Trieste e la scienza
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- babatriestina
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Trieste città della scienza
Il prof Amartya Sen, premio Nobel per l'economia, ha tenuto ieri a Trieste all'Area Science Park di Padriciano una conferenza sull'economia mondiale e i problemi della globalizzazione e della povertà.
Mi piacerebbe sapere se ne esiste il testo, o almeno un riassunto, online.
Il Piccolo di oggi ne dà un cenno, proprioper quello mi piacerebbe approfondire. L'autore ha ottime capacità divulgative e si è sempre interessato dei problemi delle ineguaglianze della distribuzione dei beni.
Mi piacerebbe sapere se ne esiste il testo, o almeno un riassunto, online.
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- cenerentola82
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Trieste e la scienza
Trieste: nel 2007 nuovo spazio per la diffusione della cultura scientifica
TRIESTE - Nascera' nel 2007, a Trieste, il secondo Science center italiano. Uno spazio interamente dedicato alla diffusione della cultura scientifica. Oltre 4mila metri quadri con esposizioni, giochi interattivi dove il pubblico potra' esplorare il mondo della scienza e le nuove frontiere della tecnologia. Il progetto e' stato presentato a Smau 2006, la fiera internazionale delle tecnologie. (Agr)
TRIESTE - Nascera' nel 2007, a Trieste, il secondo Science center italiano. Uno spazio interamente dedicato alla diffusione della cultura scientifica. Oltre 4mila metri quadri con esposizioni, giochi interattivi dove il pubblico potra' esplorare il mondo della scienza e le nuove frontiere della tecnologia. Il progetto e' stato presentato a Smau 2006, la fiera internazionale delle tecnologie. (Agr)
[img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/friuli_vg/animate/b_trieste120an.gif[/img][img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/altripopoli/animate/b_austriaimp.120an.gif[/img]
Ormai la mia Patria comincia a Muja e finissi a Duin
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- babatriestina
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Del supplemento Affari e finanza de Repubblica de oggi 8 gennaio:
Da Trieste a Catania, tutti i "poli" italiani
All'estremo nord-est c'è l'Area Science Park di Trieste: 55 ettari, con un campus di 84 mila mq di laboratori. Un mix di pubblico-privato, grandi realtà e piccole aziende dove convivono attualmente 84 centri, società e istituti, con quasi 2000 addetti impegnati in attività di ricerca e sviluppo, trasferimento tecnologico, formazione e servizi qualificati. Il giro d'affari è stimato in 140 milioni di euro, tra finanziamenti pubblici, attività a progetto, fatturati e investimenti privati generati al suo interno. Il parco è un ente MIUR e dal 2005 una delle sei realtà di primo livello, parificato al Cnr e all'Agenzia spaziale. Contemporaneamente Area è un ente nazionale che fa ricerca e un parco pubblico-privato.
Chi conossi? chi frequenta? gavè foto, immagini? mi savevo che esisti, ma no son mai passada de là.
Da Trieste a Catania, tutti i "poli" italiani
All'estremo nord-est c'è l'Area Science Park di Trieste: 55 ettari, con un campus di 84 mila mq di laboratori. Un mix di pubblico-privato, grandi realtà e piccole aziende dove convivono attualmente 84 centri, società e istituti, con quasi 2000 addetti impegnati in attività di ricerca e sviluppo, trasferimento tecnologico, formazione e servizi qualificati. Il giro d'affari è stimato in 140 milioni di euro, tra finanziamenti pubblici, attività a progetto, fatturati e investimenti privati generati al suo interno. Il parco è un ente MIUR e dal 2005 una delle sei realtà di primo livello, parificato al Cnr e all'Agenzia spaziale. Contemporaneamente Area è un ente nazionale che fa ricerca e un parco pubblico-privato.
Chi conossi? chi frequenta? gavè foto, immagini? mi savevo che esisti, ma no son mai passada de là.
