Sariandole

[sono piccolo ma crescero]

Caminando là de Draga, un mio amico me ga fato notar sta sariandola con un poco de rosso matton sui fianchi tra le zate e blu la parte bassa della testa (a meno che non la sia sporca de pitura ). Chi me sa dir de più sulla razza?



Domando scusa per la qualità della foto, ma la go fata in furia: la se moveva come una sariandola

[Lugara]

La tua foto non rivo a vederla, ma in Carso xe pien de ramarri, me ricordo che qualche anno fa ne gavevo portato a casa uno ferido per curarlo, el iera poco meno de 25 cm (coda compresa).
Ai mas'ci nel periodo dei amori la gola diventa azura.
Pol esser la bestia che gavè visto, IMHO.
Ciao!

[sono piccolo ma crescero]

Sì, meno verde, ma per el resto va ben. Grazie

[Lugara]

Probabilmente iera una femina, le ga el corpo più scuro dei mas'ci.
Ciao!

[sono piccolo ma crescero]

Gavevo verto sto post con una foto che no se rivava a veder. Anche mi pensavo che fusi un ramaro; per vie indirete, però, son vegnù a saver che el suo nome dovesi eser algiroide magnifico (nome scientifico Algyroides nigropunctatus) e el xe carateristico de la costa orientale de l'Adriatico, de Trieste ... fin a Zara e anche un poco de più, fin in Grecia. La foto no xe granché, ma la rimeto e se qualchedun ne sa qualcosa de più, me piaseria leger qualche notizia su sta bestia veramente bela.

[Zigolo]

Sì, xe propio un algiroide magnifico.

Per aprofondir ne iuta el Atlante corologico degli anfibi e dei rettili del Friuli Venezia Giulia (Lapini et al., Udine 1999) che disi, fra l'altro:

Questa specie termofila esce dal letargo nei primi giorni di marzo e si accoppia subito dopo. In maggio-giugno le femmine fecondate depongono fino a 8 uova negli interstizi dei muretti a secco o in buche che esse stesse scavano tra i detriti, sovente alla base di rocce dirupate. I piccoli nascono in genere alla fine di agosto-primi di settembre e sono subito autosufficienti. La specie si nutre di invertebrati e sembra essere piuttosto eclettica e generalista nella ricerca delle prede. Il suo letargo è abbastanza breve e di regola si estende da noveembre alla fine di febbraio.

E ancora:

Diffuso sulle coste adriatiche orientali e su parte delle Dinaridi, a Sud raggiunge la Grecia nord-occidentale e le Isole Ioniche. Piuttosto frequente in numerose località rupestri del carso triestino e goriziano, si spinge fino alla Venezia Giulia prealpina, ma non penetra all'interno delle Prealpi. Nel territorio considerato la specie vive dal livello del mare (Villaggio del Pescatore, Duino-Aurisina, Trieste) fino a 402 m di quota (Cima Monte San Leonardo).

[sum culex]

Questa xè la più comune; in giardin ghe ne gira parecchie e in sti giorni anche neonate picolissime. Eco la foto de una che go rivà a ciapar per combinazion prima che la scampi, su un muro de piera arenaria..



ciao
sum culex

[babatriestina]

questa iera stamattina presto sul mio davanzal, fra una cassetta de petunie e l'altra. Prova forsi che la mia terrazza xe ecologica, senza pesticidi, diria.. ghe ne xe diverse che gira, e i gati no ghe cori gnanca drio..

[sono piccolo ma crescero]

Visto che femo scambio de figurine, meto anche mi la mia ...

[babatriestina]

la mia xe sul verde, la tua sul maron.. xe specie diferenti?

[Zigolo]

No me intendo tropo de lucertole, ma ve posso dir che xe bastanza complicada la determinazion specifica, perché color e disegno xe estremamente variabili anche al'interno dela stessa specie. Disemo che de noi ghe xe fondamentalmente due specie, la lucertola dei muri (Podarcis muralis) e la lucertola campestre (Podarcis sicula).
No stela ciapar assolutamente per bona, ma podarìa sparar che quela de baba xe una campestre mentre quela de sonopiccolo una muraiola.

[sono piccolo ma crescero]

E questo che me varda e speta che lo laso in pase a ciapar sol xe invece un ramarro, probabilmente lacerta viridis, ma poderia anche eser lacerta bilineata, perché le robe, qua no xe mai facili.

[Nona Picia]

carino! Perchè vedo solo la testa...

[Zigolo]

Lacerta bilineata.

