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monumenti:stilitrieste_storicismo

Gli stili architettonici e Trieste

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Storicismo ed eclettismo

A metà dell'Ottocento però il neoclassico passa di moda: non è più periodo di classicismo, di ricordi di Grecia e di Roma, ma il Romanticismo mette alla moda il medioevo, il periodo della culla e della nascita delle nazioni europee, della Chiesa ( siamo nella Restaurazione) ma anche delle battaglie comunali.. la pittura rievocherà episodi medievali: la battaglia di Legnano, i dogi veneziani, e qua avremo i dipinti di Cesare dell'Acqua con le romantiche visite di Leopoldo I dai frati di Miramare, l'imperatrice Livia che beve il vino Pucino… gli stili prevalenti si rifaranno, più o meno fino agli anni Venti-trenta del Novecento, a stili precedenti, per cui avremo tanti neo- e giù lo stile precedente. uniche eccezioni alla fine del secolo, inizio XX secolo, il Liberty e simili. Ma gli stessi architetti locali mescoleranno gli stili. inizieranno con edifici ispirati al Medioevo, gotici o meno,o ispirati ai castelli, ma troveremo un neo-romanico, un neo-bizantino, un neo-gotico, un neo-neoclassico, un neo-rinascimentale… a volte mescolati. per questo, lo stile del periodo viene chiamato anche eclettico, o storicistico, ( historismus) detto a volte anche Stilchaos o stilpluralismus, nell'area tedesca lo chiameranno Rundbogestil, uno stile liberamente ispirato al Romanico medievale. Verso al fine del secolo , soprattutto per gli edifici pubblici, verrà di moda uno stile molto carico e ricco, ispirato sia al barocco che el Rinascimento, e che a seconda dei luoghi prenderà nomi particolari, come Stile Napoleone III in Francia, o Ringstil a Vienna, dal numero di edifici costruiti sul Ring, la nuova arteria viennese sul sito delle vecchie fortificazioni abbattute.

Altre volte la scelta dello stile veniva decisa dalla destinazione dell'edificio: il neogotico, soprattutto in versione spoglia, verrà scelto per le chiese e soprattutto per le confessioni noncattoliche ( vedi a Trieste la chiesa evangelica 1871) ma ricordiamo il completamento del Duomo di Colonia, quello di Milano e e la Votivkirche di Vienna, il neo-bizantino sarà usato per le Chiese ortodosse ma anche per case di personaggi di provenienza orientale, il neotoscano e il neorinascimentale a Trieste verranno usati come affermazione di scelta nazionale.. poi ci saranno quelli che vorranno costruirsi un castello più o meno medievale in città..

in generale comunque le case civili nella più parte si rifaranno ad un modello più o meno rinascimentale: i primi piani a bugnato più o meno liscio, realizzato naturalmente non in pietra a blocchi, ma in una intonaco imitante la pietra, poi finestre con timpano triangolare e balconi con balaustra di pietra: li vediamo ancora nella più parte delle vie triestine.

I primi edifici ispirati ai castelli medievali sono quelli di Miramare e la Torre del Lloyd, arch Junker m anche questa villa a san Vito o villa Franellich

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ancora per il neogotico europeo, oltre alle chiese, è stato considerato anche, soprattutto al Nord, come adatto a Parlamenti: ricordiamo il Parlamento a Westmintser e al Londra e q uello di Budapest.

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oltre ai tanti Rathaus : Vienna, Monaco… a Trieste questo genere di stile non ha avuto molto successo

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per lo stile Secondo Impero, alcuni confronti: lo scalone interno dell'Opéra di Parigi

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Molto simile a questo, le scalinate del Kunsthistorischesmuseum di Vienna, ancor più sovraccariche di decorazioni

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Ispirati a questo stile, gli interni rifatti a fine Ottocento di palazzo Vivante ovviamente, trattandosi di privati, erano meno grandiosi

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edifici con coperture a cupola, veramente il termine tecnico mi sfugge, ecco una parte del Louvre ( è fatta dalla piramide di vetro, ed è una parte mista con timpano, frontone, cupola, decorazioni rinascimentali e le Poste di Trieste

