Oasi del Farneto
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Oasi del Farneto
Comunicato stampa della protezion animali
Si è svolta a Trieste domenica 11 giugno l’inaugurazione ufficiale dell’Oasi del Farneto, uno spazio tutto per la tutela della fauna selvatica: l’evento è stato festeggiato in modo appropriato, con la liberazione di un riccio, un capriolo, due gheppi (Falco tinnunculus), due quaglie e quattro piccioni, che sono stati reinseriti dopo essere stati sottoposti a un periodo di cure e a una rieducazione personalizzata, che li hanno messi in condizione di poter affrontare nuovamente la vita libera. L’area si estende su 40.000 metri quadrati di parco acquistati con i fondi raccolti dalle donazioni e dai soci. Questo sito - fortemente voluto dal Consiglio Direttivo della Sezione Enpa di Trieste e dal Presidente della Sezione, Gianfranco Urso - è dedicato alla cura degli animali selvatici che vengono ritrovati in difficoltà; gli animali vengono ospitati presso il Centro recupero fauna adiacente, sempre gestito dai volontari della sezione Enpa di Trieste, prima del reinserimento in natura.
Merli, gabbiani, rondini, falchi, gufi, ma anche pipistrelli, tassi, ricci sono costantemente seguiti e curati, anche se con difficoltà molto superiori rispetto alla riabilitazione degli animali domestici, poiché gli animali selvatici, al contrario di cani e gatti, non sono abituati all’essere umano, che considerano un predatore e sono pertanto estremamente stressati durante i trattamenti. Tra le cause di ricovero più frequenti ci sono avvelenamenti, bracconaggio, traumi riportati a seguito di impatti con automobili o con vetrate – che alcuni animali non percepiscono come oggetti, tentando di oltrepassarle - o piccoli mammiferi orfani. Spesso accade ai volontari di trovarsi di fronte a casi particolari, come quello di Torquato, un vecchio tasso ferito dall’investimento di un’automobile e già gravemente ammalato, che ora è tornato perfettamente sano e riacquisterà presto la libertà. Purtroppo non tutte le storie sono a lieto fine: alcuni tipi di traumi danneggiano l’animale in modo irreversibile, a tal punto che non potrà più essere reinserito in natura.
Grazie alla nuova oasi faunistica del Farneto, anche gli animali non recuperabili potranno trovare una nuova casa. Infatti sono previsti numerosi recinti, alcuni per gli animali più sfortunati che richiedono cure e assistenza continua, altri immersi nel bosco che saranno invece adibiti alla riabilitazione di animali che, dopo un periodo di cura, potranno tornare liberi. Un recinto a parte sarà dedicato allo sgambamento dei cani dei soci Enpa, anche perché sarà posto proprio vicino alla strada comunale, area non adatta ad ospitare fauna selvatica.
Ci sarà inoltre un posto dedicato all’osservazione, un "sentiero natura" corredato di pannelli esplicativi sulla fauna e sull’ambiente e una serie di infrastrutture necessarie nella piccola zona edificabile dell’area; è attualmente in fase di realizzazione anche un piccolo stagno, dove rettili, uccelli e insetti potranno vivere armoniosamente in un ambiente che, seppur ricostruito, offrirà loro uno spazio naturale di grande valore per ricreare un habitat quanto più simile possibile a quello che questi animali avrebbero in libertà.
Le attività della sezione Enpa di Trieste necessitano sempre di nuovi volontari che possano contribuire alle cure dedicate agli animali, ma anche al buon funzionamento della nuova Oasi del Farneto, come pure alle attività didattiche presso le scuole, per far conoscere ai più piccini i problemi degli animali e dell’ambiente. Chiunque voglia aiutare la sezione può rivolgersi direttamente alla sede, contattando lo 040.910600.
Si è svolta a Trieste domenica 11 giugno l’inaugurazione ufficiale dell’Oasi del Farneto, uno spazio tutto per la tutela della fauna selvatica: l’evento è stato festeggiato in modo appropriato, con la liberazione di un riccio, un capriolo, due gheppi (Falco tinnunculus), due quaglie e quattro piccioni, che sono stati reinseriti dopo essere stati sottoposti a un periodo di cure e a una rieducazione personalizzata, che li hanno messi in condizione di poter affrontare nuovamente la vita libera. L’area si estende su 40.000 metri quadrati di parco acquistati con i fondi raccolti dalle donazioni e dai soci. Questo sito - fortemente voluto dal Consiglio Direttivo della Sezione Enpa di Trieste e dal Presidente della Sezione, Gianfranco Urso - è dedicato alla cura degli animali selvatici che vengono ritrovati in difficoltà; gli animali vengono ospitati presso il Centro recupero fauna adiacente, sempre gestito dai volontari della sezione Enpa di Trieste, prima del reinserimento in natura.
Merli, gabbiani, rondini, falchi, gufi, ma anche pipistrelli, tassi, ricci sono costantemente seguiti e curati, anche se con difficoltà molto superiori rispetto alla riabilitazione degli animali domestici, poiché gli animali selvatici, al contrario di cani e gatti, non sono abituati all’essere umano, che considerano un predatore e sono pertanto estremamente stressati durante i trattamenti. Tra le cause di ricovero più frequenti ci sono avvelenamenti, bracconaggio, traumi riportati a seguito di impatti con automobili o con vetrate – che alcuni animali non percepiscono come oggetti, tentando di oltrepassarle - o piccoli mammiferi orfani. Spesso accade ai volontari di trovarsi di fronte a casi particolari, come quello di Torquato, un vecchio tasso ferito dall’investimento di un’automobile e già gravemente ammalato, che ora è tornato perfettamente sano e riacquisterà presto la libertà. Purtroppo non tutte le storie sono a lieto fine: alcuni tipi di traumi danneggiano l’animale in modo irreversibile, a tal punto che non potrà più essere reinserito in natura.
