Trieste e Capodistria
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- babatriestina
- senator
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
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Trieste e Capodistria
No, no xe el titolo dela diocesi de Santin, xe un confronto de far, dopo gaver letto el articolo ( una pagina intiera) del Piccolo de oggi dedicada al porto de Capodistria.
In sintesi, Koper lavora ben...
In sintesi, Koper lavora ben...
..più che ben, coi container semo squasi pari, el 70% (Trieste tra el 20 e el 30) de roba viagia via ferrovia, celle frigorifere e silos novi, zero polvere, zero inquinamento, fondai de 18 metri (come i nostri), 300.000 vetture sbarcade-manipolade ogni anno, un fraco de aziende de qua che lavora e dà lavor là, costruzion de un novo terminal container per portar el porto a movimentar 400.000 TEU l'anno (ogi 170.000 contai "giusti" contro i nostri 194.000 contai "strani"), polo croceristico, se servi porto verto 24 ore al giorno....
...che bravi....come noi..
...che bravi....come noi..
- babatriestina
- senator
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Una sintesi perfetta! clap clap! ( in atesa che Franco en meti un per de faccine in +)
d'altrocanto, lori xe l'unico porto del loro Stato, noi, inveze...
e forsi no i passa el loro tempo a sbarufarse fra de lori come che se fa qua a Trieste e a zercar de meter bastoni fra le rode " perchè xe un progeto de queialtri"
d'altrocanto, lori xe l'unico porto del loro Stato, noi, inveze...
e forsi no i passa el loro tempo a sbarufarse fra de lori come che se fa qua a Trieste e a zercar de meter bastoni fra le rode " perchè xe un progeto de queialtri"
- pastafasoi
- vilegiante
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- babatriestina
- senator
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
per no parlar de oggi che i se sbaruffa sul uso della stazion Marittima..
e che i albergatori no vedi de bon ocio le crociere... ma dai che tuto fa brodo per protar gente a Trieste! e po no capisso, podessi anche esser quei che se imbarca o sbarca a Trieste e che per no far viaggio longo pernotta qua. Mi no li capisso...
e che i albergatori no vedi de bon ocio le crociere... ma dai che tuto fa brodo per protar gente a Trieste! e po no capisso, podessi anche esser quei che se imbarca o sbarca a Trieste e che per no far viaggio longo pernotta qua. Mi no li capisso...
- Nona Picia
- cavalier del forum
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GHE LA GAVEMO FATTA!!!!!!!!!!!!
FINALMENTE!! Dopo circa sessanta anni de seri tentativi, finalmente...GAVEMO VINTO!!!
Trieste no xè più porto per l'Austria. Autorevolmente, el console onorario a Trieste, nonchè spedizionier lui stesso, ne informa che L'Austria vien servida da:
Capodistria-Koper;
Rotterdam;
Amburgo.
Trieste no gà più rappresentanza a Vienna (Capodistria fa diventar diretor generale solo chi se ga fato i ossi nell'ufficio de Vienna.... ) e non xè eficente nè per le rinfuse varie, nè per i container, per cui arrivederci.
E JERA ORA!!!
Perciò: la Slovenia e L'Austria va per Koper;
l'Ungheria (a parte un treno blocco de container ogni 2 'stimane da qua) va per Fiume;
I furlani va per Mont-Faulcon e Port-Noghààrrr....
Noi andemo per ossi.
Adesso sì che senmo un porto 'talian e finalmente podemo iniziar a demolir anche 'sti 250 anni de storia come porto dell'Impero.....
Anzi, secondo mi no xè mai 'sta vero...i ne ga sempre ciolto pel cùl---
VIVA!!!!
Trieste no xè più porto per l'Austria. Autorevolmente, el console onorario a Trieste, nonchè spedizionier lui stesso, ne informa che L'Austria vien servida da:
Capodistria-Koper;
Rotterdam;
Amburgo.
Trieste no gà più rappresentanza a Vienna (Capodistria fa diventar diretor generale solo chi se ga fato i ossi nell'ufficio de Vienna.... ) e non xè eficente nè per le rinfuse varie, nè per i container, per cui arrivederci.
E JERA ORA!!!
Perciò: la Slovenia e L'Austria va per Koper;
l'Ungheria (a parte un treno blocco de container ogni 2 'stimane da qua) va per Fiume;
I furlani va per Mont-Faulcon e Port-Noghààrrr....
Noi andemo per ossi.
Adesso sì che senmo un porto 'talian e finalmente podemo iniziar a demolir anche 'sti 250 anni de storia come porto dell'Impero.....
Anzi, secondo mi no xè mai 'sta vero...i ne ga sempre ciolto pel cùl---
VIVA!!!!
