Maltempo

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sono piccolo ma crescero
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Maltempo

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Ho sentito dire in giro che sul maltempo si esagera e che le cose non sono poi così brutte.

Una persona che ci segue da vicino ha avuto la sventura di trovarsi in mezzo ad una grandinata e mi ha mandato queste foto. Gli ho chiesto se potevo pubblicarle ... per scopi educativi e mi ha autorizzato a farlo

Il terreno tutto bianco di grandine ed un "chicco" (si fa per dire) in mano. Tenete presente che col caldo i chicchi di grandine fondono rapidamente, quindi era senza dubbio più grande.

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Una carrozzeria rovinata (danni per migliaia di euro)

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Guardate la bozza sul montante posteriore dell'auto

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E questo, dulcis in fundo, è come si è ridotto il parabrezza mentre guidava

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Mi ha detto che gli è "andata bene" a non essere fuori dall'auto, perché gente che era in strada è finita all'ospedale.


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Ciancele
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Re: Maltempo

Messaggio da Ciancele »

Tanti ani fa xe cascada in Baviera una grandinada che ga danegià tante auto. Specialmente le nove BMW che spetava de vender. Le iera tute come malade de vaiolo: butterate. I le vendeva (svendeva) a basi prezi, parchè bisognava prima lisiar la carozeria.


Piereto
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Re: Maltempo

Messaggio da Piereto »

Chissà come che se comporta le assicurazioni per danni da grandine. Immagino che el premio co sta clausola sia un fia' caro.


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babatriestina
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Re: Maltempo

Messaggio da babatriestina »

Io ricordo qualcosa di simile un giorno di dicembre del 1995, se ben ricordo la data. Mi è rimasta impressa perché quel giorno una cara amica si è sentita male, è stata portata d'urgenza in ospedale vi è morta due settimane dopo ( beh, non proprio di primo pelo, mi pare avesse 87 anni..)
Sentimmo in cortile come un fragore di rami rotti e caddero appunto palline di grandine come quelle delle foto. Prima e unica volta che ho visto qualcosa di simile.
Una cugina milanese scriveva che stanotte c'era un vento tipo tornado.
Qua invece afa, 30 gradi e ogni tanto un po' di pioggia che quasi quasi si asciuga cadendo a terra. vedremo le prossime ore.


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Ciancele
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Re: Maltempo

Messaggio da Ciancele »

Forsi se legi sul giornal o ala television: Anca qua vien zo tropa aqua in una volta e el teren no ga tempo de sorbirla. Sicome che el teren xe suto, duro, l'aqua cori via e 'lora gavemo inondazioni. Ieri dopopranzo la xe vignuda zo a orne. Ma diese minuti, dopo gnente. Propio vizin a indove che stago. I treni xe stadi sospesi fino ala stazion central, circa do chilometri. Anca de mio fio, circa 300 chilometri a nord, xe vignù zo un negon. Ma par lu no dani.


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Re: Maltempo

Messaggio da babatriestina »

qua a Trieste pioggia e stamattina un po' di aria più fresca. Il famoso temporale di sant'Anna del 26 luglio che citavano i miei vecchi e che avrebbe un po' mitigato la calura di fine luglio


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Re: Maltempo

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

QUesta immagine, presa dalla telecamera di piazza Unità non è tragica e nemmeno spettacolare come quelle che vengono mostrate, ma documenta l'acqua alta in piazza dell'Unità, davanti al palazzo del Lloyd, ora palazzo della Regione.

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Re: Maltempo

Messaggio da babatriestina »

io c'ero di persona e queste sono pozzanghere rimaste, in Riva si camminava e tanta gente fotografava. Arriverà servizio fotografico. Solo mentre aspettavo al semaforo i son beccata gli spruzzi sui pantaloni da parte delle macchine ai bordi della strada.


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Re: Maltempo

Messaggio da babatriestina »

Ecco qua, dal vivo, ha cominciato a piover mentre ero a fotografare ma già finita via Mazzini mi aspettavo un arcobaleno

La pozzanghera davanti alla regione mi fa pensare che gli scarichi d'acqua non siano ben liberi
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questo si è preso la mia benedizione per i miei pantaloni bagnati
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le onde andavano e venivano
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non siamo abituati a veder spruzzi perché con la bora ci sono onde piccole

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Re: Maltempo

Messaggio da babatriestina »

tutti fotografi!