Grazie alla nuova oasi faunistica del Farneto, anche gli animali non recuperabili potranno trovare una nuova casa. Infatti sono previsti numerosi recinti, alcuni per gli animali più sfortunati che richiedono cure e assistenza continua, altri immersi nel bosco che saranno invece adibiti alla riabilitazione di animali che, dopo un periodo di cura, potranno tornare liberi. Un recinto a parte sarà dedicato allo sgambamento dei cani dei soci Enpa, anche perché sarà posto proprio vicino alla strada comunale, area non adatta ad ospitare fauna selvatica.
Ci sarà inoltre un posto dedicato all’osservazione, un "sentiero natura" corredato di pannelli esplicativi sulla fauna e sull’ambiente e una serie di infrastrutture necessarie nella piccola zona edificabile dell’area; è attualmente in fase di realizzazione anche un piccolo stagno, dove rettili, uccelli e insetti potranno vivere armoniosamente in un ambiente che, seppur ricostruito, offrirà loro uno spazio naturale di grande valore per ricreare un habitat quanto più simile possibile a quello che questi animali avrebbero in libertà.
Le attività della sezione Enpa di Trieste necessitano sempre di nuovi volontari che possano contribuire alle cure dedicate agli animali, ma anche al buon funzionamento della nuova Oasi del Farneto, come pure alle attività didattiche presso le scuole, per far conoscere ai più piccini i problemi degli animali e dell’ambiente. Chiunque voglia aiutare la sezione può rivolgersi direttamente alla sede, contattando lo 040.910600.
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Comunicato ANSA:
"Si spara e vengono uccisi animali nel Parco urbano Farneto di Trieste, area verde molto frequentata che lambisce il centro cittadino: lo denuncia l' Enpa, che ha presentato un esposto alla Procura di Trieste. L'area - dove e' vietata la caccia - e' meta di cittadini, ma anche di scolaresche ''che - scrive il presidente dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Trieste - vengono ad osservare gli animali del bosco e quelli curati dall'Enpa che spesso rimangono fiduciosi nei pressi dei recinti e del laghetto predisposto per l'abbeverata''. L'Enpa sottolinea ''l'ingiustizia, l'illecita' e la pericolosita' di tale comportamento'' che ''non puo' non esser sottolineata, anche perche' l'Enpa - ricorda Urso - ospita ogni anno oltre 3.000 animali che vengono curati nei recinti e nelle voliere costruite con grave sforzo finanziario nel Bosco del Farneto''. All'autorita' giudiziaria ma anche alle autorita' politiche l'Enpa chiede dunque ''un intervento di salvaguardia degli animali e di rispetto per tutti i cittadini che senza rischio per la propria incolumita' vogliono osservarli nel Bosco del Farneto, passeggiando sicuri nei sentieri''.
"Si spara e vengono uccisi animali nel Parco urbano Farneto di Trieste, area verde molto frequentata che lambisce il centro cittadino: lo denuncia l' Enpa, che ha presentato un esposto alla Procura di Trieste. L'area - dove e' vietata la caccia - e' meta di cittadini, ma anche di scolaresche ''che - scrive il presidente dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Trieste - vengono ad osservare gli animali del bosco e quelli curati dall'Enpa che spesso rimangono fiduciosi nei pressi dei recinti e del laghetto predisposto per l'abbeverata''. L'Enpa sottolinea ''l'ingiustizia, l'illecita' e la pericolosita' di tale comportamento'' che ''non puo' non esser sottolineata, anche perche' l'Enpa - ricorda Urso - ospita ogni anno oltre 3.000 animali che vengono curati nei recinti e nelle voliere costruite con grave sforzo finanziario nel Bosco del Farneto''. All'autorita' giudiziaria ma anche alle autorita' politiche l'Enpa chiede dunque ''un intervento di salvaguardia degli animali e di rispetto per tutti i cittadini che senza rischio per la propria incolumita' vogliono osservarli nel Bosco del Farneto, passeggiando sicuri nei sentieri''.
Me censuro da sola!AdlerTS ha scritto:Comunicato ANSA:
"Si spara e vengono uccisi animali nel Parco urbano Farneto di Trieste, area verde molto frequentata che lambisce il centro cittadino: lo denuncia l' Enpa, che ha presentato un esposto alla Procura di Trieste. L'area - dove e' vietata la caccia - e' meta di cittadini, ma anche di scolaresche ''che - scrive il presidente dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Trieste - vengono ad osservare gli animali del bosco e quelli curati dall'Enpa che spesso rimangono fiduciosi nei pressi dei recinti e del laghetto predisposto per l'abbeverata''. L'Enpa sottolinea ''l'ingiustizia, l'illecita' e la pericolosita' di tale comportamento'' che ''non puo' non esser sottolineata, anche perche' l'Enpa - ricorda Urso - ospita ogni anno oltre 3.000 animali che vengono curati nei recinti e nelle voliere costruite con grave sforzo finanziario nel Bosco del Farneto''. All'autorita' giudiziaria ma anche alle autorita' politiche l'Enpa chiede dunque ''un intervento di salvaguardia degli animali e di rispetto per tutti i cittadini che senza rischio per la propria incolumita' vogliono osservarli nel Bosco del Farneto, passeggiando sicuri nei sentieri''.






