Lo confesso: non sono un amante delle esplorazioni ipogee. Farei carte false per andare in cima al monte Pelmo, ma lascio la discesa sotto terra a chi ama questo genere di esplorazione; io preferisco l'aria aperta ed il sole, quando c'è.
Quindi le sole grotte che ho visitato sono quelle dove si può entrare passeggiando: la grotta dell'Orso, la grotta Pocala, la grotta Azzurra. Sono tutte grotte che potreste usare per ambientare un presepio o per immaginare la vita dell'uomo della caverne.
Oggi sono andato a vedere, visto che ci passavo vicino, la grotta degli Occhiali. A Santa Croce girate per Bristie e subito prendetre il sentiero che porta alla grotta.
Al primo sguardo si capisce perché la chiamano degli occhiali, anche se forse sarebbe stato meglio dirla "delle occhiaie"
La grotta degli Occhiali
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- sono piccolo ma crescero
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La grotta degli Occhiali
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: La grotta degli Occhiali
Un sentiero con dei gradini, continua a scendere (penso risalgano alla prima guerra quando, suppongo, sarà stata adibita a ricovero per i soldati o a magazzino)
e tutto diventa più buio
Allora un colpo di flash
e sono tornato indietro anche se i gradini continuavano e sembrava facile continuare ad addentrarsi.
Se qualcuno ha notizie da darmi su questa grotta e sui suoi utilizzi passati mi farà un favore.
e tutto diventa più buio
Allora un colpo di flash
e sono tornato indietro anche se i gradini continuavano e sembrava facile continuare ad addentrarsi.
Se qualcuno ha notizie da darmi su questa grotta e sui suoi utilizzi passati mi farà un favore.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Re: La grotta degli Occhiali
bel posto ci farò visita !
Si fatica a salire sulla montagna, ma giunti alla vetta è dolce il riposo
Re: La grotta degli Occhiali
Sai che ti dico? Spero che nessuno scriva che uno splendido luogo come questo sia stato usato per guerre o altro. Mi piacerebbe considerarlo solo un luogo bello, dove camminare, esplorare e stare in pace.
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Antoine de Saint-Exupéry
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Re: La grotta degli Occhiali
Ho trovato qualche notizia
Se durante le guerre è stata usata per riparare poveri diavoli dalle bombe, ben peggior destino le è toccato in pace, quando è diventata una comoda e ben celata discarica. Dallo stesso sito apprendo che il 23, 24 e 25 settembre 2005, 45 speleologi, una ventina di altri volontari, una trentina di allievi di una scuola accompagnati dai loro genitori, una quindicina di ragazzi del Collegio del Mondo Unito hanno portato via quasi trenta metri cubi di spazzatura.http://www.fsrfvg.it/lagazzetta/lagaz106/man-passate.html ha scritto:La Grotta degli Occhiali
Grazie alla vicinanza all’abitato di Santa Croce e ad una strada frequentata, la cavità venne individuata già agli inizi del ’900, quando Eugenio Boegan ne prese le misure il 26 dicembre del 1903; nella sua relazione egli definisce il pittoresco imbocco “splendido tipo di marmitte carsiche” spiegandone l’origine con l’azione di “materiale terebrante in movimento vorticoso”, un’ipotesi d’immediata conferma visiva e comunque convincente di una più banale erosione selettiva. Bisogna considerare che i vani oggi praticabili sono verosimilmente solo il reliquato di un paleosistema ipogeo di ben maggiori dimensioni, ridotto all’attuale modesto sviluppo da fenomeni di crollo e dall’intervento dell’uomo; infatti vengono scaricati qui da sempre eterogenei materiali, un tempo detriti di spietramento dei campi ed oggi sostanze nocive ed inquinanti, in modo che un passaggio esistente fino al 1940 risultò ostruito nel 1953, data del secondo rilevamento del Club Alpinistico Triestino. Oltre all’interesse morfologico, rappresentato dalle caratteristiche occhiaie, la Grotta ha una piccola storia che parla della sua utilizzazione da parte dei locali quale ricovero durante la Prima Guerra Mondiale; nel 1916 l’esercito austro-ungarico aveva messo in postazione presso il paese un poderoso pezzo d’artiglieria per colpire le linee nemiche attorno a Monfalcone, provocando la reazione italiana, condotta anche con bombardamenti dal cielo. Demolito un grande masso che occludeva parte della bocca Ovest, l’accesso verso il fondo venne attrezzato con scale in legno, mentre una sorta di tettoia di frasche occultava il luogo all’osservazione aerea; sembra che la cavità abbia svolto la stessa funzione di rifugio anche in occasione dei bombardamenti del 1944, epoca alla quale risalirebbe la scalinata in cemento tuttora esistente, ma su queste vicende non vi sono testimonianze attendibili. Nella generale e preoccupante situazione di degrado del Carso triestino (divenuto un territorio d’elezione per discariche d’ogni sorta), la Grotta degli Occhiali si propone come un prezioso àmbito naturale degno di esser riportato all’antico decoro e quindi da tutelare attraverso qualche provvedimento che scongiuri il ritorno alla deplorevole condizione di prima.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)