Notizia di questi giorni:
il museo Leopold di Vienna deve vendere all'asta tre disegni di Schiele per poter pagare alcune cause
http://www.arteconomy24.ilsole24ore.com ... 171337.php
La notizia ha già fatto parlare: il Leopold Museum di Vienna mette all'asta da Sotheby's a Londra il 5 febbraio tre preziosi disegni del grande Egon Schiele, uno dei maestri dell'inizio del Novecento ed esponente di spicco del primo espressionismo austriaco.
Ma perché il Leopold li vende?
Per far fronte ai costi di compensazione per la restituzione del dipinto "Häuser am Meer" (case sul mare). Non si tratta dell'unica restituzione che ha coinvolto il museo. Già a giugno il Leopold aveva dovuto mettere all'asta il dipinto "Häuser mit bunter Wäsche" (case con panni colorati, che ha segnato un record per l'artista di 27,6 milioni di euro) per far fronte alla compensazione di 14,8 milioni di euro in favore degli eredi di Lea Bondi-Jaray nel caso del "Ritratto di Wally".
In questo caso non è stata resa pubblica la somma dovuta come compensazione agli eredi di Eugenie "Jenny" Steiner, originale proprietaria del dipinto. Ci sono ancora fondi rimasti dalla vendita del quadro a giugno, ma non bastano. I disegni che andranno all'asta da Sotheby's costituiscono uno dei gruppi di lavori su carta più significativi ad arrivare sul mercato. Si tratta di "Liebespaar (Selbstdarstellung mit Wally)" (coppia, autoritratto con Wally, stimato 6,5-8,5 milioni di sterline), "Selbstdarstellung in grünem Hemd" (autoritratto con camicia verde, 1,8-2,5 milioni di sterline) e "Am Rücken liegendes Mädchen mit überkreuzten Armen und Beinen" (ragazza sdraiata sulla schiena con braccia e gambe incrociate, 700mila-1 milione di sterline). La stima totale delle tre opere ammonta a 9-12 milioni di sterline.
e non è la prima volta:
http://www.corriere.it/cronache/11_magg ... b3cd.shtml
copio, che non vada perduto
MILANO - Il prossimo 22 Giugno Sotheby’s Londra metterà all’asta Häuser mit bunter Wäsche, Vorstadt II, uno dei più straordinari paesaggi di Egon Schiele, proveniente dal Leopold Museum di Vienna, con una stima tra 36 e 50 milioni di dollari (22-30 milioni di sterline). Questo capolavoro del 1914, dipinto da Schiele all’apice della sua breve carriera, si ispira alla cittadina boema della madre e si distingue per non essere mai apparso sul mercato. Vanta un’illustre provenienza: donato dall’artista al suo amico e mecenate Heinrich Bolher, fu acquistato nel 1952 da Rudolf Leopold (fondatore del Leopold Museum) dopo una trattativa con la vedova di Bolher. Fu Leopold che organizzò nel 1955 una mostra d’arte moderna austriaca ad Amsterdam ed Eindhoven e redasse un catalogo dettagliato che consacrarono Schiele alla fama internazionale.
Ma l’aspetto più curioso di questa vendita annunciata dal Leopold Museum consiste nelle ragioni che hanno spinto questa istituzione a fare cassa. L’obiettivo è quello di raccogliere 19 milioni di sterline, che serviranno per rimborsare gli eredi di un altro capolavoro di Schiele il Ritratto di Wally, sempre custodito al Leopold di Vienna. Quest’opera infatti era di proprietà di Lea Bondi Jaray, una mercante d’arte ebrea di Vienna, che scappò a Londra nel 1939 dove morì nel 1969. L’opera divenne in seguito soggetta a procedimenti giudiziari a New York dopo che fu concessa in prestito nel 1997 al MoMA di New York per una mostra di dipinti di Schiele dalla Collezione del museo stesso. Nel 1999 il Governo degli Stati Uniti intraprese un’azione civile di confisca a New York, asserendo che il quadro era stato rubato a Lea Bondi durante la seconda guerra mondiale da un nazista di nome Friedrich Welz. Basandosi sulle prove presentate durante il processo, la Corte Distrettuale statunitense di New York concluse nel 2009 che il dipinto era di proprietà di Lea Bondi Jaray.
MERCATI&STORIE - Il caso fu risolto l’anno scorso, quando il Leopold Museum propose di pagare 19 milioni di sterline e, in cambio, gli eredi della Bondi accettarono di ritirare la rivendicazione sul dipinto abbandonando l’azione legale di confisca. Ora però il grande museo viennese deve scucire questa montagna di soldi. E per finanziarsi ha deciso di mettere all’asta uno dei tanti capolavori che custodisce. Il mercato internazionale dell’arte è fatto anche di queste storie.
in effetti, molte delle opere d'arte dei grandi pittori della Vienna di inizio Novecento erano patrimonio di ricche famiglie ebree austriache che dopo l'Anschluss vennero espropriate delle opere d'arte in loro possesso. Un bel libro che descrive una di queste storie:
the hare with amber eyes. Dopo la guerra, i sopravvissuti non sono riusciti, o sono riusciti solo in parte gli eredi, a riavere le loro opere e il problema sta in chi dichiara di averle acquistate in buona fede.
link dal sito delle opere all'asta ( se vi interessa, al caso, salvatele..)
