12 febbraio 2016:
Il Papa inizia il viaggio internazionale nº 12 del suo pontificato. Cinque giorni in Messico con prima tappa a Cuba per l’ incontro con il Patriarca Kirill della Chiesa Ortodossa Russa. Dopo quasi mille anni di separazione, con un abbraccio, nel salone dell’ aeroporto di La Habana, aprono una nuova tappa nel dialogo ecumenico tra le due Chiese.
Il popolo a sua volta attende fiducioso un messaggio di pace nel mezzo della violenza che sferza il Paese ed il Papa ha iniziato la sua visita in Messico con una prova di straordinaria accoglienza .
“Nei messaggi che ha dato il Papa in preparazione a questo viaggio si legge che…viene non per portare delle soluzioni giá confezionate, ma viene per mettersi in ascolto, per mettersi in sintonia con un popolo che Egli desidera anche incoraggiare ed ispirare….certamente aiuterà i messicani a mobilitarsi spiritualmente e unamanmente per carcare di creare le premesse per un futuro migliore andando ad affrontare con coraggio e con fiducia le tensioni, le gravi situazioni di ingiustizia, di sofferenza e di conflitto…..”
Il Papa in Messico: Alle autorità, servono “uomini giusti” contro corruzione, narcotraffico, traffico di persone e sequestri”.
Oh il vantaggio del Papa per poter dilungarsi in lingua spagnola ed ammonire così a suo agio…

Forse, ma nessuno lo dice, in più d’ una di queste occasioni Francisco allinea il suo pensiero verso il suo proprio Paese….