Noi disevimo semplicemente, quando sucedeva qualcosa di speciale e molto spesso ai Volti, solite cose politiche dele due parti italiana e slovena i soliti studenti, gioventù, la parte tedesca... Lasciavano che si sbrighino tra di loro: i tavolini e le sedie del caffé ai Volti erano le armi pesanti, i bastoni da passeggio, che tutti quei signori portavano, le armi leggere. Allora vedevi, se d'estate, capei de paia (pure detti tavolete) per terra mastruzade, tochi de bastoni roti, sedie e tavolini sconquassai, vetri de ferai e de vetrine, tuto un disastro. No revolverade o coltelade, no, quele cose sucedevano in Città Vecchia per altre questioni. Fino a che operavano le guardie di pubblica sicurezza andava alla lunga ma se la questione durava troppo veniva fuori la gendarmeria: un colpo di tromba e non vedevi più nessuno!
Mi iero mulo, guardavo de lontan. Iero iscrito alla Lega Nazional e basta, logico questo quando avevo 16-17 anni"
