

Come per Portogruaro, Sappada dovrebbe andare nel resto del mondo. Ma mi sembrava veramente troppo, anche in relazione al fatto che in un referendum, con una maggioranza bulgara, ha chiesto il passaggio alla regione Friuli Venezia Giulia, passaggio che non verrà dato mai, perché altrimenti anche Cortina dovrebbe passare in Trentino e non credo che il Veneto ne sarebbe troppo felice.

(da Google maps)
Credo che ogni triestino vi sia passato almeno una volta, visto che è uno dei centri dolomitici più vicini alla città ed agli escursionisti e sciatori triestini Sappada deve, in parte almeno, il suo sviluppo turistico iniziale. Oggi, forse perché da un lato è diventato più agevole il Tarvisiano grazie all'autostrada, e dall'altro si tende a preferire per lo svago una maggior distanza dal centro di origine, a Sappada, almeno d'estate, non ho visto molti triestini, più veneti e friulani, e udinese è la società di gestione degli impianti di risalita.
E' un paese lungo lungo, sviluppatosi attorno alla strada, diviso in tante frazioni con nomi per lo più di origine tedesca (quelli che non lo sono sono stati ripuliti in un recente passato): Cima Sappada-Zepódn (che è un poco staccata dalle altre) è la più alta, quasi 1300 m, ed è la prima frazione per chi viene da Trieste, Lerpa è l'ultima e la più bassa, a 1200 m, se non sbaglio, e dista quasi quattro chilometri da Cima. Lerpa, Granvilla-Dorf, Palù-Moss, Bach-Poch, Mühlbach-Mülpa sono le borgate nuove, nuove non perché siano frutto di recenti insediamenti, ma perché alcuni incendi (se ricordo bene nel 1908 e nel 1928) distrussero molte delle vecchie costruzioni di legno, che invece si sono conservate nella Sappada vecchia le cui borgate (Cottern, Hoffe-Houve, Kratten-Khrótn, Fontana-Prunn, Soravia-Bégar, Ecche, Puiche) godono di una certa protezione delle belle arti.
Il nome locale del posto è Plodn, che forse ha la stessa etimologia di Piave, il fiume che nasce in questo comune e accompagna col suo corso tutte le frazioni e, alla fine del paese, precipita in una forra affascinante ed orrida: l'orrido dell'Acquatona appunto. Sappada sembra derivare, invece, da "sapar", zappare.
Tra la Sappada vecchia e quella nuova, in coincidenza con una curva e controcurva, c'è il parco daini. Se siete bravi ed avete pazienza potete fare delle belle foto e raccontare di averle fatte chissà dove.