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l'angolino riparato dei fotografi
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il molo transennato al limite delle acque

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Re: Maltempo

Messaggio da babatriestina »

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un po' di acqua alta in via Mazzini ma i bus passano

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Re: Maltempo

Messaggio da babatriestina »

per la libecciata. non sono andata in giro a fotografarla ( raccomandavano di non farlo) ma qualcosa la trovate in attualità triestine


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Re: Maltempo

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Beh, ma qualche foto "postuma", ma significativa l'hai messa.


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Re: Maltempo

Messaggio da babatriestina »

Qua parla i bori, e i svizzeri assicuratori, gente che fa i conti https://www.insurancereview.it/insuranc ... i-swiss-re
e xe de tre anni fa

25/06/2021

Il messaggio di Swiss Re è netto: il cambiamento climatico è la più grande minaccia a lungo termine per l’economia mondiale. Non fare niente, di fronte a questo scenario, non è più un’opzione percorribile. Perché prima o poi, forse prima di quello che ci aspettiamo, anche il cambiamento climatico presenterà il conto. E rischia di essere un conto salatissimo. Il colosso riassicurativo, a tal proposito, ha calcolato in un recente rapporto che, in assenza di misure efficaci contro il cambiamento climatico, un aumento stimato delle temperature di 3,2° C entro il 2050 potrebbe generare una perdita del 18% del Pil mondiale.
Il rapporto, intitolato (non a caso) The economics of climate change: no action not an option, ha sottoposto 98 economie a livello globale, rappresentative del 90% del Pil mondiale, a una sorta di stress test per misurare il possibile impatto economico del cambiamento climatico. Il quadro che ne è emerso, come visto, è di estrema fragilità. L’aumento delle temperature incrementa infatti l’impatto dei disastri naturali e può generare pesanti perdite di reddito e produttività: l’innalzamento del livello del mare, per esempio, erode terreni che potrebbero essere utilizzati in maniera più produttiva, mentre le ondate di calore possono provocare ingenti perdite dei raccolti agricoli. “Il rischio climatico riguarda ogni società, ogni azienda, ogni individuo”, ha commentato Thierry Léger, chief underwriting officer e chairman di Swiss Re. “Entro il 2050 la popolazione mondiale si avvicinerà alla cifra di 10 miliardi di persone, registrando crescite particolarmente sensibili nelle aree più colpite dal cambiamento climatico: per questo – ha aggiunto – dobbiamo agire adesso per mitigare i rischi e per raggiungere l’obiettivo di un mondo a zero emissioni nette di carbonio”.

L’IMPATTO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

L’impatto del cambiamento climatico non sarà tuttavia uniforme su tutto il pianeta. Le aree più colpite, secondo Swiss Re, saranno infatti anche quelle più fragili e attualmente più esposte agli effetti dell’aumento delle temperature. Il rapporto, nello specifico, stima un impatto particolarmente forte sulle economie emergenti della fascia equatoriale: nello scenario più severo, le economie dell’Asean arriverebbero a perdere il 37,4% del Pil entro il 2050, il Medio Oriente e l’Africa il 27,6%, il Sud America il 17%. Devastante anche l’impatto in Asia, che potrebbe registrare perdite per il 26,5% del proprio giro d’affari: nella sola Cina le perdite arriverebbero al 23,5%.
Più contenute, ma comunque forti, le conseguenze nelle economie più avanzate. L’area Ocse limiterebbe le perdite al 10,6%. Gli Stati Uniti, nel dettaglio, perderebbero il 9,2%, il Canada l’8,9% e il Regno Unito l’8,7%. Per l’Europa la perdita stimata è del 10,5%, ma con forti differenze al suo interno: a fronte di economie più resistenti come Finlandia (-5,5%) e Svizzera (-6,1%), per Paesi come Francia e Grecia le perdite arriverebbero al 13,1% (per l’Italia, vedi box a pag. 2).


