Nella credenza
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Nella credenza
Un'anziana vicina di casa mi ha chiesto di prendere una cosa in cucina. "Xe nel primo calto delle credenza". Ho capito che era il cassetto ma "calto" ??
- sono piccolo ma crescero
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Parola diffusa a Trieste e in tutta l'Istria (e anche nel Veneto). La usava anche mio papà. Sta per scomparto interno dell'armadio e dovrebbe derivare, secondo il Doria, dal latino calathus, cestello, paniere. Viene usato da Virgilio e da Ovidio anche come vaso del latte e calice da bere. A sua volta deriva dal greco χαλαθoς per la gioia di babatriestina.
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la quale , consultato il vocabolario dice che è kàlathos con la k iniziale e non la chi e vuol dire appunto cesto.sono piccolo ma crescero ha scritto:A sua volta deriva dal greco χαλαθoς per la gioia di babatriestina.
Ma il vocabolo calto per me è abbastanza nuovo.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
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perchè no te ga imparado a memoria el alfabeto grego , che po mio cugin se lo ga fatto dar de mi co al ga cominciado ingegneria, e mia nona inveze lo saveva cussìsono piccolo ma crescero ha scritto: Ah sti greghi ... su mare grega!
Alfa -beta-gamma-delta
Mi-ni-xi
Sète -patàu!
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..ed anche questo:sono piccolo ma crescero ha scritto:Parola diffusa a Trieste e in tutta l'Istria (e anche nel Veneto). La usava anche mio papà. Sta per scomparto interno dell'armadio e dovrebbe derivare, secondo il Doria, dal latino calathus, cestello, paniere. Viene usato da Virgilio e da Ovidio anche come vaso del latte e calice da bere. A sua volta deriva dal greco χαλαθoς per la gioia di babatriestina.
va bene, non è calto ma quasi:
caltro sostantivo: cassetta, scompartimento. Vocabolario vernacolo-italiano pei distretti roveretano e trentino ...
(scritto da Giovanni Battista Azzolini
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Archivio di Stato di Trento
fondo “Capitolo del Duomo di Trento”
1182 - 1808
Introduzione all'Inventario analitico
La parte di archivio capitolare tridentino prelevata nel 1805-1810, e trasferita più tardi in Austria, era dunque per gran parte costituita dalla documentazione necessaria a delineare la situazione patrimoniale dell’ente stesso, con qualche rara eccezione tipologica e di contenuto. Ciò trova conferma nel testo dell’atto del 16 febbraio 1807 con cui il Regio Governo Bavaro riconsegnò al Capitolo il locale dell’archivio capitolare, dove si registrava che i documenti mancanti dai caltri dell’archivio erano quelli “più interessanti e risguardanti i diritti e proprietà della massa e prebende capitolari”, mentre altri materiali dell’archivio non pertinenti “appunto perché insignificanti erano
stati dallo stesso sopranominato imperial regio archiviario [Gassler; ndt] in quel luogo lasciati”75
...I numeri dei caltri (cassetti o vani di mobile usati per la collocazione del materiale) indicati in questo atto non corrispondono ai numeri di capsa indicati nel Repertorium capitolare Alberti di metà Settecento....
"Todo lo bueno me ha sido dado"