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Gli spettacoli sono 11, non più 12, e con 6 per il turno E in più.
Spettacolo inaugurale, indimenticabile OtelloNon tanto che mi avesse colpita il direttore Sanzogno o le scene ( se ben ricordo sintetiche) di Pizzi o la regia di fassini, che comuqnue in quei tempi firmavano molti spettacoli, ma per i protagonisti: Cossutta, Cappuccilli e Kabaivanska. Non è facile trovare un buon Otello ( e difatti l'opera non viene assai rappresentata) e per l'occasione Cossutta feca un figurono: bellissimo il duetto dei due uomini Sì pel ciel marmoreo giuro. Bellissimo anche secondo me di Cossutta l'Ora e per sempre addio, cantato come dire.. con la coda fra le gambe.
Un bel Barbiere di Siviglia diretto da Alberto Zedda che se non erro ne aveva curato l'edizione critica. tenore Ernesto Palacio, emzzosoprano la solita Casoni, secondo baritono un semisconosciuto per allora leo Nucci
Un'interessante Arianna e Barbablù, che a me sembrò un po' onirico, dir Giovaninetti, Olivia Stapp e Ferruccio Furlanetto
Non credo di aver assistito alla katia Kabanova di janacewk diretta da sebastian
Un Lohengrin ancora in italiano, direttore Patanè, cast italiano: maria Chiara, bianca Berini, giuseppe Giacomini, Silvano Carroli
Il ratto dal serraglio in tedesco invece dir Maerzendorfer, una Jane Marsh per una parte virtuosistica, altri cantanti di cui nulla ricordo.
Un'interessante e piacevole Traviata, che vidi un pomeriggio dal loggione, direttore Bartoletti, protagonisti giovani Katia ricciarelli e José Carreras, allora in romantica relazione
Eccoli qua
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( Pippo Baudo allora era lontano..)
Bella.
Una Coppélia di Roland Petit coi balletti di Marsiglia: una coreografia un po' originale e secondo em assai appropriata, ne esiste un a versione filmata che la conserva, La protagonista era liliana Cosi, sempre brava, e lìètoile maschiere era quel rudy Bryans che mi aveva colito anni prima nel corsaro, ma la caratteristica della visione di Petit, di cui credo di aver già parlato in un altro posta proposito di Coppélia, è che inteerpretò lui stesso il ruolo di Coppélius, il creatore della bambola: non il solito vecchio pepi strigòn mezzo calvo che crea pozioni magiche inutili, ma un vecchio viveur di mezza età, innamorato senza speranza di Swanilda, che crea una bambola che leassomiglia. e danza col manichino, dopo averle offerto una coppa di champagne, nell'illusione di dnzare con la swanilda vera. Un'idea che rende assai più logica la sostituzione di Swanilda alla bambola meccanica. E già che c'era, la Galizia originaria del racconto di Hoffmann diventa la Parigi di fine ottocento, con la sartineed i militari..
Lucia di Lammermoor col solito De Fabritiis la Bonifaccio/Pellegrini, carreras.. buona routine
I due foscari medesima edizione con Cappuccilli e sempre de fabritiis
Per finire una Fanciulla del West con Bartoletti e ancora Cossutta, che forse non ho visto.