Questa e' una serie di cartoline a cura dell'Associazione Italiana Maestri Cattolici dal titolo "Studio e conoscenza dell'ambiente" - 3° serie - Fiori primaticci del territorio triestino.
Le sei cartoline costavano 150 lire, per cui credo che risalgano ai primi anni '60.
Riporto integralmente la descrizione che compare al retro.
BUCANEVE
Il "candido fiore delle nevi" - come lo denomino' il grande Linneo - e' in realta' un precoce annunziatore della fine dell'inverno.
Quanto e' suggestivo il colpo d'occhio offerto, spesso gia' alla fine di febbraio, da un'abbondante fioritura di Bucaneve in un paesaggio carsico inquadrato da nude piante e da chiazze di neve! Sembra davvero un miracolo il sorgere, da un suolo semigelato, di tanti esili fusticini portanti candide e vaghe campanelline! Queste ultime, oscillanti sullo scapo (peduncolo) con il ritmo di leggere folate di carezzevole brezza, sembrano suonare a festa! E' un timido inizio della sinfonia primaverile.
Tra non molto, a sostituire il Bucaneve, apparira' sui prati carsici un suo stretto parente: il Narciso! E poco piu' tardi ancora nei boschi dei monti marginali, fara' la sua trionfale comparsa un altro parente veramente regale per la sua eleganza e la sua bellezza: il Narciso a campanella.
Fiori primaticci del territorio triestino
Regole del forum
Collegamenti al regolamento del forum in varie lingue ed alle norme sulla privacy in italiano.
Collegamenti al regolamento del forum in varie lingue ed alle norme sulla privacy in italiano.
-
- Vilegiante
- Messaggi: 107
- Iscritto il: gio 12 gen 2006, 22:17
- Località: Roma
Fiori primaticci del territorio triestino
- Allegati
-
- bucaneve.jpg (15.88 KiB) Visto 1590 volte
Salute e bori, e altro no ocori
-
- Vilegiante
- Messaggi: 107
- Iscritto il: gio 12 gen 2006, 22:17
- Località: Roma
FARFARUGGINE
Ha l'aspetto di un grande Ranuncolo, ma il suo involucro floreale non e' formato da calice (con sepali) e corolla (con petali) come in questo ultimo, sebbene da soli sepali, petaloidei di un color giallo-dorato, lucido.
Cresce nei prati umidi, nelle paludi, al margine dei rigagnoli ed e' pianta velenosa.
Ha l'aspetto di un grande Ranuncolo, ma il suo involucro floreale non e' formato da calice (con sepali) e corolla (con petali) come in questo ultimo, sebbene da soli sepali, petaloidei di un color giallo-dorato, lucido.
Cresce nei prati umidi, nelle paludi, al margine dei rigagnoli ed e' pianta velenosa.
Salute e bori, e altro no ocori
-
- Vilegiante
- Messaggi: 107
- Iscritto il: gio 12 gen 2006, 22:17
- Località: Roma
OROBO PRIMATICCIO
E' pianta primaverile, comunissima nei boschi di tutto il territorio di Trieste, incominciando da quelli di Roiano, di Scorcola, del Ferdinandeo, estendendosi man mano a quelli del Carso e dei monti circostanti.
Parente del fagiuolo, ha fiori e frutti non molto dissimili da questo, ma le sue foglie anziche' essere intere sono composte e pari - pennate con due o tre paia di foglioline ovali lungamente acuminate.
Varia nella forma e nella grandezza delle foglioline e nella grandezza e colore della corolla.
Vive volentieri in societa' con l'Aglio orsino, con la Scilla bifolia, con il Mughetto, con l'Uva di volpe, con l'Anemone dei boschi, con il Narciso a campanella.
E' pianta primaverile, comunissima nei boschi di tutto il territorio di Trieste, incominciando da quelli di Roiano, di Scorcola, del Ferdinandeo, estendendosi man mano a quelli del Carso e dei monti circostanti.
Parente del fagiuolo, ha fiori e frutti non molto dissimili da questo, ma le sue foglie anziche' essere intere sono composte e pari - pennate con due o tre paia di foglioline ovali lungamente acuminate.
Varia nella forma e nella grandezza delle foglioline e nella grandezza e colore della corolla.
