Il Museo, che espone solo una piccola parte della ricchissima collezione di de Henriquez, è stato aperto nel 2014
Al piano terra
è attualmente così articolato: al piano terra la sezione generale dedicata alla prima guerra mondiale, con pannelli esplicativi della storia, della propaganda, delle armi, la carrozza funebre di Zimolo , i funerali di Francesco Ferdinando e della moglie, i vari cannoni , uniformi..
Le armi
Cannone su affusto tedesco
Piastre corazzate Sheffield
Carro funebre di lusso della ditta Zimolo usato, probabilmente, per il trasporto di una delle salme dell'Arciduca Francesco Ferdinando o della moglie, passate per Trieste nel corso della loro traslazione da Saraievo a Vienna
Carro a cavalli italiano uso ambulanza
Obice italiano?
Autocarro Fiat italiano
autoblinda italiana Ansaldo Lancia
stufa di disinfestazione
Cannone Krupp tedesco
Bombarda austroungarica
mitragliatrice austroungarica
revolver italiano Orbea Hermanos-Tettoni
attrezzatura italiana per cucina da campo
tagliola antiuomo austroungarica 1916
maschera antigas austroungarica 1916
La propaganda
I ritratti dei protagonisti (e responsabili)
Soprattutto relativamente alla parte locale della guerra
Busto di Francesco Giuseppe
i due generali opposti Cadorna e Boroevic
ventaglio prodotto a Vienna con ritratti di importanti personaggi degli Imperi Centrali
tazzine di propaganda
il nuovo imperatore Carlo I
i due Kaiser
bicchiere con le bandiere degli Imperi Centrali
Busto di Vittorio Emanuele III
Abbigliamento
La giacca di Francesco Giuseppe
Giubba di campagna di Maresciallo appartenente all'imperatore Francesco Giuseppe
La guerra e la vita dei soldati
vita di trincea, descrizione
In trincea: condizioni uguali per entrambi gli eserciti
Piantina con le battaglie dell'Isonzo
Al piano alto
Trieste in guerra
Al piano alto la parte riguardante Trieste in guerra: una sintesi del materiale: la prima guerra mondiale,
La città prima della guerra attraverso pannelli e immagini
la popolazione
la città prima della prima guerra
la città prima della prima guerra
la città prima della prima guerra
la città prima della prima guerra
Durante la prima guerra
il 97° reggimento, in cui era inquadrata la maggior parte dei Triestini di leva, venne inviato nel 1914 in Galizia, dove l'esercito imperiale ebbe diversi rovesci iniziali
Diario di un triestino internato
Bicchiere commemorativo del 97° Reggimento quello detto del “ Demoghèla”
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il Marinaio di ferro esposto in Piazza Grande era una statua di legno sui cui, dietro offerta di una cifra di denaro per beneficenza di guerra, si battevano chiodi di ferro - o d'argento o d'oro, più cari. Le scolaresche venivano portate a fare l'offerta
il marinaio venne distrutto al termine della guerra , ma ne è esposto il fucile
la testa dello smantellato Monumento alla dedizione all'Austria, per commemorare i 500 anni dal 1382
cartolina raffigurante smantellato Monumento alla dedizione all'Austria, per commemorare i 500 anni dal 1382; si trovava in piazza della Stazione poi ribattezzata piazza della Libertà
scout triestini organizzano raccolte benefiche
l'incendio del giornale Il Piccolo, filoirredentista, all'annuncio della dichiarazione di guerra dell'Italia
manifesto che deplora i danneggiamenti del maggio 1915
festa in piazza, probabilmente genetliaco imperiale
Fame in città: tessere del razionamento di generi alimentari
Fame in città: tessere del razionamento di generi alimentari
Alla fine della prima guerra
le movimentate giornate fra il 30 ottobre e il 3 novembre
Placcato con Trento e Trieste
le movimentate giornate fra il 30 ottobre e il 3 novembre
l'attesa sulle Rive fra il 30 ottobre e il 3 novembre
la visita del Re
finis Austriae
Fra guerra e fascismo
la cosiddetta rivolta di san Giacomo del 1920
la cosiddetta rivolta di san Giacomo del 1920
l'edificio del Narodni Dom- noto anche come Balkan dall'albergo che vi ospitava, incendiato dai primi moti fascisti
cartello esplicativo sugli anni trenta
Il periodo del fascismo
medaglie, simboli, fotografie
Gioventù italiana del Littorio
Befana fascista
Balilla o giovani avanguardisti?
Stemma GIL
copricapo a fez
copricapo a fez
La seconda guerra
la parte esposta sorvola abbastanza sulle prime fasi della seconda guerra, per trattare gli avvenimento più peculiarmente triestini:
L'occupazione tedesca immediatamente dopo l'8 settembre del 43, la vita nella Trieste occupata, i bombardamenti alleati
arrivo delle truppe tedesche subito dopo l'armistizio, via Carducci
alla popolazione: regime di guerra
proclama a firma di Globocnik
cartellone: che sia di Granbassi Mastro Remo?
Piazza della Borsa, a casa Bartoli si accedeva dalla facciata, placcati inneggianti alla fratellanza con la Germania
il bombardamento alleato della città e sorattutto del porto
rifugio antiaereo, probabilmente Galleria Sandrinelli
resti delle bombe
La fine della seconda guerra
se alla fine di aprile del 45 vi fu il crollo del fascismo seguito da quello del nazismo, a Trieste lo stato di guerra si prolungò: due insurrezioni il 30 aprile vennero seguite al 1 e 2 maggio dall'arrivo delle truppe titine e poi neozelandesi, per 40 giorni di occupazione jugoslava : de Henriquez era presente dappertutto e.. raccoglieva materiale per il suo museo
proclama filotitino
foto molto nota, sono partigiani dle CNL italiano nella fontana di Piazza Garibaldi
carri armati titini scendono per via san Michele accolti cordialmente dai presenti
bandiera bianca con cui un gruppo di tedeschi si arrese
la giacca del generale tedesco Likenbach, a cui de Henriquez la chiese come ricordo per il Museo: gliela diede conservandosi una mostrina
titini appostati sui tetti del Corso il 5 ammggio, il giorno in cui ci fu una sparatoria contro un corteo filoitaliano, che lasciò 5 morti
copricapi titini raccolti durante rastrellamenti sul Carso
copricapi titini raccolti durante rastrellamenti sul Carso
Cenni del dopoguerra.
La vita di de Henriquez,
Soprattutto relativa alla sua esperienza militare. Una sala dedicata a esposizioni temporanee di sezioni particolari della collezione.
De Henriquez militare
Un cartello da anni ci promette l'apertura di una nuova sezione in un altro edificio che amplierà i materiali dopo la prima guerra.
aspetta e spera…
Curatore dell'esposizione è stato il prof Lucio Fabi, storico, probabilmente autore dei pannelli esplicativi,non firmati
Nei depositi del museo sembra trovino posto diversi oggetti d'arte delle collezioni dei Civici musei non visibili al pubblico.
Dove si trova
Si trova nello stesso comprensorio del museo di Storia Naturale, per cui conviene, forse, programmare un'unica visita. E' facilmente raggiungibile coi mezzi pubblici, ma la zona consente pure di trovare agevolmente parcheggio
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museo_dehenriquez.1502629933.txt.gz · Ultima modifica: 03-09-2023 04:57 (modifica esterna)