Due piccoli calcoli:All'estremo nord-est c'è l'Area Science Park di Trieste: 55 ettari, con un campus di 84 mila mq di laboratori. Un mix di pubblico-privato, grandi realtà e piccole aziende dove convivono attualmente 84 centri, società e istituti, con quasi 2000 addetti impegnati in attività di ricerca e sviluppo, trasferimento tecnologico, formazione e servizi qualificati. Il giro d'affari è stimato in 140 milioni di euro, tra finanziamenti pubblici, attività a progetto, fatturati e investimenti privati generati al suo interno. Il parco è un ente MIUR e dal 2005 una delle sei realtà di primo livello, parificato al Cnr e all'Agenzia spaziale. Contemporaneamente Area è un ente nazionale che fa ricerca e un parco pubblico-privato.
140 milioni di fatturato (presumibilmente lordi)
2000 addetti
fatturato per addetto: 70 mila euro.
....ma quanto costa un addetto

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- cenerentola82
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Ogni ano i fa l'OpenDay, e i te fa far un giro dentro, e anche al sincrotrone... tanto per farse un'idea meritababatriestina ha scritto: Chi conossi? chi frequenta? gavè foto, immagini? mi savevo che esisti, ma no son mai passada de là.
Questa xe la pagina de presentazion del'altro ano.. probabilmente a fine magio i fa de novo.
http://www.area.trieste.it/opencms/open ... n_day.html
[img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/friuli_vg/animate/b_trieste120an.gif[/img][img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/altripopoli/animate/b_austriaimp.120an.gif[/img]
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se i xe lordi 70.000 vol dir 55.000 neti circa ... taia' co' la maneraKyeldor ha scritto:[...]ma quanto costa un addetto[...]
e comuncue toca cavar de 'l conto tute le spexe ... cuei laboratori za solo de corente eletrica consuma bastanza ... e 'po xe tuti i materiai de consumo, senza contar i mteriai specifici pe' i vari eperimenti ...
per mi piu` de meta` de cuei bori i ghe va in spexe diverse de le paghe ... se dopo me xbalio me coregere` ah ;-D ;-D ;-D ;-D
vol dir che i sposta el sincrotron e l'area de trieste fin a catania?babatriestina ha scritto:Del supplemento Affari e finanza de Repubblica de oggi 8 gennaio:
Da Trieste a Catania, tutti i "poli" italiani
mi iero tanti ani fa ... cuela volta iera ancora el principio (el sincrotron el iera solo che un bel sogno senza gnanca trope speranze de vignir realizado), iera poca gente e a mi no me gaveva parso un bel ambiente ... roba de imboscai politicizadibabatriestina ha scritto:[...]Chi conossi? chi frequenta? gavè foto, immagini? mi savevo che esisti, ma no son mai passada de là.
pero` xe pasadi tanti ani e efetivamente xe cresudo sai ... xe rivado el sincrotron, xe rivada altra ricerca ... xe vero che ghe xe dentro anca un centro de vendita de corsi microsoft (e cua per mi xe de pianzer) pero` i fa anca robe bone ... e comuncue sicome che i ga sempre miliorado go fiducia che le robe che val poco le sia za minoritarie
di fati so che ghe xe laboratori che fa ricerca de punta su materiai novi e che i se costruisi soli i ordegni che ghe ocori ... e cuesto vol dir che cuando che i ga de crear novi composti (andando a xbrodigar co' i atomi) i se fa lori i manipolatori ... xe una roba de asoluto rilievo e se ghe xe un trasferimento de competenze (che prima o dopo ghe sara`) poderemo gaver dite che fa robe ufo che nisun altro se le insogna

bel ... mi xe ani anorum che ghe invidio a cuei de munich el suo "Deutsches Museum"cenerentola82 ha scritto:[...]Oltre 4mila metri quadri con esposizioni, giochi interattivi dove il pubblico potra' esplorare il mondo della scienza[...]



se i lo fa me fazo la tesera anual e vado ogni secondo giorno

No, vuol dire che a Catania c'è un notevole parco scientifico, con aziende quali STMicroelectronics, Texas Instruments e altre, focalizzato nella ricerca sui microprocessori....babatriestina ha scritto:
Del supplemento Affari e finanza de Repubblica de oggi 8 gennaio:
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vol dir che i sposta el sincrotron e l'area de trieste fin a catania?
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trieste e la scienza
Se sto progetto va' avanti, ve portera' miliardi, non pensarghe alle spese,tutto torna a casa. De sti posti scientifici ghe ne xe 18 da partir del 1988.
