Giornata del ricordo della Shoah

[sono piccolo ma crescero]

Domani è la giornata della memoria dell'olocausto.

Per rendere più concreto e se vogliamo anche più duro il discorso, pensiamo con affetto a quella povera donna che venne portata via sotto gli occhi del figlio piccolo. Io penso che solo così, ricordando il caso concreto di chi, anche se virtualmente, ci è vicino potremo capire in pieno la disgrazia globale che colpì molti.

Ricordiamoci degli errori fatti dai nostri padri (in senso generico) e cerchiamo di non ripeterli anche noi; evitiamo di coltivare la paura per il diverso; la paura di chi si crede forte spesso diventa odio ed apre la porta a disgrazie ben maggiori.

[babatriestina]

Per molti anni penso che la ferita fosse troppo forte e molti non avevano la forza di parlarne, ma col tempo si è visto che era doveroso far sapere esattamente ciò che è successo, anche di fronte a coloro che hanno la faccia tosta di sminuire l'accaduto.
Questo è un mio ricordo, indiretto perchè non l'ho mai conosciuto se non nelle parole di papà, di zio Cicci, suo cugino, morto ad Auschwitz assieme alla sua famiglia: moglie, figlio e fidanzata del figlio

[mandi_]

Io sono stata a visitare Auschwitz, Dachau e San Sabba ed ho visto con i miei occhi di cosa è stata capace una certa categoria di persone, che credeva nella superiorità di certe persone , rispetto ad altre. Mi sono sempre chiesta come hanno fatto questi esseri di una malvagità incredibile a convivere con la loro coscienza. Come facevano ad avvicinare i loro figli senza insozzarli con la loro crudeltà.

Mi è rimasta un'inquietudine forte, quando ho visto all'esterno dei Campi delle casette con i gerani alle finestre, mentre all'interno dei Campi di concentramento tutto testimoniava la desolazione di quei tempi : i cortili delle adunate, dove già si operava una scelta, gli stanzoni delle docce, i forni crematori ecc. Ho visto tantissime foto, tante stanze colme di valigie con i nomi scritti di fretta, tante stanze colme di scarpine e di occhiali. E risparmio il resto.

Mi sono chiesta tante volte perchè la gente comune ha permesso questo : possibile che preferissero non "vedere"? Che accettassero le leggi razziali senza protestare?

Poi in questi anni ho conosciuto storie di persone che hanno dato la loro vita per aiutare, nascondere e ribellarsi alle atrocità di un Potere che aveva capacità di decidere la morte e la vita.

Mi sono detta che ci sono state e ci sono ancora persone che hanno una dignità e dei valori morali. E' necessario crederci, cominciando dal nostro semplice vivere quotidiano, nel rapporto con gli altri.

Trovo anch'io giusto non dimenticare, per trarne delle riflessioni, perchè simili cose non si ripetano.

C'era un lager anche a Bolzano:ora è rimato solo il muro , perchè l'interno è stato abbattuto per costruire condomini. La memoria materiale è stata distrutta, ma sono rimaste centinaia di foto, migliaia di lettere a testimoniare ciò che è avvenuto.

Ogni tanto, rileggo il diario di Anne Frank, morta a Bergen Belsen a diciassette anni, dopo due anni di clandestinità .

Ebbene, questa ragazza guardava di notte la maestosità di un castagno in fiore, sbirciando dalle finestre oscurate e scrisse nel suo diario parole che ogni volta che le rileggo, mi ridanno ancora fiducia e speranza nell'uomo, malgrado tutto:


" E’ un miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perchè esse sembrano assurde e inattuabili.
Le conservo ancora nonostante tutto perchè continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. … Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo stellato penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità.
Intanto debbo conservare intatto i miei ideali; verrà un tempo in cui saranno ancora attuabili."

