dal 1950 in zo mai stadi vespasiani in Piazza Goldoni!AdlerTS ha scritto: Me diverti saiQuel del 14.02.61 scriveva
. Forse i intendeva vespasiani ?dell’imminente inizio dei lavori per i sottopassaggi in piazza Goldoni



dal 1950 in zo mai stadi vespasiani in Piazza Goldoni!AdlerTS ha scritto: Me diverti saiQuel del 14.02.61 scriveva
. Forse i intendeva vespasiani ?dell’imminente inizio dei lavori per i sottopassaggi in piazza Goldoni
lo go appena messo quaPiereto ha scritto:No savevo ben dove postar sto scrito,ma penso che per l'argomento dovesi andar qua. Ogi xe sul Picolo un bel articolo de Rumiz su la cità ,e el porto.Xe un articolo a puntate.S.
a mi me par che l'expo no la gavessimo poduda becar per altri motivi, mancanza de infrastrutture, po la xe stada bloccada dele divisioni interne e soprattutto del ricordo de quei che al momento giusto ga tirado fora el portofranco, el regime de extraterritorialità, el TLT e cussì nosegapodudo.Una macchina di potere che è stata capace di affossare l'occasione miliardaria dell'Expo su cui la città avrebbe potuto giocare tutte le sue carte.
vero, xe sempre queiQui li abbiamo lasciati crescere, li abbiamo votati, e ora sono dappertutto. Come la gramigna. In porto, in Comune, in Parlamento, in Regione e nelle sue mille aziende partecipate, all'Acegas, nelle Coop, alla Camera di commercio, alla Fondazione Crt e in un'infinità di organi collaterali. Spolpano la cosa pubblica, ingrassano se stessi e bloccano chi non si genuflette.
anche vero. No semo noi cittadini a protestar, ma loro co i se beca fra de loriOra l'omertà si sta rompendo, ma non per senso civico. Non perché Trieste, la città cara al cuore, ha rialzato la testa. Si rompe, come a Roma, o come in Calabria, per giochi di potere, perché qualcuno tra gli ammessi al banchetto è rimasto deluso dalle elargizioni del Sultano
ecco, me piaseria saverghene de più sulle COOP. Mi come negozi le me va benissimo..Perché non chiediamo alla Camera di commercio contezza sulle sue iniziative, sui contributi che infligge alle categorie del terziario, sui risultati delle sue decine e decine di inutili missioni all'estero? Perché il suo presidente ipotizza un milione di presenze l'anno al "suo" improbabile Parco del mare e accredita però previsioni per un futuro miserabile da 70 mila abitanti per la "nostra" città? Perché nessuno chiede il conto sull'efficienza della gestione dell'Acegas o mette il naso in quell'altro santuaario discutibilmente gestito che sono le Cooperative operaie, caposaldo inesplorato dell'immobilismo locale?
qua no son dacordo con Paolo, Urban ga comuqnue rimesso a posto una zona che iera un oror. se podeva far meio? forsi, ma il meglio è nemico del bene..Perché abbiamo tollerato l'imbroglio del piano Urban che ha creato un quartiere nuovo e morto tra Cavana e San Giusto, un labirinto di fantasmi dove l'anima, come le vecchie pietre (rubate sotto il naso di tutti), è volata via da tempo?
anche vero, Ma ve ricordè i traghetti cola Grecia? in riva, ala Marittima, file cussì, in porto, no ghe andava ben.. E de quanti anni noi gavemo linie marittime per Venzia, Pola, Spalato? perchè e de quanti ani ormai ghe gavemo lassado el monopolio dele linee marittime del Adriatico oriental ai Croati?La mappa dell'Adriatico parla già chiaro. Non abbiamo più traghetti. È rimasto solo Durazzo, Albania. Niente per Patrasso, Pola, Venezia e Spalato. Il mare non è più nostro. È diventato "cosa loro".
