Fonderia Holt e famiglia Greenham
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- babatriestina
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Fonderia Holt e famiglia Greenham
Nel 1839 l’inglese Thomas Holt , nato a Manchester nel 1816 , inviato a Trieste per conto di una ditta per macchinari per il Lloyd austriaco, decise di ritornare e nel 1840 si stabilì a Trieste, per aprirvi una ditta di costruzioni macchine, dapprima in via della Madonnina e poi nel nuovo rione periferico di Chiadino, in quelle che si chiamerà via della ferriera ed ora è via Gambini.
La sua casa padronale si trovava all’angolo con via Conti. La fabbrica si chiamò Fabbrica macchine e caldaie Thomas Holt, e produceva macchine a vapori e motori a “gas povero” (??).
Conto sulla collaborazione di Sum Culex per aggiungere un paio di foto di questi edifici, tuttora esistenti e anzi attualmente riportati all’attenzione per la loro messa in vendita
Nel 1860 fece brevettare una particolare caldaia, detta generatore Holt che funzionava con risparmiod i combustibile , applicabile sia a navi che a locomotive oltre che a impianti fissi: tali caldaie vennero usate sia per la nava Admiral Tegethoff sia per la spedizione polare austroungarica del 1872-74.
Ebbe una prima moglie, sposata nel 1845 Mary Katherine Wilnkinson, che dovette morire giovane, perché nel 1851 sposò un’americana, Katharine Maria Dodd .
Nel frattempo aveva comprato la casa in san Vito di proprietà Baraux Homero e l’aveva battezzata Villa Holt e vi si era stabilito.
Adottò i tre nipoti, Franklin Albert Lloyd ( 1874-1916), Andrew Thomas Lloyd ( 1882-1954) e Thomas Lloyd ( +1953) e morì nel 1891. Venne sepolto in Inghilterra, ma sulla sua lapide curiosamente Trieste è nominata prima di Manchester: Thomas Holt ESQ/ engeneer/ Trieste/ and late Manchester/ England
Le cabine elettriche erano pure fatte dalla ditta Holt , questa era in piazza Stazione
Thomas Holt Lloyd venne a Trieste nel 1891 da Stockport nel Lancashire dove aveva sposato Annie Wood, da Stockport. Si stabilirono in Villa Holt, in via de Rin 5, villa ( e parco, immagino) di 24mila mq.
Fu proprietario sia della fabbrica che di una fabbrica di birra a Senosecchia., ebbero due figli Edith nata nel 1894 e Annie nata nel 1902.
Nel 1914 all’inizio della guerra il governo austroungarico chiese la conversione della loro fabbrica in fabbrica di materiale bellico, essendo inglesi rifiutarono e di conseguenza la fabbrica venne requisita e smantellata, i loro beni confiscati e la famiglia internata chi dice a Gmunden, chi a Gradisca, chi a Leoben, quello che è certo è che in uno di questi campi di internamento morì il fratello maggiore Franklin Albert, nel 1916.
Al termine della guerra i beni vennero restituiti dall’Italia, ma la fabbrica non venne riaperta. L’ing Thomas Holt lloyd lavorò come ingegnere navale , soprattutto per navi inglesi e americane.
Durante la seconda guerra, nel 1940 si ritirarono in Inghilterra per 5 anni. Ritornati a Trieste nel 1945 Thomas fu il curatore della cappella anglicana di via san Michele
Morì nel 1953, mentre la moglie visse fino al 1965. Eccola per il suo 90 compleanno nel 1962 (collezione privata BTS).
Alla loro morte, gli eredi vendettero la villa, che venne demolita nel 1968 per costruirvi alcuni condomini moderni.
La sua casa padronale si trovava all’angolo con via Conti. La fabbrica si chiamò Fabbrica macchine e caldaie Thomas Holt, e produceva macchine a vapori e motori a “gas povero” (??).
Conto sulla collaborazione di Sum Culex per aggiungere un paio di foto di questi edifici, tuttora esistenti e anzi attualmente riportati all’attenzione per la loro messa in vendita
Nel 1860 fece brevettare una particolare caldaia, detta generatore Holt che funzionava con risparmiod i combustibile , applicabile sia a navi che a locomotive oltre che a impianti fissi: tali caldaie vennero usate sia per la nava Admiral Tegethoff sia per la spedizione polare austroungarica del 1872-74.
Ebbe una prima moglie, sposata nel 1845 Mary Katherine Wilnkinson, che dovette morire giovane, perché nel 1851 sposò un’americana, Katharine Maria Dodd .
Nel frattempo aveva comprato la casa in san Vito di proprietà Baraux Homero e l’aveva battezzata Villa Holt e vi si era stabilito.
