![Wink :wink:](./images/smilies/icon_wink.gif)
Ieri sera me xe vignudo in mente "ulmo", nel significato de "pien". Credo che la conosemo più o meno tuti. Cusì vardo sul forum e no la xe stada mai usada, bene!, vardo sul dizionario triestin e... no la xe presente!
![Shocked :shock:](./images/smilies/icon_eek.gif)
Chi lo sa?
questo nela pagina dedicada ai dialetti Galloitalici. Quindi dovesi eser de origine gallica!ulme, s. m., olmo; nel gioco della morra era detto ulmo colui che restava senza bere (rt)
Diria che la ricerca se sta faxendo interesante. Se nota un certo legame tra la parola ulmo e el fato de eser pieni... de vin (come imaginavo). Xe vero che ulmo iera chi restava senza bever, ma el doveva eser za imbriago, e forsi, in qualche tradizion (qela triestina?), podeva eser che, inveze de trovar el bicer svodo, proprio no rivasi a beverlo perché... el iera ulmo! El che me batesi.Tante volte si presentava qualche antico o gruppetti di amici che facevano comunella e aumentando di numero, si capisce che a sua volta aumentava la richiesta di vino da bere. Era solito che alla fine della bicchierata, quando qualcuno di loro era saturo di vino, fare il "tocco" da lui chiamato "scherzetto" che tante volte finiva nel tragico per le contraddizioni e i contrasti che avvenivano tra il "Padrone, Sutta e Uscita", per dare il consenso a colui che doveva bere il bicchiere colmo in modo che alla fine del gioco una persona rimaneva "Ulmo" cioè senza bere.