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palazzi più o meno sovraccarichi, penso soprattutto alle banche triestine e alle assicurazione ve li ha postati a iosa Sum Culex in trieste de oggi: la RAS, la ex Commerciale italiana ( la sua dirimpettaia), la Banca d'Italia, la Banca del lavoro in Ponterosso, la CRT ( tutta rifatta all'interno ma con l'esterno conservato:per quest'ultima, il modello è un palazzo veronese cinquecentesco):

anche se il non plus ultra dei più sovraccarichi edifici eclettici è probabilmente l'Altare della Patria a Roma

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A Trieste, uno degli edifici eclettici più sovraccarico di decorazioni è a mio parere Palazzo Vianello:

definito all'epoca come “puro esempio di arte italiana”: c'è la parte dei piani bassi col bugnato sporgente dei palazzi toscani ( inclusi i ritratti di Leonardo e Michelangelo!), colonne inframmezzate da blocchi di pietra, statue, ritratti, bassorilievi, obelischi sul tetto come nei palazzi veneziani, e perfino un leone rampante in cima - di Marin

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dal lato su via Carducci possiamo vedere anche la statua credo di Mayer e un dettaglio dell'abbondante decorazione scultorea ghirlande, bucrani, lesene decorate, mascheroni, scudi pronti per tenere il monogramma dei padroni.. siamo nel 1904 e ancora diversi anni dopo la guerra, verrà costruito il suo dirimpettaio ( ora vuoto da anni), forse anche per nascondere il palazzo di Fabiani ex Narodni Dom un po' più sobrio, ma dello stesso stile neorinascimental-barocco

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lo stile eclettico riprende gli stili precedenti, sia per edifici privati che per edifici pubblici. Il neogotico, oltre alla Chiesa evangelica e a tante altre chiese,sarà usato nell'architettura civile per alcune ville ( la villa Parisi a Cedas, Villa De Rin sopra le Beatitudini, che ormai è ridotta ad un rudere in quanto mai vincolata come edificio artistico, e invece, rifatta, sotto, villa Faccanoni, almeno con quel nome la conoscevo io, le serre di Villa Revoltella, e anche alcuni più piccoli edifici in città come questi due

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non sono veneziani perchè non c'è arco gotico veneziano, detto anche moresco o a dosso di mulo, mentre i pinnacoli sono rigidamente triangolari

Ci sarà un neo-neoclassico, nella costruzione ad esempio della scuola che ospitava a fine Ottocento il Ginnasio comunale italiano ( futuro Dante), soprattutto nel cortile interno a colonne.

Gli stessi architetti cambieranno l'aspetto degli edifici a seconda della committenza, e così la dinastia dei Berlam costruirà case di tipo cinquecentesco, ma anche il Palazzo Gopcevich in stile dalmato con riferimenti serbi, casa Caccia in piazza Goldoni a colonne, palazzo Morpurgo in via Imbriani ( Giovanni Berlam), casa de Leitenburg toscaneggiante,

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palazzo Vianello rinascimentale, le case popolari di san Giacomo, il Tempio Israelitico in stile neosiriaco, il palazzo delle RAS (Ruggero Berlam). Avremo pure nelle chiese lo stile neobizantino con la Chiesa di san Spiridione e la casa bizantina distrutta in barriera, ma bizantineggiante è pure casa Ananian in Corso.

