Piazza Venezia - La guerra delle panchine
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guerra delle panchine
Se bisogna ringraziar i nostri avi?........
sta foto (ghe dago ragion a Macondo) fa sc'hifo! meno mal che son nata dopo. Qua' non se tratta de criticar, ma noi gaveva niente de belezze, nianche naturali, solo che polvere, poveri vestiti neri.
Comunque mi penso che dipendi anche un pocheto dell'educazion umana, se un se senta dispettosamente, o el dormi durante el giorno e anche la notte, i doveria rilassar una legge per tutti.
Non so come che xe da voi adesso dopo mezzo secolo che manco, ma almeno qua' xe scritto tutto a seconda della legge come che iera quando co iero picia mi'. Non voio divagar con politica, ma ai mii tempi nessun iera vagabondo, al punto de dormir all'aria aperta.
Qua' i spendi troppo, i metti panchine tutte laccade per le intemperie, ma el vandalismo, e i barboni esisti tutt'ora, tornemo de novo all'educazion famigliare, coi ghe domanda el motivo i rispondi chei xe stadi buttadi fora de casa.
In quanro ai sudori e spuzze?........qua' te voio Betta ""BRAVISSIMA! ""gavevimo anche la legge per quel, i ne quasi obligava de rasarse sotto i brazzi come che fazeva le americane per cavar via della visuale sti boschi de pei co se se tegniva per la maniglia in tram, e che odori.
E i lavoratori del cantier e fabbrica macchine, iera proibi' de montar in tram con la tuta sporca de oio, e subito xe stado messo le doccie, cussi' i vegniva fora netti e cambiai. Ma devo ametter che non xe bel per el turista de veder un che dormi' ga' senso appunto de miseria piu' che de
attrazion.
Maria aka refolo
sta foto (ghe dago ragion a Macondo) fa sc'hifo! meno mal che son nata dopo. Qua' non se tratta de criticar, ma noi gaveva niente de belezze, nianche naturali, solo che polvere, poveri vestiti neri.
Comunque mi penso che dipendi anche un pocheto dell'educazion umana, se un se senta dispettosamente, o el dormi durante el giorno e anche la notte, i doveria rilassar una legge per tutti.
Non so come che xe da voi adesso dopo mezzo secolo che manco, ma almeno qua' xe scritto tutto a seconda della legge come che iera quando co iero picia mi'. Non voio divagar con politica, ma ai mii tempi nessun iera vagabondo, al punto de dormir all'aria aperta.
Qua' i spendi troppo, i metti panchine tutte laccade per le intemperie, ma el vandalismo, e i barboni esisti tutt'ora, tornemo de novo all'educazion famigliare, coi ghe domanda el motivo i rispondi chei xe stadi buttadi fora de casa.
In quanro ai sudori e spuzze?........qua' te voio Betta ""BRAVISSIMA! ""gavevimo anche la legge per quel, i ne quasi obligava de rasarse sotto i brazzi come che fazeva le americane per cavar via della visuale sti boschi de pei co se se tegniva per la maniglia in tram, e che odori.
E i lavoratori del cantier e fabbrica macchine, iera proibi' de montar in tram con la tuta sporca de oio, e subito xe stado messo le doccie, cussi' i vegniva fora netti e cambiai. Ma devo ametter che non xe bel per el turista de veder un che dormi' ga' senso appunto de miseria piu' che de
attrazion.
Maria aka refolo
- Nona Picia
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Son dacordo con babatriestina per quel che riguarda le panchine: le xe "de tuti"
e gli" adetti ai lavori" del comun ga el dover de controlar che la roba de tuti sia rispetada, affinchè tuti possi usufruir de la "roba de tuti." Solo che far rispetar la "roba de tuti" costa e alora xe più facile taiar via la "roba de tuti"
e magari eliminarla.
E per quel che riguarda i barboni, visto che no xe più un reato esser barboni, lassemoli in pase, se no i fa niente de mal, anche se no xe uno spettacolo piacevole.
e gli" adetti ai lavori" del comun ga el dover de controlar che la roba de tuti sia rispetada, affinchè tuti possi usufruir de la "roba de tuti." Solo che far rispetar la "roba de tuti" costa e alora xe più facile taiar via la "roba de tuti"
e magari eliminarla.
E per quel che riguarda i barboni, visto che no xe più un reato esser barboni, lassemoli in pase, se no i fa niente de mal, anche se no xe uno spettacolo piacevole.
