Il pittore e scultore Carlo Sbisà (1899 1964) ha creato opere che abbiamo tutti spesso sotto gli occhi.
Triestino , aveva casa e studio nella casa liberty di Via Ruggero Manna 1, le sue prime opere pubbliche risalgono agli anni trenta e sono affreschi in case, in particolare quelle di Galleria Protti. Figure opulente, paesaggi triestini, uno stile classicheggiante che era caratteristico di diversi artisti dell'epoca.Invece di quelle in galleria Protti, che coperte da vetro si lasciano mal fotografare, vi posto le due nell'atrio della casa Piacentini delle Generali in via Tor Bandena che rappresentano la prosperità di Trieste


Nb la seconda in origine al posto della testa teneva un fascio, fu lo stesso Sbisà a fare la modifica, dopo..
i suoi quadri si trovano principalmente in collezioni private, qualcosa anche al Revoltella.
nel dopoguerra si dedicò anche alla scultura e alle arti decorative, fra cui decorazioni per navi ora non più esistenti. Troviamo ancora suoi quadri, più stilizzati ,alla chiesa del Rosario ( S Lucia)
il mosaico della chiesa di Grignano

ll bassorilievo con Tobia e l'angelo nella cappella della stazione, che io credevo fosse bronzo e invece è ceramica

Poi diverse Vie crucis per chiese locali ( Roiano...), arredi per chiese ( candelabri al Rosario)

Sposò Mirella Schott, di parecchi anni più giovane di lui, pittrice anche lei (l'anno scorso c'è stata una sua retrospettiva) ed insieme hanno creato la scuola di acquaforte , iniziata da Carlo nei suoi ultimi anni e diretta tuttora dalla signora Mirella. Ogni tanto la scuola fa mostre delle opere dei propri alunni.