Cellulare a scuola
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- babatriestina
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Cellulare a scuola
Grandi discussioni in questi giorni sulla proposta ministeriale di vietare i cellulari a scuola nei primi 8 anni e a sull’obbligo di scrittura del diario scolastico.
le mie riflessioni
1 cellulare
Mi sa che c'erano già norme che ne proibivano l'uso a scuola. Rimane da risolvere come questa " grida" seicentesca/manzoniana possa venir applicata e quali sanzioni siano previste per l'inadempienza. Si alza già un coro di "bene! bravo! sta gioventù moderna non capisce più niente, altro che io alla loro età!" da parte di gente che immagino abbia in continuazione il cellulare in mano... come mi disse un collega che dava il cattivo esempio fumando in corridoio " mi posso, lori no".
Vietiamo di farglielo portare? li perquisiamo uno per uno all'ingresso?
Li obblighiamo a depositarli? dove? sulla cattedra? presso i bidelli? chi li custodisce? chi risponde in caso di furto?
il malcapitato trovato in possesso di cellulare ( in tasca, in borsa, sotto il banco,..) come verrà punito? nota sul registro? abbassamento del voto di condotta? un semplice " birichino, questo non si fa"?
una domanda più o meno morale: se la famiglia ritiene il figlio abbastanza maturo per usare un cellulare, magari per comunicare a casa un'uscita anticipata o simili, la scuola si arroga il diritto di negarglielo?
( fosse per me, cellulare sul banco e spento durante le lezioni: nell'intervallo???)
secondo aspetto sempre sul cellulare: come tutti gli oggetti tecnici, può essere un male o un bene a seconda dell'uso. Meglio iniziar a insegnare un uso didattico? per dire, sto facendo lezione su Socrate e suggerisco: andate alla voce Socrate su Wikipedia e magari su Wikiquote per trovare passi di Socrate...
Ecco, per me il punto che più mi lascia perplessa è questo: la scuola statale ( e parificata) dà titoli di studio legali, certificati attraverso scrutini ed esami, che garantiscono un certo livello di conoscenza. gli insegnanti hanno i programmi ministeriali ( sempre più generali e lasciati in parte alle scuole coi piani didattici di cui non ricordo le tante sigle) , ma per quel che riguarda come insegnare esiste la libertà di insegnamento, uno dei fascini del mestiere, perché lascia al docente di creare la propria didattica. Coi mezzi che ritiene utili. Se un insegnante ritenesse utile far usare il cellulare in classe, a mio modesto parere non dovrebbe essere bloccato da una direttiva superiore: altrimenti arriviamo alla scuola napoleonica dirigistica dall'alto o alla scuola mussoliniana, l'ultima che regolamentò fin nei dettagli dagli esami alla biblioteca scolastica ( norme mai sostituite e mai abrogate perché nessuno ci mise mai più le mani)
Mi fermo qua per ora prima di passare alla scrittura e non vedo come togliere il cellulare farà scrivere di più, visto ch eil cellulare non scrive! lasciamo stare i ridicoli titoli che parlano di ritorno.. ala stilografica! oggetto costoso e che già mezzo secolo fa era stato soppiantato dalla popolare ed economica penna biro ( ricordo un vecchio prof di matematica che disse " finiremo col perdere come nella battaglia contro le biro) E ve lo dic e una che invece alle elementari aveva la proibizione assoluta di usare la stilografica, oggetto di classe, e che doveva usare la penna col pennino, democratica
le mie riflessioni
1 cellulare
Mi sa che c'erano già norme che ne proibivano l'uso a scuola. Rimane da risolvere come questa " grida" seicentesca/manzoniana possa venir applicata e quali sanzioni siano previste per l'inadempienza. Si alza già un coro di "bene! bravo! sta gioventù moderna non capisce più niente, altro che io alla loro età!" da parte di gente che immagino abbia in continuazione il cellulare in mano... come mi disse un collega che dava il cattivo esempio fumando in corridoio " mi posso, lori no".
Vietiamo di farglielo portare? li perquisiamo uno per uno all'ingresso?