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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Sul Piccolo de oggi:
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I 1500 IN PIAZZA
PANCHINE: UNA FESTA TRIESTINA
di Paolo Rumiz
Vorrei dire due cose della manifestazione di domenica sulle panchine pubbliche. Non da giornalista, ma da partecipante. C'ero, ho avuto un ruolo nell'organizzazione, dunque ritengo di poter parlare a questo titolo.
Il vicesindaco dice che ci siamo mossi "per due barboni". Vero niente. Abbiamo detto l'esatto contrario: le panchine - e i gradini delle chiese - sono di tutti e non dei barboni. Ma sono cose che possono capire solo quelli che non hanno poltrone comode dove sedersi.
È semmai la giunta che "per due barboni" ha sfigurato una piazza, sottraendola all'uso dei cittadini. Ed è la giunta che - con le casse vuote e le scuole a pezzi - si concede il lusso di cambiare i connotati a un luogo pieno di bellezza e di storia, per il quale sarebbe stato sufficiente l'esercizio della manutenzione.
Qualcuno ha dichiarato che eravamo ipocriti, pochi e di sinistra. Bene, ho modo di pensare il contrario. La nostra era un'allegra dimostrazione di democrazia e triestinità. Non è stata la marcia contro qualcuno. Non ha visto né comizi né bandiere di parte. La verità non ha colore politico.
Io posso non riconoscermi nella mia giunta, ma essa è pur sempre la mia giunta. Così la giunta può non riconoscersi in una parte dei triestini, ma essi tali rimangono. Forse sarò miope, ma in piazza ho creduto di vedere una bella "razza". Fossi nella giunta, non la sottovaluterei.
Eravamo ben più di 1500. Alcuni dati. La folla è sfilata ininterrottamente per 20 minuti nella strettoia di piazza Cavana. Da piazza Venezia siamo partiti con un anticipo di 10 minuti sul previsto perché non ci stavamo, il luogo era transennato, pieno di alberi di natale e, per non intralciarne la vendita, abbiamo invitato molti ad aspettare il corteo in piazza Hortis.
È strano che il sindaco non sappia chi ha autorizzato il corteo a entrare in piazza Unità. È stata la Questura, che anzi ringrazio per aver disposto un servizio d'ordine esemplare. Stesso dicasi per i vigili urbani che ci hanno simpaticamente seguiti dall'inizio alla fine.
Quanto a Vinicio Capossela, non ha affatto guidato il corteo; si è affiancato a noi perché ama Trieste. Tanto meno egli era disposto a fare lo «specchietto per le allodole». Se fosse stato inondato di fans urlanti, il corteo sarebbe finito prima di cominciare.
Un dettaglio che mi riguarda: non ho affatto «urlato» al megafono, ho solo pronunciato uno slogan striminzito a voce appena udibile e privo di contenuto politico. Non sono un capopopolo.
Ultima cosa: se il sindaco e l'assessore Bandelli, dei quali riconosco i meriti in altri campi, si fossero uniti a questo manipolo di «ipocriti», secondo me si sarebbero divertiti, essendo essi «muli de gita». Avrebbero apprezzato ciò che da tempo non si vede dalle nostre parti. Non decibel a manetta, non frastuono, ma gioia, bellezza e gusto della partecipazione.
Se così non fosse stato, se la gioia, la bellezza e l'allegria non fossero state visibili negli occhi di tutti, e se davvero fossimo stati quattro gatti, l'evento non sarebbe stato seguito dalle principali televisioni nazionali e da innumerevoli radio incluse quelle austriaca e slovena. Se fossi un sindaco attento alla reputazione della città, mi fregherei le mani.
Paolo Rumiz
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I 1500 IN PIAZZA
PANCHINE: UNA FESTA TRIESTINA
di Paolo Rumiz
Vorrei dire due cose della manifestazione di domenica sulle panchine pubbliche. Non da giornalista, ma da partecipante. C'ero, ho avuto un ruolo nell'organizzazione, dunque ritengo di poter parlare a questo titolo.
Il vicesindaco dice che ci siamo mossi "per due barboni". Vero niente. Abbiamo detto l'esatto contrario: le panchine - e i gradini delle chiese - sono di tutti e non dei barboni. Ma sono cose che possono capire solo quelli che non hanno poltrone comode dove sedersi.
