I recenti ritrovamenti romani in cittavecchia

dei omini preistorici, i castellieri, fin ala Tergeste romana, inclusa
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Blues Briso
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Re: I recenti ritrovamenti romani in cittavecchia

Messaggio da Blues Briso »

Grazie PaoloN, bona Pasqua a ti e tuti i forumisti...
Ok, dunque la foto iera una elaboraziòn "onesta", se cussì se pol dir, l'ultima foto xe quela più importante che fa veder ben che la ricostruzion ne "Il Trecento a Trieste" xe coreta. Grazie de gaverla publicada.
Go vardà el video xe sai interesante, spero che te publichi un libro o un articolo sula tua idea, lo legeria volentieri. Quel che secondo mi adeso te manca però, xe spiegar ciaramente come te ga meso insieme i tochi per formar la tua teoria, perché per come te meti zo sia el video che i interventi qua sul forum, un devi sforzarse de far da solo el puzzle... Questo comunque no me impedisi de farte i complimenti per la tua ricerca.
Dito questo me domandavo co vardavo el video, che posto gavessi nela tua ricostruzion la "vera" tor Cucherna de cui par che nel 2005 sia stade trovade le fondamenta, nel odierno piazal dele Milizie.
Colombo e Arcon disi nel Quaternus a p.160:
il manufatto è designato ancora con questo nome nella toponomastica ufficiale e in ogni sorta di documentazione pubblicitaria e turistica, nonostante le evidenze documentarie dimostrino che la struttura originaria fosse posta sulla sommità del colle di S. Giusto, nel punto più alto, in posizione dominante e tale da giustificare l’origine del toponimo – chiaro ancor’oggi, cucar = sbirciare, spiare, guardare

So che no c'entra co la "basilica" ma son curioso... sempre sul Quaternus i parla dela torre de pag.162 a pag.164, i mostra anche el sigil del vescovo Canopeo (mi lo gavevo visto anche in un numero de L'Istria), do che se vedi sta tore altissima (più del campanil de San Giusto) tacada ala catedral. El sigil xe del 1370-1382...


Vosi e lingue sconossude me bati sule orece nude. El posto xe 'l steso, ma mi no 'l me par, adeso. Tuta sta gente de ndo' la riva, ché no la va via? O inveze xe i mii che me schiva? E pur ara, che mi son casa mia!
PaoloN
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Re: I recenti ritrovamenti romani in cittavecchia

Messaggio da PaoloN »

Buona Pasqua a tutti !

Grazie ! Vedo di rispondere domani appena rientro :)
Blues Briso ha scritto: gio 17 apr 2025, 10:30 Ad ogni modo, anche a vardar el disegno del afresco, no sembra che el convento sia tacado ala catedral (o meio, al batistero) come saria se fussi el "tuo" convento (overo quela che ogi xe dita basilica romana). Xe vero anche però, che nel Trezento no esistiva la prospetiva come che la conosemo ogidì, quindi pol anche darse che inveze no sia cussì importante come ch'el xe disegnà...
Esiste un documento conservato alla Fondazione Scaramangà che attesta i confini del vecchio convento trecentesco:

In Christi nomine amen. Anno Domini 1452 die vero ultimo mensis decembris. [..] de licentia, consentia et voluntate Maioris et Minoris Conscilii predicte Civitatis Tergestine dedit tradidit et donavit [..] libere et irrevocabili [..] in perpetuum Monasterio Sancti Benedicti de Tergesto [..] Omnes et singulos Ortos predicte Civitatis positos in Civitate Tergesti in Contrata Castelli ubi dicitur Lacela intra infrascriptos confines videlicet uno latere ecclesia Cathedralis Sancti Iusti ab alio latere ecclesia Sancte Clare a tertio latere muri predicte Civitatis a quarto vero latere via Consorcium

.. in contrada Castello, con i confini: da un lato la Cattedrale, dall'altro la chiesa di Santa Chiara, dal terzo lato le mura della città, dal quarto la via del Consorzio (= pubblica)


PaoloN
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Re: I recenti ritrovamenti romani in cittavecchia

Messaggio da PaoloN »

