Attraits de Trieste 1883
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Attraits de Trieste 1883
Attraits de Trieste è un noto libri su Trieste, anche se molti llo citano e pochi lo leggono. Il libro è in francese, scritto dal dottor Goracuchi, medico triestino, edito per i tipi del Lloyd in occasione della grande esposizione del 1882 che commemorava i 500 anni della dedizione..Ed è dedicato all'arciduca Charles Louis, ci ho messo un attino per realizzare che si tratta del fratello di Francesco Giuseppe, il padre di Francesco Ferdinando, il devoto arciduca che morì per intossicazione della sante acque del Giordano in terrasanta.. e che era presente per l'inaugurazione della grande esposizione.
Il libro rimasto per tanti anni in francese senza traduzioni, e privo di immagini, venne tradotto in italiano da Fulvia Costantinides, ma io vorrei tradurre singoli passi dalla mia copia originale del bisnonno
Il libro parla delle bellezze di Trieste, saltando un po' di palo in frasca dalla natura ai musei ai palazzi..
i nomi sono scritti ovviamente come li scrivevano allora... una prima curiosità, parla anche dei dintorni e dopo aver parlato delle grotte di Adelsberg...
p 24
Un'altra meraviglia della natura è il lago di Zirknitz, non lontano del castel Lueg, e che Strabone, parlando di Trieste, chiama Palus lugea ( A tergeste transitum per Ocrum ad paludem lugeam) di cui Tasso, il grande poeta italiano, dà la descrizione nelle Le sette giornate del mondo creato. Secondo le differenti stagioni, ci si può pescare, seminare e cacciare:
Alla Lugea palude, onde si vanta
la nobil Carnia, lunga età vetusta
non ha se,mat ancor l'onore e 'l grido
Quindi si pesca,o poi ch'è fatta
secca ed asciutta, in lei si sparge il seme,
e si raccoglie e tra le verdi piante
prende l'abitator gl'incauti augelli
e in guisa tal divien che in vari tempi
la stessa sia palude e campo e selva
( da viewtopic.php?f=32&t=5267&hilit=circonio
Perché ve l'ho citato? non solo perché onn ricordavo che ne parlasse perfino il tasso ( oltre che Strabone) ma provate adesso a dire Palude lugea e vi ridono spesso in muso dicendo " i soliti fascisti che se le son inventate..." e invece accadeva per la festa della dedizione!
Il libro rimasto per tanti anni in francese senza traduzioni, e privo di immagini, venne tradotto in italiano da Fulvia Costantinides, ma io vorrei tradurre singoli passi dalla mia copia originale del bisnonno
Il libro parla delle bellezze di Trieste, saltando un po' di palo in frasca dalla natura ai musei ai palazzi..
i nomi sono scritti ovviamente come li scrivevano allora... una prima curiosità, parla anche dei dintorni e dopo aver parlato delle grotte di Adelsberg...
p 24
Un'altra meraviglia della natura è il lago di Zirknitz, non lontano del castel Lueg, e che Strabone, parlando di Trieste, chiama Palus lugea ( A tergeste transitum per Ocrum ad paludem lugeam) di cui Tasso, il grande poeta italiano, dà la descrizione nelle Le sette giornate del mondo creato. Secondo le differenti stagioni, ci si può pescare, seminare e cacciare:
Alla Lugea palude, onde si vanta
la nobil Carnia, lunga età vetusta
non ha se,mat ancor l'onore e 'l grido
Quindi si pesca,o poi ch'è fatta
secca ed asciutta, in lei si sparge il seme,
e si raccoglie e tra le verdi piante
prende l'abitator gl'incauti augelli
e in guisa tal divien che in vari tempi
la stessa sia palude e campo e selva
( da viewtopic.php?f=32&t=5267&hilit=circonio
Perché ve l'ho citato? non solo perché onn ricordavo che ne parlasse perfino il tasso ( oltre che Strabone) ma provate adesso a dire Palude lugea e vi ridono spesso in muso dicendo " i soliti fascisti che se le son inventate..." e invece accadeva per la festa della dedizione!
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Re: Attraits de Trieste 1883
Arriviamo a via Rossetti.. di cui compaiono le ville..