Anca mi: Ma ghe spareria spesso e volentieri contro quei che mazza bestie per divertimento!!!!Lugara ha scritto:Me censuro da sola!AdlerTS ha scritto:Comunicato ANSA:
"Si spara e vengono uccisi animali nel Parco urbano Farneto di Trieste, area verde molto frequentata che lambisce il centro cittadino: lo denuncia l' Enpa, che ha presentato un esposto alla Procura di Trieste. L'area - dove e' vietata la caccia - e' meta di cittadini, ma anche di scolaresche ''che - scrive il presidente dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Trieste - vengono ad osservare gli animali del bosco e quelli curati dall'Enpa che spesso rimangono fiduciosi nei pressi dei recinti e del laghetto predisposto per l'abbeverata''. L'Enpa sottolinea ''l'ingiustizia, l'illecita' e la pericolosita' di tale comportamento'' che ''non puo' non esser sottolineata, anche perche' l'Enpa - ricorda Urso - ospita ogni anno oltre 3.000 animali che vengono curati nei recinti e nelle voliere costruite con grave sforzo finanziario nel Bosco del Farneto''. All'autorita' giudiziaria ma anche alle autorita' politiche l'Enpa chiede dunque ''un intervento di salvaguardia degli animali e di rispetto per tutti i cittadini che senza rischio per la propria incolumita' vogliono osservarli nel Bosco del Farneto, passeggiando sicuri nei sentieri''.![]()
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- Nona Picia
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- Iscritto il: ven 20 gen 2006, 15:08
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Un per de ani fa stavo tornando da sola de una passegiata a caval su un sentier del Carso molto frequentado; iera circa le 16 del inizio de dicembre, per cui ancora ciareto. Stavimo trotando, giremo una curva e... sorpresa! Un caciator me stava puntando in facia la dopieta da neanche cinque metri de distanzaAdlerTS ha scritto:Più che esser a favor o contro la caccia, el problema xe tutta la gente che passeggia pel boschetto e che rischia una scariga de pallettoni in schena