Blues Briso ha scritto: dom 20 apr 2025, 10:08 Dito questo me domandavo co vardavo el video, che posto gavessi nela tua ricostruzion la "vera" tor Cucherna de cui par che nel 2005 sia stade trovade le fondamenta, nel odierno piazal dele Milizie.
Colombo e Arcon disi nel Quaternus a p.160:
il manufatto è designato ancora con questo nome nella toponomastica ufficiale e in ogni sorta di documentazione pubblicitaria e turistica, nonostante le evidenze documentarie dimostrino che la struttura originaria fosse posta sulla sommità del colle di S. Giusto, nel punto più alto, in posizione dominante e tale da giustificare l’origine del toponimo – chiaro ancor’oggi, cucar = sbirciare, spiare, guardare
So che no c'entra co la "basilica" ma son curioso... sempre sul Quaternus i parla dela torre de pag.162 a pag.164, i mostra anche el sigil del vescovo Canopeo (mi lo gavevo visto anche in un numero de L'Istria), do che se vedi sta tore altissima (più del campanil de San Giusto) tacada ala catedral. El sigil xe del 1370-1382...
Purtroppo anche in questo caso la suggestione si scontra con le evidenze documentarie..
In ordine cronologico inverso, in MAIUSCOLO le parti importanti:

2015 Carlo Nicotra, IL CASTELLo DI TRIESTE. ORIGINI, SVILUPPO ED ELEMENTI DI PERSISTENZA DELLA STRUTTURA PREFEDERICIANA
( 116 ) In posizione adiacente alla struttura (identiicata con la USM 19) sono state messe in luce una serie di strutture murarie dello spessore di 80-100 centimetri e due unità stratigraiche (de - nominate US 20 e US 21) simili tra loro per contenuti archeologici e sedimenti; nel limo argilloso
mediamente organico sono stati reperiti frammenti ossei alimentari, carboni e residui di ceramica comune, grafita e maiolica di periodo rinascimentale.
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2009 - "A cura di: Renzo Arcon, Fulvio Colombo - Quaternus domorum et decimarum civitatis Tergesti. Quaderno delle case e delle decime della città di Trieste" pagina 162:
Gli scavi del 2005 condotti nel Cortile delle Milizie del Castello di San Giusto, hanno riportato alla luce le imponenti fondazioni di una struttura circolare NON DATABILE, PER L'ASSENZA DI STRATIGRAFIA E DI CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE, AD UN PRECISO PERIODO STORICO.
La tradizione consolidata identifica la struttura come la parte fondazionale del deposito di polveri esploso nel 1690 anche se LA LETTURA DEL TESTO DELLA FONTE, CHE PONE 'L'ARSENALE sopra il baluardo del Castello verso mezzodì', OSSIA SOPRA L'ATTUALE BASTIONE Lalio o Hoyos, RENDE LA COSA POCO CREDIBILE.
1818 - Castello di San Giusto: pianta, due profili e tre sezioni con soluzioni alternative, 1818. Corpo del Genio dell'Impero d'Austria (a cura di), Wien Österreichisches Staatsarchiv. Si vede una struttura circolare con spazi interni
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1690 - esplosione della Santa Barbara del castello di San Giusto.
> Giuseppe Mainati nel suo libro "Memorie sacro-profane di Trieste" (1817) così narra l'episodio:
Due furibonde tempeste incorsero con impeto sì furioso [..] l'altra poi la sera delli 9 luglio, con lampi e tuoni continui, accompagnati da una saetta o fulmine, che alle due di notte accese il fuoco nell'arsenale SOPRA il baluardo del castello verso mezzodì, ove conservavansi 50 barili di polvere, il qual con istrepito sì grande, e scotimento della città andò all'aria, che tutti stimavano dovesse sprofondare.
La cattedrale di San Giusto indi poco distante rimase grandemente offesa dall''impeto e crollo, il cui soffitto della nave maggiore aperto minacciava rovina, ed un grandissimo sasso caduto sopra la cupola le fracassò un angolo, ed altri più piccioli ruppero quantità di coppi: DELL'ACCENNATO ARSENALE NON RIMASE VESTIGIO, E LE MURA DEL CASTELLO A LUI CONTIGUE restarono rovinate da una parte all'altra SINO AL CORDONE.
Una santabarbara posta SOPRA ad un baluardo, esposta al fuoco diretto avversario ? Forse 'sopra' ('DALLA PARTE OPPOSTA', cfr. sotto: Desinan) va inteso rispetto al punto di vista dell'osservatore Mainati, sacrestano della CATTEDRALE di S. Giusto, edificio posto SOTTO al baluardo...
Cornelio Desinan in "Nomi locali e paesaggio in Friuli" parte II (rivista 'Metodi e ricerche', Anno II, n. 1, gennaio-aprile 1981, pagg. 5-27) scrive:
L'altimetria A VOLTA È IGNORATA O ADDIRITTURA CONTRADDETTA, e [ sopra / sotto ]" significano semplicemente [ a monte / a valle ]: chiaramente nella mentalità scientifica hanno rilievo le piccole differenze.
Nei seguenti casi si allude alla posizione lungo un fiume: Pioverno di Sopra e -di Sotto, Merso di Sopra e -di Sotto sono circa alla stessa altezza; Orcenigo Superiore e Inferiore, si situano in pianura, dove la dimensione altimetrica si annulla di fronte a quella idrografica. Samp Cornino, cioè 'Sopra Cornino' è nettamente più basso di Cornino. In Pignano di Sopra/di Mezzo/di Sotto conta la distanza o la prossimità alla pianura; in Bicinicco di Sopra/di Sotto CONTA LA POSIZIONE (nord-sud), che in friulano coincide con (monte-mare).
A sud di Mortegliano troviamo prima dei campi detti Sotto Tomba, poi Tomba DOVE 'SOTTO' VUOL DIRE SEMPLICEMENTE 'PRESSO', Laipacco Alto e Basso significa a quanto pare 'lontano'/'vicino' a Udine. [..]
A volte la toponomastica 'impazzisce', e si raggiunge l'assurdo, come nella coppia Monte- Sopramonte di Buia, in cui ogni logica è sovvertita, e 'sopra' sta al posto di 'sotto'. La fantasia, insomma, prevale sulla realtà. [..] Anche l'uso dello sloveno 'za', propriamente 'dietro', tende a farsi vago e a significare SEMPLICEMENTE 'PRESSO'
1639 - Nella sua relazione, Giovanni Pieroni descrive il castello di San Giusto e suggerisce delle modifiche:
La STANZA DI MUNIZIONE, o Zaichaus è la segnata Z. la quale È PICCOLA TROPPO AL BISOGNO e si può allungarla insino ai piedi 36 senza scomodo, però è cosa necessaria da farsi. [..] 13. In questa piazza un pozzo nel luogo segnato P. il quale solo in caso di più numero di difensori si stima che non possa bastare.
Oltre che per la profondità non vien tirata l'acqua così presto ad alto. LA PIAZZA DEL CASTELLO è bella vacua e libera, vi piove molta acqua, che va a male e si potrebbe acquistarla in beneficio del luogo con farvela adunare FACENDO UNA BELLA E GRAN CISTERNA IN MEZZO di essa piazza; che se bene costerebbe alquanto non di meno l'utile supererà di mille volte la spesa.
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20 maggio 1570 - Nel suo rapporto all'arciduca d'Austria il Capitano imperiale Romer scrive (traduzione dal tedesco presente in "Morpurgo - Il castello di Trieste", pag. 65-67):
[..] il bastione VERSO MEZZODÌ o verso la città di Muggia. Detto bastione aveva A SUO VANTAGGIO LA ROCCIA VIVA, ma con grave spesa di Sua Maestà defunta la roccia è stata scavata e in sua vece create alcune grandi volte, molto inopportune, munite di disgraziatissie feritorie che debilitano oltremodo le mura. Ma poichè è cosa fatta è rimmediabile, se non con grave spesa, visto che si tratta del PUNTO PIÙ VULNERABILE perchè il nemico certamente inizierebbe il BOMBARDAMENTO DAL VICINO COLLE, anche perchè sarebbe facilissimo provocare qui il crollo delle alte e inutili volte sotterranee. [..]
Da questo bastione PARTE UN MURAGLIONE BUONO E FORTE largo 19 o 20 piedi [1 klafter = 1,896 metri > 38 metri circa] che va sino all'iniziato bastione tondo e sino alla porta del castello.
Ed ancora:
Da questo bastione [tondo] parte una muraglia abbastanza buona e grossa, E SE STESSE SU BUON FONDO, fino all'altro cavaliere [fiorito] di questo castello. MA IL TERRENO NON VALE NULLA E SI SGRETOLA, di modo che in certi posti lo si vede a nudo e vi si può metter sotto la mano, specialmente presso la porta segreta del castello.
Perciò È ASSOLUTAMENTE INEVITABILE DI VENIR IN AIUTO DEL MURO CON UNA SCARPA, chè se ciò non accadesse, non piccolo sarebbe il pericolo per il castello da questa parte, specialmente a causa degli scavi sotterranei e dei brillamenti. Fuori del castello intorno a questo muro, sarà necessario asportare e accomodare in parte LA MOLTA TERRA FUMOSA, per poter con più precisione eseguir il tiro radente dal bastione tondo verso il cavaliere e scoprire l'avvicinarsi del nemico e togliergli ogni riparo; e tutto ciò si può fare con non grande spesa.
A questo muro è attaccato il cavaliere che può per ora restare come è, e a questo cavaliere si accosta il bastione rivolto verso oriente che può con poco esser terminato, esso è ora parecchio guasto e sarà necessario farci qualche spesa.
14 maggio 1518
Anno Domini 1518 Indictione VI die vero 14 Mensis Aprilis in civitate Tergesti.
In primis narrandum est, quali modo eo ANNO QUO VENETI OCCUPAVERUNT civitatem TERGESTI, magnifacientes situm civitatis, videntes fabricam castri [..] DESIGNAVERUNT dicti Veneti TRES TURRES ROTUNDAS FORTISSIMAS in triangulo castri, QUORUM DUAS INCEPERUNT (iniziate) et cavantes fossas a parte foris castri denudaverunt fundamentum veteris muri ipsius castri, immo valde inferius foderunt et fabricam imperfectam dimiserunt.