Anne Frank

[nonna ivana]

Io non ho parole...ma solo una profonda commozione, che si rinnova sempre.
In casa mia ci sono decine di libri che riguardano questo tema....da quelli che sconvolgono per il dolore e l'impotenza, come altri che colpiscono per la stupefacente lucidità, il controllo freddo, incredulo da Levi a Kertész.

Voglio solo partecipare questa immagine, che ho messo anche altre volte!

http://it.wikipedia.org/wiki/Arrigo_Beccari, nell'Abbazia di Nonantola si trova la lapide commemorativa

Le manifestazioni di oggi, 27, e domenica!
http://www.fondazionevillaemma.org/

Altro luogo con altro simbolo, che ho visitato alcune volte, con infinita amarezza, è sempre a pochi km da qui, Fossoli di Carpi /Modena, che sconvolge per il vuoto,il silenzio e l'abbandono, ma che evoca la memoria di un'assordante vergogna umana!

Grazie!

[VetRitter]

un pensiero e una preghiera, a Chiunque sia là sopra, per chi è passato attraverso quell'orrore, sperando, sperando, che la memoria ed il ricordo del male compiuto servano a fare meno cattivo questo nostro mondo.

[Nona Picia]

Questa è la foto della suocera che non ho mai conosciuto e di mio marito prima di quel tragico evento....

[Ursus Canadiensis]

Quei che i ignora la storia de jeri, i ripeti le stese tragedie ogi

Basta guardarghe in facia al razismo nel 21simo secolo per acorzerse de quanto che sia vero quel provebio.

Arnie

[babatriestina]

Quei che i ignora la storia de jeri, i ripeti le stese tragedie ogi

questo xe verissimo, ma mi credo che se i ga fatto una giornata special per no dimenticar la Shoah, xe anche per sottolinear la sua unicità nel mal e no banalizzarla doprandola come paragon con tanti altri orori che xe stai e che continua a esser ancora un poco dapertutto, razzismo o meno.

[Coce]

Ben xe difficile parlar de UNICITA'de orrori e crimini che xe stadi prepetradi contro l'Umanita' in quasi tutte le parti del mondo attraverso i milenni, e questi orrori e crimini no sara' mai BANALI [b, in qualsiasiasi periodo che i sia perpetradi]. Ciao a tuti Coce. [/b]

[babatriestina]

cerco de spiegarme:
La Shoah xe unica perchè xe un caso de un tentativo in parte riuscido de annientar popolazioni intiere no perchè le fussi nemiche, aversarie politiche o altro, ma solo per el fatto che le esisteva. El tutto pianificado scientificamente a mente fredda, e sostegnuda purtroppo de una bona parte della popolazion.
Ghe xe stadi altrettanti orori nella storia del umanità, che no per questo va sottovalutai, ma se per ti el sterminio a mente fredda de oltre sei milioni de persone solo per el fatto de esser nati no xe un unicum alora xe inutile continuar.
Restando ai Ebrei stessi, lori ga avudo persecuzioni , pogrom ( dela Spagna ala Russia, ai ghetti..) ma lori stessi se ga reso conto che in sto caso la situazion iera diferente. Anche mi no arivo ancora a capacitarme come che qualchedun gabi podudo decider a mente fredda un sterminio simile e gabbi trovado tanti che lo ga aiutado.

riporto la frase de una persona che ga scritto forsi meo de mi su un forum sti giorni el mio pensiero:

