Icone dal passato / Icons from the past
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- babatriestina
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
lo è.AdlerTS ha scritto:sembra una campana
Ma non c'è vicino uno straccio di spiegazione e non è su un campanile, Eppure è una campana religiosa, non civile,
Devo ritrovarne la storia.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Civitatis Tergesti sonans pro publica
commoditate nec non iustitiae
ad horrorem et terrorem facta
anno'700 restaurar vero anno 1636
de regimine septembris sub D D Bonzio
Francol Antonio ac Dominico
Montanello iudicibus Et D D Petro
Miritio atque Ioanne Jiacobo Leo
d Petri provisoribus
se ho trascritto giusto, perchè la scritta non sta in una sola immagine. Non sembra un testo religioso Una campana civica, direi
commoditate nec non iustitiae
ad horrorem et terrorem facta
anno'700 restaurar vero anno 1636
de regimine septembris sub D D Bonzio
Francol Antonio ac Dominico
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se ho trascritto giusto, perchè la scritta non sta in una sola immagine. Non sembra un testo religioso Una campana civica, direi
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Ho trovato la storia:
Era una campana della Torre del Porto ( la torre che chiudeva verso il mare la Piazza Grande di un tempo, demolita nell'Ottocento ( 1838).
La campana era del 1200 ma venne rifusa con lo stesso bronzo nel 1636 a Lubiana, per essere messa sulla torre del palazzo comunale di allora, ma ne venne spostata sulla torre del porto prima dell'incendio del palazzo comunale del 1690.
Alla demolizione della torre passò al campanile della chiesetta di Barcola ma ne venne tolta nel 1906
E adesso è nell'atrio del Museo di storia patria di via Imbriani, senza un cartellino che ne racconti la storia..
sul retro ci dovrebbe essere un crocifisso ma già la luce delle scale consentiva appena di fotografare il lato anteriore..
traggo il tutto dal benemerito e compianto Zubini
Era una campana della Torre del Porto ( la torre che chiudeva verso il mare la Piazza Grande di un tempo, demolita nell'Ottocento ( 1838).
La campana era del 1200 ma venne rifusa con lo stesso bronzo nel 1636 a Lubiana, per essere messa sulla torre del palazzo comunale di allora, ma ne venne spostata sulla torre del porto prima dell'incendio del palazzo comunale del 1690.
Alla demolizione della torre passò al campanile della chiesetta di Barcola ma ne venne tolta nel 1906
E adesso è nell'atrio del Museo di storia patria di via Imbriani, senza un cartellino che ne racconti la storia..
sul retro ci dovrebbe essere un crocifisso ma già la luce delle scale consentiva appena di fotografare il lato anteriore..
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
eccola completa

( grazie alla giornata dei musei aperti)

( grazie alla giornata dei musei aperti)
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
ed ecco una vecchia cartolina anni 50 ( sempre della serie dei Maestri Cattolici, di cui devo ringraziare per l'ennesima volta la dott Giuliana Spizzamiglio che mi ha permesso do fare foto della sua collezione di cartoline) che mostra che un tempo c'era un cartello vistoso. la foto è modestina..

il posto è sempre lo stesso atrio di via Imbriani.

il posto è sempre lo stesso atrio di via Imbriani.
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
ieri, giornata delle foto ai musei. Lotta per fotografarla al buio e non uno straccio di cartellino


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Re: Icone dal passato / Icons from the past
anche un passato più recente è stato cancellato, e se ne intravedono segni cancellati, ma questa?

sembra, ma non sono nemmeno sicurissima, un fascio cancellato. Ma si trova su un portone di una casa dall'aria vecchia, privata credo, in via Ciamician!
un ex ufficio pubblico? un'abitazione di un ex fascistone?

sembra, ma non sono nemmeno sicurissima, un fascio cancellato. Ma si trova su un portone di una casa dall'aria vecchia, privata credo, in via Ciamician!
un ex ufficio pubblico? un'abitazione di un ex fascistone?
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Forse è una casa dell'ATER (Allora credo che si chiamasse ICAM) costruita tra le due guerre?
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
se guardi le finestre, è dello s tile della seconda metà ottocento ed è piccola, inserita fra le altre case del Borgo Giuseppino. Per me l'insegna è stata aggiunta all'epoca del ventennio, ma mi chiedo da chi e perchésono piccolo ma crescero ha scritto:Forse è una casa dell'ATER (Allora credo che si chiamasse ICAM) costruita tra le due guerre?
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
ecco la casa..


