Il castello di Moccò
Regole del forum
Collegamenti al regolamento del forum in varie lingue ed alle norme sulla privacy in italiano.
Collegamenti al regolamento del forum in varie lingue ed alle norme sulla privacy in italiano.
- sono piccolo ma crescero
- --
- Messaggi: 9131
- Iscritto il: ven 11 mag 2007, 14:08
- Località: Trieste
Il castello di Moccò
Premessa
Non vedo un servizio sul vecchio castello di Moccò. Se ci dovesse essere, Adler, la memoria storica del forum, può unire il tutto senza problemi o anche buttare via tutto, se si tratta di un doppione.
Non vedo un servizio sul vecchio castello di Moccò. Se ci dovesse essere, Adler, la memoria storica del forum, può unire il tutto senza problemi o anche buttare via tutto, se si tratta di un doppione.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
- sono piccolo ma crescero
- --
- Messaggi: 9131
- Iscritto il: ven 11 mag 2007, 14:08
- Località: Trieste
Re: Il castello di Moccò
Intorno al 1200 il Vescovo conte di Trieste fece costruire all'imboccatura della val Rosandra un castello per controllare il traffico del sale. Il cosiddetto castello di Moccò che si trova in corrispondenza della crocetta rossa sulla mappa ricavata da Google maps..

DI grande importanza strategica, si venne a trovare al confine tra l'Impero e Venezia e fu teatro di conflitti fino a quando i triestini, al comando del vescovo Bonomo lo riconquistarono e lo distrussero, per non dover continuare a combattere per difenderlo, il 1° ottobre 1511. Lascio agli esperti di storia di integrare queste poche notizie. Altrimenti è possibile consultare la pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Mocc%C3%B2
D'estate, a causa della vegetazione i resti sono quasi invisibili. D'inverno si vede qualcosa di più. Un sentiero, segnato dai grufolamenti dei cinghiali, penso,

sale e, attraverso due terrazzamenti,

porta agli ultimi resti che sembra siano di una cisterna costruita dai Veneziani.



Dal castello si aveva una vista incredibile verso la città ed in particolare la zona dove si trovavano le saline

e verso la val Rosandra.


DI grande importanza strategica, si venne a trovare al confine tra l'Impero e Venezia e fu teatro di conflitti fino a quando i triestini, al comando del vescovo Bonomo lo riconquistarono e lo distrussero, per non dover continuare a combattere per difenderlo, il 1° ottobre 1511. Lascio agli esperti di storia di integrare queste poche notizie. Altrimenti è possibile consultare la pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Mocc%C3%B2
D'estate, a causa della vegetazione i resti sono quasi invisibili. D'inverno si vede qualcosa di più. Un sentiero, segnato dai grufolamenti dei cinghiali, penso,

sale e, attraverso due terrazzamenti,

porta agli ultimi resti che sembra siano di una cisterna costruita dai Veneziani.



Dal castello si aveva una vista incredibile verso la città ed in particolare la zona dove si trovavano le saline

e verso la val Rosandra.

Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
- babatriestina
- Senator
- Messaggi: 42407
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re: Il castello di Moccò
C'è qualcosa in dove ho messo la foto di dove si trovava il castello, ma non i dettagli che ci mostri e che ricordo di aver visto dal vivo un giorno che non avevo la macchina fotografica.
Devo sempre ritrovare la foto classica del castello nelle stampe fantasiose ottocentesche
Devo sempre ritrovare la foto classica del castello nelle stampe fantasiose ottocentesche
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- sono piccolo ma crescero
- --
- Messaggi: 9131
- Iscritto il: ven 11 mag 2007, 14:08
- Località: Trieste
Re: Il castello di Moccò
Ho trovato qualche notizia del castello sul libro di Alberi, Istria, ed Lint pagg. 134-136 II edizione
Intanto una ricostruzione del castello che ho rovinato per non avere problemi col copyright

