti o dottori della chiesa, a dire che essi sono i pilastri su cui si sostiene il culmine dell'edificio. ( tralascio la variante più nordica del romanico francese) E qua? non abbiamo grandi chiese romaniche, ecco l'interno di san Silvestro ancora: ecco come qua gli archi a tutto sesto sostengono la volta in fondo alla chiesa

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sansilvearchi.jpg

archi a tutto sesto e pareti spesse le troviamo anche a Muggiavecchia, decorate con affreschi

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_muggiavechalt.jpg

tornando a s Ambrogio, la facciata, con finestroni, è la tipica facciata a capanna con archetti decorativi

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sambrogio.jpg

( avete presente il profilo della facciata di san Giusto?) una delle caratteristiche più interessanti delle chiese romaniche, sono i capitelli delle colonne e dei pilastri: molto spesso contengono sculture elaborate, con immagini vegetali, animali, bibliche.. eccovela sempre a s Ambrogio

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_capitelloambrogio.jpg

e noi? siamo più modesti e ci accontentiamo della testina esterna a san Silvestro

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sansilvescap.jpg

ovviamente le chiese ottocentesche eclettiche non potranno permettersi decorazioni così personalmente elaborate, e metteranno decorazioni fatte in serie..

ma spesso il capitello romanico triestino si limiterà a capitelli lisci ( ancora san Silvestro)

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sansilvedentro.jpg

e anche un po' più tardi i capitelli triestini non varieranno tanto

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1987.jpg

capitello profano dalla Mostra del trecento a Trieste esposto all'orto Lapidario e facente arte di un edificio medievale

sempre per san Silvestro, il lato presenta un piccolo protiro sotto il campanile

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sansivelato.jpg

il portico sotto il campanile verrà ripreso ripetutamente da chiese carsiche ( Prosecco, S Servolo d'Artuise..)

Intanto, già nel sec XII, in Francia si incominciavano a creare le prime cattedrali gotiche… unione dello slancio verticale già di certe chiese romaniche normanne e del ricorso all'arco acuto o ogivale, forse preso dall'oriente . La cattedrale gotica mantiene la piante di quella romanica, pressappoco, per cui spesso è la prosecuzione di una base romanica, ma l'uso dell'arco a sesto acuto scarica tutto il peso delle volte sui pilastri d'appoggio, consentendo di alleggerire le pareti ed aprirle con ampie finestre, che soprattutto al nord verranno decorate con vetrate colorate. Lo stile si diffonde rapidamente al nord e raggiunge l'Italia, dove però , pur mantenendo l'ogiva, si lascia lo slancio vertiginoso delle pareti e si preferisce la decorazione ad affresco. Ecco la cattedrale di Soissons, francia

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_soissons73d.jpg

colonne affiancate da una colonnina, poi un piano con finestrelle detto triforium e in alto vetrate, ora bianche: le linee verticali spingono lo sguardo verso l'alto. più o meno simile, perchè ispirato oltralpe, il duomo di Milano

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_duomomila.jpg

Lo stile gotico ma non alla francese verrà usato per chiese piuttosto spoglie, dagli organi mendicanti dei francescani e domenicani. una del genere, molto semplice, a Pienza

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscn5159.jpg

Probabilmente di questo genere sarà stata la prima chiesa francescana, l'attuale S Antonio Vecchio, rimaneggiata però nel settecento.

Su questo stile, anche la chiesa di san Francesco a Muggia. Le grandi cattedrali gotiche, per sostenere il peso delle volte, usavano pure archi rampanti all'esterno, poi trasformati in effetti decorativi, da noi nulla del genere. Però la possibilità di alleggerire le facciate consentì l'uso di grandi rosoni, come questo sempre a Soissons

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_soissons73e.jpg

e da noi, la facciata trecentesca di san Giusto si adornò del bellissimo rosone:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscn3474.jpg

e anche il rosone della chiesa gotica di san Pietro, in Piazza Grande, distrutta ma conservato a Barcola non è da meno

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_rosonbarcola.jpg

più modesto il rosone di san Silvestro

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_salsilveroson.jpg

e quello elaborato di Muggia

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1313.jpg

un rosone, ma solo disegnato, con data 1400 e rotti, si trova sulla facciata della canonica di s Croce

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscf0508.jpg

Edifici completi gotici trecenteschi a Trieste non ne sono rimasti, probabilmente era gotica un'ala del Palazzo Comunale in Piazza grande.

Lo stile gotico in Italia venne presto soppiantato da quello rinascimentale quattrocentesco, mentre al nord ( e anche nel Nord Italia) il gotico venne usato almeno per buona parte del Quattrocento.

Nella cattedrale di san Giusto, la cappella di san Servolo mostra la crociera ad archi acuti e invece probabilmente più tardo ma molto bello quello del Duomo di Muggia

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_crocieragoticasangiu.jpg

all'incrocio degli archi si ha una pietra decorata, la chiave di volta, che col tempo verrà sempre più decorata: ecco la versione della cappella di san Giorgio del castello di san Giusto edificio federiciano quattrocentesco col famoso AEIOU

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1907.jpg

Edifici profani dell'epoca? per la mostra trecentesca, hanno ripulito un pezzo di muro di una casa in ghetto e sembra che sia medievale: stile? abbastanza anonimo

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_casamedieval.jpg

mentre da Firenze in giù dilagava il Rinascimento. gli aficionados del gotico continuavano a costruire le loro chiese gotiche, in particolare in Francia e Germania , e usarono i costoloni delle volte come motivo decorativo, moltiplicandoli, come questo della cattedrale di Ulm

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscn3600.jpg

Qua a Trieste città non si trovano molte di queste decorazioni, ma invece questo tipo di costole nella decorazione delle absidi si è mantenuto fin quasi all'Ottocento nelle chiesette carsiche: ecco la chiesetta di san Rocco a santa Croce:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_7262.jpg

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_7264.jpg

dicono che bellissimo sia alla Madonna della Salvia fra Prosecco e Contovello, ma l'ho sempre trovata chiusa

una particolare variante di gotico fu quello veneziano, che alcuni chiamano pure moresco, per gli influssi orientali, per chiese e soprattutto palazzi, come la Ca'd'oro

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_cadoro.jpg

a Trieste all'epoca non si costruì nulla di simile ( il duomo di Muggia è fuori Trieste), ma a fine ottocento l'eclettismo triestino costruì in città un bel gruppetto di palazzi pseudo veneziani

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_venezianriva.jpg

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_venezianrivadett.jpg

fino a questo pastiche a Roiano alta

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_venezianroian.jpg

ma ne trovate anche in Corso, in via Roma… le cattedrali gotiche però affascinarono l'immaginazione, per il loro senso mistico e religioso, e nell'Ottocento e anche in buona parte del Novecento si costruirono chiese neogotiche, considerandolo un po' come lo stile adatto a d una chiesa, soprattutto all'epoca del romanticismo, che rivalutava il medioevo Così a Trieste troveremo il neogotico della chiesa evangelica, che però rispetto alle grandi chiese gotiche manca verticalità, a mio modesto parere, nonostante la slanciata guglia

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_3080.jpg

altro gotico copiato nell'ottocento lo troviamo nella chiesa di san Giovanni Bosco

