Anni fa mi è stato regalato un libro di un professore di economia dei trasporti all'Università di Parma, Pier Luigi Spaggiari "I viaggi ed il tempo" editrice STEP, 1989. E' un testo divulgativo sulla storia dei trasporti che ogni tanto infila delle riflessioni un poco più profonde e tecniche. Ne riporto una
Pier Luigi Spaggiari - I viaggi e il tempo - STEP - pag. 58 ha scritto:Il declino della rete viaria romana (come quello delle grandi strade persiane) prova che i trasporti — come dicono gli economisti — costituiscono una condizione necessaria, ma non sufficiente per lo sviluppo economico. Dove e quando il sistema dei trasporti non funziona, non può esistere attività economica che meriti questo nome. Nè si possono intravedere, a maggior ragione, prospettive di sviluppo. Al contrario, i trasporti non hanno il potere, da soli, di mettere in moto i meccanismi di crescita. Non voglio ripetere cose in parte già dette, e non intendo sommergere il lettore sotto il peso di concetti e di termini scientifici e specialistici. Chi possiede un’automobile, del resto, sa bene che deve rifornirla di carburante, se vuole che cammini. Se non ne riempie il serbatoio la sua vettura, pur bella e perfetta che sia, resterà immobile. Giusto come un sistema di trasporto (inteso come l’insieme delle vie, dei mezzi e dei servizi) privo di merci e di persone da trasportare.
Mi sembra un concetto molto semplice, profondo e che si può ulteriormente approfondire se solo sostituissimo, ma qui siamo nei trasporti, alla parola trasporti la parola infrastrutture.
Troppo spesso (canale V, porto vecchio, piattaforme logistiche varie, ...) assistiamo alla presentazione di infrastrutture che, di per sé, dovrebbero rilanciare prepotentemente l'attività economica della zona, ma se manca l'iniziativa per rendere vive le infrastrutture, siamo di fronte ad iniziative inutili, a contenitori vuoti.
Come diceva, meno elegantemente, il presidente della FED Greenspan "Posso portare l'acqua al cavallo, ma non lo posso costringere a bere".
Non aspettiamoci grandi decolli dell'economia da infrastrutture più efficienti. Per avere un decollo dell'economia, le strutture più efficienti dovrebbero essere accompagnate da qualcuno disposto ad investire in attività produttive che di quelle strutture hanno bisogno. Ed allora si potrebbe anche provare a fargliele su misura.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)