Adottò i tre nipoti, Franklin Albert Lloyd ( 1874-1916), Andrew Thomas Lloyd ( 1882-1954) e Thomas Lloyd ( +1953) e morì nel 1891. Venne sepolto in Inghilterra, ma sulla sua lapide curiosamente Trieste è nominata prima di Manchester: Thomas Holt ESQ/ engeneer/ Trieste/ and late Manchester/ England
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Thomas Holt Lloyd venne a Trieste nel 1891 da Stockport nel Lancashire dove aveva sposato Annie Wood, da Stockport. Si stabilirono in Villa Holt, in via de Rin 5, villa ( e parco, immagino) di 24mila mq.
Fu proprietario sia della fabbrica che di una fabbrica di birra a Senosecchia., ebbero due figli Edith nata nel 1894 e Annie nata nel 1902.
Nel 1914 all’inizio della guerra il governo austroungarico chiese la conversione della loro fabbrica in fabbrica di materiale bellico, essendo inglesi rifiutarono e di conseguenza la fabbrica venne requisita e smantellata, i loro beni confiscati e la famiglia internata chi dice a Gmunden, chi a Gradisca, chi a Leoben, quello che è certo è che in uno di questi campi di internamento morì il fratello maggiore Franklin Albert, nel 1916.
Al termine della guerra i beni vennero restituiti dall’Italia, ma la fabbrica non venne riaperta. L’ing Thomas Holt lloyd lavorò come ingegnere navale , soprattutto per navi inglesi e americane.
Durante la seconda guerra, nel 1940 si ritirarono in Inghilterra per 5 anni. Ritornati a Trieste nel 1945 Thomas fu il curatore della cappella anglicana di via san Michele
Morì nel 1953, mentre la moglie visse fino al 1965. Eccola per il suo 90 compleanno nel 1962 (collezione privata BTS).
Alla loro morte, gli eredi vendettero la villa, che venne demolita nel 1968 per costruirvi alcuni condomini moderni.
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Re: Fonderia Holt
Ecome pronto!babatriestina ha scritto: Conto sulla collaborazione di Sum Culex per aggiungere un paio di foto di questi edifici, tuttora esistenti
/holt/IMG_7803.JPG[/img]
Via Gambini: l'ultimo capanon dela fabrica
El lato nord
In particolare una dele tre faciate dei capanoni
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La ciminiera dela fabrica
Le faciate postiche tra le frasche oltre un giardin
Le fot no xè dele migliori, ma la luce iera quel che iera. Le go corete come che go podù: de più in quele condizioni no son sta bon de far. Spero che ve contenterè ugualmente, altrimenti castigheme o basoneme senza farme tropo mal..
ciao
sum culex
Le faciate postiche tra le frasche oltre un giardin
Le fot no xè dele migliori, ma la luce iera quel che iera. Le go corete come che go podù: de più in quele condizioni no son sta bon de far. Spero che ve contenterè ugualmente, altrimenti castigheme o basoneme senza farme tropo mal..
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devo ringraziar anche mio papà che ga messo in album de famiglia la foto della signora Holt e mia nonna, che gaveva salvado el articolo del Piccolo alla sua morte nel 65 che contava la storia della famiglia, e che go completado con un libro sui inglesi a Trieste de Kenneth Baker.
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Me quoto dal topic Passeggiata verso Campo Marzio e dintornimacondo ha scritto:Belissime le foto e bela la storia de sto inglese trapiantado a Trieste. No so perché, ma a mi me par che in quei anni ghe iera una notevole comunitá inglese nela nostra cittá e credo che la magioranza viveva sul colle de San Vito. Chissá perché...
AdlerTS ha scritto:Una particolarità de ste androne, dove tuti almeno una volta ga cambiado el scarigo dell'auto e dove adesso xe anche una sucursale dell'università, xe che iera zona dove se parlava quasi esclusivamente inglese !
Tutte le officine che iera, essenzialmente mettallurgiche, iera stade avviade da Lord Borland che gaveva messo a lavorar tuto suditi de sua Maestà britanica
Mal no far, paura no gaver.
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gavevimo parlado quamacondo ha scritto:Che se no sbaio xe un disendente de quel Baker de la fabrica de liquori e/o de un console inglese de quei anni, che probabilmente i iera imparentai (fradei?)babatriestina ha scritto:... Kenneth Baker.
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Re: Fonderia Holt
Son un novo iscrito a sto belissimo forum: no go ancora avudo el modo de presentarme uficialmente sopratuto perchè no savevo come far! Ringrazio "babatriestina" che la sa tante robe che riguarda, ala lontana, la famiglia Holt-Lloyd. Una mia zia, cugina de mia nona, iera la vedova de quel Franklin Albert: Mary Greenham.