La ricostruzione sembra diversa da quella proposta da Wikipedia, che parla di tre torri.
Secondo l'autore, inoltre, la torre, detta anche di Moncau o Montecavo, era sorta intorno al Mille per volontà di Ulrico I Weimar - Orlamünde, marchese d'Istria, sulla probabile sede di un forte romano posto a guardia del sottostante acquedotto che, secondo la leggenda, sarebbe stato eretto dai Barbassi o Barbati, una famiglia fuggita nel V secolo al tempo della distruzione di Aquileia: il colle in origine era chiamato Barbasso.
Sempre secondo il citato autore è molto più probabile che il nome del castello derivi dai Barbamoccolo che furono i suoi primi abitatori e che potrebbero essere anche identificati con i Barbarighi, derivati dai Barbassi. L'autore dice che altri ritengono che Mocco derivi dall'antroponimo Mucco di origine celtica, ma fa notare che appena nel 1192, in un documento, risulta esser infeudato a Ulrico di Ravino di Mucho, ministeriale del vescovo Wolscalco di Trieste, ma non è noto se il nome Mucho derivi dalla casata o se fu la famiglia ad assumere il nome della località. La località ed il rispettivo castello furono proprietà dei vescovi triestini fino alla metà del XIII secolo e poi fu venduto al comune di Trieste ma nel 1282 venne da questo restituito, per rinuncia, al vescovo.
Dalla fine del XIII secolo dovette subire alcuni assalti delle truppe venete. Nel 1370 fu riconquistato dai Veneziani che vi rimasero per undici anni sotto il comando del capitano Nicolo Boccaso poi, quando Trieste riebbe la sua indipendenza nel 1381, essa ritornò in possesso del maniero. Il castello, però, non venne più restituito ai vescovi triestini, reali proprietari del feudo. Con la dedizione di Trieste all'Austria del 1382, anche Moccò divenne proprietà degli Asburgo. Nel XV secolo il castello cambiò più volte proprietari, ma nel 1463 i Veneziani lo conquistarono ed il podestà Maripietro di Capodistria lo rinforzò nelle difese facendo rifare le mura e la cisterna, i cui resti si vedono ancora. Da allora, e fino alla sua distruzione, il castello di Moccò rimase in mano ai Veneziani che lo tennero anche durante alcune scorrerie turche contro Trieste.
Nel 1510 i Triestini, sotto il comando di Nicolo Rauber, lo espugnarono e, per evitare che ricadesse in mano veneziana, su consiglio del vescovo Pietro Bonomo,lo diroccarono completamente nel 1511.
Intanto una ricostruzione del castello che ho rovinato per non avere problemi col copyright

La ricostruzione sembra diversa da quella proposta da Wikipedia, che parla di tre torri.
Secondo l'autore, inoltre, la torre, detta anche di Moncau o Montecavo, era sorta intorno al Mille per volontà di Ulrico I Weimar - Orlamünde, marchese d'Istria, sulla probabile sede di un forte romano posto a guardia del sottostante acquedotto che, secondo la leggenda, sarebbe stato eretto dai Barbassi o Barbati, una famiglia fuggita nel V secolo al tempo della distruzione di Aquileia: il colle in origine era chiamato Barbasso.
Sempre secondo il citato autore è molto più probabile che il nome del castello derivi dai Barbamoccolo che furono i suoi primi abitatori e che potrebbero essere anche identificati con i Barbarighi, derivati dai Barbassi. L'autore dice che altri ritengono che Mocco derivi dall'antroponimo Mucco di origine celtica, ma fa notare che appena nel 1192, in un documento, risulta esser infeudato a Ulrico di Ravino di Mucho, ministeriale del vescovo Wolscalco di Trieste, ma non è noto se il nome Mucho derivi dalla casata o se fu la famiglia ad assumere il nome della località. La località ed il rispettivo castello furono proprietà dei vescovi triestini fino alla metà del XIII secolo e poi fu venduto al comune di Trieste ma nel 1282 venne da questo restituito, per rinuncia, al vescovo.
Dalla fine del XIII secolo dovette subire alcuni assalti delle truppe venete. Nel 1370 fu riconquistato dai Veneziani che vi rimasero per undici anni sotto il comando del capitano Nicolo Boccaso poi, quando Trieste riebbe la sua indipendenza nel 1381, essa ritornò in possesso del maniero. Il castello, però, non venne più restituito ai vescovi triestini, reali proprietari del feudo. Con la dedizione di Trieste all'Austria del 1382, anche Moccò divenne proprietà degli Asburgo. Nel XV secolo il castello cambiò più volte proprietari, ma nel 1463 i Veneziani lo conquistarono ed il podestà Maripietro di Capodistria lo rinforzò nelle difese facendo rifare le mura e la cisterna, i cui resti si vedono ancora. Da allora, e fino alla sua distruzione, il castello di Moccò rimase in mano ai Veneziani che lo tennero anche durante alcune scorrerie turche contro Trieste.
Nel 1510 i Triestini, sotto il comando di Nicolo Rauber, lo espugnarono e, per evitare che ricadesse in mano veneziana, su consiglio del vescovo Pietro Bonomo,lo diroccarono completamente nel 1511.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
- babatriestina
- Senator
- Messaggi: 42407
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re: Il castello di Moccò
Ho trovato altri dettagli, ma nel frattempo anche la stampa di cui parlavo. é una stampa ottocentesca del solito Alberto Rieger, quello dei tanti panorami di Trieste ( romana, medievale..) ed è molto romantica e un tantino fantasiosa. Io l'ho tratta della guida alla Val Rosandra di Marini, il quale la commenta dicendo che, se il castello è di fantasia, tanti altri dettagli della stampa sono corrispondenti al vero