Quel che go' visita' mi' in New Jersey, ghe iera la lista dei futuri, giuro che non go' letto tutto, ma in Europa sia el caso la iera in lista.
Se una piccola citta' come Trieste, ciamada el fazoletto dell'Adriatico gavera' sto privileggio, pode' esser contenti, pel futuro de anche quei che devi nasser. Ghe sara' piu studi, piu' lavor, e meno emigrazioni.
Maria aka refolo
Quel che go' visita' mi' in New Jersey, ghe iera la lista dei futuri, giuro che non go' letto tutto, ma in Europa sia el caso la iera in lista.
Se una piccola citta' come Trieste, ciamada el fazoletto dell'Adriatico gavera' sto privileggio, pode' esser contenti, pel futuro de anche quei che devi nasser. Ghe sara' piu studi, piu' lavor, e meno emigrazioni.
Maria aka refolo
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Fest
A Trieste el festival dell'editoria scientifica:
programma completo su
http://www.festrieste.it/materiali/FEST ... go_ITA.pdf
programma completo su
http://www.festrieste.it/materiali/FEST ... go_ITA.pdf
- cenerentola82
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Dal programmma sembra 'sai interessante.
Se fossi fato a Milano saria publicizà a livel del SMAU.
Se Trieste ambissi a diventar anche cità dela scienza questo podessi esser un dei eventi fondamentali.
Se fossi fato a Milano saria publicizà a livel del SMAU.
Se Trieste ambissi a diventar anche cità dela scienza questo podessi esser un dei eventi fondamentali.
[img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/friuli_vg/animate/b_trieste120an.gif[/img][img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/altripopoli/animate/b_austriaimp.120an.gif[/img]
Ormai la mia Patria comincia a Muja e finissi a Duin
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- cenerentola82
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Seganlo anche qua FEST
http://www.festrieste.it/d01.html
Finalmente anche discussioni del tipo:
Trieste domenica 20 maggio
ore 21.00, Teatro Miela - Piazza Duca degli Abruzzi, 3
Perché non possiamo non essere scientisti (e più che mai matematici)
Piergiorgio Odifreddi
I comunicatori scientifici sono gli analoghi moderni del dio Hermes, che fungeva da tramite tra gli dei dell’antichità e gli uomini: essi, infatti, divulgano al pubblico dei non specialisti le parole dei veri testi della modernità, che sono le scoperte matematiche, scientifiche e tecnologiche. Ma i comunicatori scientifici sono anche gli analoghi moderni di Penelope, che tesseva di giorno una tela che provvedeva a disfare la notte: essi, infatti, tessono la tela della razionalità, che quotidianamente viene minata con un martellamento sistematico di superficialità e irrazionalità.
Nella sua conversazione Piergiorgio Odifreddi contrappone la ragione della scienza e della matematica alle certezze della teologia, della metafisica e della mitologia.
Qualchedun che zerca di difonder cultura per contraporla al'ignoranza e ale superstizioni diffuse dai venditori de oroscopi e de numeri del lotto e maghetti in generale.
E questo a Trieste.
http://www.festrieste.it/d01.html
Finalmente anche discussioni del tipo:
Trieste domenica 20 maggio
ore 21.00, Teatro Miela - Piazza Duca degli Abruzzi, 3
Perché non possiamo non essere scientisti (e più che mai matematici)
Piergiorgio Odifreddi
I comunicatori scientifici sono gli analoghi moderni del dio Hermes, che fungeva da tramite tra gli dei dell’antichità e gli uomini: essi, infatti, divulgano al pubblico dei non specialisti le parole dei veri testi della modernità, che sono le scoperte matematiche, scientifiche e tecnologiche. Ma i comunicatori scientifici sono anche gli analoghi moderni di Penelope, che tesseva di giorno una tela che provvedeva a disfare la notte: essi, infatti, tessono la tela della razionalità, che quotidianamente viene minata con un martellamento sistematico di superficialità e irrazionalità.
Nella sua conversazione Piergiorgio Odifreddi contrappone la ragione della scienza e della matematica alle certezze della teologia, della metafisica e della mitologia.
Qualchedun che zerca di difonder cultura per contraporla al'ignoranza e ale superstizioni diffuse dai venditori de oroscopi e de numeri del lotto e maghetti in generale.