De quando la mia quintisavola (se pol dir cussì?) ga scrito quel famoso diario - agli inizi dell'800, poi elaborato nei tre libretti de Ucci Cvitanich per la Minerva "Una famiglia Biedermeier dei Toppo - Greenham", i disendenti pur sparsi nel mondo, se ga sentidi sempre forti del legame familiare. Me piasesi saver ancora qualcossa da babatriestina!
De quando la mia quintisavola (se pol dir cussì?) ga scrito quel famoso diario - agli inizi dell'800, poi elaborato nei tre libretti de Ucci Cvitanich per la Minerva "Una famiglia Biedermeier dei Toppo - Greenham", i disendenti pur sparsi nel mondo, se ga sentidi sempre forti del legame familiare. Me piasesi saver ancora qualcossa da babatriestina!
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Re: Fonderia Holt
in effetti, mi non go letto el libro, ma go ricordi molto vaghi de alcuni Greenham: ricordo de piccola una simpatica vecchia signora Evy Greenham e poi la signora Maggie Forster che se non sbaglio nasseva anche ela Greenham. Altre notizie sula colonia inglese a Trieste del libretto de Baker, morto pochi anni fa.Fulvio Moro ha scritto:Son un novo iscrito a sto belissimo forum: no go ancora avudo el modo de presentarme uficialmente sopratuto perchè no savevo come far! Ringrazio "babatriestina" che la sa tante robe che riguarda, ala lontana, la famiglia Holt-Lloyd. Una mia zia, cugina de mia nona, iera la vedova de quel Franklin Albert: Mary Greenham.
De quando la mia quintisavola (se pol dir cussì?) ga scrito quel famoso diario - agli inizi dell'800, poi elaborato nei tre libretti de Ucci Cvitanich per la Minerva "Una famiglia Biedermeier dei Toppo - Greenham", i disendenti pur sparsi nel mondo, se ga sentidi sempre forti del legame familiare. Me piasesi saver ancora qualcossa da babatriestina!
Go messo sul forum una foto de inizio del secolo delle sorelle Greenham? almeno, penso de averle identificade..
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Re: Fonderia Holt
i Toppo Greenham de inizio Ottocento se li conossi invece dei quadri de Tominz
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Re: Fonderia Holt
La foto con le "sorelle Greenham" la gavevo vista, ani fa, ad una mostra a palazzo Costanzi su Joyce (o Svevo?), ma la iera in alto e cussì picia che no son rivà a riconosser nissuna.
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Re: Fonderia Holt
Inveze i quadri del Tominz, ultimamente i xe stai vendudi alla cassa de risparmio de Gorizia. Da chi no so!
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Re: Fonderia Holt
la mia no xe stada mai esposta e no la xe andada fora del mio album de famiglia, ma no posso escluder, come che me xe za nato una volta- con una del prof. Luzzatto Fegiz, che qualchedun gabi un'altra copia che scopro esposta in pubblico. Comunque ecco la mia:Fulvio Moro ha scritto:La foto con le "sorelle Greenham" la gavevo vista, ani fa, ad una mostra a palazzo Costanzi su Joyce (o Svevo?), ma la iera in alto e cussì picia che no son rivà a riconosser nissuna.
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Re: Fonderia Holt
e ecco una seconda:
la signora in basso a sinistra con una frangetta ga secondo mi una forte somiglianza con le foto de Trixie Forster, fia de Maggie Greenham
la signora in basso a sinistra con una frangetta ga secondo mi una forte somiglianza con le foto de Trixie Forster, fia de Maggie Greenham
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Re: Fonderia Holt
Imagino che Trixie se riferisi a Beatrix Foerster fia de Margaret Greenham. Xe un vecio vizio de famiglia de usar nomignoli e diminutivi più o meno atinenti. Pensavo che le sorele fossi: Cecil, Isobel e Mabel. Cugine de Trixie e tute amanti dei gati, altro "vizio" de famiglia!
E po' ghe iera un'altra miss Greenham, dama de compagnia o governante a Duin de la principessa de la Torre e Tasso che gaveva conossudo Rilke. Chissà chi iera quela!? Per restar in tema de poeti, un altro Greenham, Richard John iera amico de Joyce.
E po' ghe iera un'altra miss Greenham, dama de compagnia o governante a Duin de la principessa de la Torre e Tasso che gaveva conossudo Rilke. Chissà chi iera quela!? Per restar in tema de poeti, un altro Greenham, Richard John iera amico de Joyce.