GRAZIE

Se gave` de scriver chi che se, cos' che fe, farghe i auguri a cualched'un e robe compagne felo cua dentro
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grizabella
vilegiante
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Iscritto il: gio 28 ago 2008, 12:04
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GRAZIE

Messaggio da grizabella »

Grazie a tuti VoiDe Babatriestina, pasando per Sum Culex, a Adler , Nona picia e Rofizal ...E scuseme se dimentico Larry, Elisa o altri de 'stò forum.
Insoma, de voi stago imparando un saco e mezo de robe che riguarda la cità dove vivo; ogi son andada a farme un giro in centro col marì e gavemo imparà tuti e dò a guardar quel che prima no vedevimo.
Grazie ale vostre foto, dedizion, tempo e pazienza. E ve par poco?!?!....
GRAZIE in maiuscolo! Ve prego, insegneme ancora!

Son ENTUSIASTA de quel che fè per chi che gà voia de imparar.
Scuseme. . Ve lo DOVEVO!
Ve prometo che zercherò de trasmeterghelo a mia fia.

No xè coreto quel che scrivo? xè de geto e detà, veramente del cuor; perciò, se la tastiera me trdissi, gusteve, almeno per quel che el val el GRAZIEEEEE!!!!


Chi gà dito che no se pol?
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Nona Picia
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Iscritto il: ven 20 gen 2006, 15:08
Località: Trieste - Rozzol

Messaggio da Nona Picia »

GRAZIE a ti! :lol:


Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"

"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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nonna ivana
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Località: prov Bologna

Messaggio da nonna ivana »

bella questa espressione entusiastica di riconoscenza....meritata dal Forum e da coloro che lo arricchiscono così generosamente.
E' una fonte inesauribile di conoscenza e soprattutto di dettagli e di immagini, che testimoniano un amore incondizionato alla Città, e alla Cultura.

Mi aggrego anch'io...

:-D :-D :-D :-D :-D


ivana

la curiosità è il colore della mente
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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Grazie a ti per queste parole: par de no, ma xe effetivamente impegnativo tignir in piedi un "giogattolo" che funzioni :-)
La tua gratitudine xe un buon compenso per gli sforzi fatti (... e per migliorarse :wink: )


Mal no far, paura no gaver.
pacifico

De 'I medio evo a' l porto franco

Messaggio da pacifico »

Permette' che ve fazo un elogio, per le ricerche de come se svolgeva la vita a Trieste. Francamente go zerca' tante volte de conoser piu' a fondo la storia de Trieste, ma prima della guerra, iera quasi impossibile trovar dei libri adatti.
Certo nel periodo fascista, iero un periodo scuro, non i stimolava de svolger delle ricerche, forsi perche' Trieste la xe stada per diversi secoli sotto el dominio Austro-Ungarico. Ricordo de giovine, mio papa' non el podeva dirme gnente. So che el me parlava delle famose 13 casade, ma in modo assai vago. Purtroppo son mi stesso nella completa ignoranza.
Ora ve domando, se xe stadi scritti dei commenti in qualche pagina web, ve saria assai grato se pode' segnalarmeli. Mi son nato in via S.Maria Maggiore 87 anni fa. La casa fazeva angolo con Via Crosada a sinistra, e a destra Via Riborgo.Nella casa iera anche una sede de pronto soccorso, vegniva ciamada Igea, infatti mio papa' ga lavora' la un certo tempo come infermier. Ricordo quando i portava i prigionieri i li fazeva smontar dal furgon amanettadi e i li scortava ai Gesuiti. L`altro anno per la prima volta go messo piede a Trieste dopo 54 anni de assenza. La mia vecia casa no esisteva piu' come del resto l`inizio della salita. al posto de quella i ga fatto una scalinada. Savevo pero' che la piccola cesetta de S.Silvestro i la gaveva costruida usando un canton ciamado "barbacan' del muro de cinta della citta'. Infatti
un poco piu' su' a desta xe la piazzetta Barbacan subito dopo dell`arco Ricardo. Comunque grazie a voi de quel che conose',se pol saver qualche cosa de piu' della nostra citta'.
Ve ringrazio e ve saludo
Pacifico


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AdlerTS
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Messaggio da AdlerTS »

Son contento che te trovi roba interessante nel forum :-D

Per le tredici casade, ghe ne parlavimo qua mentre città vecia xe qua.


Mal no far, paura no gaver.
Ciancele
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Re: GRAZIE

Messaggio da Ciancele »

Ieri sera alla televisione tedesca ho visto un talk show con un moderatore che parlava in lingua e quattro persone di dialetti diversi che dovevano dire qualcosa sul loro dialetto. Alla pari di Trieste, anche in Germania i dialetti hanno subito variazioni (o evoluzioni) dovute ad immigrati, in particolare dopo la guerra, per cui il dialetto era quasi sparito. Uno di questi quattro ha detto che i nonni, i vecchi, che parlano ancora il dialetto hanno il dovere di passare queste cognizioni ai nipoti. In qualche, singola, scuola viene insegnato il dialetto quale materia volontaria. Tutti hanno detto che il dialetto ha possibilità di espressione che una lingua non ha. Per Trieste mi viene spontaneamente la parola gnampolo per sprovveduto. Maleducato suona bene, ma salvadigo esprime meglio la situazione. Mi ha colpito anche il suo fervore nel dire che si può anche parlare in dialetto con stranieri senza essere per questo scortesi. Dipende dal come si parla. Ha detto pure che non indigeni non devono necessariamente parlare il dialetto della città in cui vivono, ma è bello e commovente se dimostrano interesse a comprenderlo, quale segno di appartenenza alla città.
Perchè scrivo questo? Perché sento che bisognerebbe ringraziare Nonna Ivana, ma anche tutte le altre nonne ivane e tutti gli altri nonni ivani per la simpatia che dimostrano per la nostra città. Una simpatia che, credo lo sappiano da sempre, viene cordialmente ricambiata.


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