Un personaggio triestino popolare a Vienna, ma probabilmente sconosciuto a Trieste è Basilio Calafati.
Nato a Trieste il 1/1/1800, di origine greca. Quando aveva vent’anni la famiglia si trasferì a Vienna e cominciò subito a lavorare al Prater come venditore di salumi, col nome di “Salamucci”, poi come prestigiatore. Al Prater, venne assunto come aiutante in un chiosco, nel 34 lo rilevò e vi organizzò spettacoli con la “Lanterna magica”. Nel ‘40 acquistò una giostra di cavalli. In occasione dell’inaugurazione d'una nuova ferrovia, sostituì i cavalli con un trenino trainato dai locomotori Hellas e Peking; la nuova attrazione fu in seguito decorata con una statua di un dignitario cinese al centro, alta nove metri, che i viennesi soprannominarono Calafati.
Aprì poi un ristorante, che divenne luogo di ritrovo per artisti teatrali, ed una sala da biliardo. Nell’attività di tipo familiare fu aiutato dalla moglie e nove figli.
Morì nel 78. Nella cappella greca del cimitero è ancora conservata la sua pietra tombale, ma la sua salma fu trasferita in una tomba onoraria nel cimitero centrale di Vienna.
Il carosello e la statua furono restaurati prima della II guerra mondiale e distrutti nella stessa; la statua venne ricostruita nel dopoguerra ed è ora visibile al Prater.
A lui è intitolata la Calafattiplatz (sic), piazza all’ingresso del Prater, con una statua che lo rappresenta vestito da prestigiatore, e un ristorante del Prater è stato chiamato Salamucci.
Basilio Calafati
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Re: Basilio Calafati
che curiosa storia! la leggo per la prima volta
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Re: Basilio Calafati
La statua di Calafati al Prater. La Calafattiplatz e la statua sono state spostate al centro del Prater.
Sulla base è scritta a spirale la sua biografia. Per leggerla bisogna girare e rigirare intorno alla statua.
Prima stava su un piedestallo. e a ragione: quando si leggono le ultime righe, la craniata sulla bacchetta è quasi garantita.

Sulla base è scritta a spirale la sua biografia. Per leggerla bisogna girare e rigirare intorno alla statua.
Prima stava su un piedestallo. e a ragione: quando si leggono le ultime righe, la craniata sulla bacchetta è quasi garantita.
