un paio di commenti alla situazione attuale... al museo ci si entra gratis- mentre ad altri si paga!-e gli accessi sono tre: quello vecchio di via della Cattedrale, quello alto del sagrato di san Giusto e quello basso di via san Giusto che dà sull’Orto lapidario o meglio Giardino del Capitano. Ci sono custodi, ma nessuno stacca biglietti per cui non so come contino i visitatori. le sale sono tutte accessibili, anche se leggevo sul Piccolo che prevedono lavori credo relativi al riscaldamento- e forse chissà, aria condizionata, in estate meglio non andarci nelle ore calde, dentro! Formalmente c'è un percorso preciso: pianoterra-> collezioni egizie, primo piano -> preistoria, secondo piano-> vasi e uscita per un'altra scala. Tutto giusto, solo che il piano della preistoria ha le frecce che te lo fanno percorrere storicamente alla rovescia: si inizia coi reperti romani di san Servolo e risalendo su nel tempo fino alle grotte e a Marchesetti. nella mia ultima visita mi son stufata e l'ho percorso nel senso giusto me lo son goduta meglio e nessuno ha trovato da ridire.
Un vero peccato che le restrizioni covid abbiano eliminato l'accesso alle installazioni multimediali interattive: nei due piani superiori c'erano schermi e tablet molto interessanti, di cui fortunatamente a volte ho fotografato le schermate: approfondimenti su Marchesetti, uno schermo che presentava documentari a ciclo continuo e schede di approfondimento sui vasi- da cui ho imparato i nomi di tanti pittori di vasi, molto più che sui cartellini e perfino immagini di oggetti presenti solo nei depositi!Uno era dedicato alla tecnica delle ceramica dei vasi greci...
alcuni esempi:
dalla serie dedicata alla tecnica dei vasi ( le foto non possono essere molto nitide, sono foto di schermi spesso in movimento, ma sono sufficientemente comprensibili)

( mi è stato fatto notare che le oinochoe ( che qualcuno perfino declina in oinochoai) le avevo scritto Oinoche senza o- è una forma non tecnica usata spesso nei testi inglesi) nb questa oinochoe appunto non mi pare sia esposta
e all'ingresso del giardino si legge.
