Modellini di imbarcazioni locali e diorami di pesca in Adriatico
Questa sezione si trova ora al Magazzino 26 del Porto Vecchio ed era stata aperta e poi chiusa, ora ne è esposta una parte
Dalla presentazione del Museo
La pesca in Adriatico La Società Austriaca di Pesca e Piscicoltura Marina utilizza, sin dalla dalla fondazione, nel 1888, strumenti didattici che illustrano l’attività nella zona e che oggi sono in parte conservati dal Museo. I diorami rappresentano diverse tecniche di pesca, come quello in cui si illustra la pesca nel Quarnero e in cui si possono vedere delle tonnare, la pesca delle sardelle, diversi tipi di barche e reti e i fondali rocciosi con pesci di varie qualità. Nell’alto Adriatico la pesca ha seguito percorsi differenti nei diversi territori, esito dell’incontro tra il mare e la storia umana. La pesca dei tonni a Santa Croce o quella dei cefali a Pirano sono tra gli esempi più originali. A Trieste floridi allevamenti di mitili, soprattutto ostriche e cozze nelle valli di Zaule e di Servola sono documentati dal XVIII secolo e sono forse di origine molto più antica. Caorle, Grado, Isola e Rovigno sono tra le marinerie storicamente più impegnate nella pesca, ma la protagonista è da sempre quella di Chioggia di cui vediamo esposto il tipico bragozzo per la pesca a strascico.
i tipi di barche usate per la pesca in Adriatico
La storia della sezione
le vecchie immagini della prima esposizione, primo nucleo del museo
Dalla nuova presentazione, le tabelle didattiche viennesi del primo novecento. Esposte per un periodo ed ora non più visibili.
il bragozzo la Divina Provvidenza
nella nuova sede