- Nona Picia
- cavalier del forum
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- AdlerTS
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E’ confermato per giovedì 22 giugno l’evento, promosso dalla Camera di Commercio di Trieste (www.ts.camcom.it) d’intesa con le Rappresentanze imprenditoriali, con gli Enti ed organismi che partecipano al programma “Trieste Sviluppo”.
L’Ambasciatore d’Italia a Vienna ha manifestato al presidente camerale Antonio Paoletti il pieno consenso e l’apprezzamento per l’iniziativa, che sarà realizzata col supporto della Camera di Commercio Italiana per l’Austria, dell’ENIT e d’intesa con l’Istituto Italiano di Cultura e l’ICE.
La Giornata sarà incentrata su due momenti principali:
- una presentazione intersettoriale delle risorse economiche, scientifiche, culturali e turistiche del territorio;
- una sessione pomeridiana tutta dedicata ai servizi marittimo-portuali e logistici, con la partecipazione degli operatori / terminalisti specializzati e delle Associazioni di categoria del settore.
L’evento sarà preceduto da alcune visite istituzionali, e seguito da un workshop con incontri diretti fra le imprese interessate a consolidare relazioni d’affari.
- AdlerTS
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comunicato stampa AGI:
(AGI) - Bled (Slovenia), 28 ago. - Dopo l’ingresso della Slovenia nell’Ue tra il porto di Trieste e il porto sloveno di Capodistra sta cominciando una nuova stagione. Piu’ cauti i dirigenti di Luka Koper, ma qualcosa si sta muovendo e cio’ grazie soprattutto alla determinazione di Claudio Boniciolli, presidente dell’Autorita’ Portuale triestina, fermamente intenzionato a costruire rapporti stabili ed equi tra partner affidabili sull’Alto Adriatico. Ed e’ stata proprio di Boniciolli l’iniziativa di aprire a Bled (Slovenia) - dove e’ in corso lo Strategic Forum su temi politici ed economici tra paesi aderenti all’Ue - una pagina nuova nelle relazioni tra i due scali vicini, passo che ha incontrato il consenso di Capodistria con la volonta’ di entrambi di andare avanti anche in prospettiva di un coinvolgimento comune nei progetti della Deutsche Bahn (le ferrovie tedesche) che ha manifestato un aperto interesse sia per il porto di Capodistria, sia per quello di Trieste. “Con il direttore operativo del porto di Capodistria Aldo Babic - ha detto Boniciolli - abbiamo stabilito che cercheremo di avere un incontro tra i vertici dei due scali possibilmente gia’ entro il mese di settembre. Poi - ha aggiunto il presidente dell’Ap di Trieste - su un dato generale, ma significativo, c’e’ stata piena convergenza: quello cioe’ di studiare e fare insieme una comune azione di ricerca territoriale di mercato, considerato che il mercato che sta alle spalle di Capodistria e di Trieste e’ praticamente lo stesso. Cio’ senza nulla togliere - ha precisato Boniciolli - alla sovranita’ dei due Stati Italia e Slovenia e all’interesse dei due porti. Ma questo non puo’ non indurci, soprattutto nei confronti dell’Unione Europea, a presentare progetti comuni in alcuni campi. Noi dobbiamo pensare semplicemente - ha concluso - a migliorare le condizioni operative, tecniche, commerciali e finanziarie dei porti dell’Adriatico che sono quelli che piu’ ci riguardano da vicino”. (AGI)
(AGI) - Bled (Slovenia), 28 ago. - Dopo l’ingresso della Slovenia nell’Ue tra il porto di Trieste e il porto sloveno di Capodistra sta cominciando una nuova stagione. Piu’ cauti i dirigenti di Luka Koper, ma qualcosa si sta muovendo e cio’ grazie soprattutto alla determinazione di Claudio Boniciolli, presidente dell’Autorita’ Portuale triestina, fermamente intenzionato a costruire rapporti stabili ed equi tra partner affidabili sull’Alto Adriatico. Ed e’ stata proprio di Boniciolli l’iniziativa di aprire a Bled (Slovenia) - dove e’ in corso lo Strategic Forum su temi politici ed economici tra paesi aderenti all’Ue - una pagina nuova nelle relazioni tra i due scali vicini, passo che ha incontrato il consenso di Capodistria con la volonta’ di entrambi di andare avanti anche in prospettiva di un coinvolgimento comune nei progetti della Deutsche Bahn (le ferrovie tedesche) che ha manifestato un aperto interesse sia per il porto di Capodistria, sia per quello di Trieste. “Con il direttore operativo del porto di Capodistria Aldo Babic - ha detto Boniciolli - abbiamo stabilito che cercheremo di avere un incontro tra i vertici dei due scali possibilmente gia’ entro il mese di settembre. Poi - ha aggiunto il presidente dell’Ap di Trieste - su un dato generale, ma