Li obblighiamo a depositarli? dove? sulla cattedra? presso i bidelli? chi li custodisce? chi risponde in caso di furto?
il malcapitato trovato in possesso di cellulare ( in tasca, in borsa, sotto il banco,..) come verrà punito? nota sul registro? abbassamento del voto di condotta? un semplice " birichino, questo non si fa"?
una domanda più o meno morale: se la famiglia ritiene il figlio abbastanza maturo per usare un cellulare, magari per comunicare a casa un'uscita anticipata o simili, la scuola si arroga il diritto di negarglielo?
( fosse per me, cellulare sul banco e spento durante le lezioni: nell'intervallo???)
secondo aspetto sempre sul cellulare: come tutti gli oggetti tecnici, può essere un male o un bene a seconda dell'uso. Meglio iniziar a insegnare un uso didattico? per dire, sto facendo lezione su Socrate e suggerisco: andate alla voce Socrate su Wikipedia e magari su Wikiquote per trovare passi di Socrate...
Ecco, per me il punto che più mi lascia perplessa è questo: la scuola statale ( e parificata) dà titoli di studio legali, certificati attraverso scrutini ed esami, che garantiscono un certo livello di conoscenza. gli insegnanti hanno i programmi ministeriali ( sempre più generali e lasciati in parte alle scuole coi piani didattici di cui non ricordo le tante sigle) , ma per quel che riguarda come insegnare esiste la libertà di insegnamento, uno dei fascini del mestiere, perché lascia al docente di creare la propria didattica. Coi mezzi che ritiene utili. Se un insegnante ritenesse utile far usare il cellulare in classe, a mio modesto parere non dovrebbe essere bloccato da una direttiva superiore: altrimenti arriviamo alla scuola napoleonica dirigistica dall'alto o alla scuola mussoliniana, l'ultima che regolamentò fin nei dettagli dagli esami alla biblioteca scolastica ( norme mai sostituite e mai abrogate perché nessuno ci mise mai più le mani)
Mi fermo qua per ora prima di passare alla scrittura e non vedo come togliere il cellulare farà scrivere di più, visto ch eil cellulare non scrive! lasciamo stare i ridicoli titoli che parlano di ritorno.. ala stilografica! oggetto costoso e che già mezzo secolo fa era stato soppiantato dalla popolare ed economica penna biro ( ricordo un vecchio prof di matematica che disse " finiremo col perdere come nella battaglia contro le biro) E ve lo dic e una che invece alle elementari aveva la proibizione assoluta di usare la stilografica, oggetto di classe, e che doveva usare la penna col pennino, democratica
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Re: Cellulare a scuola
Io lavoro come grafico e ho lavorato come tecnico informatico. Cellulare e tablet li utilizzo per comunicare e navigare quando sono fuori casa.
Che utilità può avere un cellulare aperto in aula ? Con uno schermo minuscolo poi (tanto per non entrare in questioni tecniche...)
Che utilità può avere un cellulare aperto in aula ? Con uno schermo minuscolo poi (tanto per non entrare in questioni tecniche...)

- babatriestina
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Re: Cellulare a scuola
io ho lavorato come insegnante. Per dire invece di " vai dal bidello e fatti dare , se c'è, il vocabolario di italiano" si dice " vai alla Treccani online" o " vediamo cosa ne dice la Crusca online". Per fare un semplice esempio di italiano..PaoloN ha scritto: mar 16 lug 2024, 12:37
Che utilità può avere un cellulare aperto in aula ? Con uno schermo minuscolo poi (tanto per non entrare in questioni tecniche...)![]()
( se sapeste quanti Devoto Oli sono stati comprati a scuola ogni anno e come sono spariti, rotti, rovinati, sottratti -avevo fatto un a ricognizione nella mia scuola ,ma a nessuno interessava.. sfuggivano al controllo di inventario perché materiale di facile consumo") Ora un Devoto Oli lo vendono a 65 €
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
- Blues Briso
- ixolan
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Re: Cellulare a scuola
Mi penso che el celulare xe sai comodo come strumento ausiliario. Sicuramente dizionario e enciclopedie varie per prime, ma banalmente anche una calcolatrice scientifica, che ai miei tempi costava un pocheto... però el ris'cio xe che i fioi se perdi via con monade (social, youtube...) Una mia fia la legi sul celulare, e mi me in...zo perché la tien una bruta posiziòn, la diventerà goba, cisba e co l'artrosi ala man. Ghe go dado un mio ebook reader, ma la disi ch'el xe tropo lento. Boh.
