Emilio Stanta

[Amministrazione]

In vari punti del forum vengono citati i diari di Emilio Stanta, un triestino che, nella prima guerra mondiale, venne fatto prigioniero in Russia: search.php?keywords=stanta

Siamo stati contattati da Giorgio Coslovich, che si è qualificato come nipote e detentore dei diari originali. Normalmente gli avremmo chiesto di iscriversi e pubblicare lui il materiale, ma vista l'importanza che tale materiale può rivestire, si è deciso di pubblicarli comunque con alcune riserve:
a) la foto è memorizzata sul server di atrieste.eu, ma le registrazioni no, quindi potrebbero sparire o diventare inaccessibili per cause non dipendenti da noi.
b) per l'utilizzo, al di fuori di questo ambiente, del materiale (foto e registrazioni) ci si dovrà rivolgere al proprietario; non si applica, cioè, la licenza creative commons che si applica, di norma, a tutto il materiale del forum.

L'autore dei diari


Le prime registrazioni che sono state mandate:
IL COSACCO E 20 RUBLI https://rushfiles.one/client/publiclink ... Qg4cVdVBLh
IL RITORNO E LA MAHORKA https://rushfiles.one/client/publiclink ... Jpj4Cnt1GU

Una volta aperto il link, la freccia che si trova all'estrema destra consente di effettuare il download del file (ma ricordiamo ancora i limiti sull'utilizzo del materiale che abbiamo evidenziato più sopra).

Se dovesse arrivare altro materiale lo pubblicheremo e, qualora tale materiale fosse corposo ed organico, potremo predisporre una pagina wiki sul tema.

[mandi]

Sono commossa nel poter vedere l'aspetto di questo ragazzo prima dell'inizio della Grande Guerra. La sua era una vita penso piena di sogni ancora da realizzare per un futuro sereno ed è stata devastata, come per milioni di ragazzi e padri di famiglia, dall'obbligo di partire per andare a combattere.
Io ho letto piccole parti del suo diario e sono rimasta colpita dalle riflessioni di Emilio Stanta, oltre che dalle sue descrizioni di quello che vedeva.
Mi fa un immenso piacere intuire la possibile lettura di un diario della Grande Guerra triestino, rarissimo a Trieste.
Ascoltando le registrazioni, ritrovo come in un racconto corale le sofferenze patite da tutti questi uomini in una guerra non certo voluta da loro.