In vista del nuovo piano regolatore, vi è un progetto dell’ing. Max Fabiani, che prevede una metropolitana innesta nella ferrovia di circonvallazione e delle seggiovie o teleferiche verso Belvedere, Calvo, Concusso, S. Servolo, Antignano, prevedendo una popolazione di 600.000 abitanti.
Previsti auto-sili interrati al raccordo fra le vie Ginnastica, Tarabochia e Sorgente, l’isolato fra viale XX Settembre e le vie Crispi, Rossetti, I. della Croce e quello delle vie S. Zaccaria, del Toro, Crispi e Ginnastica.
questo par che sti giorni lo ga ripreso in man Cosolini..babatriestina ha scritto: 6 la città cablata: i ga messo tutti i cavi ma po no so se ghe passa qualcossa.. ( sindaco Illy)
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e riecco la città cablataL'avvocato triestino Guido Gerin, intervenendo con draconiana brevita' nell'assemblea degli azionisti (cinque minuti a testa, mica come in Parlamento), aveva chiesto con una punta di veleno quali iniziative e risorse le Generali dedichino alla cultura e in particolare a Trieste. E Gianfranco Gutty, vicepresidente e amministratore delegato, sibilo' al microfono: "In contributi e sponsorizzazioni investiamo 4 miliardi, di cui uno a Trieste. Che forse e' anche troppo"
Proprio triestino, del resto, il Leone non e' mai stato. La direzione per l'Italia fu a Venezia fin dal principio. E se nel tempo a Mogliano Veneto e' stata trasferita la gran parte delle funzioni operative, a Trieste rimane la direzione centrale che occupa 650 persone. "Questa citta' non e' il centro del mondo - ha detto il presidente Antoine Bernheim al Piccolo - ma resta il porto d'attracco delle Generali, che le sono molto fedeli e intendono mantenervi la sede". "La compagnia e' tutt'altro che slegata da Trieste - conferma il sindaco Riccardo Illy -. La citta' cerca di prevenirne le esigenze, ad esempio sviluppando con la "cablatura" le strutture di telecomunicazione
In questo decennio, tuttavia, la citta' ha perso un'occasione e mezzo per legare a se' il Leone alato. La prima con il progetto Polis: un piano mai attuato di ristrutturazione del Porto vecchio, dove avrebbe trovato spazio la direzione della compagnia. Oggi il progetto viene rilanciato dagli industriali, ma nel frattempo le Generali se ne sono andate a Mogliano. La mezza occasione e' l'off - shore, il centro bancario e assicurativo agevolato per gli investimenti nell'Est europeo, istituito nel 1991 ma ancora bloccato: ieri da un contenzioso comunitario, oggi dai rilievi della Corte dei Conti. Per Gutty e' ormai "un'occasione perduta". Per Desiata, che ne e' stato l'ideatore, "la dimostrazione della debolezza della classe politica cittadina". Per Illy "un'opzione indebolita ma ancora valida". Il problema e' il tempo: tra qualche anno i primi Paesi dell'Est saranno gia' membri Ue, e non ci sara' piu' bisogno di agevolare un bel nulla. Roberto Morelli
i xe tuti asservidi ale automobili: se dà per scontado che i triestini senza de lore no se movi.. perfin per le visite in Carso, storiche e naturalistiche, pochi organizzatori prevedi che se ghe rivi col bus..Rawa Ruska ha scritto:mi za no poso veder la viabilità su le rive: per mi no colega la cità al suo mar, ma la taia fora, la separa.
anche mi la go fatta a pie e la fazzo ancora adesso, co vado in farmacia in Piazza Sansovino che me par ridicolo de ciapar un bus, ma no go mai pensado nè adesso nè allora de atraversarla in mezzoNona Picia ha scritto:Per dir la verità, la Galleria Sandrinelli mi la fazevo a piedi ogni giorno co andavo a scola al Da Vinci, solo che quela volta no iera el trafico de ogi....