vi metto i link http://www.retecivica.trieste.it/triest ... efault.asp
in questi giorni c'è proprio una mostra su Winkelmann e gli antichi egizi http://www.retecivica.trieste.it/triest ... efault.asp
La storia http://www.retecivica.trieste.it/triest ... ina=storia
riporto qualcosa:
L’idea di creare a Trieste un museo che riunisse le antichità ritrovate nella città e nel territorio istriano e aquileiese nacque agli inizi dell’Ottocento e trovò il suo più fervente sostenitore nel procuratore civico e dotto studioso di storia patria Domenico Rossetti.
Egli si prodigò per innalzare a Trieste un monumento alla memoria dell'insigne precorritore dell'archeologia moderna J.J. Winckelmann, che era stato assassinato in città l’8 giugno del 1768, mentre era ospite della Locanda Grande. Il monumento, nella mente del Rossetti, doveva costituire il centro cristallizzatore di un futuro Museo Lapidario, tra rose e alberi, in un giardino delle memorie, una vera Silva Accademica. Il luogo prescelto fu sul colle di San Giusto, l'area del vecchio cimitero cittadino, che era stato dismesso nel 1825 in seguito alla creazione del nuovo cimitero nella località di Sant'Anna. L’idea vide finalmente la sua realizzazione dopo più di vent'anni e il cenotafio a Winckelmann (si tratta di un cenotafio poiché è un monumento funerario privo del corpo del defunto che non fu possibile recuperare poiché era stato sepolto in una tomba comune senza contrassegno distintivo), opera di gusto neoclassico dello scultore bassanese Antonio Bosa, allievo di Canova all'Accademia veneziana, fu inaugurato il primo marzo 1833, e trovò collocazione al centro di una grande nicchia aperta nel ripiano più alto dell’ex cimitero, odierno Orto Lapidario.
Allo studioso Pietro Kandler, nel 1841, fu affidata dal Comune la cura del Museo Tergestino di Antichità - istituzione non ancora ufficializzata - che doveva occuparsi della raccolta e dell'illustrazione delle epigrafi triestine dell’Orto Lapidario, nonché dello studio delle monete antiche e dei diplomi che riguardavano Trieste. Vennero condotti anche alcuni scavi archeologici ed in particolare quello all'interno del campanile di San Giusto dal quale furono recuperate per il lapidario moltissime iscrizioni e frammenti architettonici e scultorei. L'8 giugno del 1843 venne aperto ufficialmente al pubblico l'Orto Lapidario.
Un anno importante per il Museo d’Antichità fu il 1910, anno della donazione delle vaste collezioni di Giuseppe Sartorio, composte da una sezione di materiale archeologico, ma soprattutto dalla raccolta di vasi antichi, greci, italioti ed etruschi, già della collezione di Carlo d’Ottavio Fontana, da oggetti medioevali e moderni, e da opere d'arte, tra cui la rinomatissima serie dei disegni di Giambattista Tiepolo. L’anno seguente, in considerazione del fatto che le collezioni civiche non erano più composte solo da manufatti antichi, bensì anche d'importanti opere d'arte e reperti storici ed etnografici, il Museo assunse la denominazione di Civico Museo di Storia ed Arte.
quindi c'è da osservare che buon aparte dei reperti è provenienza di doni, e non sempre è possibile stabilirne la provenienza.nella sede di via della Cattedrale 15 trovano spazio le collezioni archeologiche, che sono in fase di ampliamento. Negli anni Sessanta la direzione del museo provvide al ringiovanimento dell'allestimento: ciò comportò una selezione del materiale, sacrificando la maggior parte del patrimonio nei depositi. In questi anni si sta svolgendo un paziente lavoro di recupero dei materiali per poterli restituire al pubblico e soprattutto per permetterne un più esatto inquadramento storico e cronologico ad opera di specialisti dei vari settori, anche utilizzandolo per tesi di laurea e mostre tematiche.
La direttrice ( o curatrice?) Marzia Vidulli Torlo sta facendo un notevole lavoro di divulgazione, con libri, conferenze tematiche, mostre.. fra l'altro le mostre sono un'interessante occasione per vedere oggetti che di solito si trovano nei depositi perchè le sale non sono sempre sufficienti
La visita virtuale mostra la pianta del Museo com'è adesso http://www.retecivica.trieste.it/triest ... ina=visita

