Alcuni fatti storici che spiegano alcune scelte della chiesa e dell'arredo:
-1917, Fatima , la veggente Lucia si sente chiedere dalla madonna la devozione all'Immacolato cuore della Madonna. Che si aggiungerà a quella ottocentesca dle Sacro Cuore. Il cuore simboleggia il centro della persona, gli affetti, i sentimenti...
-1945, 30 aprile, ore 1945. Il vescovo Santin alla sera di quella giornata, che vede le prime insurrezioni partigiane in città, il ritirarsi non pacifico dei nazisti , le truppe occidentali abbastanza lontane e l'esercito del maresciallo tito alle porte, si ritira nell'oratorio ( penso quello del Vescovado) e fa due voti alla madonna, un o personale di cui non sappiamo nulla ed uno pubblico: se la città sarà risparmiata faccio voto alla Madonna di erigere una Chiesa in suo onore, Non dice come, non dice dove.. e teniamo conto che era vescovo di Trieste e Capodistria.
Il porto e la città non saltano in aria, i tedeschi bene o male si arrendono, i titini durano 40 giorni, il GMA dura fino al 1954...
E nel mondo si crea la guerra fredda, cala al cortina di ferro, i vescovi italiani raccomandano la devozione alla madonna, gira la prima Madonna pellegrina e nel 1948 Mons Strazzacappa suggerisce di rilanciare la devozione alla madonna di Fatima e magari costruire un Tempio votivo a Trieste.
- 1958 59 Pio XII suggerisce la Seconda madonna pellegrina, la statua di Fatima,e una consacrazione dell'Italia al sacro Cuore della Madonna 13 settembre 1959 , il pellegrinaggio si concluse a Trieste nel settembre 1959 e papa era Giovanni XXIII. Con l'occasione, mons santin pose la prima pietra dle santuario.
evidentemente la sede era già stata decisa. Anche già deciso il progetto? perché ci furono diverse proposte, prima della scelta di questi.
La madonna pellegrina, ossia la statua proveniente da Fatima, tornò a Fatima stessa, ma una copia conforme eseguita dal medesimo autore Alberto Barlusa di Braga, venne esguita per la chiesa di trieste ed è quella che si trova nella chiesa superiore.
Ma le intenzioni di mons Santin per il santuario avevano altri due aspetti, che si trovano soprattutto nella chiesa inferiore:
1 un memoriale dei morti senza croce della seconda guerra mondiale, i tanti dispersi che non hanno avuto sepoltura a cui è dedicato l'altar maggiore della chiesa sottostante
2 un memoriale dell'esodo giuliano dalmata, ovviamente in chiave religiosa, sempre nella chiesa inferiore, ben visibile da entrambe le coste. Il clima dell'epoca va tenuto conto, per chi non ricorda l'aggressione al vescovo la volta che si recò a Capodistria allora zona B.
La chiesa inferiore

bassa, come una cripta, rappresenta la dimensione umana, quella superiore, la trascendenza divina
Chiese sovrapposte così sono tradizionali, basta pensare a san Francesco ad Assisi, quello che è fuori dall'ordinario almeno a me sembra è la posizione dlela due choiese, che sono ad angolo retto fra di loro, una con asse nord sud ed una ad asse est ovet. Entrambe conservano la tradizionale forma cruciforma con transetto. Non c'è campanile ossia la parte superiore della chiesa è di per sè campanile, erano previste alcune croci di cui solo una realizzata e forse non come era prevista.