significativo, c’e’ stata piena convergenza: quello cioe’ di studiare e fare insieme una comune azione di ricerca territoriale di mercato, considerato che il mercato che sta alle spalle di Capodistria e di Trieste e’ praticamente lo stesso. Cio’ senza nulla togliere - ha precisato Boniciolli - alla sovranita’ dei due Stati Italia e Slovenia e all’interesse dei due porti. Ma questo non puo’ non indurci, soprattutto nei confronti dell’Unione Europea, a presentare progetti comuni in alcuni campi. Noi dobbiamo pensare semplicemente - ha concluso - a migliorare le condizioni operative, tecniche, commerciali e finanziarie dei porti dell’Adriatico che sono quelli che piu’ ci riguardano da vicino”. (AGI)
- AdlerTS
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copio/incollo ANSA
La Schenker & Co Ag di Vienna cesserà le attività nel porto di Trieste entro la fine dell'anno, allo scadere delle concessioni demaniali acquisite nel 2002. Il terminalista austriaco, punto di riferimento dello Scalo Legnami, ha deciso di lasciare il capoluogo giuliano - ha spiegato il responsabile del terminal triestino Mike Clark - nonostante un incremento del 500% dell'attività rispetto al 2007, con 26 navi imbarcate e 180mila tonnellate di merce manipolate. "La politica istituzionale triestina - ha aggiunto Clark - non ha mai seriamente preso in considerazione le misure da intraprendere per far decollare i traffici, specie per quanto riguarda il degrado di attrezzature e banchine, e ora sta supportando il Porto di Capodistria, con il rischio che un'area di 120mila metri quadrati operativi come lo Scalo Legnami diventi lo sfogo naturale dello scalo sloveno, quando, invece, quel sito rappresenta la base per il futuro sviluppo della piattaforma logistica, e quindi per il rilancio stesso dell'intero porto giuliano". La Schenker, controllata dalle Ferrovie Tedesche, non ha accettato di entrare con una quota di minoranza nella General Cargo Spa, la società con cui Lukakoper (azionista di maggioranza), la Pacorini e la Ocean tenteranno di acquisire la concessione dello Scalo Legnami, che verrà assegnata nel corso del comitato portuale previsto per domani. Lavorare con Capodistria in minoranza - ha spiegato Clark - avrebbe significato per il terminalista, che occupa tutto personale triestino, "mettersi alla mercé del proprio principale concorrente, vanificando gli sforzi fatti per portare sullo scalo triestino traffici di origine austriaca". Sia i traffici, sia il personale che verranno comunque riassorbiti da un altro terminalista e rimarranno in Adriatico.
La Schenker & Co Ag di Vienna cesserà le attività nel porto di Trieste entro la fine dell'anno, allo scadere delle concessioni demaniali acquisite nel 2002. Il terminalista austriaco, punto di riferimento dello Scalo Legnami, ha deciso di lasciare il capoluogo giuliano - ha spiegato il responsabile del terminal triestino Mike Clark - nonostante un incremento del 500% dell'attività rispetto al 2007, con 26 navi imbarcate e 180mila tonnellate di merce manipolate. "La politica istituzionale triestina - ha aggiunto Clark - non ha mai seriamente preso in considerazione le misure da intraprendere per far decollare i traffici, specie per quanto riguarda il degrado di attrezzature e banchine, e ora sta supportando il Porto di Capodistria, con il rischio che un'area di 120mila metri quadrati operativi come lo Scalo Legnami diventi lo sfogo naturale dello scalo sloveno, quando, invece, quel sito rappresenta la base per il futuro sviluppo della piattaforma logistica, e quindi per il rilancio stesso dell'intero porto giuliano". La Schenker, controllata dalle Ferrovie Tedesche, non ha accettato di entrare con una quota di minoranza nella General Cargo Spa, la società con cui Lukakoper (azionista di maggioranza), la Pacorini e la Ocean tenteranno di acquisire la concessione dello Scalo Legnami, che verrà assegnata nel corso del comitato portuale previsto per domani. Lavorare con Capodistria in minoranza - ha spiegato Clark - avrebbe significato per il terminalista, che occupa tutto personale triestino, "mettersi alla mercé del proprio principale concorrente, vanificando gli sforzi fatti per portare sullo scalo triestino traffici di origine austriaca". Sia i traffici, sia il personale che verranno comunque riassorbiti da un altro terminalista e rimarranno in Adriatico.
Mal no far, paura no gaver.
Nei ani 70, ai tempi del golpe in Cile, se fazeva sioperi e manifestazioni ogni do per tre, contro de lori. Povereti, chissà che dispiazer che ghe fazevimo.