9 maggio 1508: 2 giugno 1509 - I veneziani iniziano a costruire un bastione (o rondella) ATTORNO ALLA TORRE federiciana, oggi bastione rotondo, LE FONDAMENTA DI UN SECONDO BASTIONE VERSO MONTUZZA e di due cortine. Il primo bastione lo innalzano fino a tre metri.
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PaoloN
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Re: I recenti ritrovamenti romani in cittavecchia

Messaggio da PaoloN »

Blues Briso ha scritto: dom 20 apr 2025, 10:08 Dito questo me domandavo co vardavo el video, che posto gavessi nela tua ricostruzion la "vera" tor Cucherna
La posizione della torre potrebbe essere stata dietro alla cattedrale nella zona dell'attuale Bastione Lalio ma sono solo ipotesi mancando evidenze..


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sono piccolo ma crescero
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Re: I recenti ritrovamenti romani in cittavecchia

Messaggio da sono piccolo ma crescero »

Ma quanto hai lavorato per trovare tutti questi dati? Resto veramente ammirato del tuo lavoro.
[FORA TEMA]
E qui vado un attimo fuori argomento; partendo dal sito su cui sono memorizzate le tue foto, ho avuto modo di risalire ad alcuni tuoi lavori. Ho visto interessantissime foto delle due chiese ortodosse e della sinagoga, ad esempio. Potrei mettere io i riferimenti, ma, tutto sommato, penso sarebbe più corretto se lo facessi tu e penso che sarebbero apprezzate dai forumisti.
[(FORA TEMA]


Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
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Re: I recenti ritrovamenti romani in cittavecchia

Messaggio da Blues Briso »

Me son inacorto de gaver mandado off topic la conversazion, visto che no stemo più parlando de ritrovamenti romani... no so se xe el caso de spostar qualche messagio in qualche altro "buso"...

Grazie PaoloN, dunque se go capido ben, gavemo el basamento de cui parla Colombo e Arcon che sembra esser inveze una cisterna del '600 e no la tor Cucherna medievale...
Particolare del sigillo del vescovo Canopeo (1370-1382)
Particolare del sigillo del vescovo Canopeo (1370-1382)
Tor cucherna in mano a Canopeo.jpg (5.36 KiB) Visto 77 volte
Alora podessi esser quel che sembra le fondamenta de un secondo bastion tondo del zinquezento? O la posizion
PaoloN ha scritto: mer 23 apr 2025, 12:33 potrebbe essere stata dietro alla cattedrale nella zona dell'attuale Bastione Lalio ma sono solo ipotesi mancando evidenze
te ne la ga dada a "sentimento"?

No capisso perché te ga inserì i documenti sui muri... go l'impresiòn de perderme qualche ragionamento.


Vosi e lingue sconossude me bati sule orece nude. El posto xe 'l steso, ma mi no 'l me par, adeso. Tuta sta gente de ndo' la riva, ché no la va via? O inveze xe i mii che me schiva? E pur ara, che mi son casa mia!
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Re: I recenti ritrovamenti romani in cittavecchia

Messaggio da PaoloN »

Blues Briso ha scritto: gio 24 apr 2025, 6:04
PaoloN ha scritto: mer 23 apr 2025, 12:33 potrebbe essere stata dietro alla cattedrale nella zona dell'attuale Bastione Lalio ma sono solo ipotesi mancando evidenze
te ne la ga dada a "sentimento"?
Ho rivisto le fotografie effettuate durante i "restauri" di Forlati eseguiti negli anni Trenta.. Si nota una merlatura non più esistente dopo i lavori.
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Nel 1929 erano venuti in luce i resti di una torre dove oggi c'è l'accesso pedonale da via San Giusto
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Elettra Pitacco nel suo lavoro sui restauri del Castello scrive:
"Come si avrà occasione di osservare successivamente, gli interventi di restauro più che "restituire" la struttura architettonica dell'antica fortezza, saranno volti a "ricostruire" un'immagine del manufatto rivista secondo le istanze celebrative del momento.