Mi saria d'accordo che el celulare el stia sul banco in vista e inutilizado senza permeso del prof.
Come sussidio didatico vedo mejo i tablet, mejo ncora se con schermo de carta eletronica...
Mi saria d'accordo che el celulare el stia sul banco in vista e inutilizado senza permeso del prof.
Come sussidio didatico vedo mejo i tablet, mejo ncora se con schermo de carta eletronica...
Vosi e lingue sconossude me bati sule orece nude. El posto xe 'l steso, ma mi no 'l me par, adeso. Tuta sta gente de ndo' la riva, ché no la va via? O inveze xe i mii che me schiva? E pur ara, che mi son casa mia!
Re: Cellulare a scuola
A me sembra che per il futuro dell'umanità si debba poter usufruire sempre di un bagaglio di conoscenze . Esse possono provenire da un buon catalogo digitalizzato aggoirnatissimo , ma.... se la batteria è scarica , se la corrente latita, se non possiedi l'ultimo aggiornamento operativo sei tagliato dal resto del mondo. E quindi in attesa dovresti poter ricorre ad un libro stampato, che magari sarà incompleto ma una mano riesce a dartela, sempre cher tu sappia leggere tra le righe. Quindi per una questione di sicurezza bisogna saper scrivere impugnando una birro o fare un disegno con una matita e fare di conto a memoria . Quantto tempo passato al telefonino viene usato per imparare, e quanto tempo invece per chiacchere e videogiochi ? Vengo da un mondo antico coi logaritmi risolti col libro delle mantisse e il regolo calcolatore di legno, ma i risultati si ottenevano lo stesso.
- babatriestina
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Re: Cellulare a scuola
poichè quel mondo l’ho conosciuto bene e l'ho pure insegnato ( i logaritmi e l e mantisse, non il regolo), procedendo nell'insegnamento l'ho con estremo piacere accantonato, in quanto si faceva molta fatica per ottenere risultati imprecisi, che senza sforzo si ottenevano con precisione con una calcolatrice.E rimane il tempo per calcoli molto molto più complessi. e se manca la batteria? beh, come se manca la luce elettrica: si spegne questo calcolatore ( o cellulare per tanti) su cui stiamo dialogando, si spegne il frigo, si spegna lo scalda acqua, senza benzina niente macchina niente bus niente aerei, andiamo a piedi o a cavallo!!Piereto ha scritto: gio 18 lug 2024, 12:32 Vengo da un mondo antico coi logaritmi risolti col libro delle mantisse e il regolo calcolatore di legno, ma i risultati si ottenevano lo stesso.
Ma per i laudatores temporis acti la chiara a neve va sbattuta con una forchetta a mano, il formaggio grattugiato a mano con la grattugia... e per far lievitare la pasta dei crafen la si batte a mano col cucchiaio di legno per lo meno per 45 minuti!( lo so perché la prima volta l'ho fatto così)
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Re: Cellulare a scuola
Quello che mi pare di rilevare è che si è perso il senso della misura in tutta la nostra società. Si passa da un estremo ad un altro con gran facilità. Non si vede il mondo reale e si brama uno virtuale, per cui per evitare i pericoli bisogna poter disporre di tutti gli strumenti , moderni e antichi. Quindi si ai telefonini se possono aiutarti come enciclopedia ,ma non accesi tutte le ore della giornata. Non sono un fanatico dell' antico .i calcoli si fanno con la calcolatrice elettronica e non con la divisumma della olivetti,ma ricordiamo anche che le tabelline si devono imparare a memoria.
- babatriestina
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Re: Cellulare a scuola
concordo
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- sono piccolo ma crescero
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Re: Cellulare a scuola
El telefonin a scola ghe piasi ai muli e ghe piasi anche ai prof, pe el stesso motivo: esser sempre colegai col mondo che xe fora dell'aula.
