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 +[{{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoCivico2/MuseoCivicoaprile105.jpg?300|pettorale di epoca saitica}}]
  
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 +[{{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoCivico2/MuseoCivicoFebbraio29.jpg?300|i vasi canopi di alabastro sono di epoca saitica XXVI dinastia}}] 
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 +[{{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoCivico2/MuseoCivicoFebbraio38.jpg?300|mummia di gatto (sacro?)}}] 
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 +[{{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/Musei/museocivico115.jpg?300|una stele: il defunto Imen-em-inet rende omaggio ad Osiride, XIX dinastia}}]
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 +[{{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoCivico2/MuseoCivicoaprile69.jpg?300|rilievo di epoca tarda}}]
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 +[{{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoCivico2/MuseoCivicoaprile83.jpg?300|il pyramidion UNA PIRAMIDE FA SEMPRE EGITTO
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 +Nella Collezione egizia triestina c’è questo pyramidion, cioè una piccola piramide in pietra un simbolo solare, che formava la punta di un obelisco o di una piramide. Si tratta di un piccolo monumento funerario (alto 35 centimetri), commemorativo del nome e dei titoli di un defunto, in particolar modo di un sacerdote, con funzione simile a una stele, che fu molto apprezzato nel sito sacro di Abido in Epoca Tolemaica (periodo tra 332 e 30 a.C. durante il quale l’Egitto fu dominato dai Greci).
 +Il proprietario di questo monumento fu, come dicono i geroglifici, Nes-nebu-hotep, sacerdote del culto funerario.
 +È stato esposto alla mostra “Sotto il cielo di Nut. Egitto divino” a Milano, al Civico Museo Archeologico; ma è stato molto richiesto in passato.( dappe pagine del Museo)}}]
 +[{{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoCivico2/MuseoCivicoaprile84.jpg?300|il pyramidion dettaglio con Horus}}]
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 +Il papiro del libro dei Morti
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 +I quattro fogli di papiro, acquisiti nel 1911, provengono dal Libro dei Morti (una raccolta di formule magiche chiamata dagli antichi egiziani “Capitoli per uscire al giorno”, che garantiva a chi lo possedeva la vita eterna nell’aldilà) di Amen-hotep, scriba contabile delle mandrie del tempio di Amon a Tebe, collocabile cronologicamente durante i regni di Hatshepsut\Thutmosi III ed Amenofi II della XVIII dinastia (1491-1398 a.C.). Tutti i fogli facevano parte di un’unica striscia lunga più di 15 metri, i cui rimanenti 23 fogli sono conservati presso il Museo Egizio del Cairo ( dalla pagina del Museo)
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 +{{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/Musei/museocivico127.JPG?300|ci sono 4 pagine di papiro col Libro dei Morti erano dello scriba Imen hetep contabile dei buoi a Tebe XVIII dinastia }}
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 +{{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoCivico2/MuseoCivicoaprile81.jpg?300|dettaglio del Libro dei Morti erano dello scriba Imen hetep contabile dei buoi a Tebe XVIII dinastia }}
 +{{https://www.atrieste.eu/Foto/A002/MuseoCivico2/MuseoCivicoaprile82.jpg?300|dettaglio del Libro dei Morti erano dello scriba Imen hetep contabile dei buoi a Tebe XVIII dinastia }}

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