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A GORIZIA
FAI Delegazione di Gorizia - Comunicato Stampa – 12 ottobre 2016
FAI MARATHON A GORIZIA: IL PERCORSO DEL MODERNO
La delegazione FAI di Gorizia propone quest’anno il 16 ottobre la FAI Marathon, “Il Percorso del Moderno”, che riguarda il rinnovamento della città di Gorizia dopo la Prima Guerra Mondiale, quando l’arrivo dell’architettura razionalista trasformerà il paesaggio urbano dall’ecletticismo asburgico, spazzato via dalle cannonate, al monumentale modernismo italico. Si inizierà dalla Casa Balilla progettata da Umberto Cuzzi costruita sul sito dell’ex Villa Ritter che ora ospita l’Istituto d’Arte Max Fabiani, per proseguire con il Palazzo Postale di Angelo Massoni e la Camera di Commercio, in realtà di costruzione asburgica, ma completamente trasformata, dall’intervento di Roberto Cristofori nel 1930. In Largo Culiat sarà la volta della Casa G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) oggi utilizzata dall’Istituto Comprensivo Vittorio Locchi, per concludere con un edificio privato, Villa Perco progettata da Umberto Cuzzi.. Novità assoluta un passaggio transfrontaliero in Slovenia, quando l’allora Jugoslavia, nel secondo dopoguerra, concepì la costruzione di Nova Gorica. Si potrà esaminare il plastico in bronzo della nuova città che è conservato nel Palazzo Municipale. Il progetto è dell’architetto Edvard Ravnikar. In tutti i punti del percorso si potrà contare sul prezioso aiuto dei giovani Ciceroni FAI, gli studenti degli Istituti Slataper e Max Fabiani, istruiti dai docenti e della sede staccata di Gorizia della Facoltà di Architettura dell’Università di Trieste. In qualità di volontari FAI presteranno il loro aiuto i giovani del Rotaract Club di Gorizia. L’evento inizierà alle ore 10 per concludersi alle ore 17, partenza consigliata di fronte all’Istituto “Fabiani” di piazza Medaglie d’Oro dove sarà dislocata una postazione FAI.
A UDINE
COMUNICATO STAMPA
FAImarathon: un maratona "d'acqua" fra preziosi gioielli d'arte e architettura
Le rogge, da sempre elemento fondante dell'economia e della società udinese costituiranno il filo rosso lungo cui si snoderà il percorso culturale. Molti beni saranno visitabili grazie alla disponibilità di proprietari privati, come palazzo Lovaria, e di amministrazioni pubbliche come palazzo Clabassi, sede della Soprintendenza e palazzo Mangilli del Torso sede del CISM; quest'ultimo bene sarà però riservato ai soli iscritti al FAI, un incentivo in più per iscriversi, anche in loco e con quote agevolate al Fondo Ambiente Italiano che da anni apre ad appassionati e iscritti luoghi i inestimabile valore disseminati lungo tutta la penisola. La maratona culturale non ha propriamente un inizio e una fine e la sequenza di palazzi potrà essere visitata arbitrariamente dal pubblico; viene però consigliato un percorso tematico che, essendo stato studiato a tavolino, permetterà di apprendere al meglio ogni singolo dettaglio di questi gioielli cittadini. Le visite si svolgeranno in quattro tranches, a gruppi, ogni ora e mezza partendo dalle 10.00 circa per concludersi verso le 16.00. Un ragazzo del Gruppo FAI Giovani Udine vi condurrà lungo tutto il percorso e ad ogni "tappa" della maratona ci saranno altri giovani volontari che vi illustreranno il sito, la sua storia e le più interessanti emergenze artistiche e architettoniche fornendovi anche la possibilità di iscrivervi al FAI, di fare donazioni o raccogliere materiale informativo. Il primo bene che verrà toccato sarà porta Torriani, annessa al medesimo palazzo; edificio a carattere difensivo e di controllo, faceva parte dell'antica cinta muraria della città. Da qui, sempre in via Zanon, si proseguirà verso il vicino palazzo Clabassi, sede attuale della Soprintendenza udinese; questo sito potrà essere visitato grazie alla preziosa collaborazione della Soprintendenza. Poco più avanti si aprirà l'unica residenza privata visitabile della Faimarathon, palazzo Lovaria, che aprirà i suoi saloni affrescati a chi voglia conoscere la storia e i gusti dell'aristocrazia udinese dal XVII al XIX secolo. Il percorso proseguirà quindi lungo via del Sale, antico toponimo udinese, sede un tempo di magazzini del sale e di altre attività artigianali e commerciali. Attraverso questo
vicolo i visitatori giungeranno direttamente a palazzo Antonini Mangilli del Torso, sede del CISM e maestoso palazzo che domina parte di piazza Garibaldi. Una delle residenze fatte costruire dalla nota famiglia udinese degli Antonini e che venne successivamente acquisita dai marchesi Mangilli e in fine dai nobili del Torso. Concluderà la visita la descrizione di palazzo Giacomelli, attuale sede del Museo Etnografico del Friuli, esempio di architettura d'impianto più recente e direttamente affacciata su uno dei pochi tratti di roggia ancora visibili all'interno della città.
Focus sulle aperture:
Dalle 10.00 alle 16.00 si potranno visitare i beni aperti -a fronte di un piccolo contributo richiesto per la raccolta fondi-, singolarmente o venendo accompagnati lungo tutto il percorso da un giovane volontario che farà da guida e che introdurrà alle spiegazioni dei singoli beni, spiegati e "curati" dai volontari del Gruppo FAI Giovani Udine che hanno redatto anche le ricerche storiche in merito alle varie tappe del percorso. Il Comune di Udine, Ente patrocinatore dell'evento, sarà presente all'apertura della FAImarathon con l'assessore alla cultura Federico Pirone, il quale si è sempre dimostrato molto disponibile e interessato, appoggiando le attività della Delegazione FAI Udine e soprattutto del Gruppo FAI Giovani Udine.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)