Trieste soprattutto nella prima metà dell'Ottocento ospitò diversi personaggi appartenenti a case regnanti o di spicco nel panorama europeo, per il suo clima cosmopolita e la sua tolleranza, abbiamo le Mesdames Adelaide e Victoire, figlie di Luigi XV e ziedi Luigi XVI, Fouché, i Borboni carlisti di Spagna... ed anche i parenti di Napoleone.
Alla caduta di Napoleone ( la prima) nel 1814, Gerolamo Napoleone, ( ex) re di Westfalia, sotto il nome di conte di Hartz , insieme con la sorella Elisa Baciocchi, sotto il nome di duchessa di Campignano, arrivano il giorno 6 o 7 agosto e alloggiano alla Locanda Grande ( in Piazza Grande- ora demolita). Poi vanno via per qualche giorno, e Gerolamo ( non so se Elisa) ritorna con la moglie al 15 agosto. Dopo un po' , anche se abbastanza squattrinato, riesce a comprare il Palazzo Romano ( di proprietà di un commerciante di nome Romano) che si trovava in quella che ora è via Diaz 19 ed allora era via Lazzaretto vecchio: non essendo ancora ampliate le Rive, il palazzo si affacciava sul mare. Il palazzo non esiste più, abbattuto nella prima metà del Novecento e sostituito dal condominio moderno del 1959. le foto d'epoca mostrano un palazzo neoclassico, basso, con una sala centrale a rotonda di stile vagamente pompeiano.
In quei giorni nasce un figlio maschio, Gerolamo Napoleone, che morirà nel 1847 senza che di lui si parli molto. Il commerciante Romano farà da padrino a questo Gerolamo ( o al fratello?)
Nel frattempo, Napoleone fugge dall'Elba e sbarca in Francia per i 100 giorni, finiti a Waterloo, e Gerolamo, il 26 marzo 1815, inganna la sorveglianza della polizia, si imbarca su una barca di pescatori e fugge da Trieste per raggiungere il fratello.
Il 6 giugno 1815 giunse a Trieste da Venezia Carolina Murat, ex regina di Napoli, sotto il nome di Contessa di Lipona, il cui marito morirà nell'ottobre successivo fucilato a Pizzo di Calabria, per aver tentato uno sbarco simile a quello di Napoleone. Carolina verrà internata vicino a Vienna e otterrà il permesso di rientrare a Trieste solo dopo la morte di Napoleone nel 1821.
( ovviamente la polizia austriaca teneva ben sotto controllo tutti questi soggiorni..)
Nel 1818 ricompaiono a Trieste i Napoleonidi:
nel giugno Elisa, duchessa di Compignano, compra una villa a Campo Marzio, compra pure una casa di campagna a Villa Vicentina dove morirà il 7 agosto 1820: i funerali si svolsero a san Giusto il 6 settembre e verrà sepolta a Bologna.
la villa di Campo Marzio, che era stata costruita per un generale russo, aveva ospitato qualche anno prima il Gran maestro dell'ordine di Malta d'Hompesch
Gerolamo ricompare a Trieste col nome di Principe di Montfort (titolo accordatogli dal suocero re del Wuerttenberg) il 10 dicembre 1819 e si stabilisce di nuovo a Palazzo Romano, salvo poi trasferirsi nella villa sul colle ora nota come Villa Necker, ex proprietà di Cassis Faraone ( il Necker in questione era uno svizzero ginevrino, imparentanto col Necker ministro delle finanze francese subito prima della rivoluzione francese). Gerolamo si stabilì nella villa nel gennaio 1820 , facendo migliorare il giardino, e lì nacquero i suoi due figli ( la moglie era Caterina del Wuerttenberg), dapprima Matilde, 1820- 1904, e poi Napoleone Girolamo Giuseppe Carlo (1822 – 1891), detto Plon Plon. Alcuni anni dopo nel 1823 si trasferì a Roma e lasciò la villa, che passò a Necker e nel 1854 gli eredi di necker la vendettero all'Erario Austriaco e da quel giorno è sempre stata sede militare, vedi..

Matilde , che sposò , alquanto infelicemente, un principe russo Demidoff, col Secondo Impero passò a Parigi e fino al matrimonio di suo cugino Napoleone III fece da "first lady" del Secondo Impero, poi si trovò a dividere il compito con l'imperatrice Eugenia. Il fratello Napoleone, detto PlonPlon, passò anche lui a Parigi alla corte del cugino ( anche il re Gerolamo fu presente a Parigi) ed è collegato al Risorgimento italiano per il suo matrimonio nel gennaio 1859 Maria Clotilde di Savoia, matrimonio che suggellava l'alleanza fra Casa Savoia e Napoleone III e che si concretò nella II guerra d'indipendenza: sul fianco della villa c'à la targa:
IN QUESTA DIMORA
NACQUE
ADDI' IX SETTEMBRE MDCCCXXII
IL PRINCIPE NAPOLEONE
DEL NOSTRO RISORGIMENTO
E DEI DESTINI DI QUESTA TERRA
COSTANTE GENEROSO FAVTORE
IL COMITATO PER LA VENEZIA GIULIA E LA DALMAZIA
DELLA SOCIETà NAZIONALE PER LA STORIA
DEL RISORGIMENTO ITALIANO
XVII MARZO MCMXXVII
Nel 1825 Carolina comprava la villa di Campo Marzio che era appartenuta ad Elisa e che diverrà nota come Villa Murat, e che abiterà fino al 1831 , quando abbandonerà la città per paura del colera, trasferendosi a Firenze La villa neoclassica sarà demolita fra il 1896 e il 1901
Di tutto questo, rimane nella toponomastica i nomi di Via Bonaparte, via Montfort e via Murat.
Era stato pure segnalatoi un passaggio di qualcuno dei Napoleonidi a Casa Duma, il palazzo neoclassico distrutto per far posto alla Banca in piazza delle Repubblica, ex piazza nuova, ma non trovo ulteriori riferimenti.
( ovviamente, con google e wikipedia trovate dati più formali dei miei..)