Recentemente (una quindicina d'anni), grazie ad indagini biochimico-genetiche, il ramarro europeo è stato diviso in due specie, Lacerta bilineata (ramarro occidentale) e Lacerta viridis (ramarro orientale).
Non sembra essere tuttora ben definito il confine fra i due areali, ma nella nostra regione Lacerta viridis è forse presente solo nel Tarvisiano e ad ogni modo le due specie sono molto difficilmente distinguibili in natura.

[VetRitter]

ciao a tuti, ciao SPMC, davanti a la testa del tuo ramarro c'è una formica, magari 'spetava de magnarsela in pase...
saluti

[sono piccolo ma crescero]

ciao a tuti, ciao SPMC, davanti a la testa del tuo ramarro c'è una formica, magari 'spetava de magnarsela in pase...
saluti

Quando fotografo faccio tante foto e poi ne tengo alcune. Non attivo il procedimento delle foto a raffica, perché in questo caso la messa a fuoco viene fatta solo all'inizio. Io preferisco farne una, e poi rifare la messa a fuoco e farne un'altra e così via perché così la messa a fuoco di una è indipendente dalla messa a fuoco dell'altra. Quindi tra una foto e la successiva passa circa un secondo e anche più. Nella prima c'è la formica, nella successiva, che non ho messo, no. Cosa sia successo in quel secondo non te lo so dire, ma lo posso immaginare.

Comunque mi piaceva quella formica davanti (sia ben chiaro parlo come come composizione, non di sapore ; improvvisamente mi è venuta in mente una delle battute finali, credo, del "silenzio degli innocenti: "Ho un ospite a cena...").

[mandi]

Non vorrei offendere le tue "innocenti",ma, sbaglio o anche le tenere formichine , che sono mangiate dalle sariandole ,mangiano sia prede animali (vive o morte), sono ghiotte della melata degli afidi ecc ? Con gli afidi addirittura le formiche stabiliscono una "associazione a delinquere" nel senso che le formiche in cambio di melata, di cui sono ghiotte, provvedono a trasportare gli afidi antipatici su nuovi rami o su altre piante per metterli in condizione di formare nuove colonie e produrre nuova melata. Insomma, in questo modo li diffondono e li difendono anche dagli attacchi da parte di alcuni insetti parassiti o predatori di afidi.
Insomma, per me nessuno è innocente, quando ha fame. Io, per esempio...

[sono piccolo ma crescero]

Guarda che ne "Il silenzio degli innocenti" la frase "Ho un ospite a cena" è volutamente a doppio senso e sta per "mi accingo a mangiare a cena una persona che ho invitato a venire da me come mio ospite", visto che il protagonista è accusato e condannato (ma poi evaso) per cannibalismo....

[sono piccolo ma crescero]

Al lago del Cornino, quindi in terra straniera , ho fotografato questo splendido esemplare di ramarro che metto qua per documentazione (dopo Zigolo ci dirà naturalmente che i ramarri della carnia sono diversi da quelli triestini...)



Aggiungo due foto di un dettaglio



e



I serpenti hanno l'occhio fisso, senza palpebre che si sono fuse e sono diventate trasparenti. Sono una caratteristica di quell'occhio fisso, nelle credenze popolari ipnotizzante, che hanno i serpenti. Il ramarro no ed in una delle foto si vede l'occhio chiuso da quella che io penso sia addirittura la terza palpebra (come gli uccelli) , una palpebra semitrasparente che scorre orizzontalmente. E qua veramente mi piacerebbe sapere da Zigolo se ho detto una castroneria o meno.

[nonna ivana]

Mi ricordo che in campagna c'era una specie di rispetto fra i "conviventi" dell'aia, o quasi un'indifferenza...ognuno gestiva la propria esistenza, con i propri problemi di sussistenza, la caccia, per loro, gli animali, e il lavoro per noi umani!
Le cose cambiavano quando arrivavano cuginetti, ma anche cuginette, dal paese o persino dalla città...uno sconquasso!
Lucertole senza coda, formicai annientati; galline e galli, anche le oche e le anatre, come presi da una convulsa paura, correvano negli angoli più disparati, persino a tentare svolazzi fra le siepi di biancospino, o dietro le gabbie dei conigli, o fuggivano traballando lungo le carreggiate, oltre quei limiti che erano soliti non oltrepassare!
Luigino era una peste, poveretto è ridotto proprio male adesso, mi compariva davanti alla finestra, mi chiamava con grande tranquillità...mi parlava... finché io non m'accorgevo con terrore che aveva in mano o talvolta anche avvolto al collo un ramarro, o una biscia...o qualche altra sfortunata creatura che gli fosse capitata a tiro!

Ora, di fronte a immagini belle, la paura non mi torna!
Però...vorrei vedervi con il vostro armamentario a osservare e a catturare in immagine le bestiole del vostro territorio!