Gli interventi si riveleranno radicali fino a cancellare alcune componenti, per inventare una nuova "riambentazione" funzionale anche ad accogliere nuove forme.
[..]
Già precedentemente il piazzale era stato oggetto di una radicale opera di restauro e a modifiche culminate nella demolizione di strutture, cui erano seguiti altri interventi.

I lavori erano stati diretti dall'architetto Ferdinando Furlati e avevano interessato opere di demolizione al fine di liberare l'intero complesso dalle sovrastrutture sette-ottocentesche, cercando di portare in luce le strutture ritenute originarie. I lavori consistettero in una riambientazione delle strutture, si intendeva offrire una visione medievale della fortezza falsificando alcune parti che vennero realizzate ex novo.
Questo importante occasione di cantiere che avrebbe potuto offrire ampi contributi all'approfondimento della conoscenza di un importante architettura della storia della città risulta essere in linea con le aspettative nazionalistiche della collettività e con la politica celebrativa del Regime.
Alla luce della riflessione critica e della "distanza" storica con la quale ci si è apprestati allo studio di questo manufatto, gli interventi di restauro ricostruttivo di Forlati, se da un lato costruiscono un importante momento di riflessione sulla "storia del restauro" in Italia nell'età del Regime, dall'altro diventano una presa d'atto delle numerose e talvolta radicali alterazioni della struttura del Castello che lasciano aperti ancora numerosi quesiti interpretativi.

Dalla comprensione e rilettura degli interventi condotti nel corso del restauro del Castello negli anni Trenta, confrontati con gli ultimi lavori di restauro condotti negli anni Novanta dalle Soprintendenza per i Beni Archeologici per il Friuli Venezia Giulia e successivamente ripresi e conclusi successivamente per il volere dell'Amministrazione Comunale, con le ispezioni e i rilievi effettuati durante questo percorso di analisi, è apparso evidente come l'intervento voluto negli anni Trenta fosse stato eseguito senza alcun studio storico preliminare né alcuna indagine storico architettonica."

Elettra Pitacco. "Il Castello di San Giusto. Fonti archivistiche e risconri inediti per nuove ipotesi ricostruttive", Atti e Memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria, 2010
Riguardo al lavoro di Arcon e Colombo, riporto quanto scrive Paolo Cammarosano nell'introduzione al volume:
"[..] è invece sorprendente l'"affollamento" del quartiere di Castello, che da sempre la fortunata pianta di Giuseppe Caprin, a sua volta assai dipendente dall’immagine della "città offerta" da san Giusto nell'affresco della cattedrale, ha condannato a un'immagine di vuoto edilizio.
La discrepanza tra questo vuoto iconografico e la numerosità delle case recensite nel Quaternus è ricondotta da Arcon e Colombo, in un breve excursus all'interno degli "spunti di ricerca", al carattere simbolico e non realistico della raffigurazione, ciò che fa tuttavia contrasto con i caratteri di puntualità figurativa sottolineati dagli stessi autori.
Personalmente, suggerirei un approfondimento tecnico di quel "vuoto" affrescato, nel quale si vedono chiaramente, come in filigrana, profili numerosi di case e di tetti, come se una originaria pittura che realisticamente dava conto del fitto insediamento urbanistico anche di quell’area sottostante alla cattedrale sia stata successivamente obliterata."
Aggiungo un confronto tra la mia proposta ricostruttiva del circuito alto delle mura con quello proposto da Arcon-Colombo
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Blues Briso ha scritto: gio 24 apr 2025, 6:04 Me son inacorto de gaver mandado off topic la conversazion, visto che no stemo più parlando de ritrovamenti romani... no so se xe el caso de spostar qualche messagio in qualche altro "buso"...
Spero con queste due righe finali di far tornare in topic la conversazione: l'arch. Forlati si è occupato anche di "restaurare" tutta la zona sottostante il Castello... :!: :idea:


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Re: I recenti ritrovamenti romani in cittavecchia

Messaggio da PaoloN »

PS: nella mia ricostruzione del circuito delle mura ho utilizzato la mappa archeologica redatta da Massimo Braini, qualche anno fa, con indicate le quote di livello e i resti archeologici conosciuti


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