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_04389sangiovannibosco0iv.jpg

è ispirato al gotico veneziano per i colori caldi della facciata a mattoni rossi, le decorazioni del finestrone, gli archetti ancora lombardi della facciata a capanna

per l'ispirazione della chiesa dei Salesiani di via dell'Istria, ecco una chiesa veneziana originale di quello stile:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_4728.jpg

Una bella e pulita replica ottocentesca del gotico francese è la chiesa di notre Dame de Sion, delle suore francesi

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_10dscf00968ku.jpg

mentre la chiesa delle altre suore francesi, in via Besenghi, non so perchè, ma sembra ispirarsi ad una variante di gotico ormai cinquecentesco (Tudor) inglese:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_besenghigotinglese.jpg

ancora neogotico a Roiano

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_20.jpg

e. un'osservazione: tutte queste chiese neogotiche ovviamente costruite in era industriale hanno le decorazioni fatte in serie: capitelli tutti uguali.. confrontare con un vero capitello più o meno trecentesco originale a san Giusto, sotto l'acquasantiera

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sangiucapit300.jpg

Restiamo ancora un po' sul gotico.. nell'Ottocento si costruirono case con guglie gotiche sulle finestre, ma le vedrei piuttosto ispirate ad un generico Romanticismo ( come il romanzo “gotico”) e le metterei parlando dell'Ottocento. Sempre all'epoca, viene costruito il castello federiciano a san Giusto, ma al di là della cappella gotica, non ha uno stile particolare, anche perchè forse molte decorazioni sono state eliminate

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1048.jpg

siamo nel 1470, tanto per confrontare un castello fra il Trecento e il Quattrocento, questo è quello di Ferrara

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscn5663.jpg

Rinascimento e Barocco

Nel Cinquecento a Trieste non ci sono particolari edifici, per cui lo stile rinascimentale originale non è rappresentato, però nell'ottocento molti edifici in stile storico si rifaranno a modelli rinascimentali, ispirati alle diverse regioni italiane: lo stile toscano e soprattutto fiorentino, non senese, ispirò diversi palazzi triestini di fine ottocento: come modello originale, Palazzo Medici Riccardi a Firenze

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscf3688.jpg

e le case triestine ispirate allo stile

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscf2265.jpg

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscf2271.jpg

altri li trovate in Piazza S Antonio Nuovo o quello all'angolo di via Battisti-via Rossetti con la Farmacia. Casa Leitemburg, il prototipo del neotoscano triestino In genere, si trovano spesso nei rioni non molto centrali allora verso Barriera, via Vasari, via Foscolo, e gli stessi architetti ( vedi arch, Mosco) li alternano ad edifici liberty.

Anche la palazzina dell'ex ospedale della Maddalena, ultimissimi anni dell'ottocento, è un cotto ispirato allo stile toscano www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_maddalena1.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_maddalena2.jpg

Un altro stile ripreso a Trieste alla fine dell'Ottocento è quello veneziano rinascimentale. I primi edifici rinascimentali, fra il Quattro e il primo Cinquecento, sono caratterizzati da archi a tutto sesto, ma soprattutto da decorazioni di marmo, in particolare da tondi in marmo colorato, come questo sul canal Grande

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1612.jpg

a questo stile è ispirato questo palazzo in Corso, che ospita il circolo della Stampa

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_veneziancorso.jpg

questo è cinquecentesco, il cortile di Ca' Rezzonico

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1618.jpg

e questo è in Ponterosso

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_venezianponterosso.jpg

le finestre fanno riferimento a quelle di Palazzo vendramin Calergi

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_veneziandettponter.jpg

le originali di Ca Rezzonico

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1624.jpg

lasciamo un po' da parte Venezia, e torniamo allo stile cinquecentesco, in particolare Michelangelo a Roma progettò degli edifici , fra cui quelli del Campidoglio: guardiamo uno dei palazzi ( foto fonte wiki) è quello del Museo Capitolino:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_800pxmuzeumkapitolinskie.jpg

troviamo due caratteristiche che si ritroveranno un po' dappertutto in Europa, e anche nel revival ottocentesco triestino: 1 la balaustrata con le statue ( S Antonio Nuovo e il Tribunale.) 2 le colonne o lesene che corrispondono a più piani, è detto stile gigante un bell'esempio di stile gigante sono le Poste a Trieste

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_giganteposte.jpg

sempre per lo stile gigante, lo troviamo in moltissimi edifici neoclassici, uno per tutti, casa Pimodan

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_gigantepimodan.jpg

ma anche i palazzi neoclassici di via Torino e mi sembra di percepirne un'eco un un palazzo anni trenta di Largo Barriera

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_donda.jpg

ancora per lo stile tardo cinquecentesco, questo, www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_pal._marino_.jpg

( la foto è tratta da wiki) è un palazzo manieristico della fine del Cinquecento: Palazzo Marino a Milano, di fronte alla Scala :-D siamo nel genere che ispirò moltissimi palazzi tardoottocenteschi, a Trieste e immagino pure altrove, soprattutto le finestre coi timpani spezzati, i portoni affiancati da colonne, perfino nell'esedra di Piazza Oberdan, ormai addentro al Novecento, si stentava al alontanarsi da quello stile. Lo stile gigante sarà ripreso in un classicismo sei e settecentesco in tutta Europa nella costruzione di palazzi. Rimanendo al Cinquecento, vorrei segnalare una curiosità su Palladio, Palladio (http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Palladio) vissuto nel Cinquecento, creò numerosi edifici meno manieristici e già precorrenti ( o almeno diedero ispirazione) al neoclassicismo. Famose le ville venete come questa ( da medesimo sito Wiki)

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_800la_rotonda.jpg

di cui abbiamo una modesta versione qua in Villa Porcia a Melara

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_cimg00420wt.jpg

Le ville palladiane ispirarono pure la società anglosassone, dallo stile Adam, anche se qualcuno lo definisce diverso, alle ville e palazzi americani, , per cui ho visto definire palladiana la Casa Bianca. Ma palladio, oltre a note chiese, costruì dei palazzi civili, come questo, al basilica di Vicenza

in cui fece uso di questo tipo di finestra, detta finestra serliana in riferimento ad un architetto Serlio , con un arco e due colonnette a lato, di cui i primi esempi sembrano già ad Efeso in un'architettura ellenistica, ma che verrà molto ripresa: la troviamo ad esempio a Milano nel cortile di Brera

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_0285.jpg

ma anche a Trieste, per esempio nella finestra della ottocentesca Villa Lazarovich, dove abitò Massimiliano in attesa della costruzione di Miramare

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_3490.jpg

Un'altra bella finestra serliana a Trieste la troviamo sul campanile della Pescheria

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_0223.jpg

ma la finestra serliana ha superato i secoli e si intravede ancora come ispirazione pure nello stile postmoderno, che reintroduce ornamenti nello stile precedente razionale, come vediamo nella parte alta centrale del palazzo postmoderno del Lloyd a Campo Marzio

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_serliopostmoderno.jpg

Per tornare ad edifici originali di epoca rinascimentale, e non a copie ottocentesche, c'è poco a Trieste, perchè il periodo rinascimentale fu per Trieste un periodo di crisi, guerre, pestilenze… c'era poco da costruire, i “palazzi” delle Casade erano case con stemmi, le scuole edifici senza pretese di stile, il palazzotto del Comune poi teatro san pietro in piazza Grande verrà demolito nell'Ottocento.. il solo edificio di stile ancora rinascimentale, ma seicentesco è Palazzo Marenzi, anche se il Piccolo di oggi lo chiama settecentesco- appena ricostruito, con balconcini e belle finestre con arco a tutto sesto

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1568.jpg

( tralascio il palazzo vescovile a san Giusto perchè modesto, tranne gli stemmi sul portale.) anche il Seicento non è un secolo particolarmente felice per Trieste, però dal punto di vista stilistico e monumentale , compare un edificio insolitamente grande per l'epoca e per le dimensioni della cittadina: la chiesa dei Gesuiti, S Maria Maggiore. E qui raggiungiamo lo stile barocco.