Mi permetto di esprimere un dissenso educato (ma chiaro) all'elencazione di altri genocidi oltre a quello ebraico.
Ragioni politiche, storiche, religiose accomunano tutti i genocidi. Ciò non vuol dire che il genocidio sia giustificato, tutt'altro. I Turchi hanno sterminato gli armeni per una questione di equilibrio politico e di assetto internazionale. Saddam ha buttato bombe chimiche sui curdi perché rivendicavano una parte di territorio. Polpot ha ridotto la popolazione del Vietnam da 8 milioni a 5 e mezzo per costruire un pilastro di influenza filosovietica.
Sia questi genocidi che la Shoah sono orrendi, ma l'Olocausto costituisce un unicum, e non ce lo dobbiamo scordare. Gli ebrei non sono stati sterminati scientificamente perché rivendicavano un territorio, perché costituivano un'opposizione politica, perché contrastavano la religione di Stato. Gli ebrei sono stati sterminati in quanto tali. La loro colpa è stata quella di essere ebrei. Ecco ciò che fa dell'Olocausto il peggiore degli obbrobri della storia. Il genocidio non è stato un mezzo: è stato un fine. E non specificare questa differenza mescolando in un unico calderone ebrei, armeni, vietnamiti, bosniaci (tutte persone alle quali va comunque il mio più profondo compianto) può costituire il primo passo per sotterrare in un anonimo altrove culturale (che caratterizza la storia in generale) un evento unico nella storia, del quale non dobbiamo MAI dimenticare la specificità (pur non dimenticandoci, ovviamente, degli altri genocidi).

[Coce]

Forsi te ga ragion ti xe inutile continuar el discorso, no iera mia intenzion de apparir antisemita, infati go menziona' milenni de persecuzioni e criminalita a proposito, el mondo no ga comincia' nel ventesimo secolo e dichiarar unicita ' de quel che xe sucesso a una comunita'e trascurar quel che sucesso e sta succedendo a tante altre nela storia no me par giusto. I grandi Conquistadori, i despoti de sto mondo i ga usado sempre le stesse tattiche per dominar e distrugger quei che iera diferenti sia de Religion , o de color , o de coltura, la prima roba che i fa i li dichiara nemici del stato, per steminarli, xe sucesso tante volte
e milioni de esseri umani xe stadi cancellai dalla Terra. Per acuratezza POLL POTT nol ga comesso i sui crimini in Viet Nam ma in Cambogia. Ciao Coce

[Ursus Canadiensis]

No stemo dimenticar Cristobál Colón o, comw xhw i lo ciama in Italia, Cistoforo Colombo che el ga totalmente aniilado la popolazion autoctona Caribea e i sucesivi esploradori Spagnoi, Inglesi e Francesi che i ga continuado la decimazion e distruzion dela cultura del resto dela popolazion "indiana" dele Americhe.

La scusa? Jera una popolazion de selvagi.

Sula bilancia dela retrovision in termini storici, me sa che i selvagi no jera propio quei che ze stadi i ocupadi, ma i agresori. El triste testimonio ogigiorno xe el stato dela popolazion autoctona.

Arnie

[mandi_]

Un pensiero e una preghiera in questa giornata della Memoria .
In un'altra parte del Forum parlo delle persone, poche , che hanno salvato persone da questo orrore.
Qui dico che le persone che hanno fatto questo a delle persone, non hanno avuto certo barlumi di coscienza...neanche l' ombra..
Ho voluto ricordare persone, non forni crematori...

AUSCHWITZ

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[mandi_]

Il tempo passa, ma non la memoria della Shoah.

Una preghiera per onorare tutti coloro che sono deceduti o hanno sofferto, perchè non succeda mai più...

[mandi_]

Non posso fare a meno oggi, e non solo oggi, di ripensare a quanta sofferenza è stata provocata. Le mie parole forse sono povere, ma il mio cuore e il mio dolore va a chi è stato privato della vita, della dignità, del rispetto cui ogni persona avrebbe diritto.

[nonna ivana]

Ho ricordato anch'io!
E nel presente, perché i segni sono anche spesso fra di noi!
A me fa molta impressione visitare ghetti e cimiteri ebraici, perché "l'assenza" è molto significativa, mancano le vite di allore e soprattutto il loro futuro, cimiteri "morti" da più di mezzo secolo, muri di vie, le lettere sulle porte, le antiche sinagoghe svuotate e riutilizzate per altri usi, i cortili comunicanti fra le case, le ringhiere, i balconi deserti, rendono anche nostro il senso di colpa...e questo devono sentirlo anche i giovani...non covare nella mente e nell'animo razzismo e intolleranza, per quelli che sono nostri consimili...
Anche queste sono testimonianze capillari all'interno di molte nazioni, che non possono essere mistificate....

