te consiglieria Cucina d?Ampezzo a far le pinze che no te poderà regalar...

Nona Picia un saluto con un inchino a TE !

buon caffè Elisa!

Cara Nona Picia: Grazie del tuo caffè italiano! In questi tempi....come si susseguono i caffè in isolamento.... ma son semprer caffè ristoratori.

buona giornata Elisa!

Da un video.
Quanti figli ha signora?
Dieci.
Dieci! Come si chiamano?
Pedro...e Pedro e Pedro mentre conta sulle dita delle mani fino a dieci.
Scusi ma tutti si chiamano Pedro?
Sì perchè mi incanta quel nome e l' ho messo a tutti i miei figli.
Però: come fa per chiamarli quando, per esempio, stanno tutti giocando fuori?
Molto semplice. Grido Pedro e tutti entrano.
E se vuole chiamarli a mangiare?
Uguale uguale. Grido Pedro e tutti si siedono a mangiare.
Però...se lei vuole parlare con uno in particolare come fa?
Ah .....bene, in quel caso lo chiamo per il suo cognome.

Elisa ha scritto: ↑lun 22 giu 2020, 0:17 Da un video.
Quanti figli ha signora?
Dieci.
Dieci! Come si chiamano?
Pedro...e Pedro e Pedro mentre conta sulle dita delle mani fino a dieci.
Scusi ma tutti si chiamano Pedro?
Sì perchè mi incanta quel nome e l' ho messo a tutti i miei figli.
Però: come fa per chiamarli quando, per esempio, stanno tutti giocando fuori?
Molto semplice. Grido Pedro e tutti entrano.
E se vuole chiamarli a mangiare?
Uguale uguale. Grido Pedro e tutti si siedono a mangiare.
Però...se lei vuole parlare con uno in particolare come fa?
Ah .....bene, in quel caso lo chiamo per il suo cognome.

Cara Nona Picia, mi godo trascrivendo le battute che veramente mi divertono. Ciao, un carissimo saluto!

Elisa ha scritto: ↑gio 9 lug 2020, 19:57 Cara Nona Picia, mi godo trascrivendo le battute che veramente mi divertono. Ciao, un carissimo saluto!

Ciaooooo Elisa!

Stamattina mentre pelavo un cipolla ma di quelle "staife" che provocano lacrime e inevitabile gocciolio nasale....ho ricordato un raccontino che tante e spesse volte ho udito da mio papà!
Un montagnar trentino va a visitare un suo amico in montagna. L' amico sta facendo la polenta, mescolando...Chiede al visitante: Tolè...volè star chi a magnar con mì? E l' amico che non perdeva d' occhio il cuoco parecchio raffreddato, risponde: eh secondo la goccia dà!

Elisa ha scritto: ↑ven 17 lug 2020, 18:05 Stamattina mentre pelavo un cipolla ma di quelle "staife" che provocano lacrime e inevitabile gocciolio nasale....ho ricordato un raccontino che tante e spesse volte ho udito da mio papà!
Un montagnar trentino va a visitare un suo amico in montagna. L' amico sta facendo la polenta, mescolando...Chiede al visitante: Tolè...volè star chi a magnar con mì? E l' amico che non perdeva d' occhio il cuoco parecchio raffreddato, risponde: eh secondo la goccia dà!

Sai, Elisa, quanto segue non è una batudina alegra, ma un episodio di vita vissuta. Una volta, il compito delle nonne in casa era misiar la polenta e misiar el bacalà ala vicentina. Misiar la polenta non presentava pericoli, poichè la caldiera stava sul fuoco. La piadina del bacalà era tra le ginocchia e la nona girava e rigirava il bacalà. Le gocce, infatti erano più di una, davano al bacalà un sapore speciale. Anzi speciallissimo. Gutta cavat ...
Speremo che Vet no legi, parche lu ghe piasi bacalà. Vet no ga fato la guera, mi sì.

Questa la raccontava l a mia mamma:

Gli indovinelli:
Cossa xe quela roba che me meto sui pie co piovi e no me bagno?

No sooo..

Un per de galosce!

AAhhnn..

provemo un'altra :

Cossa xe quela roba che ti e mi se metemo sui pie co piovi e no se bagnemo?

No sooo..

Due peri de galosce!

AAhhnn..

Provo ancora:

Cossa xe quela roba che co piovi fa scic, se verzi e no s e bagnemo?


Stavolta ghe son rivado!!!

Tre peri de galosce!!!

De putei, ala catolica, se contaimo, anzi se domandaimo: Cosa xe quela che sta nel deserto, xe maron e ga tre gambe? Un pianoforte.
E cosa xe quela che sta nel deserto, xe maron e ga do gambe? Un piano con una gamba rota.

In coda a indovinelli...
Non mi azzardo a mettere il mio risultato senz' altro sbagliato. E senz' altro "il trucco c' è ma non si vede..."

un tempo lo insegnavano come " calcolo rapido"

L' umorismo in battute, barzellette, ironia ed eventuali incongruenze, risulta di differenti gusti e comprensione tra lingue e genti.
Ma, con indulgenza è sempre cultura....

Il maestro domanda agli alunni:
-Come sarebbe, secondo voi, una morte tranquilla?
Risponde Manuel:
-Come morí mio nonno, maestro.
-Come morì tuo nonno?
-Si è addormentato.
-Eccellente risposta!
-E allora come sarebbe una morte orribile Manuel?
-Quella degli amici di mio nonno.
-E come morirono?
-Erano nell' automobile con lui....

Ciancele perdon per l'ignoranza mia: mi puoi delucidare la tua barzelletta? GRAZIE! Buona giornata!

Se intendi quella del pianoforte, è un pianoforte con due gambe.
L'altra, quella della goccia, temo che devo disilluderti. Non è una barzelletta, ma un ricordo d'infanzia. Le nonne moderne, con la polenta instant, non sanno cosa significhi misiar la polenta o fare il baccalà alla vicentina. Il baccalà alla vicentina èra fatto di polpa, aglio ed olio. Gli ingredienti venivano amalgamati a mno. Con un cucchiaione di legno. Quella volta, d'inverno, le nonne avevano la goccia al naso. È vero che gutta lapidem cavat, ma nel caso in esame, del baccalà, la goccia dà quel gusto incomparabile.

Ciancele ha scritto: ↑gio 6 ago 2020, 9:53 Se intendi quella del pianoforte, è un pianoforte con due gambe.

Sì, era su questa che ti chiedevo. Maaaa non vedo lume per risolvere. Mille grazie comunque.

Non devi prendere sul serio storielle che raccontavamo da bambini, più di 80 anni fa. Si domandava anche: È verde, grande, vive sottoterra e mangia pietre. Si rispondeva: Non lo so. Era il grande mangiatore di pietre verde. Poi si domandava: Fai un buco fino all'Australia e butti una pietra. Dopo quanto tempo arriva in Australia? Non arriva, perchè c'è il grande mangiatore di pietre. Per adulti non ha sicuramente senso, ma per bambini di meno di dieci anni era il colmo. Ti auguro una buona domenica.