Il museo del mare
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Premessa
Avviso!
Il Museo del mare attualmente è chiuso per trasferimento in Porto Vecchio,. Visitabile solo la mostra permanente del Lloyd al magazzino 26
Dal 20 dicembre al magazzino 26 è aperta la sezione dedicata alla pesca, antiche tavole e storici modellini
La sede del Museo è l'antico Arsenale di artiglieria a Campo Marzio, in buona parte ridotto rispetto all'edificio originale. Trattasi comunque di edificio settecentesco, nato dapprima come Lazzaretto e poi trasformato dai francesi in arsenale di artiglieria
Sulla facciata ospita, restaurata, una interessante meridiana
All'esterno, un pezzo dell'Elettra di Marconi
Cosa contiene
Il Museo nasce da diverse collezioni: una rassegna dedicata alla pesca locale, la storia della navigazione in generale, a cui si sono aggiunti reperti locali, modellini di navi a vela e a motore, singole sale dedicate a personaggi ( Ressel, Sciarrelli, Marconi..) alla cantieristica, al porto, a piante e documenti di navi… e spesso ci sono spostamenti e cambiamenti
la polena della Danae
Uno zoppolo ( čupa in sloveno) antica barca scavata in un tronco dei pescatori locali dell'Altipiano
un modellino del faro della Vittoria
Una sezione dedicata alla storia generale della navigazione, con modelli di imbarcazioni storiche
in genere si tratta di modellini moderni

cocca medievale da trasporto
Per Giuseppe Ressel
Marconi e l'Elettra
La "fatal Novara"
Poi c'è una vetrinetta dedicata alla Novara e al suo giro attorno al mondo
Sciarrelli

il Bat, barca a vela ottocentesca , tuttora navigante
Le spedizioni polari e Weyprecht
Strumenti da navigazione

dromoscopi, strumenti per correzioni alla rotta

dromoscopio di produzione locale

la vetrina dei dromoscopi e bussole
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il mappamondo terrestre si ritiene che possa essere appartenuto alla prima Scuola Nautica del gesuita padre Orlando

i due globi Doppelmayr Puschner dal 1728 vengono da Norimberga, costruiti sulle conoscenze astronomiche dell'astronomo tedesco di Danzica Johan Hovel noto anche come Hevelius.

la sfera armillare si ritiene che possa essere appartenuto alla prima Scuola Nautica del gesuita padre Orlando
Modelli di navi
Sparsi un po' per tutto il museo, modelli di navi otto e novecentesche di storia locale
Il Greif, lo yacht imperiale

la nave che portava l'Imperatrice Elisabetta nelle sue peregrinazioni marinare

la nave che portava l'Imperatrice Elisabetta nelle sue peregrinazioni marinare
Il Presidente Wilson, nato come Franz Josef I
Il Rex
La Stockholm

Commissionata ai CRDA alla fine degli anni trenta dopo una gara vinta fra 33 famosi cantieri europei, per una nave per la linea Scandinavia Nord America e per crociere di lusso, impostata nel 37 e varata nel 38, a fine del medesimo anno rimase quasi completamente distrutta da un incendio. Ricuperata e ricominciata la ricostruzione, venne varata nel 1940 e completata nel 1941. Però… era scoppiata la guerra e la nave fu ricusata dall'armatore. venne acquistata dalla società Italia di Genova e ribattezzata Sabaudia. Rimasta a Trieste, venne affondata nel bombardamento del 1944 e recuperata e demolita nel 1948.
I modelli storici di velieri

l'Attila . nave goletta, modellino originale costruito in legno per i proprietar i fratelli Strudhoff che a costruirono al cantiere san Rocco nel 1862; la nave fece naufragio nel novembre 1878 presso le coste del Brasile.la nave aveva tre alberi, vele quadre al trinchetto e vele auriche agli altri alberi. Era già l'epoca del vapore, ma questa navi per un po' rimasero concorrenziali

la
Cleopatra a tre alberi convele quadre, costruita nel 1865 al cantiere san Rocco di Muggia sempre per gli Strudhoff, tutte navi da carico, modellini originali del tempo della costruzione. nel 1881 , per avarie, venne venduta a san Thomas

lo
Iunak, del 1869, costruito al cantiere san Rocco di Muggia, per ? qua trovo informazioni contrastanti: il cartellino dice per Caraman Doimo, il libretto sul Museo dice l'armatore Gelletich di Lussino. Comunque nel novembre 1877 venne venduta a Liverpool ad armatori inglesi.

brigantino Emilia:
si tratta di un modellino che ottenne un premio alla famosa esposizione del 1882. I brigantini e rano un tipo di nave molto diffuso nell'ottocento, un compromesso fra costi e rendimenti, e furono brigantini le prime navi triestine che doppiarono rispettivamente nel 1834 capo Horn e nel 1843 Capo di Buona Speranza.

brigantino-goletta del cantiere san Rocco. Lo identificano con l'Alessandra di 117 tonnellate, varato nel 1862 per l'armatore A. Salvari di Trieste.

brigantino Tancredi costruito nel 1865 al cantiere san Rocco per l'armatore Alimonda di Trieste, un modellino che lo rappresenta sullo scalo di alaggio, in legno
memorie del Lloyd

questo è attualmente esposto al magazzino 26 alla mostra permanente del Lloyd
tutto questo dovrebbe attualmente ( fine 2019) essere esposto alla mostra permanente sul Lloyd al magazzino 26
Abiti e divise
Modellini di imbarcazioni locali e diorami di pesca in Adriatico
Questa sezione si trova ora al Magazzino 26 del Porto Vecchio ed era stata aperta . Adesso forse non è visibile

delfino che attacca i pesci

i casoni da pesca nuova presentazione
La storia della sezione
le vecchie immagini della prima esposizione, primo nucleo del museo
Dalla nuova presentazione, le tabelle didattiche viennesi del primo novecento
Le saline
il bragozzo
nella nuova sede
Documentazioni fotografiche e stampe
a volte sono copie di foto note dei civici musei, altre volte sono stampe anche per mostre

antica stampa che mostra l'edificio ai tempi in cui era Arsenale di Artiglieria

Il Lazzaretto, in origine nel sito del Museo , venne trasferito in località lazzaretto a Muggia: stampa
La serie ( in copia) delle stampe di Kandler sullo sviluppo del porto e della città di Trieste, omaggio agli
imperatori
Dove si trova
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