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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Per ovvi motivi non so niente della roba cancellata, non conoscendo bene la zona, ma vi segnalo questo bel lavoro trovato in rete, con tante foto e nomi di famiglie residenti a Trieste.
Vedo che prima l'edificio era una drogheria, acquistata dal proprietario attuale della libreria antiquaria.
http://www.sa-fvg.archivi.beniculturali ... ecchia.pdf
Vedo che prima l'edificio era una drogheria, acquistata dal proprietario attuale della libreria antiquaria.
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"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
Antoine de Saint-Exupéry
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Ti ringrazio del link, che non conoscevo: la De Rosa è una studiosa soprattutto del lato sociale della Trieste ottocentesca, ha pubblicato d iversi lavori sui problemi del miseria in città. Lo leggerò con calma e immagino che sia una risposta completa a coloro che accusano l'amministrazione di "piccone risanatore" volutamente citato ironicamente come distruzione di stampo fascista di una Trieste romantica conosciuta dalle foto.
Comunque non ha nulla a che fare con il rione della foto e nemmeno con la semplice scalpellazione di stemmi e simboli dei regimi passati. La mi a poi era una domanda sul singolo edificio su cui non ho trovato informazioni. Il link citato riguarda invece lo stravolgimento della Cittavecchia e costruzione di un nuovo quartiere che avrebbe dovuto esaltare l'edilizia fascista e già che c'era migliorare la viabilità cittadina in zona. Lo leggerò con calma, perchè penso meriti attenzione, incluse le foto di quel che c'era e dei progetti non attuati.
Comunque non ha nulla a che fare con il rione della foto e nemmeno con la semplice scalpellazione di stemmi e simboli dei regimi passati. La mi a poi era una domanda sul singolo edificio su cui non ho trovato informazioni. Il link citato riguarda invece lo stravolgimento della Cittavecchia e costruzione di un nuovo quartiere che avrebbe dovuto esaltare l'edilizia fascista e già che c'era migliorare la viabilità cittadina in zona. Lo leggerò con calma, perchè penso meriti attenzione, incluse le foto di quel che c'era e dei progetti non attuati.
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Scusa Baba, semplicemente ho visto che l'edificio corrisponde (penso) a via Ciamician 6, dove c'è una libreria antiquaria. Non conosco la zona. L'edificio era una drogheria - farmacia aperta nel 1928. La via Ciamician era via degli Armeni fino al 1922. Perciò cercavo il proprietario della drogheria, ma non son riuscita. Interessante anche la figura del Ciamician Giacomo (se ricordo bene), chimico, nato a Trieste. Ho letto la biografia.
Ho messo il sito perché interessante e perché magari potevate trarre qualche spunto dalle foto o dai testi, voi che siete in zona.
Pardon.
Ho messo il sito perché interessante e perché magari potevate trarre qualche spunto dalle foto o dai testi, voi che siete in zona.
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
a destra io vedo libri, ma sopra leggo Dro... per cui sospetto una drogheria che venda libri vecchi. .E' appunto via Ciamician 6 , Come libreria antiquaria non la conoscevo.. Resta la domanda: di chi è e perchè è sparito lo stemma sulla porta?
proverò a chiedere in altro sito su Facebook
Di Ciamician e degli Armeni abbiamo parlato anche in forum un paio di volte..
il sito citato è interessantissimo, però relativo ad altra zona ed altra epoca.
proverò a chiedere in altro sito su Facebook
Di Ciamician e degli Armeni abbiamo parlato anche in forum un paio di volte..
il sito citato è interessantissimo, però relativo ad altra zona ed altra epoca.
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Se quela via Ciamician canton via dei Fabri, la drogheria prima dela guera iera drogheria. Paron iera sior Demenia. Noi muleti 'ndaimo a crompar legneto dolze, petrolio pai pedoci e anca s'cinche. No go mai savesto che fusi farmacia. No go mai fato caso al fasio. De solito pasavo rente el muro e no vardavo in alto. Nel 1941/42 son 'ndà anca de l'altra parte dela strada dove che stava un mio compagno de clase. Ma anca là no vardavo. No so cosa che xe suceso dopo el 1953. No me ricordo che la casa fusi stada roba del fasio. Probabilmente i ga zercà un logo e i lo ga trovà là. Ben in alto (le case difron te iera base) che se vedi.mandi_ ha scritto: Scusa Baba, semplicemente ho visto che l'edificio corrisponde (penso) a via Ciamician 6, dove c'è una libreria antiquaria. Non conosco la zona. L'edificio era una drogheria - farmacia aperta nel 1928. La via Ciamician era via degli Armeni fino al 1922. Perciò cercavo il proprietario della drogheria, ma non son riuscita. Interessante anche la figura del Ciamician Giacomo (se ricordo bene), chimico, nato a Trieste. Ho letto la biografia.
