Nei giorni scorsi qualcuno mi ha spiegato che le drizze delle vele ( ossia le cime/zime in triestin che servono a tirar su le vele) in triestino si chiamano ghinda o ghindazzo

io ricordo vagamente di aver sentito chiamare i parabordi " vardalai" ( da guarda-lati) ma mi hanno detto che è piuttosto chioggiotto.
Mi sembra di aver sentito dire che strambare o abbattere ( cioè spostare le vele da un lato all'altro con il vento in poppa, lavoretto che con vento teso ti fa passare il boma sulla testa come una sventola) risulta un poia ala banda cioè una variante di poggia.. il fiocco suonava flocco..
purtroppo alla scuola di vela dell'Adriaco, che avevo frequentato da ragazzina, per evitare confusioni, usavano l'italiano dei corsi della scuola velica di Caprera..
ci sono forumisti esperti di barca che ci possono riportare i vecchi termini marinareschi?
quello su cui credo tutti concordino è che in barca non ci sono "corde" tranne quella della campana, se c'è. Sono cime o zime.