IL RANKING DELLA CLIMATE ECONOMICS

Proprio a voler rappresentare questa grande difformità di impatto, Swiss Re ha stilato una graduatoria che prende in considerazione la vulnerabilità di 48 Stati a condizioni estreme di siccità e precipitazioni, nonché la relativa capacità di adattamento alle conseguenze del cambiamento climatico. La classifica non riserva particolari sorprese: i Paesi che subiranno l’impatto maggiore sono infatti anche quelli che hanno meno risorse per adattarsi e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
In fondo alla classifica si piazza così l’Indonesia con un punteggio complessivo di 39,2, preceduta da Malesia (38,3), Filippine (37,3), India (36,4) e Thailandia (36). All’estremo opposto, come Paese più virtuoso e capace di gestire le conseguenze del cambiamento climatico, si impone invece la Finlandia, che può vantare un punteggio complessivo di 11,3. Completano il podio Svizzera (11,6) e Austria (15,1), seguite a ruota da Portogallo (15,9), Canada (16) e Norvegia (17,4).



IL TEMPO DI AGIRE

I numeri del rapporto evidenziano tutta la necessità (e l’urgenza) di intervenire immediatamente con azioni efficaci per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Anche perché, sebbene le evidenze dell’analisi possano far pensare il contrario, non tutto è ancora perduto. Swiss Re evidenzia, a tal proposito, che raggiungere gli obiettivi fissati all’accordo di Parigi nel 2016, mantenendo così l’aumento delle temperature globali entro i 2° C, consentirebbe di limitare le perdite economiche al 4% entro il 2050. Certo, uno scenario nuovamente in perdita, ma comunque più contenuta rispetto a quello che potrebbe riservare il futuro se non verrà fatto nulla per contrastare il cambiamento climatico.
Il tempo di agire è dunque arrivato. E tutti, settore privato compreso, devono fare la loro parte. Il rapporto evidenzia in particolare che gli investitori istituzionali come fondi pensioni e compagnie assicurative, considerato il tradizionale orizzonte di lungo periodo dei loro impieghi, possono ricoprire un ruolo fondamentale nel guidare la transizione verso un sistema economico e sociale a più basso impatto ambientale. “Solo se pubblico e privato uniscono gli sforzi, sarà possibile una vera transizione a un’economia a basse emissioni di carbonio”, ha commentato Jérôme Haegeli, group chief economist di Swiss Re. “La nostra analisi mostra tutti i benefici di investire in un’economia a zero emissioni: per esempio, aggiungere soltanto un 10% in più agli attuali 6,3 bilioni di dollari che ogni vengono destinati a investimenti infrastrutturali in tutto il mondo, limiterebbe l’aumento delle temperature al di sotto della soglia dei 2° C
e in particolar sempre Swiss Re fa notar che
«Per questi fenomeni metereologici legati al cambiamento climatico», si legge in una nota di Swiss Re, tra il 2013 e il 2022 l’Italia ha subito danni per 37 miliardi di dollari, di cui solo 5 erano assicurati e questo ha voluto dire una assenza di protezione pari all’87% dei casi. Nella classifica delle perdite in relazione al Pil è 17esima, con una perdita stimata pari allo 0,11% (2,3 miliardi di dollari). Nel 2023, in particolare, l’Italia è stato il Paese europeo «più colpito da temporali e tempeste, come dimostrano l’alluvione dell’Emilia Romagna e la grandine del nord Italia, con perdite assicurate oltre i 3 miliardi di dollari, le più alte mai registrate nella Penisola».


in pratica no xe assicurazioni che paga la più parte dei danni

e no se parla ancora perché no iera vegnudo l'alluvion de sto anno in Emilia Romagna e i orori che sta vegnindo fora sti giorni de Valencia


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Re: Maltempo

Messaggio da Piereto »

Anche da noi piovi de meno per pochi giorni e inveze tanto de più in poche ore, e coremo dei risci de aluvion. Uno dei ultimi lavori importanti de soto la defonta xe sta quel de alargar le rive e inalzarle rispeto el livel medio del mar ( tuta la fila visibile ogi col cordolo lato mare in piera bianca de orsera ) e el risultato xe che la strada su le rive la xe più bassa del cordolo, e la parte basa de via mazini la xe più basa de la strada de le rive. Un grande lavor fato trenta ani fa xe sta collegar tuti i scarighi fognari aque nere e bianche e convogliarle a servola e po col coletor in mezo al golfo. In zento ani le mareggiate de libeccio xe aumentade a dismisura e quindi in concomitanza co la marea el fenomeno de aqua alta diventa molto comune. Da la zone de conesion tra el ciglion carsico e la fassa de sedimenti arenacei afiora numerosi picoli torenti . Se sul alveo se acumola legni che nisun va più a tirar su per far fogo come una volta, alora i se intasa e i straripa, alagando cusi le strade che porta in pendenza verso el mar. E se piovi tanto le rive del torente diventa franose, stropandolo. Anche i torenti più grosi che normalmente co la foce i xe piu alti del mar, co la mareggiata ghe se acumula materiali in foce e quindi i se inalaza alagando come la rosandra.Quindi la prima risposta per risolvere xe molta più manutenzion co la raccolta legname e netar tute le caditoie stradali. No avendo più el comun suoi dipendenti stabili come giardinier e manutentori , bisogna per forza ricore ai privati , ma ogi la spesa la se la fa co el mus xe za scampado fora de la stala. Bisogna po pensar a un altro inalzamento de le rive per far fronte ai prossimi zento anni. El clima no pol cambiar de balin e no xe un interutor de la luce aceso spento.