Però a scola, secondo mi, se pol star 6 ore senza facebook, twitter o tiktok a meno che no i servi per imparar meio (e vedo anche qualche possibilità). A scola se dovessi andar per imparar e per insegnar, Tanti anni fa go letto in una dispensa per i futuri maestri sta frase scrita de un che me par pien de bonsenso (
)
Xe qualcosa che poso farghe imparar ai fioi prima o con meno fadiga doprando el smartphone? Alora lo dopro. Senò xe meio no doprarlo, come no ghe gaveria mai lassà a un mulo vignir a scola col trapano eletrico (a far cosa? Busi sul banco?).
Però a scola, secondo mi, se pol star 6 ore senza facebook, twitter o tiktok a meno che no i servi per imparar meio (e vedo anche qualche possibilità). A scola se dovessi andar per imparar e per insegnar, Tanti anni fa go letto in una dispensa per i futuri maestri sta frase scrita de un che me par pien de bonsenso (


Qua se parla de computer perché la dispensa ga una quindicina de anni però, se metemo al posto de computer un qualsiasi altro strumento (smartphone, calcolatrice, strucapatate, pignata a pression o trapano eletrico) el discorso resta valido.Si sente spesso tra gli insegnanti, magari in forma non proprio esplicitata, il sillogismo: il buon insegnante è un insegnante moderno; l’insegnante moderno usa le nuove tecnologie; io voglio essere un buon insegnante, quindi uso le nuove tecnologie (non importa come!).
Questo sillogismo è perverso e fondamentalmente errato (anche da un punto di vista della deduzione logica): ci sono ottimi insegnanti “all’antica” che non sanno nulla del calcolatore (e sbagliano perché dovrebbero imparare ad usare questo nuovo elettrodomestico come hanno imparato ad usare il videoregistratore, tanto per restare in campo didattico) e ci sono insegnanti per i quali l’uso del calcolatore è un'occasione per perdere tempo (come con il videoregistratore, naturalmente).
[omissis]
Ogni insegnante dovrebbe cercare di conoscere lo strumento computer, imparare a diventarne un utente consapevole (anche se non specialista) e poi valutare se e come introdurlo nella sua didattica per rendere quest’ultima più efficace o efficiente. Vale a dire che dovrebbe chiedersi se esistono obiettivi didattici od educativi che potrebbero essere raggiunti prima o da un maggior numero di allievi attraverso l’uso del calcolatore elettronico e degli strumenti informatici. Non deve, cioè, dire a se stesso “insegno la storia con un ipertesto”, ma piuttosto “uso un ipertesto per insegnare storia perché con esso gli allievi acquisiranno meglio o prima le seguenti abilità: ...”
Xe qualcosa che poso farghe imparar ai fioi prima o con meno fadiga doprando el smartphone? Alora lo dopro. Senò xe meio no doprarlo, come no ghe gaveria mai lassà a un mulo vignir a scola col trapano eletrico (a far cosa? Busi sul banco?).
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
- babatriestina
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Re: Cellulare a scuola
sante parole...
resta apunto che xe giusto che decidi el bon professor ( e el no bon no sarà bon né con né senza celular) e mi la riserva la fazevo solo sul fato che sia el ministro a dirme come che devo o posso insegnar.
Ma per dir, nel intervallo( che no xe contemplado in nissuna normativa, per quanto gabio zercado per anni, ma che esisti ecome nela realtà, posso proibirghe de doprarlo? e se i muli ga de dirghe a mama " vienme a cior a scola un ora prima"? perchè... varie ipotesi possibili.
resta apunto che xe giusto che decidi el bon professor ( e el no bon no sarà bon né con né senza celular) e mi la riserva la fazevo solo sul fato che sia el ministro a dirme come che devo o posso insegnar.
Ma per dir, nel intervallo( che no xe contemplado in nissuna normativa, per quanto gabio zercado per anni, ma che esisti ecome nela realtà, posso proibirghe de doprarlo? e se i muli ga de dirghe a mama " vienme a cior a scola un ora prima"? perchè... varie ipotesi possibili.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)