E questo a Trieste.
[img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/friuli_vg/animate/b_trieste120an.gif[/img][img]http://www.bandieredeipopoli.com/images/altripopoli/animate/b_austriaimp.120an.gif[/img]
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- babatriestina
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Odifreddi xe un serio matematico , e divulgator capace. Però mi personalmente penso che propagandar le propie idee e scelte personali ( nel suo caso, ateismo) soto la veste scientifica sia un poco discutibile e non so quanto scientifico . Aggiungo che la matematica ( e la logica matematica, in particolar) dimostra tanta roba, ma a partir dai assiomi che se ciol de partenza, e quei no se li dimostra.
- cenerentola82
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Dal Picolo (15 maggio 2007):
FESTIVAL - Dal 17 al 20 maggio oltre cento eventi coinvolgeranno la città
Trieste: uno show della scienza per quattro giorni con Fest
TRIESTE. Un Festival senza frontiere e senza precedenti che scommette sul futuro di Trieste come città italiana della scienza per eccellenza. Mancano due giorni all’inaugurazione della prima Fiera internazionale dell’editoria scientifica, Fest - in programma a Trieste dal 17 al 20 maggio - progettata dalla Regione Friuli Venezia Giulia e organizzata da vari enti scientifici cittadini. L’evento, presentato ieri a Trieste in una conferenza stampa, vuole proporre un nuovo modo di parlare di scienza puntando sulla cosiddetta «scienza da leggere, ma anche da vedere, toccare e ascoltare». In primo piano numerosi prodotti editoriali, dai libri agli audiobook, dai periodici cartacei ai magazine digitali, dalla televisione alla rete.
Il calendario prevede oltre 100 eventi con più di 110 relatori da tutto il mondo tra presentazioni di libri, tavole rotonde, conferenze, caffè scientifici, proiezioni cinematografiche, spettacoli e science show. Il tutto a ingresso gratuito per consentire al grande pubblico di entrare in contatto diretto con scienziati, comunicatori, editori e scrittori provenienti da varie parti del mondo. Sono, inoltre, previsti laboratori per bambini e ragazzi, mostre e science café, la cerimonia di premiazione del Premio Giovanni Maria Pace per il miglior libro italiano di divulgazione scientifica del 2006 e quella del Trieste Science Prize, conferito a due scienziati che lavorano in Paesi in via di sviluppo. Gli eventi si svolgeranno in 22 «postazioni» diverse: dal Salone degli Incanti alla Stazione Marittima (sedi della fiera dei media scientifici con una sezione ad hoc per bambini e ragazzi), dal Teatro Miela al Museo Revoltella, dal Caffè Tommaseo al Cinema Fellini, da piazza Unità a piazza della Borsa, e molti altri luoghi tra cui piazza Ponterosso, Cinema Ariston, Camera di Commercio, Emeroteca della Biblioteca civica di piazza Hortis, Politeama Rossetti, Palazzo Gopcevich e le librerie di Trieste.
«Sarà una vera e propria festa della scienza che contagerà l’intera città visto che renderà protagonisti innanzitutto i triestini», spiega il presidente della Fiera, Stefano Fantoni, rettore della Scuola di Studi Avanzate Sissa, uno dei principali organizzatori. «L’ambizione – aggiunge - è lanciare da Trieste un nuovo modo di comunicare la scienza attraverso la lettura, l'ascolto, la narrazione, ma anche l'interazione e il dialogo, dalle pagine dei libri alle voci degli scienziati, dai prodotti multimediali dell'ultima generazione all'esperienza dei professionisti del settore».
L’INAUGURAZIONE. La manifestazione prende il via giovedì alle 10. Alle 12, dopo il giro inaugurale alla Fiera dell’editoria scientifica nel Salone degli Incanti e alla Stazione Marittina, avrà inizio il ricco programma di conferenze, tra cui una tavola rotonda dedicata al rapporto Scienza-Media e alla comunicazione ai tempi di internet. Fiere dei media scientifici: La grande libreria multimediale sarà il «cuore» di Fest con circa 200 editori. Gli espositori italiani e stranieri metteranno a disposizione dei visitatori vari mezzi di comunicazione che si occupano di scienza - dai libri alle riviste, dalle radio alle tv, dai blog ai prodotti multimediali di nuova generazione. La sezione ospitata dal Salone degli incanti (ex-Pescheria) sarà dedicato agli adulti e agli operatori del settore, mentre quella della Stazione marittima ospiterà l’editoria per bambini e ragazzi.