La visita al Cimitero Ebraico di Finale Emilia, guidato da quattro studenti liceali, preparati da una scrittrice storica che ha materialmente contribuito una trentina d'anni fa a ripulire, riscoprire tombe e lapidi, invase da vegetazione e incuria...
Una foto fatta da un amico che, stimolato dalle locandine che avevo trasmesso, è andato a fare la visita!
Tombe ben ripulite, portate al loro valore umano di pietas verso i morti, ma anche testimoni di una cultura che conviveva con quella di Finale.

[Nona Picia]

Però....questo cimitero è pulito e le tombe sono ben visibili...Tempo fa quando siamo andati nel nostro cimitero israelitico, le tombe erano ricoperte di cespugli cresciuti tipo bosco selvatico, tutte, tranne le nuove.E infatti non siamo riusciti a trovare la tomba della nonna di mio marito. E non c'era il custode.... Un ragazzo ebreo, molto attivo nella comunità, ci aveva detto che loro usano così....

[mandi_]

Vedo qui il video del cimitero ebraico di Trieste

http://www.triestebraica.it/video/cimitero

e qui un articolo
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/201 ... -1.6202104
dove si parla di una persona che " ha cominciato a ridare un nome ai defunti che il tempo stava facendo finire nell’oblio. Non riesce a sopportare che nel cimitero ebraico di Trieste le erbacce abbiano preso il sopravvento sulle tombe, abbandonate anche per i tragici effetti della Shoah, che alla città è costata più di mille vittime in due anni (1943 -45)."

Anche nella mia Regione si cerca di ritrovare la memoria di persone ebree trentine finite nei campi di concentramento, dando loro un nome , perchè tutto non finisca nell'oblio.
Giusto quello che afferma Nonna Ivana: ricordare questi fatti soprattutto ai giovani è essenziale.

[nonna ivana]

Con stima e ammirazione ho davvero apprezzato lo sforzo di M. Pia Balboni, storica di Finale, che assieme al gruppo culturale e a Giuseppe Pederiali, morto un anno fa, e con l'appoggio della comunità ebraica di Modena, il Cimitero è stato ripulito..era una selva, le tombe quasi interrate, le lapidi irriconoscibili, quindi non è stata la volontà di ebrei finalesi, che non esistono più da decenni, ma di cittadini di cultura, che hanno soprattutto fatto un gesto di coraggio e di abnegazione, cosciente e riparatrice!

Un bel libro è stato edito due anni fa, molto interessante: Sigilli d'Eternità
http://cucinariodinonnaivana.blogspot.i ... -e-un.html

[babatriestina]

c'è nel nostro cimitero ebraico chi se ne occupa, ci son stata recentemente per un funerale, ma effettivamente lo lasciano romanticamente come un boschetto. Come dicevo, non è permesso fare foto nemmeno in occasione di visite guidate. Guardando le lapidi recenti, ho trovato tanti conoscenti... per altre informazioni, mi dicevano di rivolgermi alla Comunità.
Da noi la Sinagoga, per quanto venne vandalizzata dai nazifascisti, è ora in perfette condizioni, a differenza di tanti luoghi in Europa centrale che vedo nei miei viaggi dove si legge solo un cartello" qua c'era il ghetto, qua c'era la Sinagoga". la comunità è ovviamente piccola, ma va tenuto conto che come in altri paesi europei occidentali dall'ottocento in poi ci fu un periodo di assimilazione, con tanti matrimoni misti, gente uscita dalla comunità ma che manteneva un po' di memorie e tradizioni, basta pensare come esempio vistoso a Svevo...