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1088.jpg

in realtà, la chiesa originaria non prevedeva questa prospettiva , inserita com'era nei fitti quartieri popolari di allora, per cui dicono che le visioni migliori si abbiano di scorcio:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_0089.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_0090.jpg

cosa c'è di barocco e di cambiato rispetto al classicismo manierista? le lesene sono raggruppate come in una prospettiva teatrale, i timpani e i cornicioni sono spezzati, le cornici si ripetono una dentro nell'altra.. il termine barocco l'ho visto usare sia per lo stile del seicento sia per alcune varianti settecentesche prima della grazia del rococò, soprattutto in ambiente tedesco..

Per l'interno, che poi è stato costruito in tempi lunghi per cui alcune parti sono più tarde, vanno tenute presenti le indicazioni del Concilio di Trento relative all'architettura delle chiese: per motivi devozionali e teologici, sono sconsigliate le tre navate e si insiste sulla navata unica, al massimo con cappelle laterali, e poi grande enfasi viene data all'altar maggiore e al pulpito. In particolare l 'architettura gesuitica , con pitture, soffitti affrescati in prospettiva immagini, statue di Santi, diffonderanno questo stile in tutta l'Europa cattolica, incluse le parti cattoliche di Austria e Germania ( per l'Austria, la guerra dei Trent'anni e conseguenze elimineranno la più parte degli influssi protestanti). Per cui le chiese gesuitiche saranno piuttosto simili: un paio di immagini: la navata centrale dei nostri Gesuiti:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1551.jpg

da Roma la chiesa-madre delle chiese controriformistiche, Il Gesù di Roma

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_il_gesu.jpg

per il medesimo stile: Saint Paul nel quartiere omonimo a Parigi

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_0474.jpg

sempre a Parigi.Saint Sulpice www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_0764.jpg

( nota anche dal bestseller Il codice da Vinci) vogliamo vedere più vicino a noi? eccovi la cattedrale di Lubiana

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1789.jpg

anche se parte della decorazione può essere già settecentesca, ma la chiesa è attribuita al medesimo Andrea Pozzo autore di affreschi a sant'Ignazio a Roma

la chiesa dei Domenicani a Vienna 1631-1634 dell'architetto Antonio Canevale ed è considerata fra Barocco e stile controriformistico

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_3720.jpg

che però, vista la ricchezza della decorazione, gli stucchi, le dorature, incomincia già ad avvicinarsi al rococò, versione tedesca, che qui a Trieste non si vede: forse sarà stato in quello stile la prima chiesa settecentesca di S Antonio nuovo, demolita per far posto all'attuale neoclassica.

La chiesa dei Gesuiti di Vienna

davanti a questi edifici fastosi, al nostra povera seicentesca chiesa del Rosario fa una ben magra figura..

mentre il Barocco si trasformava in Rococò nei paesi tedeschi, in Francia e altrove si elaborava uno stile pure seicentesco, alla corte del re Sole, con il castello di Versailles ma non solo, che riprendeva una sorta di classicismo e preparava forse al neoclassico: ecco la seicentesca Colonnade del Louvre, per cui aveva steso un progetto Bernini che però venne modificato

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_0753.jpg

a Trieste, una chiesa che nel suo interno riprende un po' lo stile controriformista, ma senza le decorazioni originali, è l'ottocentesca san Vincenzo de Paoli la cui facciata pure ripete lo stile gesuitico, che a sua volta si rifà ad uno stile rinascimentale ma anche romanico ( le facciate di s Maria Novella e forse anche duomo di Modena)

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_vincenzoarchi.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_vincenzofacciata.jpg

S Maria Novella

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_4057.jpg

tornando al classicismo francese del Seicento, un modello che verrà imitato è il castello di Versailles

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_0767.jpg

riprende ingrandendo e ripetendo lo schema dei palazzi michelangioleschi, con la balaustra terminale coronata da statue, un corpo centrale sporgente ornato da colonne, e pure sporgenti la ali. ( schema simile, anche nel nostro Tribunale..) Palazzo ricopiato nella maggior parte delle residenze reali europee, fino alla copia del Herrenchiemsee di Ludwig di Baviera a fine ottocento e ai palazzi di San Pietroburgo In particolare nella settecentesca reggia di Schoenbrunn

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_3832.jpg

Mi direte e che c'entra con Trieste? effettivamente qua di regge non ne abbiamo e palazzi del genere sono lontani dal nostro stile, però pensando a Schoenbrunn e al Gloriette non posso dimenticare la nostra povera copia di gloriette di stile ormai neoclassico, proveniente da una campagnetta sopra l'Aquedotto e trasferita vicino al Ferdinandeo!

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_3842.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_boschglor.jpg

Rococò ( a Trieste)

finito il Barocco, lo stile che lo segue, nel Settecento, è il Rococò, che in certi casi soprattutto nei paesi tedeschi, rimane spesso simile al barocco. Ma, strano a dirsi, per Trieste, che nel settecento ebbe la grande espansione della nuova città teresiana, di edifici rococò o in genere settecenteschi, pochissimo rimane: lo stile neoclassico successivo farà quasi completamente sparire lo stile settecentesco. Par farmi capire, metto qualche tipico edificio settecentesco, con le sue decorazioni, di cui qua non si vede molto: questa è una casa settecentesca a Wuerzburg, in Germania:e questa una chiesa, sempre a Wuerzburg

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscn3857.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscn3883.jpg

( cose simili a Vienna, Innsbruck Graz…) troppo occupati a far commerci, i Triestini del Settecento? anche gli edifici settecenteschi rimasti, come le case, a Trieste sono senza queste decorazioni Il solo grande edificio rococò della fine del Settecento, che era la prima chiesa di s Antonio nuovo in fondo al canale venne demolito per lasciar posto all'attuale chiesa neoclassica, eccone un'immagine, l'interno era probabilmente più decorato, la facciata sembra già risentire del neoclassicismo:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_file0039.jpg

Palazzi barocchi, decorati anche da Tiepolo, come le ville venete o la Residenz sempre a Wuerzburg o il Belvedere di Vienna qua non se ne vedono www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscn3893.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_3404.jpg

la sola , nel suo piccolo, che possa assomigliare al rococò è la Rotonda di villa Sartorio in Strada di Fiume e le statue di cavalli davanti, provenienti da una villa veneta settecentesca