Più singolari i grandi edifici soprattutto amministrativi, dal Palazzo delle Luogotenenza a quello del Lloyd Austriaco, all'Hotel excelsior progettati da architetti chiamati per l'occasione. Particolare il problema del Municipio, che doveva risolvere l'inglobamento di edifici preesistenti. L'architetto Mosco invece alternerà edifici storicistici, per esempio toscaneggianti, con edifici più o meno liberty, anche affiancati, come nel blocco di via Foscolo. La facilità di creare decorazioni uniformi con metodo industriale ( rilievi, statue, capitelli tutti uguali fatti in serie e spesso in pietra composta) consentirà di adornare a piacere gli edifici con una profluvie di decorazioni, colonne, ghirlande, maschere sovraporta, e sopra le finestre, cariatidi, lontani dal punto di vista tecnico-artistico dai bassorilievi neoclassici, scolpiti individualmente in pietra. Gli edifici più dispendiosi si ricopriranno di pietra bianca , dando luogo alla luminosità delle strade e piazze vicine, per gli altri una mano di pittura sulla casa principalmente di arenaria basterà e incominceranno a tornare piacevoli con i recenti restauri che daranno loro colori nuovi, non necessariamente originali ( credo per esempio che Casa Caccia in piazza Goldoni non fosse stata originariamente così tutta bianca). Qualcuno dice che l'apprezzamento da parte della ricca borghesia triestina dello “stile Berlam” fu tale che lasciò in secondo piano lo stile liberty. E non dimentichiamo che anche lo stile delle case, fra la seconda metà dell'Ottocento, ma soprattutto negli anni fra il 1900 e il 1914 , inizio della guerra, avevano anche valenza di affermazione politica di “stile nazionale”. per vedere in centro i principali edifici , si possono vedere sia i grandi palazzi del centro, borgo Teresiano, sia le case civili dei rioni semicentrali che stavano crescendo all'epoca, in particolare la zona fra Barriera e via Rossetti, la parte alta di via Giulia, cioè i rioni che stavano riempiendo gli spazi fra il centro teresiano, giuseppino e franceschino ed i sobborghi che ormai fanno parte della città.

qualche immagine: una casa in via Roma, con balconi decorati abbondantemente Palazzo Brunner, via Roma 15, anno 1895, architetto Giovanni Righetti jr.

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siamo sul neorinascimentale, vedere i fregi attorno alla portafinestra del balcone, le testine tipo erma ai lati dello stesso, le colonne ioniche scanalate alla base del portone d'ingresso, le decorazioni su ogni chiave degli archi delle finestre, il bugnato rustico del pianoterra ( di malta e non di pietra) e quello liscio dei piani superiori Un cartolina d'epoca dell'Hotel Excelsior

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e un angolo di un palazzo viennese

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All'angolo di piazza della Borsa , l'edificio che ospita attualmente la Borsa, con la sua facciata angolare e le sue decorazioni un po' mosse

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non mi sembra lontano da questo edificio che ho ritrovato su una vecchia cartolina inviatami da Budapest

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per lo stile delle case, invece ne ho viste di molto simili, ma non ne ho fotografate, nei quartieri intorno a S Ambrogio a Milano, qua ci vorrebbe la collaborazione dei forumisti milanesi, se ci trovano la somiglianza che ho trovato io, però per mostrare un edificio eclettico milanese contemporaneo, direi che la Casa di riposo Giuseppe Verdi sia un esempio accettabile

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sempre per gli stili storici dei fine Ottocento, uno stile particolarmente sentito a Trieste è stato lo stile neogreco: la nuova Grecia indipendente dell'Ottocento, che ispirò tanti patrioti europei con il suo mix di anelito di libertà e reminiscenze classiche, si trovò anche a dover costruire nuove città facendo sparire l'aspetto dovuto alla lunga dominazione turca: si creò uno stile ispirato all'antichità, più greca che romana, e che trovò anche rispondenza nella Germania di allora, non per nulla i re greci erano di dinastia tedesca, eliminando le allusioni al passato romano.

il municipio di Sparta da una pagina Flickr

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I greci triestini non persero occasione di costruirsi i loro palazzi nello stile, in particolare quelli di Piazza libertà

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per il neogotico, citavo Villa Faccanoni, sulla strada nuova di Opicina, Villa Derin, prima di crollare a brandelli, era anche su questo genere

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Nota

Il testo è la trascrizione e rimpaginazione di un lungo topic del forum dedicato agli stili architettonici e il loro riconoscimento nei monumenti triestini.

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monumenti/stilitrieste_storicismo.txt · Ultima modifica: 03-09-2023 05:05 da 127.0.0.1

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