Goracuchi scrine pag 75
E' deplorevole che, quando si andava a costruire il muro di cinta ( della SGT) la maggioranza del Consiglio Comunale avesse considerato come un'utopia l'ingrandimento della città da quel lato, ingrandimento che era previsto dall'intelligente M. Rieter, e non avesse accettato il suo progetto di prolungare di un miglio italiano la via Rossetti, in linea dritta, attraverso le campagne, fino a un luogo che vien chiamato la Pegolota. Con questa nuova strada si sarebbe guadagnata una larga e bella passeggiata, decorata di alberi, e ci sarebbe stata una regolarità nella costruzione delle case, che più tardi sono state costruite e che hanno interrotto e perfino reso ora impossibile la linea dritta proposta dal sign Rieter; cosicché adesso, quando si arriva alla graziosa villa Francesca, proprietà delle gentile signorina de Schroeder dal medesimo nome, la via fa una curva. E' in questa medesima villa che morì il celebre romanziere inglese Charles Lever, perfetto gentiluomo, console generale di S M Britannica a Trieste. Vi si ammirano comunque diversi giardini, fra i quali quello di M Sigmundt che è magnifico. Poi la via raggiunge quella dell'istituto che sale verso la collina dove si trova la villa Perrinello, e il cui nome .. si chiama Chiadino..
Rimangono la curiosità: quando finirono di aprire via Rossetti? Dov'era La pegolota? quale è villa Francesca? Villa Sigmundt / Ferro sappiamo qual e è.. e villa Perrinello? via dell'Istituito è via Pascoli attuale... là sotto il reticolato dele vie non èa griglia regolare..
e chi ricorda i romanzi di lever?
Goracuchi scrine pag 75
E' deplorevole che, quando si andava a costruire il muro di cinta ( della SGT) la maggioranza del Consiglio Comunale avesse considerato come un'utopia l'ingrandimento della città da quel lato, ingrandimento che era previsto dall'intelligente M. Rieter, e non avesse accettato il suo progetto di prolungare di un miglio italiano la via Rossetti, in linea dritta, attraverso le campagne, fino a un luogo che vien chiamato la Pegolota. Con questa nuova strada si sarebbe guadagnata una larga e bella passeggiata, decorata di alberi, e ci sarebbe stata una regolarità nella costruzione delle case, che più tardi sono state costruite e che hanno interrotto e perfino reso ora impossibile la linea dritta proposta dal sign Rieter; cosicché adesso, quando si arriva alla graziosa villa Francesca, proprietà delle gentile signorina de Schroeder dal medesimo nome, la via fa una curva. E' in questa medesima villa che morì il celebre romanziere inglese Charles Lever, perfetto gentiluomo, console generale di S M Britannica a Trieste. Vi si ammirano comunque diversi giardini, fra i quali quello di M Sigmundt che è magnifico. Poi la via raggiunge quella dell'istituto che sale verso la collina dove si trova la villa Perrinello, e il cui nome .. si chiama Chiadino..
Rimangono la curiosità: quando finirono di aprire via Rossetti? Dov'era La pegolota? quale è villa Francesca? Villa Sigmundt / Ferro sappiamo qual e è.. e villa Perrinello? via dell'Istituito è via Pascoli attuale... là sotto il reticolato dele vie non èa griglia regolare..
e chi ricorda i romanzi di lever?
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Re: Attraits de Trieste 1883
Vedo due curve in via Rossetti, una più leggera proprio vicino a villa Engelmann, ed un' altra in direzione opposta proprio dopo l'asilo/convento delle Canossiano. E magari il convento era la villa Francesca, perché a me sembra proprio una villa decaduta.
Però per essere una bella passeggiata, a me sembra un poco troppo in salita.
Però per essere una bella passeggiata, a me sembra un poco troppo in salita.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Attraits de Trieste 1883
e la Pegolota? mi incuriosisce.
Ma forse via Rossetti è stata tracciata in modo diverso da come suggeriva lui. Quando è stata aperta completamente?
Ma forse via Rossetti è stata tracciata in modo diverso da come suggeriva lui. Quando è stata aperta completamente?
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Re: Attraits de Trieste 1883
mi dicono che pegolota indicava fabbriche di pece, una sotto via settefontane. se non era quella, era una simile
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Re: Attraits de Trieste 1883
Dai toponimi la zona bassa di via Settefontane doveva essere una specie di zona industriale: via della fabbrica, via della raffineria, androna della ferriera. E, in tempi più recenti, ricordo in via Conti, un poco più su, la Don Baxter farmaceutici che poi si è trasferita in zona ndustriale, e vicino anche la tipografia di Smolars. Adesso credo sia tutta zona residenziale.