"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- sono piccolo ma crescero
- --
- Messaggi: 9131
- Iscritto il: ven 11 mag 2007, 14:08
- Località: Trieste
Re: Il castello di Moccò
babatriestina ha scritto:...se il castello è di fantasia, tanti altri dettagli della stampa sono corrispondenti al vero...
Io la val Rosandra l'ho presa portandomi più a destra (verso la vedetta), lui più a sinistra, ma riconosciamo sia santa Maria in Siaris che il cippo Comici (senza il cippo, per evidenti motivi...). Insomma, per fare il disegno è stato là.
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
- babatriestina
- Senator
- Messaggi: 42407
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re: Il castello di Moccò
Il dubbio su questa stampa è la cappellina in basso in centro, molti dicono che si trovava ad una curva del Sentiero di fondovalle, un po' sopra il sentiero.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- babatriestina
- Senator
- Messaggi: 42407
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re: Il castello di Moccò
Io trovo questi misteriosi primi costruttori come Barbassi, Barbariga, Barbati, e attorno al 900 certi Barbamongila o Barnamaggior, che per aver sconfitto dei Saraceni proprio da queste parti ebbero uno stemma con 6 barbe in campo argento, fascia trasversale azzurra con tre leopardi.
Poi compaiono - sembrano successori, i Barbamoccolo e su questi le mie fonti sono concordi a darli estinti nel 1277 con l'ultimo castellano Francesco e danno il nome Moccò derivato da questi Barbamoccolo. Fino al 1252 il Castello sembra appartenere ai vescovi che nel 1295 lo danno in amministrazione al Comune. Dal 1351 al 1510 il Castello passa ripetutamente di mano dai Duchi d'Austria ai Vescovi ai Veneziani o per guerre o per trattati.
Nel 1510 i Veneti, chiusi nel castello vennero costretti alla resa dai triestini che portarono una batteria su un'altura vicina. Il castello venne demolito nel 1512 iniziando il 12 ottobre, perchè ritenuto troppo pericoloso in caso di perdita di possesso, in quanto dominava la via del sale. Sulla responsabilità di tale decisione, chi la attribuisce principalmente al vescovo Bonomo, che all'amministrazione imperiale.
Con il materiale della demolizione venne costruito il cosiddetto "castello nuovo" un po' a lato, vicino allo spiazzo esistente, e che passò ai Fuenfenberg i Wicumberg e poi ai Petazzi NEL 1768. Vi venne messa una lapide proveniente da san Servolo: VENE DV AVGUSTO BARBADICO - JUSTINOPOLI-PRAEF-PRAEF Q -DOMINICO-MARIPIETRO-MURIS STATUS CISTERNA P V CONDITUM M CCCC XCIII
Nel castello nuovo erano conservate due colubrine del castello vecchio, che ora sono a san Giusto, qualcuno mi dice che siano queste

anche se i testi parlano di due e qua ne vedo almeno tre..
il castello col tempo diventò trattoria ( per qualcuno "malfamata") come si vede nelle immagini dei primi del '900:

un dettaglio

fino alla sua distruzione per incendio nel 1945. Con le pietre sono state costruite abitazioni a Moccò
Poi compaiono - sembrano successori, i Barbamoccolo e su questi le mie fonti sono concordi a darli estinti nel 1277 con l'ultimo castellano Francesco e danno il nome Moccò derivato da questi Barbamoccolo. Fino al 1252 il Castello sembra appartenere ai vescovi che nel 1295 lo danno in amministrazione al Comune. Dal 1351 al 1510 il Castello passa ripetutamente di mano dai Duchi d'Austria ai Vescovi ai Veneziani o per guerre o per trattati.
Nel 1510 i Veneti, chiusi nel castello vennero costretti alla resa dai triestini che portarono una batteria su un'altura vicina. Il castello venne demolito nel 1512 iniziando il 12 ottobre, perchè ritenuto troppo pericoloso in caso di perdita di possesso, in quanto dominava la via del sale. Sulla responsabilità di tale decisione, chi la attribuisce principalmente al vescovo Bonomo, che all'amministrazione imperiale.
Con il materiale della demolizione venne costruito il cosiddetto "castello nuovo" un po' a lato, vicino allo spiazzo esistente, e che passò ai Fuenfenberg i Wicumberg e poi ai Petazzi NEL 1768. Vi venne messa una lapide proveniente da san Servolo: VENE DV AVGUSTO BARBADICO - JUSTINOPOLI-PRAEF-PRAEF Q -DOMINICO-MARIPIETRO-MURIS STATUS CISTERNA P V CONDITUM M CCCC XCIII
Nel castello nuovo erano conservate due colubrine del castello vecchio, che ora sono a san Giusto, qualcuno mi dice che siano queste
anche se i testi parlano di due e qua ne vedo almeno tre..
il castello col tempo diventò trattoria ( per qualcuno "malfamata") come si vede nelle immagini dei primi del '900:

un dettaglio

fino alla sua distruzione per incendio nel 1945. Con le pietre sono state costruite abitazioni a Moccò
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- babatriestina
- Senator
- Messaggi: 42407
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re: Il castello di Moccò
sembra che il castello di Moccò in realtà a differenza della stampa di Rieger di torri ne avesse tre
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- AdlerTS
- Cavalier del forum
- Messaggi: 9561
- Iscritto il: mar 27 dic 2005, 21:35
- Località: mail: adlerts[at]email.it
Re: Il castello di Moccò
Per chi volessi sviluppar l'argomento Sale, xe vignudo fora el DVD “Ordo Salis – produzione, commercio e contrabbando del sale all’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia”.sono piccolo ma crescero ha scritto:Intorno al 1200 il Vescovo conte di Trieste fece costruire all'imboccatura della val Rosandra un castello per controllare il traffico del sale.
vedi
http://www.editfiume.com/lavoce/capodis ... elle-genti
Mal no far, paura no gaver.
Re: Il castello di Moccò
Bon Pomeriggio Muleria,
A suo tempo me iero dedicado molto alle ricerche sul Castrum Muccholan o de Mocho o Moccò.
Sarà che el xè sora de casa mia e el me xè sempre piasù tantissimo.
Gavevo fatto dei rilievi del castel vecio, i muri arrivava fin a dove oggi xè la vedetta.
Immediatamente alle spalle de questa se trovava un pozzo naturale (inghiottitoio o foiba) oggi imbunì.
Alcune leggende locali conta che là sotto ghe saria ancora i resti de alcuni finanzieri copai dai titini nel loro periodo de occupazion.. Ma.. solo ciacole e nessuna prova..
La torre abbattuda anni fa se al podeva ancora veder nella proiezion de caduta in direzion del cippo comici.. le piere squadrate abbattude zo per el dirupo..
Spetar inverno, far el sentier che dal piazzal del castel novo porta alla vecia ferrovia, far qualche passo su questa e girar a dx per el primo sentierin e se se la trova davanti.
Le piere parla de una torre sola.
Alcuni testi parlava de tre.
Purtroppo no son in Patria per gaver i testi a man e vado a memoria.
Per el Castel Novo invece, ve confermo la storia equivoca.
Me la ga contada el vecio becher de Bolunz che gaveva la foto del castel impicada in macelleria.
El me diseva che el castel iera un osteria e bordel, frequentado da soldai e civili.
Tutto andava ben xkè, come succedi quando toca conviver, tra tedeschi e banditi là no i se pestava i pie.
Solo che l'oste brontolava sempre per le tasse de pagar al Gaulaiter.
Quando anche i banditi titini ghe ga domandà de pagarghe le tasse a lori, par che el gabi sclerà, buttà fora del local babe e avventori e dà fogo alla caponera....
Cusì la go comprada, cusì ve la rivendo.. ma la me xè stada confermada anche da un'altra veceta in paese.
Bona serrata e Viva l'A!!
A suo tempo me iero dedicado molto alle ricerche sul Castrum Muccholan o de Mocho o Moccò.
Sarà che el xè sora de casa mia e el me xè sempre piasù tantissimo.
Gavevo fatto dei rilievi del castel vecio, i muri arrivava fin a dove oggi xè la vedetta.
Immediatamente alle spalle de questa se trovava un pozzo naturale (inghiottitoio o foiba) oggi imbunì.
Alcune leggende locali conta che là sotto ghe saria ancora i resti de alcuni finanzieri copai dai titini nel loro periodo de occupazion.. Ma.. solo ciacole e nessuna prova..
La torre abbattuda anni fa se al podeva ancora veder nella proiezion de caduta in direzion del cippo comici.. le piere squadrate abbattude zo per el dirupo..
Spetar inverno, far el sentier che dal piazzal del castel novo porta alla vecia ferrovia, far qualche passo su questa e girar a dx per el primo sentierin e se se la trova davanti.
Le piere parla de una torre sola.
Alcuni testi parlava de tre.
Purtroppo no son in Patria per gaver i testi a man e vado a memoria.
Per el Castel Novo invece, ve confermo la storia equivoca.
Me la ga contada el vecio becher de Bolunz che gaveva la foto del castel impicada in macelleria.
El me diseva che el castel iera un osteria e bordel, frequentado da soldai e civili.
Tutto andava ben xkè, come succedi quando toca conviver, tra tedeschi e banditi là no i se pestava i pie.
Solo che l'oste brontolava sempre per le tasse de pagar al Gaulaiter.
Quando anche i banditi titini ghe ga domandà de pagarghe le tasse a lori, par che el gabi sclerà, buttà fora del local babe e avventori e dà fogo alla caponera....
Cusì la go comprada, cusì ve la rivendo.. ma la me xè stada confermada anche da un'altra veceta in paese.
Bona serrata e Viva l'A!!
- babatriestina
- Senator
- Messaggi: 42407
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re: Il castello di Moccò
anderemo sto inverno..
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- babatriestina
- Senator
- Messaggi: 42407
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re: Il castello di Moccò
rielaborazione di un'immagine del nuovo castello di Moccò come appare in un a vecchia foto esposta al Castello di san Giusto dove sono finiti i cannoni dei vecchi castelli