Un giorno xe rivada in porto una nave cilena e i portuali se gà rifiutà de scarigarla.
Savè cossa che ga fato i cileni? I xe andai a Koper e là i portuali "comunisti" xe stadi ben felici de scarigar la nave.
Un giorno xe rivada in porto una nave cilena e i portuali se gà rifiutà de scarigarla.
Savè cossa che ga fato i cileni? I xe andai a Koper e là i portuali "comunisti" xe stadi ben felici de scarigar la nave.
[i]Liliana[/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
Se ho capito bene quanto sopra......
Se in Italia si facevano scioperi e manifestazioni di protesta contro il Cile…era perche eravate influenzati (e perció parzialmente perdonati…) da quei ‘padroni del mondo’ che concepiscono alla loro maniera e secondo il loro interesse ‘la libertà', e che hanno poi concluso con un massacro!
Se in Italia si facevano scioperi e manifestazioni di protesta contro il Cile…era perche eravate influenzati (e perció parzialmente perdonati…) da quei ‘padroni del mondo’ che concepiscono alla loro maniera e secondo il loro interesse ‘la libertà', e che hanno poi concluso con un massacro!
"Todo lo bueno me ha sido dado"
Beh, diciamo che i sindacati, soprattutto di sinistra, cercavano di boicottare un governo antidemocratico, ma gli operai di una repubblica "socialista" (ma sarebbe più corretto dire comunista), davanti al guadagno, lasciavano perdere le ideologie e pensavano solo a lavorare.
[i]Liliana[/i]
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[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
- . - . -
[size=75][i]"Quando comincia una guerra, la prima vittima è la Verità.
Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate,
quelle dei vincitori, diventano Storia."
(A. Petacco - La nostra guerra)[/size][/i]
- AdlerTS
- cavalier del forum
- Messaggi: 9561
- Iscritto il: mar 27 dic 2005, 21:35
- Località: mail: adlerts[at]email.it
La rotta è delle migliori, non c’è che dire; il problema è arrivare in porto, anzi in Portus, per ricorrere a un gioco di parole. Così si chiama infatti un ambizioso progetto che mira a realizzare un sistema integrato portuale del centronord Adriatico, mettendo assieme quattro regioni italiane (FriuliVenezia Giulia, Veneto, EmiliaRomagna e Marche) e altrettanti Stati (Italia, Croazia, BosniaErzegovina, Montenegro). Il carico ideale da imbarcare merita lo sforzo: intercettare i traffici marittimi sulla direttrice AsiaEuropa via Mediterraneo, in forte crescita, giocando anche sul fatto che i grandi scali nordeuropei, a cominciare da Amburgo e dalla stessa Rotterdam, ormai saturi e congestionati, non riescono più a far fronte all’aumento di domanda del mercato.
Esiste già al riguardo un primo studio che prevede la messa in rete di una serie di porti sulle due sponde adriatiche, assegnando a ciascuno le relative priorità di scalo: gas e petrolio a Trieste, seguita da Capodistria, Fiume ed Ancona; rinfuse industriali a Ravenna, seguita da Capodistria e Trieste; container su rotte transoceaniche a Trieste, con Capodistria e Fiume; container su rotte mediterranee a Venezia, seguita da Ravenna, Ancona, Ploce e Bar; roro (traghetti con scivoli particolari per trasportare autocarri o vagoni) commerciale a Trieste e Capodistria; roro ferry misto a Venezia e Ancona seguite da Ravenna, Fiume, Ploce e Bar; crociere e passeggeri a Venezia, seguita da Trieste, Ravenna, Capodistria e Fiume.
Articolo completo su
http://www.repubblica.it/supplementi/af ... eanza.html
Esiste già al riguardo un primo studio che prevede la messa in rete di una serie di porti sulle due sponde adriatiche, assegnando a ciascuno le relative priorità di scalo: gas e petrolio a Trieste, seguita da Capodistria, Fiume ed Ancona; rinfuse industriali a Ravenna, seguita da Capodistria e Trieste; container su rotte transoceaniche a Trieste, con Capodistria e Fiume; container su rotte mediterranee a Venezia, seguita da Ravenna, Ancona, Ploce e Bar; roro (traghetti con scivoli particolari per trasportare autocarri o vagoni) commerciale a Trieste e Capodistria; roro ferry misto a Venezia e Ancona seguite da Ravenna, Fiume, Ploce e Bar; crociere e passeggeri a Venezia, seguita da Trieste, Ravenna, Capodistria e Fiume.
Articolo completo su
http://www.repubblica.it/supplementi/af ... eanza.html
Mal no far, paura no gaver.