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sartroio1.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sartorio3.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_sartorio2.jpg

Un edificio simile, ma ormai irraggiungibile perchè diventato condominio privato, lì vicino, è Villa Brigido

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_brigido.jpg

Ovviamente sono settecenteschi anche alcuni palazzotti come Casa Brigido in cavana ( il palazzo che ospitò Napoleone) o altre case settecentesche in zona col panduro sulla porta, ma non ci si vede molto rococò

Si riconosce invece spesso la grazia dello stile settecentesco, con le sue curve, in particolari architettonici, come questo abbaino in Cavana

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_abbaino700.jpg

o qualche balcone di ferro battuto non ancora ancora rigidamente geometrico. Oppure nelle bordure delle edicole sacre, ora spesso vuote, come questa in via dei Capitellipoi riempita con una moderna statua della Madonna

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1571.jpg

ghirlande di fiori, volute, conchiglie.. sono decorazioni settecentesche usuali anche qua a Trieste e poi.. restano le fontane del Mazzoleni: Giovanni Francesco Mazzoleni, bergamasco, a cui dobbiamo le più note fontane settecentesche triestine, collegate all'acquedotto teresiano: la Fontana dei Continenti in Piazza Grande:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_4337.jpg

la fontana del Nettuno ancora in piazza Venezia www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_2401.jpg

e la fontana di Piazza Ponterosso, sempre all'asciutto e in attesa di un “riqualificazione”. Nel progetto originario, erano previste due fontane una di fronte all'altra, poi se ne fece una sola

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_5984.jpg

Per il resto, le case del borgo teresiano crescevano con un gran portone per il magazzino delle merci a pianoterra, non molto alte per lasciar passare il sole ( verranno sopraelevate per speculazione edilizia nell'ottocento), e , come prevedeva Maria Teresa, con un cortile interno in cui coltivare piccoli orti privati.

Per riconoscere la grazia dello stile settecentesco, qua a Trieste sempre misurato, basta guardare il capitello della statua di Carlo Vi in Piazza Unità:con il mazzo di fiori fra le volute.

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_colonnafiori.jpg

Il Neoclassico

Alla fine del Settecento in tutta Europa e non solo inizia un movimento artistico che prende il nome di Neoclassico: la costruzioni si ispirano all'arte greca o romana, i quadri riprendono la storia romana ( il giuramento degli Orazi di David 1784

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_orazi.jpg

gli studi di Winkelmann ( morto a Trieste), la scoperta di Ercolano e Pompei.stimolarono un nuovo interesse per lo stile classico. Anche la repubblica uscita dalla Rivoluzione francese si rifaceva agli eroi repubblicani romani, Goethe viaggiava in Italia estasiandosi a Roma e le città europee si coprivano di edifici ispirati all'arte classica: in Germania, soprattutto Monaco e Berlino costruivano edifici come templi greci

la Gliptoteca di Monaco, in una piazza con due edifici neoclassici uno di fronte all'altro 1816-1830, uno a capitelli ionici ed uno corinzi

tanto per non postarvi la solita Porta di Brandenburgo dorica..

qua siamo a Parigi, ed è la chiesa neoclassica della Madeleine, ma molto simile è di fronte, dall'altro lato della Senna, il palais Bourbon

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_0501.jpg

ma lo stile neoclassico varca pure l'oceano, se guardiamo i monumenti commemorativi della nuova capitale Washington

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_wash.jpg

o la Casa Bianca, sul palladiano, ma con un portico non lontano , come disegno, da quello di Villa Necker

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_white_house_view_with_crowd.jpg

E Trieste, che nella prima metà del Settecento non crea grandi monumenti, so copre di monumenti neoclassici.

Non starò a fare una carrellata di immagini, ma li ricordo, cominciando con quelli più monumentali:

Palazzo Carciotti, la Borsa ,s Antonio Nuovo e anche qua

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_antonionuo.jpg

teatro Verdi, per il quale vi ricordo la somiglianza con il teatro alla Scala, la somiglianza dell'interno è notevole, salvo le dimensioni! la Scala è molto più grande!

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_scala.jpg

La Rotonda dei Pancera

Vi sono fior di libri dedicati al neoclassico triestino, che si trova nelle zone più centrali e monumentali di Trieste, nel Borgo teresiano, borgo Giuseppino e Borgo Franceschino. Anchel gli architetti sono studiati, dai più noto Pertsch, Nobile, Buttazzoni, Valle, che costruirono palazzi e case fino alla metà dell'Ottocento. La case a colonne sulle rive ( palazzo Vucetich), o in via Torino, Palazzo Pimodan, Palazzo Costanzi.. altri stanno a testimoniare questo stile. per il Nobile, ne troviamo un edificio a Vienna, i propilei del Palazzo imperiale dal lato verso i giardini:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_viennapropilei.jpg

In genere, a Vienna i palazzi barocchi superano di molto come presenza quelli neoclassici, ed il solo edificio vistosamente neoclassico, il Parlamento, stile tempio greco, con una grande statua-fontana di Minerva davanti, è molto più tardo, da definirlo uno stile neo-neoclassico perchè è del 1874-1883

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_viennaparlam.jpg

Ma al di là degli edifici monumentali triestini, sono le case neoclassiche triestine ad essere caratteristiche, anche quelle meno grandiose, e danno un aspetto uniforma a molti quartieri cittadini. Soprattutto le prime, amano mettervi bassorilievi con immagini classiche , spesso divinità, putti… ( vedere bassorilievi neoclassici, il post dedicato all'argomento e quello ai putti ) ma anche immagini di figure alate come queste in via Diaz

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_diaz4.jpg

la facciata del teatro Regio di Parma altre dimensioni..

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_2860.jpg

una delle due figura porta alloro, la gloria, ma l'altra ha in mano il caduceo, il simbolo di Mercurio, il dio del commercio: i commercianti triestini, fieri dei loro soldi guadagnati commerciando , metteranno spesso, fra le divinità, il commercio, l'industria, insomma gli affari:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_canalbassor.jpg

con caduceo, cornucopia… o teste di Mercurio

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_mercuriotesta.jpg

( questa è un po' più tarda e meno raffinata come esecuzione) la semplice casa triestina della prima metà dell'Ottocento, soprattutto dopo i restauri, è tipica del luogo: di solito due piani ed in mezzo una mansarda centrale, balconi di ferro battuto, leggere lesene che spartiscono la facciata ed è uno stile unico. Sono chiamate neoclassiche, ma verrebbe da richiamare un termine di stile usato soprattutto per le decorazioni: Biedermeier dal nome di un personaggio credo inventato che rappresenta la vita tranquilla, borghese, del periodo che viene anche chiamato restaurazione in genere in Europa, Louis- Philippe in Francia e anche in Austria Vormaerz, prima di marzo, per descrivere il periodo in cui tutto taceva prima delle rivoluzioni del 48. Una bella casa del genere per esempio la vediamo in Ponterosso

