
comuncue sta cua xe la piantina de i cimiteri de s. ana

de toute façon cette est la carte de cimetières de Saint Anna

anyway this is the map of cemeteries of saint Anna
Cimiteri.
Non molto lunge dalla città sull'altura detta di S. Anna fu stabilito nel 1825 il nuovo cimitero Triestino. Fu cinto il perimetro di mura, si fornì di un ingresso severo; si costrussero alcuni portici e nicchie da contenere illustri monumenti; si eresse sul declivio dell' altipiano un tempietto ottagono avente quattro lati maggiori e quattro minori, mentre la pianura seminossi d'alberi e di sepolcretti. Il visitatore di questa necropoli v'incontrerà tratto tratto dei lavori di scalpello degnissimi di ricordanza, quelli a cagion d' esempio del Ferrari, del Cameroni, dei due Zandomeneghi, del Bosa, del Bearzi ecc. tutti distinti artefici dell' età nostra cui la pietà dei Triestini chiamava a perpetuare nel marmo i loro affetti, i loro dolori, le loro speranze.
Sullo stesso altipiano giaciono eziandio i cimiteri delle varie comunità e confessioni che hanno culto in Trieste : greco, illirico, elvetico, augustano, anglicano; quello per l'I. R. Militare, e l'israelitico, forniti pur essi di cappelle, depositarj e pregiati monumenti; non mancandovi nemmeno un cimitero mussulmano che si distingue per la sua piccola, ma elegante moschea.
Di questi ultimi, meno quello dei Greci, i disegni degl' ingressi e depositari furono forniti dal prelodato Ispettore edile Bernardi.
Comincio coi scultori: chi che sia el Bosa, savemo perchè el ga fato tante sculture in città. Ma Ferrari, Cameroni, i due Zandomeneghi e el Bearzi?? i ga fato altro oltre che sculture cimiteriali? e quale in cimitero? tegnimo conto che sto sior scrivi nel 1857..sono piccolo ma crescero ha scritto: Il visitatore di questa necropoli v'incontrerà tratto tratto dei lavori di scalpello degnissimi di ricordanza, quelli a cagion d' esempio del Ferrari, del Cameroni, dei due Zandomeneghi, del Bosa, del Bearzi ecc. tutti distinti artefici dell' età nostra cui la pietà dei Triestini chiamava a perpetuare nel marmo i loro affetti, i loro dolori, le loro speranze.
non mancandovi nemmeno un cimitero mussulmano che si distingue per la sua piccola, ma elegante moschea.
che se lo gavevo mai leto, no me lo ricordavo (e pensavo che le tombe romane lungo le strade fosi dele ecezioni).AdlerTS ha scritto:ai tempi de Roma a Trieste se rispettava l'uso secondo cui jera vietado seppellir entro le mura della colonia, ma ognidun jera libero de aver la tomba ai margini delle strade maggiori o delle rive del mar
perchè el ingresso del Cimitero monumental de S Anna ( e forsi anche la Cappella neoclassica) xe stado progettado del architetto neoclassico Matteo Pertsch (quel de palazzo Carciotti, per intenderse) e el attual ingresso xe stado progettado del ingegner Privileggi.rofizal ha scritto: (ma perché gavè meso i cimiteri soto "architetura"?)
no volessi contestar el Kandler, ma co legio cussì me vien dei dubbi: la Necropoli cole tombe dei SS Martiri forsi sarà stada cimitero molto molto nei tempi antichi, ma go come l'impression che dove che iera tombe de Santi no fossi anche cimitero comun e el cimitero general iera intorno a san Giusto, più o meno dove che xe el Lapidario, e dove che i ga seppellido Winkelmann: el cenotafio dovessi corrisponder circa alla fossa comun dove che i lo ga butado. del Medioevo in poi i siori iera sepolti nele cese e i altri vegniva sepolti intorno ala cesa e ogni tanto una netada e i ossi vegniva ingrumai nei ossari,c ome che doveva esser la cripta de san Michele al carnale, che xe restada cussì fin al 1936, che i la ga sgombrada: i oculi alla base,a desso con inferriate, ier fatti apunto per butarghe dento i ossi dei defunti .AdlerTS ha scritto:Alcune curiosità su quel che jera prima de S. Anna,
n seguito la Necropoli generale del popolo, con le celle mortuarie dei più distinti vigniva a trovarse nella zona del Monastero dei Benedettini presso l'attuale piazza Hortis, intorno alla Cesa intitolada ai SS. Martiri e dopo detta de S. Lucia degli Armeni; Nel 1842 alcuni scavi in zona ga portado in vista celle mortuarie con bei pavimenti in mosaico, stucchi e colori. (adesso po' che i ga pena ripavimentado Cavana)
Nel Secolo VI la Necropoli maggior, consacrata dalla religion, nella quale doveva esser sepolti i maggiori Martiri triestini, subissi le scorribande dei longobardi del 568, cussì el patriarca Paolo di Grado faceva raccogliere almeno quarantadue corpi de Martiri per portarli a Grado. Nel 1114 el sito vien dado in custodia ai Monaci de S. Giorgio maggiore de Venezia e nel 1736, allontanadi i Benedettini, al Capitolo, quindi ai PP. Mechitaristi, poi vendudo tutto all' incanto ed el terren convertido ad usi urbani.
In seguito el Duomo jera per i Vescovi, ed i Dignitari; dinanzi al Duomo ghe jera i colombari per la sepoltura all'aperto. In S. Michele del Carnale la sotterranea per i poveri. Ghe jera tombe in S. Francesco, nella Chiesa del Chiostro, in S. Francesco di Paola, alla Madonna del Mare, a S. Nicolo dei Marinai de Piazza Gadolla e a S. Maria Maddalena, a S. Caterina;
Per i Ebrei in S. Cipriano, in S. Maria Maggiore dei Gesuiti, in S. Silvestre, in S. Maria del Rosario.
I Greci di rito orientale gaveva un cimitero davanti alla loro Chiesa.
Nel 1783 vien vietata la sepoltura entro le Chiese, e le nove sepolture doveva avenir senza distinzion di tomba, tutte uguali, senza segni, ma la pratica dura poco.
Forse non devo più scriver de notte tardibabatriestina ha scritto:Me lassa un dubbio la frase "per i Ebrei in san Cipriano", perchè me fa assai strano che i gavessi sepolto i Ebrei in cese cristiane, credo che nissuna delle due comunità saria stada contenta.