È semmai la giunta che "per due barboni" ha sfigurato una piazza, sottraendola all'uso dei cittadini. Ed è la giunta che - con le casse vuote e le scuole a pezzi - si concede il lusso di cambiare i connotati a un luogo pieno di bellezza e di storia, per il quale sarebbe stato sufficiente l'esercizio della manutenzione.
Qualcuno ha dichiarato che eravamo ipocriti, pochi e di sinistra. Bene, ho modo di pensare il contrario. La nostra era un'allegra dimostrazione di democrazia e triestinità. Non è stata la marcia contro qualcuno. Non ha visto né comizi né bandiere di parte. La verità non ha colore politico.
Io posso non riconoscermi nella mia giunta, ma essa è pur sempre la mia giunta. Così la giunta può non riconoscersi in una parte dei triestini, ma essi tali rimangono. Forse sarò miope, ma in piazza ho creduto di vedere una bella "razza". Fossi nella giunta, non la sottovaluterei.
Eravamo ben più di 1500. Alcuni dati. La folla è sfilata ininterrottamente per 20 minuti nella strettoia di piazza Cavana. Da piazza Venezia siamo partiti con un anticipo di 10 minuti sul previsto perché non ci stavamo, il luogo era transennato, pieno di alberi di natale e, per non intralciarne la vendita, abbiamo invitato molti ad aspettare il corteo in piazza Hortis.
È strano che il sindaco non sappia chi ha autorizzato il corteo a entrare in piazza Unità. È stata la Questura, che anzi ringrazio per aver disposto un servizio d'ordine esemplare. Stesso dicasi per i vigili urbani che ci hanno simpaticamente seguiti dall'inizio alla fine.
Quanto a Vinicio Capossela, non ha affatto guidato il corteo; si è affiancato a noi perché ama Trieste. Tanto meno egli era disposto a fare lo «specchietto per le allodole». Se fosse stato inondato di fans urlanti, il corteo sarebbe finito prima di cominciare.
Un dettaglio che mi riguarda: non ho affatto «urlato» al megafono, ho solo pronunciato uno slogan striminzito a voce appena udibile e privo di contenuto politico. Non sono un capopopolo.
Ultima cosa: se il sindaco e l'assessore Bandelli, dei quali riconosco i meriti in altri campi, si fossero uniti a questo manipolo di «ipocriti», secondo me si sarebbero divertiti, essendo essi «muli de gita». Avrebbero apprezzato ciò che da tempo non si vede dalle nostre parti. Non decibel a manetta, non frastuono, ma gioia, bellezza e gusto della partecipazione.
Se così non fosse stato, se la gioia, la bellezza e l'allegria non fossero state visibili negli occhi di tutti, e se davvero fossimo stati quattro gatti, l'evento non sarebbe stato seguito dalle principali televisioni nazionali e da innumerevoli radio incluse quelle austriaca e slovena. Se fossi un sindaco attento alla reputazione della città, mi fregherei le mani.
Paolo Rumiz
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Son dacordo con babatriestina per quel che riguarda le panchine: le xe "de tuti"
e gli" adetti ai lavori" del comun ga el dover de controlar che la roba de tuti sia rispetada, affinchè tuti possi usufruir de la "roba de tuti." Solo che far rispetar la "roba de tuti" costa e alora xe più facile taiar via la "roba de tuti
Quando ero giovane e mi credevo ancora immortale ;-D feci il classico "viaggio formativo" con l'Erasmus. Arrvai alla stazione di Edimburgo alle 6 del mattino di un giorno d'agosto. Faceva freddo, avevo dormito pochissimo (i treni inglesi erano scomodissimi). Mi sedetti sulla panchina di una stazione deserta e mi ci semi-distesi. Arrivo come un lampo, dal nulla, un poliziotto che mi disse chiaramente che o stavo seduto correttamente sulla panchina, o me ne dovevo andare. Stesso trattamento a quello che vidi come un semi-habituè della stazione (un barbone).
Un poliziotto.
Alle 6 del mattino.
In piena epoca post-tatcheriana, quando la Scozia non aveva un soldo.
Questo piccolo aneddoto per spiegare che, con un discreto controllo fatto da un vigile urbano, i barboni non si fermano sulle panchine. E' sacrosanto il loro diritto a starci, è sacrosanto che una panchina sia usufruibile da tutti.