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_casaponterosso.jpg

un periodo in cui le case erano al massimo di tre piani, perchè non c'erano gli ascensori, in cui il balcone era al primo piano, perchè non c'era aria inquinata ( al massimo, un po' di puzza di cacca di cavallo..) e i commercianti borghesi potevano starsene sul balcone o sulla finestra o sul sburto a guardare in strada, soleggiata perchè la case basse non toglievano il sole.

ancora tre case del periodo, scelte volutamente fra le meno fotografate, ma non per questo meno simpatiche:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_casagaribaldi.jpg

questa è in Piazza Garibaldi, e non è stata restaurata: leggere lesene dividono la facciata, alla base un balcone con balaustra di pietra, e sulla porta centrale del balcone una testina a bassorilievo, probabilmente il padrone di casa: una casa senza tutti i “fronzoli” delle case vicina Un'altra, non lontana, in Barriera, queste invece sono state restaurate di recente, e su una di esse c'è una targa che ricorda che qui è nato Marco Besso, uno dei primi direttori delle Generali! sono tre case di fila, ho messo in evidenza la centrale, gialla

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_casabarriera.jpg

mentre la casa di sinistra ha ancora lesene, questa ha solo un gioco di rientranze, ed il balcone di ferro battuto. Molte di queste case, soprattutto nel Borgo teresiano, nella seconda metà dell'Ottocento, col crescere della popolazione e l'inizio di una prima speculazione edilizia, verranno sopraelevate di uno o due piani. eccone infine una più piccola, fuori centro, a san Giacomo in via Frausin:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_casasangia.jpg

questa è più modesta ( e anche fotografata in controluce!), ma conserva la dimensione umana a probabilmente familiare, col suo portoncino inquadrato in un arco di pietra, senza balcone, i timpani di pietra sulle finestre del “piano nobile” e poi pian pianino sempre più piccole. io credo che case come queste siano decisamente tipiche triestine e non ne ho viste di simili in altre città..

per confronto, due edifici neoclassci che mi sembra non abbiamo ancora postato in forum: Villa Necker, in origine villa napoleonica e poi sede di comandi militari, e Villa Economo , altri nomi a piacere, io mi riferisco agli ultimi proprietari, che hanno trasformato in retro in condomini moderni ma hanno conservato la parte centrale neoclassica, in Salita Promontorio

file.php?id=3193&mode=view

file.php?id=3192&mode=view

Per il neoclassico triestino, si potrebbero mettere tantissime altre foto, ma ne ho messe solo un po' per darne un'idea: il neoclassico a Trieste durerà fino quasi alla metà dell'ottocento, se consideriamo che l'inaugurazione della chiesa di s Antonio Nuovo è del 1848-49.

Storicismo ed eclettismo

A metà dell'Ottocento però il neoclassico passa di moda: non è più periodo di classicismo, di ricordi di Grecia e di Roma, ma il Romanticismo mette alla moda il medioevo, il periodo della culla e della nascita delle nazioni europee, della Chiesa ( siamo nella Restaurazione) ma anche delle battaglie comunali.. la pittura rievocherà episodi medievali: la battaglia di Legnano, i dogi veneziani, e qua avremo i dipinti di Cesare dell'Acqua con le romantiche visite di Leopoldo I dai frati di Miramare, l'imperatrice Livia che beve il vino Pucino… gli stili prevalenti si rifaranno, più o meno fino agli anni Venti-trenta del Novecento, a stili precedenti, per cui avremo tanti neo- e giù lo stile precedente. uniche eccezioni alla fine del secolo, inizio XX secolo, il Liberty e simili. Ma gli stessi architetti locali mescoleranno gli stili. inizieranno con edifici ispirati al Medioevo, gotici o meno,o ispirati ai castelli, am troveremo un neo-romanico, un neo-bizantino, un neo-gotico, un neo-neoclassico, un neo-rinascimentale.. a volte mescolati. per questo, lo stile del periodo viene chiamato anche eclettico, o storicistico, ( historismus) detto a volte anche Stilchaos o stilpluralismus, nell'area tedesca lo chiameranno Rundbogestil, uno stile liberamente ispirato al Romanico medievale. Verso al fine del secolo , soprattutto per gli edifici pubblici, verrà di moda uno stile molto carico e ricco, ispirato sia al barocco che el Rinascimento, e che a seconda dei luoghi prenderà nomi particolari, come Stile Napoleone III in Francia, o Ringstil a Vienna, dal numero di edifici costruiti sul Ring, la nuova arteria viennese sul sito delle vecchie fortificazioni abbattute. Altre volte la scelta dello stile veniva decisa dalla destinazione dell'edificio: il neogotico, soprattutto in versione spoglia, verrà scelto per le chiese e soprattutto per le confessioni noncattoliche ( vedi a Trieste la chiesa evangelica 1871) ma ricordiamo il completamento del Duomo di Colonia, quello di Milanoe e la Votivkirche di Vienna, il neo-bizantino sarà usato per le Chiese ortodosse ma anche per case di personaggi di provenienza orientale, il neotoscano e il neorinascimentale a Trieste verranno usati come affermazione di scelta nazionale.. poi ci saranno quelli che vorranno costruirsi un castello più o meno medievale in città.. in generale comunque le case civili nella più parte si rifaranno ad un modello più o meno rinascimentale: i primi piani a bugnato più o meno liscio, realizzato naturalmente non in pietra a blocchi, ma in una intonaco imitante la pietra, poi finestre con timpano triangolare e balconi con balaustra di pietra: li vediamo ancora nella più parte delle vie triestine.

I primi edifici ispirati ai castelli medievali sono quelli di Miramare e la Torre del Lloyd, arch Junker m anche questa villa a san Vito o villa franellich

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_8377.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_6308.jpg

ancora per il neogotico europeo, oltre alle chiese, è stato considerato anche, soprattutto al Nord, come adatto a Parlamenti: ricordiamo il Parlamento a Westmintser e al Londra e q uello di Budapest.

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_budapestparl.jpg

oltre ai tanti Rathaus : Vienna, Monaco… a Trieste questo genere di stile non ha avuto molto successo

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_image4.jpg

per lo stile Secondo Impero, alcuni confronti: lo scalone interno dell'Opéra di Parigi

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_operapar.jpg molto simile a questo, le scalinate del Kunsthistorischesmuseum di Vienna, ancor più sovraccariche di decorazioni

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_kunsth.jpg

ispirati a questo stile, gli interni rifatti a fine Ottocento di palazzo Vivante ovviamente, trattandosi di privati, erano meno grandiosi

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_7765.jpg

edifici con coperture a cupola, veramente il termine tecnico mi sfugge, ecco una parte del Louvre ( è fatta dalla piramide di vetro, ed è una parte mista con timpano, frontone, cupola, decorazioni rinascimentali e le Poste di Trieste

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_louvre.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1185.jpg

palazzi più o meno sovraccarichi, penso soprattutto alle banche triestine e alle assicurazione ve li ha postati a iosa Sum Culex in trieste de oggi: la RAS, la ex Commerciale italiana ( la sua dirimpettaia), la Banca d'Italia, la Banca del lavoro in Ponterosso, la CRT ( tutta rifatta all'interno ma con l'esterno conservato:per quest'ultima, il modello è un palazzo veronese cinquecentesco:

anche se il non plus ultra dei più sovraccarichi edifici eclettici è probabilmente l'Altare della Patria a Roma