Sei i percorsi tematici previsti per i più giovani: «Il luna park della scienza» (matematica, fisica, chimica, numeri, misurazioni, leggi fisiche e chimiche, esperimenti); «Sulla giostra cosmica» (astronomia, geologia, risorse, ecologia e ambiente); «Tra ruggiti e tulipani» (animali, piante, specie, adattamenti, cura, coltivazioni, erbari, giardinaggi); «Io, il plancton e tutti gli altri» (scienze della vita, evoluzione, corpo umano e medicina); «Lo zoo delle macchine» (tecnologia, informatica, internet); «Le pietre miliari» (enciclopedie, storia della scienza e biografie). Una particolarità: gli eventi della Fiera dedicati a bambini e ragazzi (dai 5 ai 14 anni) si svolgeranno sia in italiano che in croato e sloveno. Infine, all’interno delle due sedi della Fiera sono previsti incontri con autori e sessioni di lettura e, nella sezione per ragazzi, laboratori e attività didattiche.
CONFERENZE. Le conferenze affronteranno numerosi argomenti, tra i quali l’informazione nell’era di Internet, il ruolo del sapere scientifico nello sviluppo di una democrazia moderna, la visione della scienza nei paesi emergenti come Cina, India e Brasile, le figure e gli stereotipi nell’immaginario collettivo legati alla scienza, i musei della scienza, la tecnologia dei metodi investigativi. Tra gli invitati – numerosi scienziati di fama mondiale tra quali Nicholas Humphrey e Steven Rose, John Barrow, Jacques Mehler e Peter Woit i l cinese Yan Wu accanto ai più noti protagonisti del mondo multimediale.. Tra gli italiani: Enrico Bellone, Edoardo Boncinelli, Margherita Hack, Giuseppe O. Longo, Piergiorgio Odifreddi.
MOSTRE. Le mostre in programma sono state pensate sia per i ragazzi che per gli adulti. «Comunicazione e conservazione» (Palazzo Gopcevic – Sala Leonardo) presenta i primi 20 anni di storia della riserva naturale marina di Miramare. «Cronache dal manicomio» (Teatro Miela) esibisce in seguito cinquanta scatti fotografici di Claudio Ernè sul lavoro di Franco Basaglia nell’Opp di San Giovanni negli anni settanta. «I cieli di Rodari: l’Astronomia in filastrocche» (Aula Magna Università di Trieste) ha poi come temi centrali il cielo, le stelle e i pianeti e prevede l’allestimento di un planetario itinerante (Starlab) dove bambini e ragazzi osserveranno il cielo notturno, prendendo spunto dalla lettura di alcune fiabe e filastrocche astronomiche. L’unica mostra sul mare, «Il Parco del Mare» (Palazzo della Borsa), presenta un progetto della Camera di Commercio per un possibile sviluppo turistico, culturale e scientifico cittadino, attraverso proiezioni tridimensionali con plastici e attrezzature multimediali.
PER I PIU’ PICCOLI. «Mini Darwin alle Galapagos» racconta l'evoluzione e la biodiversità mentre «Miscela espresso di gioco, scienza, cultura» (Stazione Marittima) spiega come funziona il mondo delle macchine.
Infine, la mostra «Oltre lo specchio» (Immaginario Scientifico) propone un percorso interattivo dedicato alla geometria e alla «matematica della natura».
INIZIATIVE SPECIALI. Numerosi gli eventi collaterali tra i quali anche «Street Science», in programma sabato, dalle ore 10 alle ore 13 in Piazza della Borsa, che sarà trasformata in una moderna «agorà» della cultura scientifica. In varie «postazioni di ascolto», allestite con una lavagna e un piccolo palco, saranno presenti in piazza numerosi scienziati e ricercatori di tutte le nazionalità che studiano o lavorano nei vari enti scientifici cittadini e si alterneranno in brevi presentazioni informali (della durata di 10-15 minuti ciascuna) delle loro attività di ricerca. Agli oratori sarà lasciata la massima libertà nella scelta di temi e modalità dell’esposizione, che potrà essere fatta in italiano o in lingua inglese. I triestini potranno così conoscere la ricchezza dell’attività di ricerca che viene quotidianamente svolta a Trieste, direttamente dalla voce dei suoi protagonisti, gli scienziati.