"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Re: Il castello di Moccò
babatriestina nel 2011 ga scritto:

In effetti sulla curva del sentiero sulla curva alla fine del primo tratto in salita avevo notato pietre in arenaria e resti di tegole e mi ero sempre chiesto se potesse essere stata una cappella lungo una via di pellegrinaggio. Ho verificato sulla mappa del "regolamento dell'imposta fondiaria dell'anno 1872" nell'Archivio di Stato ed è effettivamente segnata una cappella:Il dubbio su questa stampa è la cappellina in basso in centro, molti dicono che si trovava ad una curva del Sentiero di fondovalle, un po' sopra il sentiero.
- sono piccolo ma crescero
- --
- Messaggi: 9131
- Iscritto il: ven 11 mag 2007, 14:08
- Località: Trieste
Re: Il castello di Moccò
Scusa, ma la chiesa sarebbe quell'edificio vicino alla punta della freccia?

Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
Re: Il castello di Moccò
Sì. Igrandendola sul sito dell'archivio di stato si vede che ci hanno pure messo sopra una croce.
Re: Il castello di Moccò
Go leto de novo tuto e me go batù la testa contro el muro. Mi m... No son mai sta a Mocò anca se ghe son pasà tante volte davanti co' iero o 'ndavo a Bolunz. Come scusa poso dir che iero giovine e gavevo altri interesi, disemo più prosaici. Tochi e sanduic. Ma la storia me ga sempre piaso e col pasar dei ani sempre più. I post xe par mi interesanti e un grazie a tuti quei che ga scrito.
PS: A casa go un muro special rivestì de goma piuma (PU espanso elastico).
PS: A casa go un muro special rivestì de goma piuma (PU espanso elastico).
- babatriestina
- Senator
- Messaggi: 42407
- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Re: Il castello di Moccò
alora la capeleta no xe a Mocò, e mi tante volte son stada su quel punto, un per de metri for e sora el sentieri,a desso no se vedi GNENTE. E sì che go controlado centimetro per centimetro, e i disi ( Marini, che a valle la conossi per fil e per segno) che nela prima metà del secolos corso qualche segno se vedeva, e po xe sparido tuto. Go anche foto del punto, ma fin che le trovo nele zento volte che go fotografado in valle..
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)