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_italien_rom.jpg

A Trieste, uno degli edifici eclettici più sovraccarico di decorazioni è a mio parere Palazzo Vianello:

definito all'epoca come “puro esempio di arte italiana”: c'è la parte dei piani bassi col bugnato sporgente dei palazzi toscani ( inclusi i ritratti di Leonardo e Michelangelo!), colonne inframmezzate da blocchi di pietra, statue, ritratti, bassorilievi, obelischi sul tetto come nei palazzi veneziani, e perfino un leone rampante in cima

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_vianello2.jpg dal lato su via Carducci possiamo vedere anche la statua credo di Mayer e un dettaglio dell'abbondante decorazione scultorea ghirlande, bucrani, lesene decorate, mascheroni, scudi pronti per tenere il monogramma dei padroni.. siamo nel 1904 e ancora diversi anni dopo la guerra, verrà costruito il suo dirimpettaio ( ora vuoto da anni), forse anche per nascondere il palazzo di Fabiani ex Narodni Dom un po' più sobrio, ma dello stesso stile neorinascimental-barocco

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_vianello1.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_vianello3.jpg www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_palzzooberd.jpg

lo stile eclettico riprende gli stili precedenti, sia per edifici privati c he pe r edifici pubblici. Il neogotico, oltre alla Chiesa evangelica e a tante altre chiese,sarà usato nell'architettura civile per alcune ville ( la villa Parisi a Cedas, Villa De Rin sopra le Beatitudini, che ormai è ridotta ad un rudere in quanto mai vincolata come edificio artistico, e invece, rifatta, sotto, villa Faccanoni, almeno con quel nome la conoscevo io, le serre di Villa Revoltella, e anche alcuni più piccoli edifici in città come questi due

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_cimg05955yh.jpg

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_cimg01737xi.jpg

non sono veneziani perchè non c'è arco gotico veneziano, detto anche moresco o a dosso di mulo, mentre i pinnacoli sono rigidamente triangolari

Ci sarà un neo-neoclassico, nella costruzione ad esempio della scuola che ospitava a fine Ottocento il Ginnasio comunale italiano ( futuro Dante), soprattutto nel cortile interno a colonne. Gli stessi architetti cambieranno l'aspetto degli edifici a seconda della committenza, e così la dinastia dei Berlam costruirà case di tipo cinquecentesco, ma anche il Palazzo Gopcevich in stile dalmato con riferimenti serbi, casa Caccia in piazza Goldoni a colonne, palazzo Morpurgo in via Imbriani ( Giovanni Berlam), casa de Leitenburg toscaneggiante,

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1454.jpg

palazzo Vianello rinascimentale, le case popolari di san Giacomo, il Tempio Israelitico in stile neosiriaco, il palazzo delle RAS (Ruggero Berlam). Avremo pure nelle chiese lo stile neobizantino con la Chiesa di san Spiridione e la casa bizantina distrutta in barriera, ma bizantineggiante è pure casa Ananian in Corso. Più singolari i grandi edifici soprattutto amministrativi, dal Palazzo delle Luogotenenza a quello del Lloyd Austriaco, all'Hotel excelsior progettati da architetti chiamati per l'occasione. Particolare il problema del Municipio, che doveva risolvere l'inglobamento di edifici preesistenti. L'architetto Mosco invece alternerà edifici storicistici, per esempio toscaneggianti, con edifici più o meno liberty, anche affiancati, come nel blocco di via Foscolo. La facilità di creare decorazioni uniformi con metodo industriale ( rilievi, statue, capitelli tutti uguali fatti in serie e spesso in pietra composta) consentirà di adornare a piacere gli edifici con una profluvie di decorazioni, colonne, ghirlande, maschere sovraporta, e sopra le finestre, cariatidi, lontani dal punto di vista tecnico-artistico dai bassorilievi neoclassici, scolpiti individualmente in pietra. Gli edifici più dispendiosi si ricopriranno di pietra bianca , dando luogo alla luminosità delle strade e piazze vicine, per gli altri una mano di pittura sulla casa principalmente di arenaria basterà e incominceranno a tornare piacevoli con i recenti restauri che daranno loro colori nuovi, non necessariamente originali ( credo per esempio che Casa Caccia in piazza Goldoni non fosse stata originariamente così tutta bianca). Qualcuno dice che l'apprezzamento da parte della ricca borghesia triestina dello “stile Berlam” fu tale che lasciò in secondo piano lo stile liberty. E non dimentichiamo che anche lo stile delle case, fra la seconda metà dell'Ottocento, ma soprattutto negli anni fra il 1900 e il 1914 , inizio della guerra, avevano anche valenza di affermazione politica di “stile nazionale”. per vedere in centro i principali edifici , si possono vedere sia i grandi palazzi del centro, borgo Teresiano, sia le case civili dei rioni semicentrali che stavano crescendo all'epoca, in particolare la zona fra Barriera e via Rossetti, la parte alta di via Giulia, cioè i rioni che stavano riempiendo gli spazi fra il centro teresiano, giuseppino e franceschino ed i sobborghi che ormai fanno parte della città.

qualche immagine: una casa in via Roma, con balconi decorati abbondantemente Palazzo Brunner, via Roma 15, anno 1895, architetto Giovanni Righetti jr.

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_1210.jpg

siamo sul neorinascimentale, vedere i fregi attorno alla portafinestra del balcone, le testine tipo erma ai lati dello stesso, le colonne ioniche scanalate alla base del portone d'ingresso, le decorazioni su ogni chiave degli archi delle finestre, il bugnato rustico del pianoterra ( di malta e non di pietra) e quello liscio dei piani superiori Un cartolina d'epoca dell'Hotel Excelsior

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_excelsiorcg550.jpg

e un angolo di un palazzo viennese

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_3295.jpg

All'angolo di piazza della Borsa , l'edificio che ospita attualmente la Borsa, con la sua facciata angolare e le sue decorazioni un po' mosse

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_2320.jpg

non mi sembra lontano da questo edificio che ho ritrovato su una vecchia cartolina inviatami da Budapest

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_budapgiurgev.jpg

per lo stile delle case, invece ne ho viste di molto simili, ma non ne ho fotografate, nei quartieri intorno a S Ambrogio a Milano, qua ci vorrebbe la collaborazione dei forumisti milanesi, se ci trovano la somiglianza che ho trovato io, però per mostrare un edificio eclettico milanese contemporaneo, direi che la Casa di riposo Giuseppe Verdi sia un esempio accettabile

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_0230.jpg

sempre per gli stili storici dei fine Ottocento, uno stile particolarmente sentito a Trieste è stato lo stile neogreco: la nuova Grecia indipendente dell'Ottocento, che ispirò tanti patrioti europei con il suo mix di anelito di libertà e reminiscenze classiche, si trovò anche a dover costruire nuove città facendo sparire l'aspetto dovuto alla lunga dominazione turca: si creò uno stile ispirato all'antichità, più greca che romana, e che trovò anche rispondenza nella Germania di allora, non per nulla i re greci erano di dinastia tedesca, eliminando le allusioni al passato romano.