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Re: Attraits de Trieste 1883
Nelle pagine wiki c'è un capitolo sulle pubblicazioni relative alla storia della città reperibili sul web. Trovo, per esempio, nella perigrafia dell'origine dei nomi imposti alle Androne, Piazze e Contrade di Trieste che nella contrada e piazza della Spranga Vecchia (Barriera Vecchia) c'era una raffineria... ma non di petrolio, siamo nel 1808, ma di zucchero!
Quella della ferriera ad una fonderia Holt che si trovava nella zona
Quella della ferriera ad una fonderia Holt che si trovava nella zona
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Re: Attraits de Trieste 1883
Pegolota: trovata.
In basso a via sette fontane c'è appunto una via della fabbrica che era ... una fabbrica di pece. Ne parla Ettore Generini nel suo libro del 1884 Trieste antica e moderna ossia Descrizione ed origine dei nomi delle sue vie, androne e piazze citato anche nella pagina wiki sulle pubblicazioni che ho citato sopra.
Nel libro, oltre ad una biografia di Rossetti, si trova una descrizione della via Rossetti e la fa terminare alla via dei Porta.
In basso a via sette fontane c'è appunto una via della fabbrica che era ... una fabbrica di pece. Ne parla Ettore Generini nel suo libro del 1884 Trieste antica e moderna ossia Descrizione ed origine dei nomi delle sue vie, androne e piazze citato anche nella pagina wiki sulle pubblicazioni che ho citato sopra.
Nel libro, oltre ad una biografia di Rossetti, si trova una descrizione della via Rossetti e la fa terminare alla via dei Porta.
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Re: Attraits de Trieste 1883
sì, è quel a che dici, ma secondo te sarebbe il punto di arrivo di una via Rossetti continuata in linea retta?
Generini è quindi contemporaneo a Goracuchi ( 1883-1884). Ma cosa succedeva di via Rossetti dopo l'incrocio con via dei porta? ( e siamo più o meno là del Sanatorio..) Sanatorio che venne fondato nel 1896 dal primario Escher e prof Welponer, quindi dopo che Goracuchi scrisse il libro.
Eccovi un'immagine del Sanatorio nel 1898, tratta dal libriccino di Covre dedicato al prof Gattorno, omaggio alla mia famiglia della figlia Natalia ( Titty)
Generini è quindi contemporaneo a Goracuchi ( 1883-1884). Ma cosa succedeva di via Rossetti dopo l'incrocio con via dei porta? ( e siamo più o meno là del Sanatorio..) Sanatorio che venne fondato nel 1896 dal primario Escher e prof Welponer, quindi dopo che Goracuchi scrisse il libro.
Eccovi un'immagine del Sanatorio nel 1898, tratta dal libriccino di Covre dedicato al prof Gattorno, omaggio alla mia famiglia della figlia Natalia ( Titty)
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Re: Attraits de Trieste 1883
Naturalmente non so risponderti!
Comunque il libro che citi, Attraits de Trieste si trova anche sul web: all'indirizzo https://www.openstarts.units.it/handle/10077/20488 è scaricabile in pdf.
Comunque il libro che citi, Attraits de Trieste si trova anche sul web: all'indirizzo https://www.openstarts.units.it/handle/10077/20488 è scaricabile in pdf.
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Re: Attraits de Trieste 1883
bene, così potete divertirvi col testo originale. Uno dei difetti dell'originale è di mancare di indice analitico e di saltare di palo in frasca, un momento sei in corsia Stadion e subito dopo in via Santi Martiri
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Re: Attraits de Trieste 1883
Per il sanatorio, abbiamo ovviamente il topic viewtopic.php?f=10&t=959&p=109230&hilit ... io#p109230
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Re: Attraits de Trieste 1883
E Adesso andiamo a spasso a s Andrea ( p29)
Una delle più belle passeggiate non soli ai bordi dell'Adriatico ma anche di tutti il mediterraneo è quella di Sant'Andrea. Piantata durante la dominazione francese su un piano elevato, lungo il mare, arrivava allora, un po' al di là dlela Rotonda, fino alla campagna del defunto M Giorgio Plattner, padre dell'avvocato Giovanni Corradi de Plattner, che per la sua lealtà, la sua saggezza e soprattutto le sue beneficenze ha lasciato un onorevolissimo nome. Più tardi questa passeggiata è stat prolungata in emiciclo, attraverso un sentiero più o meno sollevato rispetto al livello e quasi costantemente lungo il mare, fino alla salita di Servola e da diversi anni arriva a questo villaggio.