Gabriela Preda
FESTIVAL - Dal 17 al 20 maggio oltre cento eventi coinvolgeranno la città
Trieste: uno show della scienza per quattro giorni con Fest
TRIESTE. Un Festival senza frontiere e senza precedenti che scommette sul futuro di Trieste come città italiana della scienza per eccellenza. Mancano due giorni all’inaugurazione della prima Fiera internazionale dell’editoria scientifica, Fest - in programma a Trieste dal 17 al 20 maggio - progettata dalla Regione Friuli Venezia Giulia e organizzata da vari enti scientifici cittadini. L’evento, presentato ieri a Trieste in una conferenza stampa, vuole proporre un nuovo modo di parlare di scienza puntando sulla cosiddetta «scienza da leggere, ma anche da vedere, toccare e ascoltare». In primo piano numerosi prodotti editoriali, dai libri agli audiobook, dai periodici cartacei ai magazine digitali, dalla televisione alla rete.
Il calendario prevede oltre 100 eventi con più di 110 relatori da tutto il mondo tra presentazioni di libri, tavole rotonde, conferenze, caffè scientifici, proiezioni cinematografiche, spettacoli e science show. Il tutto a ingresso gratuito per consentire al grande pubblico di entrare in contatto diretto con scienziati, comunicatori, editori e scrittori provenienti da varie parti del mondo. Sono, inoltre, previsti laboratori per bambini e ragazzi, mostre e science café, la cerimonia di premiazione del Premio Giovanni Maria Pace per il miglior libro italiano di divulgazione scientifica del 2006 e quella del Trieste Science Prize, conferito a due scienziati che lavorano in Paesi in via di sviluppo. Gli eventi si svolgeranno in 22 «postazioni» diverse: dal Salone degli Incanti alla Stazione Marittima (sedi della fiera dei media scientifici con una sezione ad hoc per bambini e ragazzi), dal Teatro Miela al Museo Revoltella, dal Caffè Tommaseo al Cinema Fellini, da piazza Unità a piazza della Borsa, e molti altri luoghi tra cui piazza Ponterosso, Cinema Ariston, Camera di Commercio, Emeroteca della Biblioteca civica di piazza Hortis, Politeama Rossetti, Palazzo Gopcevich e le librerie di Trieste.
«Sarà una vera e propria festa della scienza che contagerà l’intera città visto che renderà protagonisti innanzitutto i triestini», spiega il presidente della Fiera, Stefano Fantoni, rettore della Scuola di Studi Avanzate Sissa, uno dei principali organizzatori. «L’ambizione – aggiunge - è lanciare da Trieste un nuovo modo di comunicare la scienza attraverso la lettura, l'ascolto, la narrazione, ma anche l'interazione e il dialogo, dalle pagine dei libri alle voci degli scienziati, dai prodotti multimediali dell'ultima generazione all'esperienza dei professionisti del settore».
L’INAUGURAZIONE. La manifestazione prende il via giovedì alle 10. Alle 12, dopo il giro inaugurale alla Fiera dell’editoria scientifica nel Salone degli Incanti e alla Stazione Marittina, avrà inizio il ricco programma di conferenze, tra cui una tavola rotonda dedicata al rapporto Scienza-Media e alla comunicazione ai tempi di internet. Fiere dei media scientifici: La grande libreria multimediale sarà il «cuore» di Fest con circa 200 editori. Gli espositori italiani e stranieri metteranno a disposizione dei visitatori vari mezzi di comunicazione che si occupano di scienza - dai libri alle riviste, dalle radio alle tv, dai blog ai prodotti multimediali di nuova generazione. La sezione ospitata dal Salone degli incanti (ex-Pescheria) sarà dedicato agli adulti e agli operatori del settore, mentre quella della Stazione marittima ospiterà l’editoria per bambini e ragazzi.