il municipio di Sparta da una pagina Flickr

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_234887288_035ca3bf53.jpg

I greci triestini non persero occasione di costruirsi i loro palazzi nello stile, in particolare quelli di Piazza libertà

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_file0045.jpg

per il neogotico, citavo Villa Faccanoni, sulla strada nuova di Opicina, Villa Derin, prima di crollare a brandelli, era anche su questo genere

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_3324.jpg

Liberty

A fine Ottocento- primi del Novecento, a fianco degli stili storicisti e spesso un po' soffocato da quelli, compaiono gli edifici Liberty. uso il termine Liberty perchè è il più comune e quello usato comunemente in italiano per lo stile, che varia un po' da nazione a nazione, e compare anche sotto i nomi di stile floreale, art nouveau, Secession, e in forma non dissimile, un po' più geometrizzante ( come d'altronde già il secession) anche negli anni 20 e come Art Déco. Come stile architettonico comunque riguarda soprattutto i particolari decorativi, gli edifici soprattutto triestini conserveranno il classico impianto ma varieranno nelle decorazioni, delle facciate e degli interni, le scale ad esempio. Proprio in questi giorni- chiude domani- c'è a Villa Revoltella una mostra fotografica sul liberty a Trieste. Abbiamo un intero topic Liberty a Trieste al riguardo.

Possiamo notare che il Liberty, soprattutto come stile floreale, prediligerà l'ornamento per l'ornamento, con linee curve e sinuose (come in certa pittura del gotico internazionale europeo fra il tre e il Quattrocento) per cui ricorrerà a materiali facilmente modellabili, in primis stucco e ferro battuto, con cui adornerà le facciate. a Vienna Otto Wagner userà anche le piastrelle a disegni di fiori per le facciate. A Trieste avranno anche successo ( :wink: ) le grandi statue di donne più o meno svestite, opera principalmente dello scultore Romeo Rathmann. Come riconoscere un edificio liberty triestino? decorazioni a stucco floreali come nelle case di piazza Cornelia Romanao in via giulia, mascheroni con volti femminili in di stucco al posto del capitello delle colonne, altre volte si trova un motivo molto comune, un cerchio da cui partono tre nastri verticali, quello centrale più lungo degli altri

Architetti triestini che si dedicarono al liberty furono Giovanni Maria Mosco, Umberto Fonda, e soprattutto, ma più originale, Max René Fabiani La sua casa più liberty è Casa Bartoli, in Piazza della Borsa: la parte a pianterreno è stata evidentemente modificata, la casa incomincia dalla veranda un dettaglio, può contenere un bellissimo giardino d'inverno- assai di moda allora, nelle serre di ferro e vetro)

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_excelsiorsavoiabis118.jpg https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/excelsiorsavoiabis119.jpg https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/excelsiorsavoiabis120.jpg https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/excelsiorsavoiabis121.jpg

Max Fabiani era abbastanza eclettico, ecco un suo edificio viennese l'Urania, che di liberty hai assai poco, con quelle colonne neoclassiche e i festoni che sembrano presi da un sarcofago di epoca imperiale romana.Ed è posteriore cronologicamente

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/urania.jpg

Una carrellata di immagini di edifici più o meno Liberty, stavolta a differenza delle classiche via Boccaccio o via Fabio Severo, mostro alcune case di via via Foscolo. Il centro alla fine dell'Ottocento era ormai formato e al massimo ci costruivano i Berlam, nei rioni un po' meno centrali, che in quel periodo stavano crescendo, è più facile trovare questo genere di edifici. Più che il tipo di casa, sono le decorazioni a darne lo stile:

sono ancora lesene come nel neoclassico, ma decorate in modo nuovo https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/engelmannmaggio09142.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/engelmannmaggio09144.jpg

l portone - notare le palmette e ancora ghirlande ed ovuli classicheggianti- ai lati del portone, le tre righe vertical

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/engelmannmaggio09143.jpg

portone, la parte lignea, non è il medesimo ma è vicino, la testina è classica ma con della ali mosse, ci sono leoncini sui tondi ma la parte in ferro battuto è floreale

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/engelmannmaggio09140.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_6965.jpg

cerchi con i nastri pendenti, qua quattro; le chiavi volta delle finestre invece hanno il giglio fiorentino dei palazzi neotoscani; però la forma dell'arco delle finestre superiori non è più classico, niente timpano! gli architetti passavano dall'uno all'altro stile: le due case accostate del medesimo isolato ( di fronte alla scuola Manzoni-Fonda Savio, per capirci) sono una neotoscana ed una liberty, del medesimo architetto Mosco

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/engelmannmaggio09144.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_6975.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_6974.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_6983.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_6984.jpg

un portone vicino ha delle figure femminili intere a sostenere il monogramma del proprietario i capitelli sono ancora vicini al classico, ma con decorazioni un po' meno usuali e sopra c'è ancora l'arco spezzato barocco ( per capirci, quello delle tombe medicee michelangiolesche)

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_6978.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_6979.jpg

un dettaglio della parte lignea, con una bellissima decorazion tpo Art Nouveau francese

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_9883.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_9884.jpg

na decorazione a rilievo, di uno stile già diverso: non è più il neoclassico o neorinascimentale, ma rispetto al liberty è più classicheggiante: si preparano già le aquile romaneggianti? i classici tre nastri verticali sono avvolti da un nastro…

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_6980.jpg

certo, c'è una bella differenza fra gli edifici ridipinti e quelli invece con la pittura originaria e ricoperti di smog. Anche se mi chiedo quanto siano filologici i colori sgargianti, soprattutto i gialli e i rossi che si vedono nelle case appena ridipinte. Chissà di colore erano in origine.

ncora un esempio del classico tondo coi nastri: via Romagna, inizi:

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_6637.jpg

er confronto: alcuni edifici simili di capitali non lontane: Vienna: un balcone delle case di Otto Wagner secession

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_3270.jpg

una ringhiera di ferro battuto sul Donaukanal con un motivo molto ripetuto, i cerchi quasi tangenti internamente, non concentrici

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_3300.jpg

ed ora una lampada del ponte dei draghi a Lubiana, fine Ottocento anche lui c'è un non so che di familiare..

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_1885.jpg

Lubiana poi ha una caratteristica: vi fu un grave terremoto alla fine dell'Ottocento, per cui ebbero 'occasione di ricostruirla successivamente: alcuni dettagli molto simili agli edifici triestini

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_1755.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_1761.jpg https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_1803.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_1800.jpg

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_1777.jpg

questa invece è molto diversa, molto più geometrizzante, a Trieste poche rinunciano a qualche curva sinuosa

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_1773.jpg

Una piccola nota di colore: anche l'architettura all'epoca aveva valenza politico-nazionale: ecco quanto scriveva Benco nel suo Trieste del 1910 a proposito dell'eclettismo del Berlam e del liberty:descrive vari edifici di Berlam, in particolare casa Leitemburg, il palazzo neotoscano dell'angolo Via Stadion/ via Rossetti e poi continua: Ovunque l'architettura policroma italiana ha la vittoria nella nuovissima Trieste: in suo nome si lotta contro i girasoli, i giaggioli ed altra specie di liliacee del modern style che adesca i giovani da oltre monte e lusinga nei padroni di casa il desiderio di sbalordire a buon mercato

pensavo a queste contrapposizioni e all'elogio che Benco e i suoi seguaci facevano al caricatissimo Palazzo Vianello (1903), contrapponendolo all'edificio dell 'Hotel Balkan di Fabiani: un edificio del 1902-1904 che mi sorprende per la sua modernità e che è difficile inquadrare in uno stile preciso:

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/IMG_6638.jpg

è difficile adesso da fotografare, perchè volutamente, credo, gli hanno piazzato davanti qual palazzone ora vuoto in finto rinascimento per far pendant a Palazzo Vianello ( ve li ha fotografati in lungo e in largo Sum Culex) ma dobbiamo immaginare all'origine il palazzo che era liberamente affacciato su una piazza, con un solo fontanone. Impossibile o quasi definirlo liberty o similia, con scarse linee sinuose, il palazzo è già, a mio parere, precursore dell'architettura razionale, che a Vienna , in Germania e in America incominciava a muovere i primi passi. La sola ornamentazione è data dal disegno dei mattoni della parte superiore, le linee sono squadrate, l'ornamentazione ridottissima.

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_img_6639.jpg

Il palazzo sappiamo che brutte vicende ospitò, dal punto di vista artistico si deve lamentare la distruzione delle vetrate originali, sembra liberty, di Koloman Moser, distrutte nell'occasione dell'incendio e che si è rinunciato a rifare nell'ultimo restauro perchè i disegni originali.. erano solo in bianconero! Un edificio a mio parere troppo avanti per i suoi tempi per essere capito.

stile moderno

Che avrà diversi risvolti, ma sorge da innovazioni tecniche e personalità di architetti. quale delle due influenzi l'altra, è come il problema delle serrande della finestre. Certo l'innovazione maggiore fu l'uso sempre più esteso del cemento armato. Questo consentiva di svincolarsi dalle forma costruttive precedenti ( volendo!) in quanto tutto il sostegno della casa poggia sui pilastri portanti, si possono aprire ( volendo!) finestre molto più ampie, si possono costruite edifici di molti più piani. Per quest'ultima caratteristica, anche l'ascensore cambierà il modo di costruire le case e anche l'appetibilità degli appartamenti. Senza ascensore, la case, affacciate su strade ancora non inquinate, ospitavano tipologie diverse di inquilini: a piano terra, negozi e magazzini, nei primi piani, con balcone e magari finestre a sporto ( sburti) per vedere cosa c'era in strada, gli appartamenti migliori, poi sempre meno appetibili fino a raggiungere negli ultimi piani e soprattutto le soffitte appartamenti, nei palazzi padronali per la servitù, per gli altri popolino e proletariato. Lo stesso palazzo, vedeva quindi ceti diversi negli stessi edifici, era proprietà indivisa e moltissimi appartamenti erano in affitto. Una caratteristica già presente a Trieste , che si accentuerà in quel periodo, e che la distingue per ovvie ragioni dall'architettura nordica, sono i tetti poco pendenti ma spessissimo piatti a volte ricoperti d'erba come adesso hanno riscoperto con i nuovissimi “tetti verdi”. ovviamente, perchè qua di neve sui tetti se ne accumula assai poca! Già comunque gli architetti viennesi e tedeschi di anteguerra avevano iniziato i loro edifici sempre più lisci, e i loro discepoli europei ed americani li seguiranno: Gropius, Le Corbusier e Mies van der Rohe saranno i padri dell'architettura moderna. Difficile sintetizzare tutte le varianti, ma in linea di principio le regole dei nuovi architetti saranno. semplificazione delle linee, eliminazione delle decorazioni tradizionali, funzionalismo: un edificio, come un oggetto, è “bello” se adempie la funzione per cui è stato creato, valorizzazione piuttosto dei materiali , in sintesi come scriveva un architetto L'architettura è un cristallo: il cristallo è bello in sè , non ha bisogno di fronzoli, abbellimenti, è bello per la sua forma semplice e per la sua nobile materia. La libertà di costruzione consentirà di lasciare le forme tradizionali, per esempio delle chiese, se la chiesa è un luogo di riunione, non c'è obbligo di farla sempre a navata rettangolare, magari con colonne, un'abside e un campanile a punta, ed ecco che i tradizionalisti commenteranno “E' una chiesa, questa?” per gli edifici, un postulato che soprattutto le Corbusier contesterà è il tradizionale ordine: piani bassi pesanti, piani alti leggeri, come per esempio vediamo in questa tradizionalissima banca :

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/triestemoderna9ago102.jpg

i piani bassi seguono la regola del palazzo fiorentino, a bugnato rustico fortemente sporgente ( poi, a seconda della facoltosità del proprietario saranno vere pietre o cemento imitante la pietra), poi salendo avremo alternanza di bugnato liscio e zone liscie, per finire con le balaustrate michelangiolesche. Per diversi motivi, fra tradizionalismo ( se ga sempre fato cussì) ed economici contingenti, certi edifici moderni razionali a Trieste saranno costruiti appena nel dopoguerra, ma per capirci sul conectto rovesciato di leggerezza, avremo edifici come questo ( grattacielo INAIL anni Cinquanta)

https://www.atrieste.eu/Foto/A002/stilitrieste/triestemoderna9ago080.jpg

con il “vuoto” al di sotto, spesso sfruttato per posteggi automobilistici. una altro edificio che mostra le caratteristiche moderne è questo:

www.atrieste.eu_foto_a002_stilitrieste_dscf0149.jpg

in fondo, la struttura dell'edificio non è tanto diversa da quella della banca di sopra, ma sono cambiate le decorazioni: le finestre sono lisce, le colonne sono pilastri o leggere lesene verdi ed invece delle pietre del bugnato e delle balaustre abbiamo un rivestimento di marmo verde e di pietra bianca. Sono spariti gli archi e le chiavi di volta delle finestre. C'è un principio di portico, e con portici saranno molti dei nuovi edifici triestini. Rivestimento di pietra o mattoni? di solito le città usano il materiale che trovano vicino, qua ci sono pietre, ma i rivestimenti in mattoni (non so quanto siano anche costruiti così) si presenteranno come alternativa molto frequente. A differenza dell'altro edificio che aveva il fulcro nella parte centrale, qui il centro è come rinserrato dalla sporgenza della ali laterali, e la parte centrale, invece di avere un culmine o un timpano, è ribassata, per consentire di creare una terrazza con una ( immagino) stupenda vista-mare

Questo sito Web utilizza i cookie. Utilizzando il sito Web, l'utente accetta la memorizzazione dei cookie sul proprio computer. Inoltre riconosci di aver letto e compreso la nostra Informativa sulla privacy. Se non sei d'accordo, lascia il sito.Maggiori informazioni sui cookie
monumenti/stilitrieste.1482474458.txt.gz · Ultima modifica: 03-09-2023 04:58 (modifica esterna)

Ad eccezione da dove è diversamente indicato, il contenuto di questo wiki è soggetto alla seguente licenza: CC Attribution-Noncommercial-Share Alike 4.0 International
CC Attribution-Noncommercial-Share Alike 4.0 International Donate Powered by PHP Valid HTML5 Valid CSS Driven by DokuWiki