A fianco del prolungamento della passeggiata di s Andrea, si inalzano diversi edifici: così sul terreno un tempo Plattner , si trova lo Stabilimento tecnico triestino, di cui uno degli edifici è in questo luogo, un altro di fronte oltre il mare, a muggua albordo della baia omonima, dove lo Stabilimento possiede un cantiere per la costruzione di navi sia da guerra che mercantili; più in là, all'ombra dei platani si arriva al grande Arsenale dle Lloyd, costruito dal famoso architetto danese dottor Giovanni Hansen, il medesimo che costruì l'accademia dlele Belle Arti ad atene: una torre molto elegante, con quattro superbi leoni di maro alla base, ornata di un orologio, ne decora l'ingresso; a sinistra di fronte alla torre dell'arsenale ci sono grandi case per gli operai ( città operaie); sono precedute da un bell'edificio che onora la memoria dei quell'uomo benefattore, che fu il narone Elia de Morpurgo che, non contento di tutti quel che aveva fatto da vivo per l'umanità indigente, e come uomo, e come presidente del Lloyd, ha voluto destinare una somma, affinché dopo la sua morte si fondasse una scuola per l'istruzione dei ragazzi poveri di questa contrada
Abbiamo ovviamente le foto del palazzo e torre del Lloyd
viewtopic.php?f=14&t=5519&p=127216&hili ... yd#p127216
Una delle più belle passeggiate non soli ai bordi dell'Adriatico ma anche di tutti il mediterraneo è quella di Sant'Andrea. Piantata durante la dominazione francese su un piano elevato, lungo il mare, arrivava allora, un po' al di là dlela Rotonda, fino alla campagna del defunto M Giorgio Plattner, padre dell'avvocato Giovanni Corradi de Plattner, che per la sua lealtà, la sua saggezza e soprattutto le sue beneficenze ha lasciato un onorevolissimo nome. Più tardi questa passeggiata è stat prolungata in emiciclo, attraverso un sentiero più o meno sollevato rispetto al livello e quasi costantemente lungo il mare, fino alla salita di Servola e da diversi anni arriva a questo villaggio.
A fianco del prolungamento della passeggiata di s Andrea, si inalzano diversi edifici: così sul terreno un tempo Plattner , si trova lo Stabilimento tecnico triestino, di cui uno degli edifici è in questo luogo, un altro di fronte oltre il mare, a muggua albordo della baia omonima, dove lo Stabilimento possiede un cantiere per la costruzione di navi sia da guerra che mercantili; più in là, all'ombra dei platani si arriva al grande Arsenale dle Lloyd, costruito dal famoso architetto danese dottor Giovanni Hansen, il medesimo che costruì l'accademia dlele Belle Arti ad atene: una torre molto elegante, con quattro superbi leoni di maro alla base, ornata di un orologio, ne decora l'ingresso; a sinistra di fronte alla torre dell'arsenale ci sono grandi case per gli operai ( città operaie); sono precedute da un bell'edificio che onora la memoria dei quell'uomo benefattore, che fu il narone Elia de Morpurgo che, non contento di tutti quel che aveva fatto da vivo per l'umanità indigente, e come uomo, e come presidente del Lloyd, ha voluto destinare una somma, affinché dopo la sua morte si fondasse una scuola per l'istruzione dei ragazzi poveri di questa contrada
Abbiamo ovviamente le foto del palazzo e torre del Lloyd
viewtopic.php?f=14&t=5519&p=127216&hili ... yd#p127216
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Re: Attraits de Trieste 1883
Rimangono la curiosità: quando finirono di aprire via Rossetti? Dov'era La pegolota? quale è villa Francesca? Villa Sigmundt / Ferro sappiamo qual e è.. e villa Perrinello?