Ho messo il sito perché interessante e perché magari potevate trarre qualche spunto dalle foto o dai testi, voi che siete in zona.
Pardon.
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Un giorno, passando de quele parti e dove in via dei Fabbri n° 3 gavevo fotografà la lapide de Giuseppe Antonio Cordon, me par de ricordarme de aver visto a fianco de un porton (ma no me ricordo qual) un bel fascio integro. Forsi anche paraggi piazza Vittoria Colonna.
Re: Icone dal passato / Icons from the past
Solo per la completezza: In via dei Fabri, sula sinistra vignindo dele scale, stava solo el paroco, un marangon e un fabro. El numaro 3 iera sula destra? Ala fine dela strada iera un palazo, che xe sta fotografà anca, me par, de Baba Triestina. Sule scale iera la piaza, el giardin, Toni carbon, Genio calif (il calzolaio Eugenio, punto di ritrovo della gioventù) e la botega magnativa de sior Gigi. Po via Crociferi. Dopo via Vitoria Colona: giardin del vescovo, giardin dela catolica de via Madona del Mar, giardin dele magistrali, asilo. Via Tigor e preson dei soldai. Go paura che no iera posto par un fasio. Le case de piaza Colona, via Crociferi, via Stampa e via Vitoria Colona gaveva figure, rovinade del tempo, che viste de lontan podeva parer fasi.Nini Naridola ha scritto: Un giorno, passando de quele parti e dove in via dei Fabbri n° 3 gavevo fotografà la lapide de Giuseppe Antonio Cordon, me par de ricordarme de aver visto a fianco de un porton (ma no me ricordo qual) un bel fascio integro. Forsi anche paraggi piazza Vittoria Colonna.
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Questa come che pod+ veder xe via Ciamician 6 e me par che si a sule scalete. El porton xe a pianoterra e la scita xe sul porton de ingresso.
De quel che disi Ciancele, ala ifn de via Vitorai Colonna xe un giardineto triangolar, no so dove che possi esser un giardin del a catolica e del magistrali, lo vedo ne le vece foto ma adesso no rivo a capir dove che el sia, no se lo vedi de fora.
in via dei fabbri ghe xe una casa che ve go postado pe run curioso fregio che la ga su due cantoni, che par fato in due fasi: una ala fin del Otocento con aquile e una nel Novecento con babe meze nude che par che gabi sostituido qualcossa che iera prima..
De quel che disi Ciancele, ala ifn de via Vitorai Colonna xe un giardineto triangolar, no so dove che possi esser un giardin del a catolica e del magistrali, lo vedo ne le vece foto ma adesso no rivo a capir dove che el sia, no se lo vedi de fora.
in via dei fabbri ghe xe una casa che ve go postado pe run curioso fregio che la ga su due cantoni, che par fato in due fasi: una ala fin del Otocento con aquile e una nel Novecento con babe meze nude che par che gabi sostituido qualcossa che iera prima..
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Re: Icone dal passato / Icons from the past
Nel scriver go fato un sbalio, che saria de creder a quel che scrivi i altri. Una piaza Vitoria Colona no esisti. La piazeta se ciama piaza Cornelia Romana, fotografada una volta de Baba Triestina. Sicome che no me dava pase, no go gnanca dormì. ‘pena ale ore 01.16 ora locale me xe vignù inamente.
‘lora: Le scalete de via Ciamician le incomincia in via Capuano. Tra via Capuano e via dei Fabri xe de una parte muro, quel de l’oficina, e de una parte una casa. La drogheria iera via Ciamician canton via dei fabri. Tra via dei Fabri e via Santi Martiri no xe, o no iera, posto per una drogheria. Sul canton de via Santi Martiri iera una osteria. Sior Demenia, già nominato, dovaria ‘ver adeso almeno 120 ani. In 70 ani chi sa par quante man xe pasado el negozio che adeso xe, o saria, una libreria.