Vive volentieri in societa' con l'Aglio orsino, con la Scilla bifolia, con il Mughetto, con l'Uva di volpe, con l'Anemone dei boschi, con il Narciso a campanella.
Salute e bori, e altro no ocori
-
- Vilegiante
- Messaggi: 107
- Iscritto il: gio 12 gen 2006, 22:17
- Località: Roma
-
- Vilegiante
- Messaggi: 107
- Iscritto il: gio 12 gen 2006, 22:17
- Località: Roma
SIGILLO DI SALOMONE
Due sono le specie di Sigillo di Salomone presenti nelle doline e nei boschi del Carso triestino. Entrambi sono caratterizzate da un fusto sotterraneo cilindrico, orizzontale, sul quale si notano qua e la' delle impressioni che ricordano in qualche modo l'impronta di un timbro d'ufficio sulla ceralacca, da cui il loro nome.
Uno differisce dall'altro per la forma piu' o meno cilindrica dello stelo o caule e per i fiori non solitari, portati da un unico peduncolo alla ascella delle foglie. Le sue infiorescenze manifestano una grande affinita' con il mughetto.
I suoi frutti sono bacche nero bluastre, di sapore dolciastro nauseante.
Fiorisce da maggio a giugno.
Due sono le specie di Sigillo di Salomone presenti nelle doline e nei boschi del Carso triestino. Entrambi sono caratterizzate da un fusto sotterraneo cilindrico, orizzontale, sul quale si notano qua e la' delle impressioni che ricordano in qualche modo l'impronta di un timbro d'ufficio sulla ceralacca, da cui il loro nome.
Uno differisce dall'altro per la forma piu' o meno cilindrica dello stelo o caule e per i fiori non solitari, portati da un unico peduncolo alla ascella delle foglie. Le sue infiorescenze manifestano una grande affinita' con il mughetto.
I suoi frutti sono bacche nero bluastre, di sapore dolciastro nauseante.
Fiorisce da maggio a giugno.
- Allegati
-
- sigillodisalomone.jpg (14.19 KiB) Visto 1583 volte
Salute e bori, e altro no ocori
-
- Vilegiante
- Messaggi: 107
- Iscritto il: gio 12 gen 2006, 22:17
- Località: Roma
VIOLA RIVINIANA
Sulla superficie del globo esistono circa ottocento specie di Viola e di queste, oltre venti specie, crescono nella Venezia Giulia.
La Viola Riviniana, che qui vedete raffigurata, al contrario ad es. della Viola Mammola, porta i suoi fiori su di un fusto aereo piu' o meno sviluppato e ricco di foglie, anziche' direttamente dal fusto sotterraneo.
Somiglia molto alla Viola silvestre, ma si differenzia da questa per lo sperone bianco dei suoi fiori.
Fiorisce tra la fine di aprile ed i primi di maggio in luoghi riparati e caldi del nostro Carso.
Sulla superficie del globo esistono circa ottocento specie di Viola e di queste, oltre venti specie, crescono nella Venezia Giulia.
La Viola Riviniana, che qui vedete raffigurata, al contrario ad es. della Viola Mammola, porta i suoi fiori su di un fusto aereo piu' o meno sviluppato e ricco di foglie, anziche' direttamente dal fusto sotterraneo.
Somiglia molto alla Viola silvestre, ma si differenzia da questa per lo sperone bianco dei suoi fiori.
Fiorisce tra la fine di aprile ed i primi di maggio in luoghi riparati e caldi del nostro Carso.
Salute e bori, e altro no ocori
- babatriestina
- Senator
- Messaggi: 42407
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Credo siano leggermente anteriori, anni 55-60, perchè giurerei di averle ricevute quando andavo alle elementari ( le ho ancora ).
Questa associazione dei maestri cattolici ha messo in giro delle serie di cartoline dedicate a Trieste, c'è la serie dei santi triestini e diverse serie dedicate ai rioni. Si trovano ancora qua dai rigattieri, 10 euro la serie in media.
Questa associazione dei maestri cattolici ha messo in giro delle serie di cartoline dedicate a Trieste, c'è la serie dei santi triestini e diverse serie dedicate ai rioni. Si trovano ancora qua dai rigattieri, 10 euro la serie in media.