Insoma, mi odio a morte chi che spara ale bestie per divertimento ma oltre a questo no soporto che i pensi de far quel che i vol solo perchè i ga el tesserin de caciator!

In efeti ogni anno xe un numero de incidenti de cacia tuto altro che trascurabile... solo per questo i dovessi eliminar sto "sport" che in fondo xe solo per una lobby che ga anche tropi diriti rispeto - e ala facia - dela gente normale.
OT: son sveia e posto a sta ora perchè stago per partir per Innsbruck, vado a veder el mercatin natalizio e domani el museo Swarowski. Spero che no piovi!

OT: son sveia e posto a sta ora perchè stago per partir per Innsbruck, vado a veder el mercatin natalizio e domani el museo Swarowski. Spero che no piovi!

- Nona Picia
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- Iscritto il: ven 20 gen 2006, 15:08
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Lugara ha scritto:
OT: son sveia e posto a sta ora perchè stago per partir per Innsbruck, vado a veder el mercatin natalizio e domani el museo Swarowski. Spero che no piovi!
Beata ti! Porta foto, magari anche del Krampus!
Ciao ciao
Trova un minuto per pensare, trova un minuto per pregare,
trova un minuto per ridere.
"MADRE TERESA"
"La Mama l’è talmen un tesor de valur che l’ha vorüda anche Noster Signur" .....
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- AdlerTS
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Anche mi volevo far la prima domenica de Avvento a Velden, ma la grippa de do setimane fa ghe la go passada alla fia
Finido l'OFF TOPIC e tornando al Farneto, l'altro giorno go sentido el sindaco dir che una volta a regime la "nova grande viabilità", el saria propenso de serar completamente al traffico veicolare el boscheto. Mi inveze piuttosto lo vederia a senso unico, da decider se in zo o in su.
Picola sbrissada storica, quando el ga dito che el lascito del boscheto a Trieste xe stado fato dal Baron Revoltella

Finido l'OFF TOPIC e tornando al Farneto, l'altro giorno go sentido el sindaco dir che una volta a regime la "nova grande viabilità", el saria propenso de serar completamente al traffico veicolare el boscheto. Mi inveze piuttosto lo vederia a senso unico, da decider se in zo o in su.
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OT: te pol smpre andar a Velden per l'8 de dicembre, forsi la grippe ghe sarà passada a tua fia fin quel giorno!AdlerTS ha scritto:Anche mi volevo far la prima domenica de Avvento a Velden, ma la grippa de do setimane fa ghe la go passada alla fia

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Tornando all'Oasi del Boscheto: i ga identificado una libellula (Cordulegaster heros o libellula eroe) che non se saveva abitar da 'ste parti. La particolarità xe che non risulta in nissuna parte del mondo ghe sia questo tipo de libellule all'interno de una città.
Lo studio nel sito del Comun:
http://www.retecivica.trieste.it/Cordul ... SNTS_3.pdf
Lo studio nel sito del Comun:
http://www.retecivica.trieste.it/Cordul ... SNTS_3.pdf
Mal no far, paura no gaver.
- babatriestina
- Senator
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- Iscritto il: dom 25 dic 2005, 19:29
- Località: Trieste, Borgo Teresiano
Sto ritrovamento fa parte dei lavori del Sportello natura del Museo de scienze naturali: xe una struttura che raccogli informazioni e dà consigli su painte, bestie, de come scazar la zanzara tigre a quel che ghe disi: go trovado un cinghial in mio giardin: e adesso? o i ghe porta bestie ingrumade morte, per lori xe una banca dati sui avvistamenti. Fa capo al prof Dolce, direttor del Museo, che fa spesso conferenze al riguardo.



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L'Atto de donazion del Farneto alla Città di Trieste.
Seine Majestaet haben mit allerhoechster Entschliessung vom 9. d. M. den Staatswald Farnedo der Stadt-Gemeinde Triest unter der zweifachen Bedingung als Geschenk zu ueberlassen geruht, dass die Stadt diesen Wald als unverausserliches Eigenthum zu besitzen und als Wald zu erhalten, sodann, dass der Staat fuer den Wald und seinen Umfang keine Art Gewaehrleistung oder Schadloshaltung zu uebernehmen habe.
Von dieser a. h. Entschliessung welche inir von S. Exc. dem Herrn Praesidenten der k. k. allg. Hofkammer vom 9 d. M. Z. 37-R. P. eroeffnet wurde, setze ich den Magistrat in die Kenntniss.
Triest an 9. September 1854.
se qualchidun ga voja de far una traduzion "seria"
Seine Majestaet haben mit allerhoechster Entschliessung vom 9. d. M. den Staatswald Farnedo der Stadt-Gemeinde Triest unter der zweifachen Bedingung als Geschenk zu ueberlassen geruht, dass die Stadt diesen Wald als unverausserliches Eigenthum zu besitzen und als Wald zu erhalten, sodann, dass der Staat fuer den Wald und seinen Umfang keine Art Gewaehrleistung oder Schadloshaltung zu uebernehmen habe.
Von dieser a. h. Entschliessung welche inir von S. Exc. dem Herrn Praesidenten der k. k. allg. Hofkammer vom 9 d. M. Z. 37-R. P. eroeffnet wurde, setze ich den Magistrat in die Kenntniss.
Triest an 9. September 1854.
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Mal no far, paura no gaver.