Leggo che il governo, di centro destra, ha creato un nuovo indirizzo liceale: il liceo del made in italy. Una scuola lo presenta così (non lo so se di sua iniziativa oprendendo spunto dai programmi ministariali):
Questo liceo nasce, quindi, con la precisa finalità di preparare gli studenti su tematiche di ampio respiro, che hanno un obiettivo molto ambizioso e utile per la nostra economia e per la nostra cultura: al liceo del Made in Italy saranno formati i nuovi ambasciatori della bellezza italiana, della qualità dei prodotti e dell’inventiva italiana nel mondo.
Mi pare giusto che una scuola che vuole creare ambasciatori della bellezza e della qualità dei prodotti italiani nel mondo abbia ... un nome inglese!
Allora s’accorse che le parole fanno un effetto in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po’ più d’abitudine d’ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. (A. Manzoni, I promessi sposi, cap. XXXVIII)
volevo capire se sta roba esistesse già o era una boutade governativa e invece scopro che esiste già con le seguenti caratteristiche : appartiene alla FILIERA un termine tecnico? che riguarda gli indirizzi degli istituti tecnici e professionali, ma per attirare clienti lo chiamano liceo. Per di più si torna ai vecchi tempi dei tecnuicni, 4 anni a cui aggiungono 2 che non ho capito se di liceo o di preuniversità..
Perché in pratica c'è una differenza di base fra le scuole di vecchio impianto europeo, 5 anno di base elementare + 8 di secondaria quindi 13 anni di scuola, e la versione americana di 12 anni tutti di base.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
In Trentino non è stato raggiunto il numero minimo per formare almeno una classe del liceo del Made in Italy,
Cioè ci sono stati solo 16 studenti iscritti, rispetto ai 17 come numero minimo per formare una classe.
Mah
"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante"
babatriestina ha scritto: mer 12 feb 2025, 10:24
Ma perchè invece che marchio dicono brand che mi fa pensare al brandy ?
Perché fa molto globalizzazione. Non ci sono più gli apparecchi e i dispositivi, ci sono i device... Non ci sono più obiettivi, ci sono i target. Non ci sono più le politiche sociali, c'è il welfare...
Vosi e lingue sconossude me bati sule orece nude. El posto xe 'l steso, ma mi no 'l me par, adeso. Tuta sta gente de ndo' la riva, ché no la va via? O inveze xe i mii che me schiva? E pur ara, che mi son casa mia!
Il target è all'interno di una mission, e si ama far uso di acronimi ..... per risparmiare inchiostro e restare criptici e lasciare le persone nell'ignoranza. Già la conoscenza ,la sofia, la gnosi. C'è tutta una generazione di trentenni e quarantenni che fanno sfoggio della loro erudita cultura globalista, ma non si sono ancora accorti che l'aria sta cambiando anche nel nostro paese. Siamo tornati ad essere un paese sovrano ? o è il solito cambio d'abito.
non ghe n'entra cole scole, se no col fato che i insegna el italian, ma una roba che me fa vegnir el futer xe che gavemo avuto sempre la parola bambù per quele cane.. adesso no, le xe deventade bamboo al inglese cussì inveze che una parola curta deventa come per far paura bambuuuuu!!!
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Per mi xe anglofilia: go visto email in italian indove che se usava ASAP per dir prima posibile. Adiritura ciamar CEO quel che in Italia xe l'Aministrador Delegà. Ma xe sopratuto nei ambienti aziendali che se usa sti inglesismi, 'po in telegiornali vien imitadi e via via se li portemo drio... La muleria nel nord Italia per dir triste usa cringe, che xe molto triste anche de sentir.
Una volta stavo vardando una serie, me par su Netflix (no me ricordo quala) gavevo i sototitoli ativi e iera una scena in cui una mare ghe disi al fio adulto che la saveva che lui no iera queer... inveze sui sototitoli iera scrito "lo sapevo che non eri una checca". Bipolarismo dei media.
Vosi e lingue sconossude me bati sule orece nude. El posto xe 'l steso, ma mi no 'l me par, adeso. Tuta sta gente de ndo' la riva, ché no la va via? O inveze xe i mii che me schiva? E pur ara, che mi son casa mia!
alora Sono Piccolo saverà a cosa che me riferisso, e iera tanti anni fa , ormai
Se parlava a scola de far lezioni suppletive per alunni in difficoltà. lezioni de recupero, corsi de sostegno... ben bon insoma un per de ore i più per spiegarghe meio ala muleria in difficoltà..
ma i dirigenti ga dito che dovemo far WORKSHOP
Adesso per mi workshop in inglese xe botega, officina. Traslato, gruppo di lavoro. Ma coi muli non femo gruppo de lavoro e po nela legislazion scolastica sto termine no iera. Ogni volta che i dirigenti me diseva " lei la fa el workshop?" mi rispondevo che workshop non so cossa che sia nele norme scolastiche, ma volentieri fazo lezioni in più per quei che no ghe riva.
Eco, una dele robe che me ga disgustado dela scola, sto paludarse in parole complicade par far finta de far chissàcossa. Oviamente nissun ne ga mai fato a noi professori qualche corso de agiornamento per spiegarne ben cossa che i volessi de special nei workshop.
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Go trovado ordinando vece carte un bollettin de pagamento quindi ufficial per WORKSHOP IDEI ( no steme domandar cossa che xe Idei imagino Interventi Didattici Educativi Integrativi... ?)
"mi credo che i scrivi sta roba per insempiar la gente" ( La Cittadella)
Qua se no te capisi inglese, te ga problemi. Mio no me crompo un per de braghe, ma outfit. I ninsioi xe inlet. Mi no scrivaria tacà: inlet (per in letto). La roba no xe in vendita, ma in for sale. La parola devi eser francese, parchè xe tuto sporco.