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Il civico museo di storia naturale
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Il Museo nasce nel 1846, come Gabinetto Zoologico Zootomico, privato: donato al Comune nel 1852 nel 1855 ottenne il patronato dell'arciduca Massimiliano con nome di Civico Museo Ferdinando Massimiliano.
Dopo esser stato per molti anni in piazza Hortis, al secondo piano di palazzo Biserini,
il Museo, con qualche polemica, si è trasferito nella nuova sede di via dei Tominz, di fronte al nuovo museo, aperto più tardi, della collezione de Henriquez.
Il museo è articolato su due piani e presenta un parte della sua ricca collezione, la parte più antica e la parte moderna aggiunta. Altra parte delle collezioni rimane a disposizione solo per ricercatori scientifici
Il materiale soprattutto quello fragile (disegni, erbari) è esposto a rotazione
e l'esposizione prevede anche una presentazione di tipo didattico, con schede semplificate, per il pubblico più giovane.
Sparsa per le sale è la collezione di minerali
Le prime sale vogliono ricordare l'atmosfera dei vecchi gabinetti scientifici e come era il vecchio museo, fra sale con vecchi strumenti e “Wunderkammer”, sala di esposizione di oggetti da ammirare. In particolare le bacheche con una ricca collezione di farfalle.
e il falso noto come Chimera
Seguono le sale delle collezioni paleontologiche, in particolare l'originale del dinosauro Antonio trovato presso Duino (in loco una copia) e altri reperti fossili.
Segue la mandibola dell'uomo di Lonche…
la prima otturazione dentaria della storia, dicono.
Sempre successo hanno le sale preistoriche con la ricostruzione del leone e dell'orso delle caverne, oltre agli scheletri dell'ursus spalaeus.
Altre sale sono dedicate all'evoluzione umana, agli animali cittadini, alla catena alimentare,
lo scheletro di elefante
ed una zanna di avorio recentemente sequestrata
e poi alla fauna marina, inclusa Carlotta, il grande squalo bianco.
Saltuariamente ricompaiono e spariscono i tanti animali impagliati che un tempo erano uno degli interessi principali di questi musei
Stanno riapparendo anche le collezioni di coralli e conchiglie.
I pesci sono in parte nella vecchia versione in provette con liquidi, in parte in quella nuova che sembra “plastificata”.
Non sono esposti più i feti deformi che colpivano nelle vecchie esposizioni e che sono andati a far parte delle collezioni ospedaliere, e anche le mummie del museo sonoe sposte al Museo di storia ed arte nella collezione egiziana
L'argomento è trattato nel forum alla pagina nel forum https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=90&t=3716
Dove si trova
Si trova nello stesso comprensorio del museo de Henriquez, per cui conviene, forse, programmare un'unica visita.
(grazie a http://www.openstreetmap.org per la mappa che abbiamo personalizzato)
Visite
Per gli orari ed i costi delle visite si rimanda a questa pagina web.