Qua vengono in aiuto le mappe del catasto franceschino. Si vede che via Rossetti era interrotta da giardini di una villa che sorgeva all'incrocio tra via Rossetti e via dei Leo e quindi faceva una curva verso via Pascoli:
http://www.catasti.archiviodistatotries ... t=0&last=0
La villa che interrompeva la via (e che non esiste più) potrebbe essere stata villa Francesca.
In una mappa del 1860 si vede il progetto di una continuazione di via Rossetti attraverso quei giardini:
http://www.catasti.archiviodistatotries ... t=1&last=1
Per villa Perrinello viene in aiuto Mapire.eu che finalmente ha acquisito anche le mappe del catasto franceschino di Trieste (anche se purtroppo non si possono acnora scegliere mappe di un'altra data). Villa Perrinello corrisponde a via Giusto dei Girardi 6.
https://mapire.eu/de/map/cadastral/?lay ... 1.06172297
Qua vengono in aiuto le mappe del catasto franceschino. Si vede che via Rossetti era interrotta da giardini di una villa che sorgeva all'incrocio tra via Rossetti e via dei Leo e quindi faceva una curva verso via Pascoli:
http://www.catasti.archiviodistatotries ... t=0&last=0
La villa che interrompeva la via (e che non esiste più) potrebbe essere stata villa Francesca.
In una mappa del 1860 si vede il progetto di una continuazione di via Rossetti attraverso quei giardini:
http://www.catasti.archiviodistatotries ... t=1&last=1
Per villa Perrinello viene in aiuto Mapire.eu che finalmente ha acquisito anche le mappe del catasto franceschino di Trieste (anche se purtroppo non si possono acnora scegliere mappe di un'altra data). Villa Perrinello corrisponde a via Giusto dei Girardi 6.
https://mapire.eu/de/map/cadastral/?lay ... 1.06172297
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Re: Attraits de Trieste 1883
Io però cliccando non riesco a vedere nessuna delle immagini tranne l'ultima, Ma siamo nel 1822 ...
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Re: Attraits de Trieste 1883
Devi attivare sul tuo pc adobe flash.
Ti raccomando di attivarlo in maniera che ti chieda sempre conferma prima di aprire l'immagine, perché è un prodotto un poco chiacchierato e, tra l'altro, mi pare destinato a chiudere a dicembre, almeno nella versione per linux.
[Aggiunta a posteriori]
E' un'attivazione che controlli dal browser
[Fine aggiunta a posteriori]
Ti raccomando di attivarlo in maniera che ti chieda sempre conferma prima di aprire l'immagine, perché è un prodotto un poco chiacchierato e, tra l'altro, mi pare destinato a chiudere a dicembre, almeno nella versione per linux.
[Aggiunta a posteriori]
E' un'attivazione che controlli dal browser
[Fine aggiunta a posteriori]
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Attraits de Trieste 1883
ho problemi con adobe flash, pur presente. Comunque viste in qualche modo le immagini.. io vedo via Rossetti arrivare all'altezza di via dell'Istituto ( ora via Pascoli) e là fermrsi. Il resto sembra costruito dopo. E il sobborgo detto Napoli che vedo sopra? prima volta che lo vedo...
E anche Zubini si limita a copiare Goracuchi...
poi questi mescolano le ville in via Rossetti con quelle che si trovavano più sopra come la famosa villa Perotti del tenore e poi fioricoltori
E anche Zubini si limita a copiare Goracuchi...
poi questi mescolano le ville in via Rossetti con quelle che si trovavano più sopra come la famosa villa Perotti del tenore e poi fioricoltori
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Re: Attraits de Trieste 1883
Sempre per s Andrea, l'amico continua:
Dopo la torre dell'Arsenale la via discende dolcemente, e si arriva al gran cantiere costruito dal defunto cavalier Giuseppe de Tonello, ( vedere pag sui cantieri) che si chiama Cantiere di san Marco., dove sbocca la via omonima, che viene dal sobborgo di san Giacomo e dove si vede il gasometro di Trieste.