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Re: Maltempo

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Adesso i voleria che tuti se assicurassimo contro i ri'ci del maltempo, e le assicurazioni, che no xe enti benefici, ma vol guadagnarghe sora, presenta premi sempre più salai.


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Re: Maltempo

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto: lun 4 nov 2024, 11:48 Adesso i voleria che tuti se assicurassimo contro i ri'ci del maltempo, e le assicurazioni, che no xe enti benefici, ma vol guadagnarghe sora, presenta premi sempre più salai.
el discorso xe un altro, e lo fa i gesuiti dela Civiltà cattolica, no i boss dele asicurazioni, I ga cità questo rapporto per dir che xe robe serie e no ciance de ambientalisti utopisti.
Riassumo una parte del loro articolo (13 pagine) quel che me ga colpido:

Se no ghe sarà assicurazioni a pagar, i danni dei disastri ( vedi Emilia Romagna, Valencia) li pagherà i Stati, ossia i bilanci publici. Quindi noi tutti direttamente o indirettamente, coi tai a altri settori importanti, salute, istruzion infrastrutture... e se anche i Stati no pagherà.. che i poveri se rangi!!! e cossa farà i poveri abandonai? tenterà de imigrar nei paesi meno poveri... opur aumenterà malattie... e le assicurazioni malattie ( miga solo le private, anche la sanità statal..) costerà de più e sarà bone solo per chi che se le pol permeter!!


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Re: Maltempo

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Se però, per asicurarte contro el maltempo te devi pagar una bota de soldi, semo là del moto.

Aumenterà i prezi e chi che no ol pgar molerà. Credo che i pici coltivatori diretti la gaverà dura davanti.


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Re: Maltempo

Messaggio da babatriestina »

sono piccolo ma crescero ha scritto: lun 4 nov 2024, 14:06 Se però, per asicurarte contro el maltempo te devi pagar una bota de soldi, semo là del moto.

Aumenterà i prezi e chi che no ol pgar molerà. Credo che i pici coltivatori diretti la gaverà dura davanti.
nissun fazeva publicità ale assicurazioni contro el maltempo.No iera una publicità dele asicurazioni . Finiva con una racomandazion a cercar de fermar el cambiamento climatico decarbonizando: più treni, meno aerei, per dir. perché le asicurazioni comincia a gaver paura de falir anche lori per adesso el dato de fatto xe che i riassicuratori se rifiuta de coverzer i assicuratori. In pratica no i aumenterà i prezi dele asicurazioni, ma semplicemente se rifiuterà de assicurar, grandi o pici che sia. N xe solo che i pessi pici che pagherà.. col riscio de rivolte sociali... insoma se no de fa qualcossa - disi lori- saremo tuti nela m***


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Re: Maltempo

Messaggio da Piereto »

L'asicurazion obligatoria che I volesi imporne, xe un blef ,una massa de schei de tuti, ma che quando vien un teremoto o una aluvion noi bastasi. Xe un piazer fato ale asicurazioni che no scusira' poi i miliardi. Ma ogi senza asicurazioni gavemo ancora cantieri averti in irpinia all'aquila per no parlar de le alluvioni dei anni pasadi in Emilia e in te le Marche. No podemo stampar euro che servisi e quei che i ne dasi li dovemo tornar coi interessi. Cioè altro debito che se soma al precedente. Insomma semo za ne la merda da almeno 20 anni. La gente ga meno bori perché no te pol aumenar i stipendi e le pensioni. Xe una volontà pilotada per aver meno stato , el suicidio de l'Europa.


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