Vignimo al giardin del vescovo. La curia vescovile xe un quadrato che va dala cesa a via Crociferi, a sinistra via Vitoria Colona, a sinistra via Tigor, a sinistra via Madona del Mar, a sinistra via Cavana, a sinistra de novo cesa. Quela volta, prima dela guera, case iera solo de una parte. In via Crociferi, sula sinistra, iera el giardin de do osterie. Dopo vigniva el lumaro do(?). Numari dispari xe sula destra. Dopo la guera i ga costruido la casa granda (numaro 4?) che fa canton con via Vitoria Colona. El giardin dela curia xe sparido. Continuando la via Vitoria Colona, dove che fa angolo reto, iera un porton de fero. Andando drento se rivava ala corte dela catolica (via Madona del Mar 5? 7?, no me ricordo). Continuando per via Vitoria Colona iera un muro, che probabilmente gaveva de drio el cortil dele magistrali de via Madona del Mar. Sul canton con via Tigor iera un asilo. Di fronte una caserma e preson dei militari. Zo par via Tigor se rivava in via Madona del Mar. Iera un museo de l’età del fero e voltando de novo a sinistra le magistrali. Baba Triestina ga fotografà la via Tigor dal baso. Tuto quel che conto xe fina al 1953. Dopo nun sacce. Se pol far el giro de tuto restando sempre sul marciapie.
Sicuramenmte ga cambià tanto. Negozi xe sparidi, altri xe stadi ‘verti. Tipo l’albergo. Là vizin dovaria eser un fritolin. Un marangon, una botega magnativa. No so se esisti ‘ncora. I fioi del marangon, ano ’12, ’13 e ’15, i sarà morti anca lori. La betola in via del Bastione iera betola, dopo la xe diventada un ristorante ‘bastanza bon. Me confondo le Baretine con la Mormorazion. Via del Bastione o Piaza Santa Lucia (cesa).
Co’ se riva zo de via Tigor in via Madona del Mar xe un porton. Bel. Subito dopo la guera i lo ga diviso e i ga fato un bar par cior l’espreso. Cusì in tai portoni xe nati diversi bareti. Posto per do de lori suti o par un solo ben trezà. Là stava la mia profesoresa de gnoco, un bon tocheto. La me fazeva portar i quaderni in sala profesori e tuti me invidiava e i me domandava ... Lasemo, no devo ‘ndar OT.
‘lora: Le scalete de via Ciamician le incomincia in via Capuano. Tra via Capuano e via dei Fabri xe de una parte muro, quel de l’oficina, e de una parte una casa. La drogheria iera via Ciamician canton via dei fabri. Tra via dei Fabri e via Santi Martiri no xe, o no iera, posto per una drogheria. Sul canton de via Santi Martiri iera una osteria. Sior Demenia, già nominato, dovaria ‘ver adeso almeno 120 ani. In 70 ani chi sa par quante man xe pasado el negozio che adeso xe, o saria, una libreria.
Vignimo al giardin del vescovo. La curia vescovile xe un quadrato che va dala cesa a via Crociferi, a sinistra via Vitoria Colona, a sinistra via Tigor, a sinistra via Madona del Mar, a sinistra via Cavana, a sinistra de novo cesa. Quela volta, prima dela guera, case iera solo de una parte. In via Crociferi, sula sinistra, iera el giardin de do osterie. Dopo vigniva el lumaro do(?). Numari dispari xe sula destra. Dopo la guera i ga costruido la casa granda (numaro 4?) che fa canton con via Vitoria Colona. El giardin dela curia xe sparido. Continuando la via Vitoria Colona, dove che fa angolo reto, iera un porton de fero. Andando drento se rivava ala corte dela catolica (via Madona del Mar 5? 7?, no me ricordo). Continuando per via Vitoria Colona iera un muro, che probabilmente gaveva de drio el cortil dele magistrali de via Madona del Mar. Sul canton con via Tigor iera un asilo. Di fronte una caserma e preson dei militari. Zo par via Tigor se rivava in via Madona del Mar. Iera un museo de l’età del fero e voltando de novo a sinistra le magistrali. Baba Triestina ga fotografà la via Tigor dal baso. Tuto quel che conto xe fina al 1953. Dopo nun sacce. Se pol far el giro de tuto restando sempre sul marciapie.
Sicuramenmte ga cambià tanto. Negozi xe sparidi, altri xe stadi ‘verti. Tipo l’albergo. Là vizin dovaria eser un fritolin. Un marangon, una botega magnativa. No so se esisti ‘ncora. I fioi del marangon, ano ’12, ’13 e ’15, i sarà morti anca lori. La betola in via del Bastione iera betola, dopo la xe diventada un ristorante ‘bastanza bon. Me confondo le Baretine con la Mormorazion. Via del Bastione o Piaza Santa Lucia (cesa).
Co’ se riva zo de via Tigor in via Madona del Mar xe un porton. Bel. Subito dopo la guera i lo ga diviso e i ga fato un bar par cior l’espreso. Cusì in tai portoni xe nati diversi bareti. Posto per do de lori suti o par un solo ben trezà. Là stava la mia profesoresa de gnoco, un bon tocheto. La me fazeva portar i quaderni in sala profesori e tuti me invidiava e i me domandava ... Lasemo, no devo ‘ndar OT.