Sei i percorsi tematici previsti per i più giovani: «Il luna park della scienza» (matematica, fisica, chimica, numeri, misurazioni, leggi fisiche e chimiche, esperimenti); «Sulla giostra cosmica» (astronomia, geologia, risorse, ecologia e ambiente); «Tra ruggiti e tulipani» (animali, piante, specie, adattamenti, cura, coltivazioni, erbari, giardinaggi); «Io, il plancton e tutti gli altri» (scienze della vita, evoluzione, corpo umano e medicina); «Lo zoo delle macchine» (tecnologia, informatica, internet); «Le pietre miliari» (enciclopedie, storia della scienza e biografie). Una particolarità: gli eventi della Fiera dedicati a bambini e ragazzi (dai 5 ai 14 anni) si svolgeranno sia in italiano che in croato e sloveno. Infine, all’interno delle due sedi della Fiera sono previsti incontri con autori e sessioni di lettura e, nella sezione per ragazzi, laboratori e attività didattiche.
CONFERENZE. Le conferenze affronteranno numerosi argomenti, tra i quali l’informazione nell’era di Internet, il ruolo del sapere scientifico nello sviluppo di una democrazia moderna, la visione della scienza nei paesi emergenti come Cina, India e Brasile, le figure e gli stereotipi nell’immaginario collettivo legati alla scienza, i musei della scienza, la tecnologia dei metodi investigativi. Tra gli invitati – numerosi scienziati di fama mondiale tra quali Nicholas Humphrey e Steven Rose, John Barrow, Jacques Mehler e Peter Woit i l cinese Yan Wu accanto ai più noti protagonisti del mondo multimediale.. Tra gli italiani: Enrico Bellone, Edoardo Boncinelli, Margherita Hack, Giuseppe O. Longo, Piergiorgio Odifreddi.
MOSTRE. Le mostre in programma sono state pensate sia per i ragazzi che per gli adulti. «Comunicazione e conservazione» (Palazzo Gopcevic – Sala Leonardo) presenta i primi 20 anni di storia della riserva naturale marina di Miramare. «Cronache dal manicomio» (Teatro Miela) esibisce in seguito cinquanta scatti fotografici di Claudio Ernè sul lavoro di Franco Basaglia nell’Opp di San Giovanni negli anni settanta. «I cieli di Rodari: l’Astronomia in filastrocche» (Aula Magna Università di Trieste) ha poi come temi centrali il cielo, le stelle e i pianeti e prevede l’allestimento di un planetario itinerante (Starlab) dove bambini e ragazzi osserveranno il cielo notturno, prendendo spunto dalla lettura di alcune fiabe e filastrocche astronomiche. L’unica mostra sul mare, «Il Parco del Mare» (Palazzo della Borsa), presenta un progetto della Camera di Commercio per un possibile sviluppo turistico, culturale e scientifico cittadino, attraverso proiezioni tridimensionali con plastici e attrezzature multimediali.
PER I PIU’ PICCOLI. «Mini Darwin alle Galapagos» racconta l'evoluzione e la biodiversità mentre «Miscela espresso di gioco, scienza, cultura» (Stazione Marittima) spiega come funziona il mondo delle macchine.
Infine, la mostra «Oltre lo specchio» (Immaginario Scientifico) propone un percorso interattivo dedicato alla geometria e alla «matematica della natura».
INIZIATIVE SPECIALI. Numerosi gli eventi collaterali tra i quali anche «Street Science», in programma sabato, dalle ore 10 alle ore 13 in Piazza della Borsa, che sarà trasformata in una moderna «agorà» della cultura scientifica. In varie «postazioni di ascolto», allestite con una lavagna e un piccolo palco, saranno presenti in piazza numerosi scienziati e ricercatori di tutte le nazionalità che studiano o lavorano nei vari enti scientifici cittadini e si alterneranno in brevi presentazioni informali (della durata di 10-15 minuti ciascuna) delle loro attività di ricerca. Agli oratori sarà lasciata la massima libertà nella scelta di temi e modalità dell’esposizione, che potrà essere fatta in italiano o in lingua inglese. I triestini potranno così conoscere la ricchezza dell’attività di ricerca che viene quotidianamente svolta a Trieste, direttamente dalla voce dei suoi protagonisti, gli scienziati.
Gabriela Preda
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