Dala Gazzetta dello Sport :
Cordoglio per la scomparsa di Duilio Loi è stato espresso oggi in un telegramma alla famiglia dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che aveva conosciuto personalmente questo grande protagonista del pugilato italiano. "Esprimo dolore - scrive Formigoni - per la morte di uno straordinario campione che con i suoi innumerevoli successi ha fatto onore allo sport italiano nel mondo e che ha sempre dimostrato doti esemplari di correttezza e di lealtà sportiva e umana".MILANO, 20 gennaio 2008 - Duilio Loi se ne è andato a 78 anni. Il morbo di Alzheimer lo ha sopraffatto. I funerali si svolgeranno a Milano (dove viveva), in data da stabilire. Era nato a Trieste il 19 aprile 1929. Il mito della boxe italiana si è spento all'alba. La salma di Duilio Loi sarà esposta da domani pomeriggio (ore 16) presso la Camera ardente della Casa Funeraria San Siro, a Baggio, in via Amantea, per consentire a tifosi e amici di salutare il campione.
115 VITTORIE - Duilio diede il via alla sua lumionosa carriera nel 1948. Fino al 1963 fece impazzire i tifosi. E in quell'anno si ritirò ma con la cintura di campione del mondo superleggeri ed europeo dei welter ben stretta ai fianchi. Che carriera! Fra alti e bassi disputò 126 incontri; ne vinse 115; 8 i pareggi. Solo 3 le sconfitte, tutte riscattate con altrettanti successi nelle rivincite. L'evento? Il 1 settembre 1960. Loi riempì lo stadio di San Siro. Oltre 60mila spettatori (un record mai superato) letteralmente impazziti per seguire la sua vittoria sul portoricano Carlos Ortiz e impossessarsi della corona mondiale welter jr.
FAMA - La vittoria portò il suo nome in giro per il mondo. In Italia era popolare come un attore di fama. E che classe. Tecnica perfetta, dotato di grandi riflessi. Carriera formidabile. Ha affrontato e sconfitto il meglio del panorma mondiale. Come i fratelli Sauver e Felix Chiocca, oppure Maurice Auzel, Idrissa Dione fino a Seraphin Ferrer. E ancora gli spagnoli Fred Galiana, Josè Hernandez e i nostri Marconi, Visintin, Vecchiatto, Garbelli, Manca e Formenti.
LA SFIDA CON PERKINS - Ortiz, sconfitto nuovamente nella bella nel maggio 1961, non fu il solo grande a cui Duilio diede una gran lezione di boxe. La significativa la grande sfida con Eddie Perkins, un campione che affrontò ben tre volte. E proprio con Eddie, Loi disputò l'ultimo match in carriera. Era il 15 dicembre 1962. Fu una vittoria cercata e voluta con il cuore. Match di grande intensità che capovolse il verdetto di tre mesi prima, quando Perkins era riuscito a scalzarlo dal trono.
HALL OF FAME - Loi era entrato nella Hall of Fame, il più alto riconoscimento nel mondo della boxe. Ma la sua fama non si esaurì dopo il ritiro. Un'esistenza piena di ostacoli, superati sempre con orgoglio. Fino all'ultima micidiale battaglia con il morbo. Cinico e impietoso, ma che non riuscirà a scalfire l'immagine del grande Duilio.
Riporto la sua storia come la apari in uno dei post de questa sezion:
Duilio Loi
Nato a Trieste el 19 aprile 1929.
Da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Duilio_Loi):
"Duilio Loi è stato un pugile italiano che in 14 anni di carriera diede la scalata, con tenacia ammirevole, al titolo di campione d'Italia, campione d'Europa e campione del Mondo.
Non possedeva un pugno potente ma molta velocità ed una tecnica così ricca da mettere spesso in difficoltà avversari più forti di lui e consentirgli persino vittorie per k.o., ottenute con doppiette al fegato ed al mento. Ma non si lasciò suggestionare dal successo e seppe ritirarsi in tempo, subito dopo la sua maggiore affermazione.
Da ragazzo aveva cominciato a frequentare la palestra a Genova e si era allenato sotto la guida di Giuseppe Bensi.
Nel 1948 passò al professionismo e, dopo 32 incontri (30 vinti e due pareggi), in quello con Gianni Uboldi (18 luglio 1951, a Milano) conquistò il titolo di campione d'Italia dei pesi leggeri.
L'anno dopo tentò di strappare il titolo europeo al danese J"orgen Johanssen, ma fu sconfitto ai punti; tornò ad incontrarlo (6 febbraio 1954, a Milano), e questa volta riuscì a batterlo.
Difese il titolo europeo contro Visentin, il francese Herbillon, Garbelli, Ferrer, lo spagnolo Hernandez, il francese Chiocca e Vecchatto.
Nel 1959 passò alla categoria dei pesi welter e, dopo aver conquistato il titolo europeo, si guadagnò anche quello mondiale sconfiggendo (1 settembre 1960, a Milano) il portoricano Carlos Ortiz che lo aveva battuto al primo incontro (15 giugno 1960, a San Francisco).
Con un altro incontro (10 maggio 1961), Loi confermò la sua superiorità su Ortiz. Tuttavia nello stesso anno (21 ottobre 1961, a Milano) era costretto alla parità dallo statunitense Eddi Perkins che poi gli toglieva il titolo mondiale (14 settembre 1962, a Milano). Ma per poche settimane, perché Loi lo riconquistava (15 dicembre 1962, sempre a Milano) e chiudeva così in bellezza la sua carriera a 33 anni.
Il 4 gennaio 2005 è stato inserito nella Hall of Fame di Canastota (New York).
Oggi Duilio Loi vive a Milano, è presidente del FAP (Federazione Autonoma sindacato ex Pugili) ed è affetto dal morbo di Alzheimer."
Duilio Loi lasciò da campione del mondo dei superleggeri il 1 agosto del 1962 con un record di 115 successi (26 prima del limite) 3 sconfitte ed 8 pareggi.