Procedendo avanti lungo il mare, si vede a sinistra la superba corderia del sig Giuseppe Angeli, tanto apprezzata da tutti i conoscitori, che non la trovarono inferiore a quella dell'Arsenale di Tolone, ammirata da S M l'Imperatore e da tutti gli Arciduchi,e anche una seconda volta da S A I e R Carlo Ludovico all'inaugurazione dell'Esposizione nazionale:
Ci sono immagini della Corderia? io ricordo un hotel le corderie...
e poi: chi inaugurò l'Esposizione? a leggere Goracuchi fu l'Arciduca Carlo Ludovico ( il padre di Francesco Ferdinando). Ma mi sembrava di aver letto che si era mosso anche Sua maestà l'Imperatore... ci dev'essere in forum la pagina dedicata all'esposizione viewtopic.php?f=7&t=985&p=95364&hilit=e ... one#p95364
Dopo la torre dell'Arsenale la via discende dolcemente, e si arriva al gran cantiere costruito dal defunto cavalier Giuseppe de Tonello, ( vedere pag sui cantieri) che si chiama Cantiere di san Marco., dove sbocca la via omonima, che viene dal sobborgo di san Giacomo e dove si vede il gasometro di Trieste.
Procedendo avanti lungo il mare, si vede a sinistra la superba corderia del sig Giuseppe Angeli, tanto apprezzata da tutti i conoscitori, che non la trovarono inferiore a quella dell'Arsenale di Tolone, ammirata da S M l'Imperatore e da tutti gli Arciduchi,e anche una seconda volta da S A I e R Carlo Ludovico all'inaugurazione dell'Esposizione nazionale:
Ci sono immagini della Corderia? io ricordo un hotel le corderie...
e poi: chi inaugurò l'Esposizione? a leggere Goracuchi fu l'Arciduca Carlo Ludovico ( il padre di Francesco Ferdinando). Ma mi sembrava di aver letto che si era mosso anche Sua maestà l'Imperatore... ci dev'essere in forum la pagina dedicata all'esposizione viewtopic.php?f=7&t=985&p=95364&hilit=e ... one#p95364
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Re: Attraits de Trieste 1883
Io ricordo la corderia la fine degli anni 50 e i primissimi 60. Non so se facessero ancora corde o se fosse diventata una serie di microalloggi per sfollati. Adesso è diventata una bella zona residenziale tra via Baiamonti e via Capodistria.
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Re: Attraits de Trieste 1883
Goracuchi rimane a s Andrea, pur con divagazioni come questa:
Finalmente si sale al villaggio di Servola, l'antica Sylvula, perché era ricca diboschi, e da dove si gode una bella vista. C'è da notare che questo villaggio, che oggi, come tanti altri dle territorio di Trieste, è abitato da savi, secondo Kandler era un tempo occupato da discendenti di Cremona.Dall'altro lato di Servola, in fondo alla bia di Muggia, fra le colline di san sabba e di Stramare, dove le ultime onde del mare vanno a spiare, si stende la pianura id Zaule., celebre per il torneo del 1225,di cui Ulrico di Lichtenstein fa la descrizione, e racconta che l'illustre goriziano conte Mainardo venne a Trieste con una nunerosa scorta di cavalieri che lo accompagnavano per il suo grande merito. I cavalieri iniziaronoa giostrare e più di essei riportarono grandi onori, col lorao valore in combattimento guadagnando il favore dlele dame Spezzarono conquanta lence e Urlrico dice do averne spezzate lui stesso 15.
questa storia del torneo a Zaule non mi giunge nuova...
Finalmente si sale al villaggio di Servola, l'antica Sylvula, perché era ricca diboschi, e da dove si gode una bella vista. C'è da notare che questo villaggio, che oggi, come tanti altri dle territorio di Trieste, è abitato da savi, secondo Kandler era un tempo occupato da discendenti di Cremona.Dall'altro lato di Servola, in fondo alla bia di Muggia, fra le colline di san sabba e di Stramare, dove le ultime onde del mare vanno a spiare, si stende la pianura id Zaule., celebre per il torneo del 1225,di cui Ulrico di Lichtenstein fa la descrizione, e racconta che l'illustre goriziano conte Mainardo venne a Trieste con una nunerosa scorta di cavalieri che lo accompagnavano per il suo grande merito. I cavalieri iniziaronoa giostrare e più di essei riportarono grandi onori, col lorao valore in combattimento guadagnando il favore dlele dame Spezzarono conquanta lence e Urlrico dice do averne spezzate lui stesso 15.
questa storia del torneo a Zaule non mi giunge nuova...
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)