Il problema non è il barbone, ma il vigile. I vigili costano e, come per i guardiani, non siamo più in grado di permetterceli. Quelli che ci sono sono assorbiti dal traffico e pochissimo altro. Un controllo discreto ed efficente del territorio è impossibile.
Così, annoveriamo tra le perdite del buon vivere della città anche questo elemento che, con una presenza discreta ma comunque deterrente, rendeva la città un pochino più vivibile.
Some day you will find me,
Caught beneath the landslide
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- babatriestina
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
eppure qualche anno fa, proprio qui a Trieste, si parlava del vigile di quartiere... com'è finita? l'idea mi sembrava buona..Kyeldor ha scritto:
Il problema non è il barbone, ma il vigile. I vigili costano e, come per i guardiani, non siamo più in grado di permetterceli. Quelli che ci sono sono assorbiti dal traffico e pochissimo altro. Un controllo discreto ed efficiente del territorio è impossibile.
Così, annoveriamo tra le perdite del buon vivere della città anche questo elemento che, con una presenza discreta ma comunque deterrente, rendeva la città un pochino più vivibile.
Con tutto el rispetto per i partecipanti a questa discussion, ma no ve sembra che se trati de un falso problema?
Ecove alcuni problemi seri (indipenedentemente dal fato che podé eser d'acordo a risolverli in un modo o ne l'altro) :
- i dixi che dal prosimo anno no sarà più buoni benzina = un aumento notevole de spasa per tuti i triestini opur andar ogni volta a far benzina in Slovenia (penso che i lo farà in molti) con gran gioia dei benzinai de fora e tristeza dei nostri
- no i ga apogiado l'Expo nonostante le promese
- el porto vecio sembra sia a un punto morto, per via del legi sul porto franco
- no se sa se sarà finanziamenti per finir i lavori dela nova autostrada
- el lavoro che continua a mancar e le dite che continua a serar
- el gasificator che i volesi costruir in mezo al golfo (sarà utile, ma povero el nostro golfo)
Questi, e altri ancora che adeso no me vien in mente, me par problemi sai più importanti che due panchine, no sarà che i punta l'atenzion sule panchine perché no se parli del resto?
Ecove alcuni problemi seri (indipenedentemente dal fato che podé eser d'acordo a risolverli in un modo o ne l'altro) :
- i dixi che dal prosimo anno no sarà più buoni benzina = un aumento notevole de spasa per tuti i triestini opur andar ogni volta a far benzina in Slovenia (penso che i lo farà in molti) con gran gioia dei benzinai de fora e tristeza dei nostri
- no i ga apogiado l'Expo nonostante le promese
- el porto vecio sembra sia a un punto morto, per via del legi sul porto franco
- no se sa se sarà finanziamenti per finir i lavori dela nova autostrada
- el lavoro che continua a mancar e le dite che continua a serar
- el gasificator che i volesi costruir in mezo al golfo (sarà utile, ma povero el nostro golfo)
Questi, e altri ancora che adeso no me vien in mente, me par problemi sai più importanti che due panchine, no sarà che i punta l'atenzion sule panchine perché no se parli del resto?
- babatriestina
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- Località: Trieste, Borgo Teresiano
per l'Expo https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?t=1213rofizal ha scritto:
Ecove alcuni problemi seri (indipenedentemente dal fato che podé eser d'acordo a risolverli in un modo o ne l'altro) :
- i dixi che dal prosimo anno no sarà più buoni benzina =
- no i ga apogiado l'Expo nonostante le promese
- el porto vecio sembra sia a un punto morto, per via del legi sul porto franco
- no se sa se sarà finanziamenti per finir i lavori dela nova autostrada
- el lavoro che continua a mancar e le dite che continua a serar
- el gasificator che i volesi costruir in mezo al golfo (sarà utile, ma povero el nostro golfo)
per i rigassificatori
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?t=927
per el portovecchio
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?t=396
per le ditte che sera
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?t=819 ( solo per negozi, ma nissun scrivi gnente de roba nova che verzi? sarà pur qualcossa?)
sula benzina agevolata, xe una discussion longhissima sul Sito deSandro, colegada anche al problema del traffico e del inquinamento in città, dele pedonalizzazioni...
per mi un problema no escludi l'altro e no voleria far una graduatoria de cossa che xe più importante, a volte qualcossa xe meno importante ma più immediato o più facilmente risolubile..
- Nona Picia
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- Iscritto il: ven 20 gen 2006, 15:08
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Qualche anno fa ne ho visti due in via Revoltella (miracolo) poi li ho visti in Corso Italia, ma solo di domenica pomeriggio.babatriestina ha scritto:eppure qualche anno fa, proprio qui a Trieste, si parlava del vigile di quartiere... com'è finita? l'idea mi sembrava buona..
Per tutto il resto fin quando i triestini pagherà tasse per rifar robe che no ocor
comprar muci de alberi de Nadal che fa bel ma costa in alberi luce e tasse varie e altre robe ancora che xe per foderar i oci dela gente ma di cui no xe reale bisogno e servi solo per salvar le aparenze, no sarà soldi per niente altro.
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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[MOD]Go mosso i post sule tasse in un altro topico[MOD]
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?t=1522
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- babatriestina
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
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Oggi son passada in piazza Venezia e vardavo un poco. Adesso par che la Sovrintendenza ga bloccado el grosso dei lavori. I disi che i cambierà i ferai per metter quei a pastoral, ma i ferai che ghe xe là xe za a pastoral!! e alora? come la magnemo? butar via un feral a pastoral, e anca novo, per meter un altro? un business dei ferai a pastoral? semai xe forsi de spostarli.
Po panchine, ghe ne xe una. Brutta e con botiglie de bira svode sotto e cartazze. Quindi:
1- no xe passai i scovazzini
2-no xe un cestin per le scovazze vizina ma
3 xe pien de cassonetti de scovazze subito di fronte.
I do alberi de taiar, efetivamente, al de là che uno xe novo e picio, i verzessi la prospettiva. resta tanti altri.
Saria de meter acqua in fontana
Per la statua, ben, el Nettuno stassi ben in Piazza dela Borsa, ma speta mus chi i la metti a posto. El problema de Massimilian xe un altro:
volemo la piazza Giuseppina come che la iera? e alora su Massimilian e via tuti i alberi!! e pianzi i Verdi
volemo salvar i alberi? ma alora no so se Massimiliano stassi ben, sofigado fra le piante, mancassi un fià de prospettiva. ( per mi, forsi meo che el resti a Miramar, o se no ringhiere, protezioni, telecamere, che no i rovini che xe una statua de bona qualità.)
Po panchine, ghe ne xe una. Brutta e con botiglie de bira svode sotto e cartazze. Quindi:
1- no xe passai i scovazzini
2-no xe un cestin per le scovazze vizina ma
3 xe pien de cassonetti de scovazze subito di fronte.
I do alberi de taiar, efetivamente, al de là che uno xe novo e picio, i verzessi la prospettiva. resta tanti altri.
Saria de meter acqua in fontana
Per la statua, ben, el Nettuno stassi ben in Piazza dela Borsa, ma speta mus chi i la metti a posto. El problema de Massimilian xe un altro:
volemo la piazza Giuseppina come che la iera? e alora su Massimilian e via tuti i alberi!! e pianzi i Verdi
volemo salvar i alberi? ma alora no so se Massimiliano stassi ben, sofigado fra le piante, mancassi un fià de prospettiva. ( per mi, forsi meo che el resti a Miramar, o se no ringhiere, protezioni, telecamere, che no i rovini che xe una statua de bona qualità.)
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Beh, visto che stasera non mi sento troppo bene me la prendo comoda...ho trovato due cartoline della piazza in questione e ve le ho scannerizzate...magari erano già messe da qualche parte, non so...comunque nell'eventualità spostatele o eliminatele.
Questa era la Piazza Giuseppina ad inizio secolo. Come dice Baba, neanche ombra delle auto, ma carrozze poche...
Questa era la Piazza Giuseppina ad inizio secolo. Come dice Baba, neanche ombra delle auto, ma carrozze poche...
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Caught beneath the landslide
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...in cambio tram a cavalli...parecchi.
Tram che intuiamo, dalla presenza dei binari, in quest'altra cartolina, dove si vedono gli attuali alberi...ancora alberelli! Penso siamo negli anni '50, forse prima. La cartolina è stata spedita nel 1954, Vera Fotografia.
Quelle che mancano sono sempre le automobili!
Tram che intuiamo, dalla presenza dei binari, in quest'altra cartolina, dove si vedono gli attuali alberi...ancora alberelli! Penso siamo negli anni '50, forse prima. La cartolina è stata spedita nel 1954, Vera Fotografia.
Quelle che mancano sono sempre le automobili!
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